In velocità

di
genere
etero

1)In velocità

Ore 10, pausa caffè. Devo scendere tre piani. La macchinetta si trova in un sottoscala dietro la zona archivio. Di giorno è piena di zombie che si drogano di caffeina ma, di notte, dieci impiegati su tre piani di edificio, ci sono solo io e Giovanna.
La segretaria del dottor Cardigiani, sempre stretta in una giacchetta color salmone, con le tette che sembrano volerle esplodere da un momento all'altro. E una gonna che arriva a fatica al ginocchio.
Ci siamo parlati per la prima volta nella pausa caffè del turno di notte qualche mese prima. Una frase tira l’altra. Lei è single e ha rapporti occasionali. Io mi vedo con una tizia ma non ci ho mai fatto nulla di concreto. Una frase via l’altra. Alla seconda parlata lei si è seduta su un mobiletto e ha aperto le gambe, mostrandomi che sotto, nulla indossa. L’abbiamo fatto lì, senza sentimento ma solo con istinto animalesco.
La storia prosegue da tre mesi. La migliore pausa caffè di sempre

2)In velocità: un’altra storia
Mamma se n’è appena andata a far compere con la sua amica Beth. Io, rimasto solo in casa con Annette a preparare il compito di matematica. Due settimane e si fa la maturità
Annette è una ragazza carina,coi capelli neri e mossi che le ricadono sulle spalle. Occhi blu profondo. Indossa un voluminoso maglione rosa e una gonna che le arriva alle caviglie “Il teorema di Ruffini mi sta in culo” mi viene da dire
Lei ride “Pausa?”
“Vuoi che ti prepari qualcosa?”
“Quanto resta fuori tua madre?”
“Boh, di solito un paio d’ore. Perché?” Sono girato di spalle, sto controllando il prospetto per l’indomani al computer. Splat, qualcosa atterra sulla scrivania vicino al mio braccio. Sono mutandine con fiori di lavanda. Mi giro al rallentatore. Lei, seduta che mi sorride “Sotto il maglione non ho nulla”
Basta questo a farmi andare in tilt il cervello e farmi gonfiare l’uccello “Fa piacere saperlo”
In breve siamo sul letto, nudi, avvinghiati, che ci esploriamo a vicenda, che ci baciamo, lecchiamo, scopiamo. Lei, focosa e animalesca. Io.. Beh, la romanticheria non è mai stata il mio forte.
Quando mia madre rientra ci trova seduti e composti al tavolo nella mia camera, tranquilli, come se non fosse successo nulla.
Maturità? Alla grande

3)In velocità: giusto una sveltina
Ammiriamo il lago davanti a noi. Non un filo di vento. Lisa ripete ancora una volta che non intende mollare la sua verginità così velocemente. Io sbuffo ma rispetto le sue idee.
Lei mi sorprende e mi tocca il pacco “Per verginità intendo che non intendo scopare ma… Questo posso farlo” mi abbassa la zip dei pantaloni e lo estrae, ritto sull’attenti. Si abbassa ed esegue un pompino da superstar.
Le eiaculo in gola e lei beve tutto avidamente. Si, mi sembra un compromesso ragionevole. Di lì a poco le ricambio il favore, inserendo la mia lingua tra le sue grandi labbra prive di peli
di
scritto il
2023-04-13
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