La proposta del capo
di
Vandal
genere
sentimentali
La proposta del capo
Mentre era seduta alla sua scrivania, fissando vuotamente lo schermo del computer, la mente di Marie vagava agli eventi della notte precedente. Aveva incontrato un uomo in un bar locale, ma la situazione non si era conclusa in nulla.
Persa nei suoi pensieri, Marie non sentì entrare il suo capo, Charlie. "Marie, puoi venire nel mio ufficio per un momento?" chiese, con voce severa e autoritaria.
Marie provò un'improvvisa ondata di nervosa eccitazione mentre seguiva Charlie nel suo ufficio. Appena la porta si chiuse dietro di loro, lui la bloccò con un clic. "Marie, ho notato che sei stata distratta ultimamente. C'è qualcosa che vuoi dirmi?"
"Cosa, la vuoi ancora quella promozione?" chiede Charlie.
"Sì, se è possibile," risponde lei.
"Beh, potrei darti quella promozione a una condizione," dice, posando una mano sulla spalla di lei.
Marie sente un brivido al suo tocco e sa che Charlie vuole un favore sessuale da lei. "Prestarmi. Vuoi dire che devo avere rapporti sessuali con te?"
"Cosa pensi?" fa lui con un sorriso sardonico.
Marie scuote la testa. Vuole la promozione ma vuole anche tenere il suo lavoro. Ma questo: "Non credo, Charlie," si alza e si dirige verso la porta.
"Test superato," sorride lui mentre lei esce dal suo ufficio.
"Cioè, vuoi che io creda che sia stata solo una prova?" chiese Marie, confusa.
"Sí, lo era," rispose lui con un sorriso sornione. "Diavolo, che sorriso hai," pensò lei.
"Quindi, cosa devo fare per la promozione?" chiese Marie.
"Niente di sessuale," rispose lui. "Da lunedì in poi, avrai un tuo ufficio e, se vuoi, anche una segretaria."
Marie sembrò riflettere sull'offerta e poi annuì. "Suppongo si possa fare. Quindi, festeggiamo," disse.
"Con cosa e con chi?" chiese Charlie.
"Con una cena a casa mia. Con te," rispose Marie.
"Cioè, vuoi che io creda che sia stata solo una prova?" chiese Marie, confusa.
"Sí, lo era," rispose lui con un sorriso sornione. "Diavolo, che sorriso hai," pensò lei.
"Quindi, cosa devo fare per la promozione?" chiese Marie.
"Niente di sessuale," rispose lui. "Da lunedì in poi, avrai un tuo ufficio e, se vuoi, anche una segretaria."
Marie sembrò riflettere sull'offerta e poi annuì. "Suppongo si possa fare. Quindi, festeggiamo," disse.
"Con cosa e con chi?" chiese Charlie.
"Con una cena a casa mia. Con te," rispose Marie. E Marie ripensa a questa frase e poi.. Poi la cena c'era stata, con due bicchieri di vino in più e due passi alla camera da letto. Si erano spogliati delicatamente e lui l'aveva amata con dolcezza, guardandola negli occhi.. Ora, tra le lenzuola stropicciate del letto, copera solo nella parte bassa, a braccia allargate sul letto, un sorriso felice sulla faccia: "Mi fa' piacere che tu sia felice" risponde lui tornando dal bagno "Ho usato l'acqua fredda. Quella calda è tutta per te" la bacia sulla fronte.. Lei sospira, si alza a sedere sul letto, scivola fuori e corre in bagno. Si sentiva immensamente bene. L'acqua calda fuoriuscì dalla doccia.
Marie si lasciò avvolgere dal vapore e dalla sensazione di calore che la circondava. L'acqua scorreva lungo la sua pelle, portando via ogni traccia di tensione e preoccupazione. Chiuse gli occhi, perdendosi nei pensieri su quanto era accaduto nelle ultime ore. Si sentiva viva, eppure anche incredibilmente vulnerabile.
Mentre la schiuma si formava intorno a lei, il suo pensiero tornò a Charlie. Il modo in cui l'aveva guardata, come se fosse l'unica persona al mondo, e il dolce modo in cui l'aveva toccata. Era tutto così nuovo eppure così familiare. Ma c'era anche una parte di lei che si chiedeva se fosse tutto reale o solo un sogno.
"Marie?" la chiamò Charlie, interrompendo i suoi pensieri. "Tutto bene lì dentro?"
"Sí," rispose lei, cercando di mantenere un tono rilassato. "Sto solo godendomi la doccia."
"Posso unirmi a te?" chiese lui con un tono giocoso.
La proposta la fece sorridere. "Sei sicuro di volerlo? Potresti rimanere bagnato e freddo."
"Ho già usato l'acqua fredda," rispose con un sorriso. "E non sono così delicato."
