Mia moglie e il suo tabù 2 (versione corretta)
di
Big Gatsby
genere
trio
Editato, corretto e con nick giusto!
MIA MOGLIE E IL SUO TABÙ 2
Dopo la prima volta quel nostro giochino entró saltuariamente tra le nostre pratiche sessuali.
Quando ne avevo voglia sussurravo ad Alice, mia moglie, di fare “l’anale” e lei mi accontentava.
Sceglievo un video e lo guardavamo mentre lei mi masturbava.
Via via introdussi varianti sempre più spinte alle scene sullo schermo: un fisting anale particolarmente doloroso per la protagonista e numerose gang bang dove anche 10 uomini la penetravano uno dopo l’altro senza interruzione, sfondandola.
Ogni volta era impressionata
-ma come fa? Poverina…-
Io ovviamente tornavo alla carica, riprovandoci
-ma non ti è venuta voglia di provare? Hai visto quanto gode..- ma lei era inflessibile nel suo categorico NO.
-sei matto Tommi? Deve fare malissimo!-
Eppure si eccitava.
Spesso dopo essere venuto mi ripuliva coscienziosamente con la bocca e io contraccambiavo con lunghi cunnilingus trovandola sempre bagnatissima.
Passarono i mesi.
Arrivó l’estate e mia moglie mi annunció che sarebbe andata una settimana in vacanza con sua madre e sua sorella.
Io già pregustavo una settimana a casa da solo, gli aperitivi con gli amici, le partite a calcetto.
Fu durante quella settimana che una sera posai lo sguardo sul suo computer… in fondo perché no? Lei con me l’aveva fatto, rompendo un tacito patto di privacy reciproca. Così aprì il suo Mac e inserii la password, la conoscevo, non si era mai preoccupata di nasconderla mentre ero nei paraggi.
Cominciavo ad esplorare la cronologia e le cartelle. Trovai una sottocartella chiamata “vecchie”. Dentro c’erano altre cartelle con foto della laurea, delle vacanze, dei viaggi, foto di famiglia. Ed eccola: una cartella chiamata “ex”.
Dentro altre cartelle divise per nome: innocenti foto di lei con i vari ex, qualcuno lo avevo sentito nominare, altri mai sentiti, qualche flirt poco importante.
E poi una cartella senza nome.
Dentro trovai alcune immagini sexy, lei ammiccante in biancheria intima, qualche nudo, qualcuna un po’piu spinta. In una aveva un grosso sex toy dorato nella figa, in un’altra era nuda col suo ex più importante, Fernando, un catalano che aveva conosciuto in Erasmus e con cui aveva poi convissuto due anni a Milano: erano abbracciati nudi mentre lei teneva il suo pene circonciso in erezione (davvero enorme) in mano.
Sapevo che lui girava l’Europa facendo gare di wind-surf, in tutto erano stati insieme tre anni ed era finita pochi mesi prima che noi ci incontrassimo, senza un vero perché.
E poi un video.
Sgranato, fatto forse con un vecchio telefonino. Iniziava con lei più giovane, ubriaca, che entrava in una camera abbracciata a lui. Un loro amico stava riprendendo, loro lo salutavano. Lei sghignazzava e faceva le linguacce al telefono.
Poi toglieva allo spagnolo la maglietta (bel fisico, addominali scolpiti e tatuaggi tribali) lo spingeva sul letto e cominciava a fargli un pompino.
Ogni tanto rideva guardando chi stava riprendendo.
Ad un certo punto gli faceva segno col dito di avvicinarsi. Il telefonino avanzava. Per un attimo veniva girato inquadrando una massa di rasta biondi e un viso abbronzato che faceva una linguaccia e mostrava una scatola di viagra.
Subito tornava su di lei in pov.
Lei armeggiava anche con i pantaloni dell’amico e gli tirava fuori il cazzo eretto. Cominciava così un doppio pompino, passando da uno all’altro con voracità. I due ragazzi ridevano. Poi la spogliavano nuda e la mettevano in mezzo, supina.
Alice, mentre con la testa all'indietro spompinava Fernando, piegava le gambe e prendeva il cazzo dell’amico biondo con i piedi, cominciando a masturbarlo lentamente prima tenendolo tra le piante poi tra le dita con le unghie smaltate di rosso.
Wow… i footjob erano sempre stati una sua specialità. Infatti il rasta biondo venne copiosamente trai suoi piedi schizzandole fino alla figa e sulla pancia.
Ero turbato ed eccitato. Poi ci fu un attimo di confusione, il telefono venne passato, girato, si sentiva Alice ridere e il suo ragazzo che diceva - què puta!-
ed infine inquadratura della sua schiena, le natiche in primo piano, i gomiti appoggiati sul letto.
