Pulmino disabili
di
Giovane Massi
genere
gay
Pulmino disabili
Mi avevano assegnato alla guida ed accompagnamento di persone gravemente disabili, trasportavo 4 uomini dai 40 in su con problemi mentali piuttosto gravi. Il mio primo incarico importante dopo la maturità. Accadde un giorno di fine agosto che sulla strada di ritorno fui obbligato causa interruzione stradale a prendere una deviazione piuttosto scomoda perché faceva fare un giro molto più lungo. Mentre percorrevo questa variante ho sentito la necessità di fermarmi a fare pipi ma non potevo perdere di vista le 4 persone sul pulmino per ovvi motivi. Avevo park il pulmino in un viottolo un po' infrascato per evitare di essere visto. Prima di scendere avevo avvertito le persone che avrei fatto veloce. Una volta sceso a pochi passi dal pulmino mi sono sbottonato e ho tirato fuori il cazzo per pisciare. Mentre la stavo facendo mi rendo conto che due degli uomini a bordo erano scesi e mi stavano venendo incontro. Che cazzo fate ho urlato, salite subito sul pulmino! Notare che 1 dei due era un bestione più di un metro e ottanta per 100 kg, mi prende per un braccio e farfugliando qualcosa di incomprensibile mi butta a terra senza darmi la possibilità di rinfilare l'uccello dentro le mutande. Ero impietrito perché non sapevo come gestire la situazione! Mentre tentavo di realizzare una possibile soluzione, l'altro uomo si butta giù i pantaloncini corti e inizia a menarsi il palo che in pochi istanti diventa duro e molto grande. Sono allibito e confuso ma non ho tempo di pensare che il bestione fa altrettanto. Ero a terra tra l'erba e avevo quei due a pochi centimetri che impazziti si stavano segando davanti a me. Tento di passare tra di loro a 4 zampe ma arrivano anche gli altri 2 che erano rimasti sopra al pulmino. Erano eccitati e in un lampo anche loro a cazzo di fuori. Situazione ingestibile, chi li avrebbe fatti risalire, il cellulare mi era rimasto nel cruscotto. Provo a convincerli che ciò che stavano facendo non andava bene ma il bestione mi afferra per la maglietta e mi strattona verso l'interno della radura, l'altro mi prende un polso e gli da una mano. Non capivo il loro intento ed ero spaventatissimo, gli altri ridevano e ci hanno seguiti. Dopo qualche metro, quello grosso mi fa dei cenni quasi urlando dei suoni gutturali, non capisco e così mi fa capire le sue intenzioni, mi monta sopra con tutti i suoi 100 chili e inizia a denudarmi mi toglie tutto, provo a difendermi ma gli altri collaborano e dopo pochi istanti mi trovo completamente nudo e scalzo. È in quel momento che realizzo cosa sarebbe accaduto. Decido di non gridare sapendo che ciò li avrebbe resi delle furie. Il gigante intanto si era messo in ginocchio sul lato destro del mio viso, se lo menava e grugniva come un maiale riuscivo a sentire l'odore di quel cazzone, l'altro sempre in ginocchio dall'altro lato del viso. Il gigante mi prende per i capelli e mi avvicina la sua cappella gonfia alle labbra, facendo delle smorfie piuttosto chiare: apri la bocca intendeva. Non ho alternative se voglio uscirne in qualche modo, apro la bocca e lui me lo infila senza tanti complimenti. È enorme mi toglie il fiato, mi penetra fino in gola non respiro ma lui non lo toglie. Sento afferarmi per le caviglie e spalancarmi le gambe, sono gli altri due uomini, riesco a intravvedere che hanno il cazzo in tiro e penso che è giunta la mia ora. Il gigante sfila il suo cazzo bavoso della mia saliva, prendo un respirone ma l'altro mi riempie nuovamente. Sono a gambe aperte sento l'aria sfiorare il mio buchetto poi uno degli uomini sputa una volta due tre tra le mie chiappe e si posiziona nel mezzo, i due che mi stanno scopando la gola mi tengono le braccia bloccate. Uno dei due dietro inizia a leccarmi le dita dei piedi, la sua lingua carnosa si insinua tra le mie dita magre e slanciate mi da i brividi di piacere. È un attimo quando sento la cappella di qualcuno spingere sul mio buco stretto, cerco di calciare ma hanno forza e mi tengono spalancato al massimo, mentre succhio, lecco, sbavo, il suo cazzo mi entra duro sento male ma ho la bocca piena i due