Il figlio del barona si scopava mamma.
di
oberdan
genere
tradimenti
In uno dei ricordi impressi nella mia mente, ricollegato al racconto di mamma in età adolescenziale, ho intuito quanto succedeva allora. Poco meno di settant'anni fa ho avuto un problema di salute che il medico di famiglia, unitamente allo specialista della Asl, che allora si chiamava Inam, non riuscivano a risolvere. Lo stesso medico consigliò mamma a farmi visitare da uno specialista che svolgeva la sua attività in un paese distante circa trenta chilometri da casa nostra. A quel tempo, come specificato in altro racconto, vale a dire nel dopo guerra la povertà affliggeva la maggior parte della popolazione, in quel caso era difficile trovare l’importo per pagare la visita, ancora
più difficile era raggiungere il paese dello specialista, Mamma e papà, disperati non sapevano come fare. Nella nostra stessa via in un grandissimo palazzo viveva una famiglia nobile, nella zona il capo famiglia veniva chiamato “Il barone”. Vivevano in modo diverso da noi, proprietà a perdita d'occhio, comunque molto generosi, avevano varie automobili oltre a tante altre comodità. C’era anche un piccolo negozio di generi alimentari dove mamma faceva la spesa. La spesa assolutamente imparagonabile a quella che si fa oggi, le possibilità erano diverse. Allora i generi si vendevano sfusi, non esistevano le confezioni. Parlando del mio problema con Renato, il negoziante la notizia diventò di dominio pubblico ed arrivò anche al barone. Persona gentilissima e disponibile insomma di vecchio stampo, ha voluto parlare con mamma si è offerto di farci accompagnare dallo specialista dal figlio ed addirittura ha
voluto pagare lui la visita. La mattina venne a prenderci Arduino, il figlio, si è fermato davanti casa, che onore, ci ha caricati accompagnandoci a destinazione. Dai racconti di mamma non avevo nulla di grave a livello salute,ci ordinò un piccolo ricostituente che mi guarì completamente. Il cappello abbastanza lungo ma andava spiegato perché nel viaggio di ritorno successe qualcosa.
Ora lo so la macchina era una Lancia Ardea, Arduino guidava, mamma seduta al suo fianco
ed io sul sedile posteriore. Ho notato che quasi tutto il viaggio di ritorno mamma è stata con la testa sulle gambe di Arduino. Non capivo, non potevo capire ed ho ricollegato tutto dal racconto di mamma qualche anno dopo. Quel piegare la testa corrispondeva a ad un pompino ad Arduino. Tutti felici per la mia guarigione, papà faceva l’operaio, mamma la casalinga ed io andavo a scuola. Allora si andava un mese di mattina ed uno di pomeriggio.
Quando avevo il turno di pomeriggio tutte le mattine veniva a casa Arduino,
si comportava come papà, abbracciava mamma, la baciava, poi mamma mi obbligava
a studiare fuori mentre loro si mettevano sul letto. Stavano molto tempo, spesso finivo di studiare e loro erano ancora sul letto, una volta li vidi nudi. Poi si salutavano, mamma gli diceva che l’aspettava la mattina dopo. Tutte le mattine veniva Arduino, a volte mi portava qualche regalo, portava dei regali anche a mamma, solitamente vestiti nuovi.
La domenica ci invitava a pranzo, aveva una parte del palazzo dove viveva da
solo, si faceva cucinare dalla servitù. La domenica veniva anche papà, dopo pranzo
io e papà tornavamo a casa mentre mamma restava con Arduino per sistemare.
Per me allora era tutto normale, da quando Arduino è entrato a casa nostra, la
vita è migliorata di tanto, anche papà era felice, anzi lo invitava a casa anche
se non c’era lui. Mamma era una bella donna, Arduino era pazzo per lei, non
lavorava in famiglia avevano proprietà incalcolabili. Papà sapeva che Arduino
scopava mamma, evidentemente in cambio del tenore di vita della nostra famiglia,
valeva la pena che questo succedesse. In quel tempo si usava che i nobili scopassero
le più belle del paese, anche se sposate, anzi soprattutto se sposate.
più difficile era raggiungere il paese dello specialista, Mamma e papà, disperati non sapevano come fare. Nella nostra stessa via in un grandissimo palazzo viveva una famiglia nobile, nella zona il capo famiglia veniva chiamato “Il barone”. Vivevano in modo diverso da noi, proprietà a perdita d'occhio, comunque molto generosi, avevano varie automobili oltre a tante altre comodità. C’era anche un piccolo negozio di generi alimentari dove mamma faceva la spesa. La spesa assolutamente imparagonabile a quella che si fa oggi, le possibilità erano diverse. Allora i generi si vendevano sfusi, non esistevano le confezioni. Parlando del mio problema con Renato, il negoziante la notizia diventò di dominio pubblico ed arrivò anche al barone. Persona gentilissima e disponibile insomma di vecchio stampo, ha voluto parlare con mamma si è offerto di farci accompagnare dallo specialista dal figlio ed addirittura ha
voluto pagare lui la visita. La mattina venne a prenderci Arduino, il figlio, si è fermato davanti casa, che onore, ci ha caricati accompagnandoci a destinazione. Dai racconti di mamma non avevo nulla di grave a livello salute,ci ordinò un piccolo ricostituente che mi guarì completamente. Il cappello abbastanza lungo ma andava spiegato perché nel viaggio di ritorno successe qualcosa.
Ora lo so la macchina era una Lancia Ardea, Arduino guidava, mamma seduta al suo fianco
ed io sul sedile posteriore. Ho notato che quasi tutto il viaggio di ritorno mamma è stata con la testa sulle gambe di Arduino. Non capivo, non potevo capire ed ho ricollegato tutto dal racconto di mamma qualche anno dopo. Quel piegare la testa corrispondeva a ad un pompino ad Arduino. Tutti felici per la mia guarigione, papà faceva l’operaio, mamma la casalinga ed io andavo a scuola. Allora si andava un mese di mattina ed uno di pomeriggio.
Quando avevo il turno di pomeriggio tutte le mattine veniva a casa Arduino,
si comportava come papà, abbracciava mamma, la baciava, poi mamma mi obbligava
a studiare fuori mentre loro si mettevano sul letto. Stavano molto tempo, spesso finivo di studiare e loro erano ancora sul letto, una volta li vidi nudi. Poi si salutavano, mamma gli diceva che l’aspettava la mattina dopo. Tutte le mattine veniva Arduino, a volte mi portava qualche regalo, portava dei regali anche a mamma, solitamente vestiti nuovi.
La domenica ci invitava a pranzo, aveva una parte del palazzo dove viveva da
solo, si faceva cucinare dalla servitù. La domenica veniva anche papà, dopo pranzo
io e papà tornavamo a casa mentre mamma restava con Arduino per sistemare.
Per me allora era tutto normale, da quando Arduino è entrato a casa nostra, la
vita è migliorata di tanto, anche papà era felice, anzi lo invitava a casa anche
se non c’era lui. Mamma era una bella donna, Arduino era pazzo per lei, non
lavorava in famiglia avevano proprietà incalcolabili. Papà sapeva che Arduino
scopava mamma, evidentemente in cambio del tenore di vita della nostra famiglia,
valeva la pena che questo succedesse. In quel tempo si usava che i nobili scopassero
le più belle del paese, anche se sposate, anzi soprattutto se sposate.
2
voti
voti
valutazione
8.5
8.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La mia Cristina.racconto sucessivo
Matrimonio riparatore
Commenti dei lettori al racconto erotico