Marie ridacchiò e aprì la porta della doccia, lasciando entrare Charlie. L'acqua calda si mescolò immediatamente con il freddo della sua pelle, e il contatto la fece rabbrividire. Si ritrovò a ridere mentre Charlie si univa a lei sotto il getto d'acqua, entrambi circondati da un'atmosfera di spontaneità e intimità.
"Questa è un'ottima idea," disse lui, passando un braccio attorno alla vita di Marie mentre lei si girava per affrontarlo. "Dovremmo farlo più spesso."
Marie si sentì avvolta dalla sicurezza delle sue braccia. "Mi sembra un ottimo piano," rispose, i loro volti così vicini che poteva sentire il suo respiro.
L'acqua scorreva su di loro, mentre il mondo esterno svaniva, lasciando solo quel momento, quel legame che pareva crescere sempre di più.
"Dunque" disse lui abbracciandola ed entrando delicatamente in lei "Dove eravamo rimasti?".. e, anche sotto l'acqua, il sesso fu sublime , un'esperienza che trascendeva il semplice atto fisico. Ogni movimento era carico di emozione, di una connessione profonda che sembrava avvolgerli in una bolla di intimità. L'acqua scivolava sui loro corpi, creando un mix di sensualità e calore, mentre si perdevano l'uno nell'altra.
Marie sentì il cuore battere forte nel petto, una melodia che si univa al suono dell'acqua che scorreva. Ogni carezza di Charlie la faceva sentire viva, come se ogni goccia fosse un momento prezioso di quel loro legame. Le labbra di lui cercavano le sue, e ogni bacio sembrava un promesso di eternità.
"Non voglio che questo momento finisca," mormorò Marie, le parole sfuggite tra i baci. La sua voce era un sussurro, ma il significato era chiaro, forte come il rumore dell'acqua.
"Nemmeno io," rispose Charlie, i suoi occhi che brillavano di una dolcezza profonda. "Voglio fermare il tempo."
E mentre l'acqua continuava a cadere, circondandoli in un abbraccio caldo e avvolgente, si sentivano come se il mondo esterno non esistesse più. Ogni istante era un regalo, ogni sguardo un legame che si rafforzava. Il loro amore si manifestava in quel momento, in quella doccia, e Marie capì che era pronta a lasciarsi andare completamente, a immergersi in quel mare di emozioni e desideri.
"Charlie," disse, prendendo un respiro profondo, "sei tutto ciò che ho sempre desiderato."
Lui sorrise, stringendola più forte
Mentre era seduta alla sua scrivania, fissando vuotamente lo schermo del computer, la mente di Marie vagava agli eventi della notte precedente. Aveva incontrato un uomo in un bar locale, ma la situazione non si era conclusa in nulla.
Persa nei suoi pensieri, Marie non sentì entrare il suo capo, Charlie. "Marie, puoi venire nel mio ufficio per un momento?" chiese, con voce severa e autoritaria.
Marie provò un'improvvisa ondata di nervosa eccitazione mentre seguiva Charlie nel suo ufficio. Appena la porta si chiuse dietro di loro, lui la bloccò con un clic. "Marie, ho notato che sei stata distratta ultimamente. C'è qualcosa che vuoi dirmi?"
"Cosa, la vuoi ancora quella promozione?" chiede Charlie.
"Sì, se è possibile," risponde lei.
"Beh, potrei darti quella promozione a una condizione," dice, posando una mano sulla spalla di lei.
Marie sente un brivido al suo tocco e sa che Charlie vuole un favore sessuale da lei. "Prestarmi. Vuoi dire che devo avere rapporti sessuali con te?"
"Cosa pensi?" fa lui con un sorriso sardonico.
Marie scuote la testa. Vuole la promozione ma vuole anche tenere il suo lavoro. Ma questo: "Non credo, Charlie," si alza e si dirige verso la porta.
"Test superato," sorride lui mentre lei esce dal suo ufficio.
"Cioè, vuoi che io creda che sia stata solo una prova?" chiese Marie, confusa.
"Sí, lo era," rispose lui con un sorriso sornione. "Diavolo, che sorriso hai," pensò lei.
"Quindi, cosa devo fare per la promozione?" chiese Marie.
"Niente di sessuale," rispose lui. "Da lunedì in poi, avrai un tuo ufficio e, se vuoi, anche una segretaria."
Marie sembrò riflettere sull'offerta e poi annuì. "Suppongo si possa fare. Quindi, festeggiamo," disse.
"Con cosa e con chi?" chiese Charlie.
"Con una cena a casa mia. Con te," rispose Marie.
"Cioè, vuoi che io creda che sia stata solo una prova?" chiese Marie, confusa.
"Sí, lo era," rispose lui con un sorriso sornione. "Diavolo, che sorriso hai," pensò lei.
"Quindi, cosa devo fare per la promozione?" chiese Marie.