maiali si alternano a riempirla, decido di lasciarmi andare e non lotto. Il tizio mi pompa piano ma profondo e sento le sue palle pelose sbattere contro le mie chiappe. Involontariamente sborro schizzandomi la pancia. Loro ridono e pompano. Sono in piena estasi la mia mente non smette di pensare di essere in balia di 4 pazzi scatenati e la paura di cosa potranno farmi mi eccita. Il primo cazzo nel culo mi inonda l'intestino di sborra bollente ansima e si toglie, sento l'aria entrarmi nel buco che mi ha evidentemente allargato di brutto, via l'altro mi ficca due o tre dita dentro se le lecca e poi mi impala sento che è più piccolo ma più largo. Nel mentre i due mi schizzano sborra in faccia e in bocca come caproni. Con un filo di voce guardo il più grosso e lo imploro "voglio anche il tuo cazzo tutto dentro" lui mi guarda allucinato e mi tira uno schiaffo, si toglie la cintura dai pantaloncini e mi frusta sul petto, sento un male cane ma nel contempo il tipo che mi sta sfondando il buchetto mi gira a pecorina, sono a 4 zampe sporco di sborra dappertutto e sento che dal buchetto grondo latte. Lo scimmione si mette dietro sento le sue mani grandi allargarmi le chiappe all'inverosimile poi d'un colpo come un bastone duro e nodoso mi entra, entra entra lo sento quasi fino al cuore, spalanco la bocca e la lingua mi esce quasi come se mi dovesse uscire la sua cappella enorme. Mentre sono così immobile impalato come uno spiedo uno di loro si siede davanti alla mia faccia mi prende la testa e me lo ficca tutto dentro. Risborro fremendo come una foglia al vento, lo scimmione mi frusta le chiappe e la schiena mentre pompa e grugnisce, le sue palle enormi adesso sbattano furiose, mi sta spaccando tutto e l'altro mi gode in gola, mi va di traverso non respiro sento le forze venir meno le braccia si piegano ho il mento poggiato a terra, da dietro l'orco mi spruzza una quantità di sperma nelle viscere che sento arrivare fino alla bocca dello stomaco. Svengo non sento più niente. Quando mi sono risvegliato ero nel mio letto fradicio della mia sborra.
Mi avevano assegnato alla guida ed accompagnamento di persone gravemente disabili, trasportavo 4 uomini dai 40 in su con problemi mentali piuttosto gravi. Il mio primo incarico importante dopo la maturità. Accadde un giorno di fine agosto che sulla strada di ritorno fui obbligato causa interruzione stradale a prendere una deviazione piuttosto scomoda perché faceva fare un giro molto più lungo. Mentre percorrevo questa variante ho sentito la necessità di fermarmi a fare pipi ma non potevo perdere di vista le 4 persone sul pulmino per ovvi motivi. Avevo park il pulmino in un viottolo un po' infrascato per evitare di essere visto. Prima di scendere avevo avvertito le persone che avrei fatto veloce. Una volta sceso a pochi passi dal pulmino mi sono sbottonato e ho tirato fuori il cazzo per pisciare. Mentre la stavo facendo mi rendo conto che due degli uomini a bordo erano scesi e mi stavano venendo incontro. Che cazzo fate ho urlato, salite subito sul pulmino! Notare che 1 dei due era un bestione più di un metro e ottanta per 100 kg, mi prende per un braccio e farfugliando qualcosa di incomprensibile mi butta a terra senza darmi la possibilità di rinfilare l'uccello dentro le mutande. Ero impietrito perché non sapevo come gestire la situazione! Mentre tentavo di realizzare una possibile soluzione, l'altro uomo si butta giù i pantaloncini corti e inizia a menarsi il palo che in pochi istanti diventa duro e molto grande. Sono allibito e confuso ma non ho tempo di pensare che il bestione fa altrettanto. Ero a terra tra l'erba e avevo quei due a pochi centimetri che impazziti si stavano segando davanti a me. Tento di passare tra di loro a 4 zampe ma arrivano anche gli altri 2 che erano rimasti sopra al pulmino. Erano eccitati e in un lampo anche loro a cazzo di fuori. Situazione ingestibile, chi li avrebbe fatti risalire, il cellulare mi era rimasto nel cruscotto. Provo a convincerli che ciò che stavano facendo non andava bene ma il bestione mi afferra per la maglietta e mi strattona verso l'interno della radura, l'altro mi prende