Altre due mani entrarono nell’ inquadratura allargandole le chiappe fino a mostrare in bella vista il buchino perfetto e lo spacco invitante della vagina.
Il suo ragazzo prese il cazzo enorme in mano e glielo spinse nel culo, lentamente, prima la cappella gonfia e nocciola poi l’asta, un millimetro alla volta.
-piano piano, per favore no-
L’amico rideva mentre mia moglie si lamentava, in un crescendo di gemiti… centimetro dopo centimetro il cazzo del suo ragazzo le entrava ineluttabile nel culo, fino alle palle.
A quel punto si fermò. Poi cominció a pomparla, sempre più forte, con colpi decisi.
Uscì del tutto e rientró con violenza. Lei urlava, un mugolio di dolore e piacere.
Poi Fernando la prese e girandola le scivolò sotto, calandosela sul cazzo turgido come un palo.
Lei rimase immobile quasi paralizzata. Fu lui a sollevarle le gambe e chiamare il suo amico. Il rastone biondo stava filmando ma si avvicinò e sempre inquadrando si spalmó l’asta di lubrificante e la penetró nel culo insieme all’amico.
-ops ho sbagliato buco- disse in italiano ridendo mentre mia moglie si dimenava cercando di sottrarsi a quella doppia penetrazione anale.
Ma il suo ragazzo la bloccava.
Il rasta intanto con la mano cercava qualcosa fuori dall’ inquadratura fissa sull’orifizio riempito dalle due aste e riapparve con un grosso dildo rosso che le introdusse nella figa fino in fondo.
Continuarono a scoparla così dentro e fuori, due cazzi in culo e il dildo nella vagina.
La vidi gemere, urlare, insultarli per poi arrivare piano piano ad un orgasmo incredibile, scossa dai fremiti, le gambe che tremavano dalle caviglie ai polpacci, il viso contrarsi mentre in un parossismo di parole incomprensibili anche i due uomini vennero dentro di lei.
Uscendo coló fuori lo sperma mischiato dei due ragazzi mentre lei rimaneva abbandonata sulle lenzuola, aperta.
Mi slacciai i pantaloni eccitato e feci ripartire il video.
Sapevo quale sarebbe stato il prossimo porno che le avrei fatto vedere al suo ritorno.
Continua ?
MIA MOGLIE E IL SUO TABÙ 2
Dopo la prima volta quel nostro giochino entró saltuariamente tra le nostre pratiche sessuali.
Quando ne avevo voglia sussurravo ad Alice, mia moglie, di fare “l’anale” e lei mi accontentava.
Sceglievo un video e lo guardavamo mentre lei mi masturbava.
Via via introdussi varianti sempre più spinte alle scene sullo schermo: un fisting anale particolarmente doloroso per la protagonista e numerose gang bang dove anche 10 uomini la penetravano uno dopo l’altro senza interruzione, sfondandola.
Ogni volta era impressionata
-ma come fa? Poverina…-
Io ovviamente tornavo alla carica, riprovandoci
-ma non ti è venuta voglia di provare? Hai visto quanto gode..- ma lei era inflessibile nel suo categorico NO.
-sei matto Tommi? Deve fare malissimo!-
Eppure si eccitava.
Spesso dopo essere venuto mi ripuliva coscienziosamente con la bocca e io contraccambiavo con lunghi cunnilingus trovandola sempre bagnatissima.
Passarono i mesi.
Arrivó l’estate e mia moglie mi annunció che sarebbe andata una settimana in vacanza con sua madre e sua sorella.
Io già pregustavo una settimana a casa da solo, gli aperitivi con gli amici, le partite a calcetto.
Fu durante quella settimana che una sera posai lo sguardo sul suo computer… in fondo perché no? Lei con me l’aveva fatto, rompendo un tacito patto di privacy reciproca. Così aprì il suo Mac e inserii la password, la conoscevo, non si era mai preoccupata di nasconderla mentre ero nei paraggi.
Cominciavo ad esplorare la cronologia e le cartelle. Trovai una sottocartella chiamata “vecchie”. Dentro c’erano altre cartelle con foto della laurea, delle vacanze, dei viaggi, foto di famiglia. Ed eccola: una cartella chiamata “ex”.
Dentro altre cartelle divise per nome: innocenti foto di lei con i vari ex, qualcuno lo avevo sentito nominare, altri mai sentiti, qualche flirt poco importante.
E poi una cartella senza nome.
