Chiodo fisso - parte 2

di
genere
sentimentali

CHIODO FISSO - parte 2
Una leggera pressione con le sue mani sulla mia nuca mi conferma il suo permesso di continuare a giocare in quel modo, sta apprezzando e me lo dimostra dimenandosi e sollevando il bacino come ad offrirmi il suo pube senza concedermi la benché minima intenzione di fermarmi.
Siamo d'accordo su tutto, vanno sfruttati al massimo quei minuti che restano, fino al probabile rischio di essere scoperti...ed è li che aumento il ritmo con la lingua come fosse un mitra, come fosse un consiglio dei Colla Zio dal palco di Sanremo, poi le dita. Decido di penetrarla con due dita mentre le succhio il clitoride, è un fiume in piena, il suo piacere fila fuori insieme alle mie stesse dita.
Ad un certo punto, temo si stesse rendendo conto di quanto sia diventata pericolosa la situazione, con la lancetta dei minuti che sembra girasse a 4x; sollevo la testa e lei lascia improvvisamente scivolare il suo culo sulle ante scorrevoli in vetro del frigo, ritrovandosi in piedi davanti a me. La sua divisa è temporaneamente composta solamente da una polo blu, mentre il pantalone è rimasto per terra accanto ai suoi piedi. Un altro bacio, come a voler condividere con me il suo stesso sapore e subito finisce giù, flettendosi sulle sue ginocchia. Non posso crederci, non ha alcuna intenzione di fermarsi, e da li a poco, ho intuito che mi sarei trovato il cazzo avvolto nella sua bocca.
Probabilmente anche lei avrebbe preferito solamente un elastico anziché trovarsi a slacciare la cinta intrecciata che mi sorregge il pantalone della divisa. La assisto nell'operazione, mentre mi accarezza il cazzo già in tiro che urla libertà prima di essere estratto da quella gabbia che sono diventate le mie mutande.
Giù i pantaloni alle caviglie, anche le mutande cingono le mie ginocchia e un brivido di calore mi percorre fino alla testa. Non so cosa si aspettava, non so se riderà di me con le sue amiche, non so quali sono i suoi standard, non sarò l'esempio perfetto della legge della L, ma nel frattempo il mio cazzo è già stato accolto dalla sua bocca, adagiato duro e pulsante sulla sua lingua calda. È partita una vera corsa contro il tempo, la larghezza del mio membro riempie l'apertura della sua bocca, le sue guance rientrano e si rilassano ad intermittenza....e succhia, succhia, succhia forte. Gioca con la mia cappella stuzzicandola con la lingua, poi la fa scorrere esternamente per tutta l'asta e torna vorace ad imboccarlo per intero, permettendomi di sfiorare addirittura la sua gola. Non durerò molto prima di sborrare se continua così...e ci resta la lucidità di renderci conto che il tempo scorre e lei è ancora li mezza nuda. Sono passati altri 8 minuti, l orologio segna le 7:47, il ritmo del suo lavoretto aumenta, ed io sto già per esplodere. Iris, chi l'avrebbe mai detto, si è inaspettatamente appropriata del mio cazzo, sul luogo di lavoro e il pensiero che potesse essere la prima e ultima volta che mi avrebbe concesso questo regalo mi da quel pizzico di follia tale da dover sfruttare al massimo quel momento.
Poggio la mano sulla sua testa, le dita si persero tra i capelli, seguo il movimento, lei alza gli occhi, mi guarda, sa perfettamente che amo il suo sguardo....un occhiolino di intesa mi mette definitivamente KO.
Segue una mia domanda lecita...forse più che lecita, una domanda atta a moltiplicare esponenzialmente il piacere di quello che sarà tra qualche secondo; le chiedo con voce flebile e tremante "mi fai sborrare? Dimmi dove la vuoi, dimmelo" e le basta indicare con un indice la guancia destra come ad indicarmi che non avrebbe lasciato la presa proprio in quel momento, quando sarei esploso proprio li, nella sua bocca.
Tra le sue confidenze, so che un solo uomo aveva avuto l'onore di venirle sul viso, ma è un dettaglio che non avrebbe cambiato nulla in me...io la desidero, io la sogno, pertanto mi è bastata la sola idea che fosse stata proprio lei a farmi raggiungere quell'orgasmo, soprattutto se dopo un eccessivo sbattimento di nervi, la guardo che spalanca la bocca, tira fuori la lingua e sazia del mio latte, termina l'opera lucidando con gusto la cappella.
Sto sognando, non può essere vero.
7:49, comincia a rivestirsi...
scritto il
2023-06-01
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