"Niente di sessuale," rispose lui. "Da lunedì in poi, avrai un tuo ufficio e, se vuoi, anche una segretaria."
Marie sembrò riflettere sull'offerta e poi annuì. "Suppongo si possa fare. Quindi, festeggiamo," disse.
"Con cosa e con chi?" chiese Charlie.
"Con una cena a casa mia. Con te," rispose Marie. E Marie ripensa a questa frase e poi.. Poi la cena c'era stata, con due bicchieri di vino in più e due passi alla camera da letto. Si erano spogliati delicatamente e lui l'aveva amata con dolcezza, guardandola negli occhi.. Ora, tra le lenzuola stropicciate del letto, copera solo nella parte bassa, a braccia allargate sul letto, un sorriso felice sulla faccia: "Mi fa' piacere che tu sia felice" risponde lui tornando dal bagno "Ho usato l'acqua fredda. Quella calda è tutta per te" la bacia sulla fronte.. Lei sospira, si alza a sedere sul letto, scivola fuori e corre in bagno. Si sentiva immensamente bene. L'acqua calda fuoriuscì dalla doccia.
Marie si lasciò avvolgere dal vapore e dalla sensazione di calore che la circondava. L'acqua scorreva lungo la sua pelle, portando via ogni traccia di tensione e preoccupazione. Chiuse gli occhi, perdendosi nei pensieri su quanto era accaduto nelle ultime ore. Si sentiva viva, eppure anche incredibilmente vulnerabile.
Mentre la schiuma si formava intorno a lei, il suo pensiero tornò a Charlie. Il modo in cui l'aveva guardata, come se fosse l'unica persona al mondo, e il dolce modo in cui l'aveva toccata. Era tutto così nuovo eppure così familiare. Ma c'era anche una parte di lei che si chiedeva se fosse tutto reale o solo un sogno.
"Marie?" la chiamò Charlie, interrompendo i suoi pensieri. "Tutto bene lì dentro?"
"Sí," rispose lei, cercando di mantenere un tono rilassato. "Sto solo godendomi la doccia."
"Posso unirmi a te?" chiese lui con un tono giocoso.
La proposta la fece sorridere. "Sei sicuro di volerlo? Potresti rimanere bagnato e freddo."
"Ho già usato l'acqua fredda," rispose con un sorriso. "E non sono così delicato."
Marie ridacchiò e aprì la porta della doccia, lasciando entrare Charlie. L'acqua calda si mescolò immediatamente con il freddo della sua pelle, e il contatto la fece rabbrividire. Si ritrovò a ridere mentre Charlie si univa a lei sotto il getto d'acqua, entrambi circondati da un'atmosfera di spontaneità e intimità.
"Questa è un'ottima idea," disse lui, passando un braccio attorno alla vita di Marie mentre lei si girava per affrontarlo. "Dovremmo farlo più spesso."
Marie si sentì avvolta dalla sicurezza delle sue braccia. "Mi sembra un ottimo piano," rispose, i loro volti così vicini che poteva sentire il suo respiro.
L'acqua scorreva su di loro, mentre il mondo esterno svaniva, lasciando solo quel momento, quel legame che pareva crescere sempre di più.
"Dunque" disse lui abbracciandola ed entrando delicatamente in lei "Dove eravamo rimasti?".. e, anche sotto l'acqua, il sesso fu sublime , un'esperienza che trascendeva il semplice atto fisico. Ogni movimento era carico di emozione, di una connessione profonda che sembrava avvolgerli in una bolla di intimità. L'acqua scivolava sui loro corpi, creando un mix di sensualità e calore, mentre si perdevano l'uno nell'altra.
Marie sentì il cuore battere forte nel petto, una melodia che si univa al suono dell'acqua che scorreva. Ogni carezza di Charlie la faceva sentire viva, come se ogni goccia fosse un momento prezioso di quel loro legame. Le labbra di lui cercavano le sue, e ogni bacio sembrava un promesso di eternità.
"Non voglio che questo momento finisca," mormorò Marie, le parole sfuggite tra i baci. La sua voce era un sussurro, ma il significato era chiaro, forte come il rumore dell'acqua.
"Nemmeno io," rispose Charlie, i suoi occhi che brillavano di una dolcezza profonda. "Voglio fermare il tempo."
E mentre l'acqua continuava a cadere, circondandoli in un abbraccio caldo e avvolgente, si sentivano come se il mondo esterno non esistesse più. Ogni istante era un regalo, ogni sguardo un legame che si rafforzava. Il loro amore si manifestava in quel momento, in quella doccia, e Marie capì che era pronta a lasciarsi andare completamente, a immergersi in quel mare di emozioni e desideri.
"Charlie," disse, prendendo un respiro profondo, "sei tutto ciò che ho sempre desiderato."
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