Dentro trovai alcune immagini sexy, lei ammiccante in biancheria intima, qualche nudo, qualcuna un po’piu spinta. In una aveva un grosso sex toy dorato nella figa, in un’altra era nuda col suo ex più importante, Fernando, un catalano che aveva conosciuto in Erasmus e con cui aveva poi convissuto due anni a Milano: erano abbracciati nudi mentre lei teneva il suo pene circonciso in erezione (davvero enorme) in mano.
Sapevo che lui girava l’Europa facendo gare di wind-surf, in tutto erano stati insieme tre anni ed era finita pochi mesi prima che noi ci incontrassimo, senza un vero perché.
E poi un video.
Sgranato, fatto forse con un vecchio telefonino. Iniziava con lei più giovane, ubriaca, che entrava in una camera abbracciata a lui. Un loro amico stava riprendendo, loro lo salutavano. Lei sghignazzava e faceva le linguacce al telefono.
Poi toglieva allo spagnolo la maglietta (bel fisico, addominali scolpiti e tatuaggi tribali) lo spingeva sul letto e cominciava a fargli un pompino.
Ogni tanto rideva guardando chi stava riprendendo.
Ad un certo punto gli faceva segno col dito di avvicinarsi. Il telefonino avanzava. Per un attimo veniva girato inquadrando una massa di rasta biondi e un viso abbronzato che faceva una linguaccia e mostrava una scatola di viagra.
Subito tornava su di lei in pov.
Lei armeggiava anche con i pantaloni dell’amico e gli tirava fuori il cazzo eretto. Cominciava così un doppio pompino, passando da uno all’altro con voracità. I due ragazzi ridevano. Poi la spogliavano nuda e la mettevano in mezzo, supina.
Alice, mentre con la testa all'indietro spompinava Fernando, piegava le gambe e prendeva il cazzo dell’amico biondo con i piedi, cominciando a masturbarlo lentamente prima tenendolo tra le piante poi tra le dita con le unghie smaltate di rosso.
Wow… i footjob erano sempre stati una sua specialità. Infatti il rasta biondo venne copiosamente trai suoi piedi schizzandole fino alla figa e sulla pancia.
Ero turbato ed eccitato. Poi ci fu un attimo di confusione, il telefono venne passato, girato, si sentiva Alice ridere e il suo ragazzo che diceva - què puta!-
ed infine inquadratura della sua schiena, le natiche in primo piano, i gomiti appoggiati sul letto.
Altre due mani entrarono nell’ inquadratura allargandole le chiappe fino a mostrare in bella vista il buchino perfetto e lo spacco invitante della vagina.
Il suo ragazzo prese il cazzo enorme in mano e glielo spinse nel culo, lentamente, prima la cappella gonfia e nocciola poi l’asta, un millimetro alla volta.
-piano piano, per favore no-
L’amico rideva mentre mia moglie si lamentava, in un crescendo di gemiti… centimetro dopo centimetro il cazzo del suo ragazzo le entrava ineluttabile nel culo, fino alle palle.
A quel punto si fermò. Poi cominció a pomparla, sempre più forte, con colpi decisi.
Uscì del tutto e rientró con violenza. Lei urlava, un mugolio di dolore e piacere.
Poi Fernando la prese e girandola le scivolò sotto, calandosela sul cazzo turgido come un palo.
Lei rimase immobile quasi paralizzata. Fu lui a sollevarle le gambe e chiamare il suo amico. Il rastone biondo stava filmando ma si avvicinò e sempre inquadrando si spalmó l’asta di lubrificante e la penetró nel culo insieme all’amico.
-ops ho sbagliato buco- disse in italiano ridendo mentre mia moglie si dimenava cercando di sottrarsi a quella doppia penetrazione anale.
Ma il suo ragazzo la bloccava.
Il rasta intanto con la mano cercava qualcosa fuori dall’ inquadratura fissa sull’orifizio riempito dalle due aste e riapparve con un grosso dildo rosso che le introdusse nella figa fino in fondo.
Continuarono a scoparla così dentro e fuori, due cazzi in culo e il dildo nella vagina.
La vidi gemere, urlare, insultarli per poi arrivare piano piano ad un orgasmo incredibile, scossa dai fremiti, le gambe che tremavano dalle caviglie ai polpacci, il viso contrarsi mentre in un parossismo di parole incomprensibili anche i due uomini vennero dentro di lei.
Uscendo coló fuori lo sperma mischiato dei due ragazzi mentre lei rimaneva abbandonata sulle lenzuola, aperta.
Mi slacciai i pantaloni eccitato e feci ripartire il video.
Sapevo quale sarebbe stato il prossimo porno che le avrei fatto vedere al suo ritorno.
Continua ?
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