Weekend a Milano Marittima- 2 parte: il calciatore, un’amica e sentirsi un po’puttana

di
genere
trio

Andammo al Papeete, balló, ballammo, lei tanto, scatenata in pantaloncini Sundek e parte sopra del costume, io poco perché sono un po’orso.
Bevemmo tanto, ho bisogno di alcool per essere disinibito.
Trovammo altri romani che conoscevo di vista e chiacchierai un po’con loro mentre, giro dopo giro, si accumulavano bicchieri vuoti di mojito, intanto lei si dimenava incessabilmente al ritmo della musica che usciva dalle grandi casse, direttamente sulla sabbia.

Passai molto tempo a guardarla.
Io,immobile: nautilus, Vilebrequin coi cavallucci marini, camicia di lino aperta e col bicchiere in mano, lo sguardo un po’ acquoso.
Prima una ragazza cêca, poi un paio di ragazzine romagnole cercarono di attaccare bottone, forse per rimorchiarmi o forse per farsi offrire da bere o ambedue le cose.
Avrei potuto immaginare una cosa a tre nella mia camera da settecento euro a notte se non avessi avuto occhi solo per Annalisa.
Che ogni tanto mi guardava ammiccante.

Per un attimo ripensai a Sara, la mia ex astemia, anoressica e signorile, alle vacanze a Ponza in barca, mai fuori tono e mai scomposti che il mare è un essere vivente e va rispettato.
Come sono diverse.
Ma Annalisa questa sera è la più bella di tutte, sembra risplendere sulla pista, intoccabile come se tutti cogliessero il suo momento magico e le lasciassero spazio.

“Ballare e non cedere alla malinconia” aveva pensato Annalisa entrando.

Perché aveva voluto tornarci ora, con Tommaso?

A Milano Marittima c’era già venuta, conosceva bene il posto.
Ormai dieci anni prima, una vita fà, con la sua amica Camilla che per un periodo aveva frequentato L., un calciatore della Lazio.
Aperitivi e tavolo fisso in discoteca.
Giorni rinchiusi in un angolo della memoria.
La prima sera con Camilla un po’ubriaca e il suo bel calciatore avevano ballato tutta la notte. Alle quattro del mattino erano tornati in albergo.
Anche se in teoria Camilla e Annalisa dividevano una doppia più economica al piano di sotto, in realtà si era deciso fin dall’inizio che Camilla avrebbe dormito con lui nella suite.
Lui che pagava tutto.
Barcollarono per la hall, guardati con ammirazione e invidia dal receptionist.
Del resto Camilla è alta 1.80, di più coi tacchi, capelli a caschetto, mora, occhi azzurri. In abito blu scuro con la schiena nuda.
Annalisa è più minuta e tonica.
Capelli lunghi, biondissimi.
In mezzo il famoso centroavanti, stella nascente del campionato di serie A, capelli lunghi castani, tatuaggi e fisico scolpito dagli allenamenti.
-vieni in camera con noi Annalisa- le sussurra Camilla.
Scintilla di interesse negli occhi di L. -dai ci beviamo un po’ di champagne insieme prima di crollare-
E così eccoli tutti e tre nudi.
Lui è in piedi accanto al letto enorme, loro sono in ginocchio davanti a lui e gli stanno facendo un pompino a due.
Due bocche che si alternano, due lingue che si intrecciano su quel glande rosa. Lui geme. Annalisa e Camilla un po'limonano e un po'si alternano a succhiare.
Poi Camilla lo prende per mano e lo porta sul letto. Intanto Annalisa si china sul tavolino e tira una riga di coca, lasciata lì.
Camilla si mette oscenamente a carponi e con le mani si allarga le natiche: Annalisa succhia il cazzo di L., lo lubrifica prima di guidarlo nel culo dell’amica che sussulta mentre viene impalata.
Lui pompa, pompa con la determinazione che mette in partita, mentre Annalisa gli massaggia i coglioni che vanno a sbattere ritmicamente contro le chiappe dell’amica.
Viene, le riempie il culo. Toglie il pisello pieno di sperma e Annalisa lo ripulisce diligentemente con la lingua.
Camilla la bacia e le raccoglie lo sperma rimasto dalle labbra.
Poi sdraiano Annalisa in mezzo, supina. Camilla estrae dal trolley un grosso dildo viola. Il calciatore comincia a leccarla, le infila dentro il dildo mentre Camilla le si siede sulla faccia per farsi leccare a sua volta. Più lui aumenta il ritmo più lei lecca l’amica. Poi lui si alza e si siede su una poltrona accanto al letto. Le due amiche girano ed iniziano un 69.
Le lingue che si esplorano (quante volte lo hanno fatto da ragazzine per imparare e darsi e dare piacere) dita smaltate (Camilla) e con la french (Annalisa) che dilatano orifizi e si infilano dentro umori appiccicosi. Bocche che succhiano.
Mentre viene leccata e mentre le lecca il clitoride, Camilla infila il lungo dildo bitorzoluto dentro lo sfintere stretto di Annalisa che urla.
Non sempre le piace, ora si sente violata ma la lingua dell’amica la sta portando ad un parossismo di piacere. Alla fine viene sulla faccia di Camilla.
Lui si alza e va in bagno a farsi una doccia.

-notte Annalì- le dice ridendo Camilla, sbattendola fuori dalla stanza -che troie che siamo!-
Annalisa se ne va, cammina in quel corridoio lussuoso verso la propria camera al piano di sotto, sentendosi sporca e un po’ puttana.

Continua
scritto il
2023-03-21
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