un polso e gli da una mano. Non capivo il loro intento ed ero spaventatissimo, gli altri ridevano e ci hanno seguiti. Dopo qualche metro, quello grosso mi fa dei cenni quasi urlando dei suoni gutturali, non capisco e così mi fa capire le sue intenzioni, mi monta sopra con tutti i suoi 100 chili e inizia a denudarmi mi toglie tutto, provo a difendermi ma gli altri collaborano e dopo pochi istanti mi trovo completamente nudo e scalzo. È in quel momento che realizzo cosa sarebbe accaduto. Decido di non gridare sapendo che ciò li avrebbe resi delle furie. Il gigante intanto si era messo in ginocchio sul lato destro del mio viso, se lo menava e grugniva come un maiale riuscivo a sentire l'odore di quel cazzone, l'altro sempre in ginocchio dall'altro lato del viso. Il gigante mi prende per i capelli e mi avvicina la sua cappella gonfia alle labbra, facendo delle smorfie piuttosto chiare: apri la bocca intendeva. Non ho alternative se voglio uscirne in qualche modo, apro la bocca e lui me lo infila senza tanti complimenti. È enorme mi toglie il fiato, mi penetra fino in gola non respiro ma lui non lo toglie. Sento afferarmi per le caviglie e spalancarmi le gambe, sono gli altri due uomini, riesco a intravvedere che hanno il cazzo in tiro e penso che è giunta la mia ora. Il gigante sfila il suo cazzo bavoso della mia saliva, prendo un respirone ma l'altro mi riempie nuovamente. Sono a gambe aperte sento l'aria sfiorare il mio buchetto poi uno degli uomini sputa una volta due tre tra le mie chiappe e si posiziona nel mezzo, i due che mi stanno scopando la gola mi tengono le braccia bloccate. Uno dei due dietro inizia a leccarmi le dita dei piedi, la sua lingua carnosa si insinua tra le mie dita magre e slanciate mi da i brividi di piacere. È un attimo quando sento la cappella di qualcuno spingere sul mio buco stretto, cerco di calciare ma hanno forza e mi tengono spalancato al massimo, mentre succhio, lecco, sbavo, il suo cazzo mi entra duro sento male ma ho la bocca piena i due maiali si alternano a riempirla, decido di lasciarmi andare e non lotto. Il tizio mi pompa piano ma profondo e sento le sue palle pelose sbattere contro le mie chiappe. Involontariamente sborro schizzandomi la pancia. Loro ridono e pompano. Sono in piena estasi la mia mente non smette di pensare di essere in balia di 4 pazzi scatenati e la paura di cosa potranno farmi mi eccita. Il primo cazzo nel culo mi inonda l'intestino di sborra bollente ansima e si toglie, sento l'aria entrarmi nel buco che mi ha evidentemente allargato di brutto, via l'altro mi ficca due o tre dita dentro se le lecca e poi mi impala sento che è più piccolo ma più largo. Nel mentre i due mi schizzano sborra in faccia e in bocca come caproni. Con un filo di voce guardo il più grosso e lo imploro "voglio anche il tuo cazzo tutto dentro" lui mi guarda allucinato e mi tira uno schiaffo, si toglie la cintura dai pantaloncini e mi frusta sul petto, sento un male cane ma nel contempo il tipo che mi sta sfondando il buchetto mi gira a pecorina, sono a 4 zampe sporco di sborra dappertutto e sento che dal buchetto grondo latte. Lo scimmione si mette dietro sento le sue mani grandi allargarmi le chiappe all'inverosimile poi d'un colpo come un bastone duro e nodoso mi entra, entra entra lo sento quasi fino al cuore, spalanco la bocca e la lingua mi esce quasi come se mi dovesse uscire la sua cappella enorme. Mentre sono così immobile impalato come uno spiedo uno di loro si siede davanti alla mia faccia mi prende la testa e me lo ficca tutto dentro. Risborro fremendo come una foglia al vento, lo scimmione mi frusta le chiappe e la schiena mentre pompa e grugnisce, le sue palle enormi adesso sbattano furiose, mi sta spaccando tutto e l'altro mi gode in gola, mi va di traverso non respiro sento le forze venir meno le braccia si piegano ho il mento poggiato a terra, da dietro l'orco mi spruzza una quantità di sperma nelle viscere che sento arrivare fino alla bocca dello stomaco. Svengo non sento più niente. Quando mi sono risvegliato ero nel mio letto fradicio della mia sborra.
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