Mamma, papà, Valerio ed io.
di
oberdan
genere
prime esperienze
E' stato proprio Valerio, amico di papà a dargli l'idea fantastica. A poca distanza da casa nostra, c'era la vecchia casa dei nonni, un rudere quasi cadente, che aveva una grossa buca nel terreno per la raccolta di acqua piovana che il nonno usava per irrigare i suoi orti. Valerio disse a papà che da quella buca si poteva ricavarne una piscina. Valutate tutte le possibilità, gli impegni di lavoro lasciarono cadere quell'idea, fu mamma a riprendere l'argomento riuscendo a convincere papà che coinvolse subito Valerio. Certo che in quel modo il tempo libero andava dedicato completamente ai lavori di trasformazione, addirittura mamma disse che avrebbe dato la sua collaborazione.
Dopo due settimane erano sul punto di rinunciare, troppo lavoro, anche troppe spese per
l'acquisto dei materiali, fu sempre mamma ad insistere, ripresero alacremente l'impegno.
Papà lavorava otto ore al giorno mentre Valerio era autista presso la concessionaria di trasporto urbano e faceva i turni, capitava spesso di procedere da soli nei lavori di
ripristino di quella enorme buca. Io andavo a scuola a volte restavano soli mamma e Valerio. Una mattina a causa di uno sciopero improvviso dei professori, sono tornato
in anticipo. Non vedevo mamma e Valerio nel cantiere della piscina, rientrando in casa sentivo dei sospiri arrivare dalla camera da letto, cautamente mi sono avvicinato ed ho visto loro due completamente nudi che facevano l'amore, riuscii a vedere il cazzo mostruoso di Valerio con mamma che lo invitava a fare piano. Non sapevo che fare, ho ripreso la sacca dei libri e sono uscito fuori, nascondendomi tra i cespugli, avevo il cazzo che scoppiava, mi sono fatto una sega bellissima, quel cazzo soprattutto e quello spettacolo di loro due nudi, hanno provocato in me una sensazione inimmaginabile. Dopo un'ora sono usciti ed hanno ripreso i lavori. Ho tenuto per me quel segreto, volevo
parlarne con mamma ma ero indeciso, comunque avrei voluto rivedere quella scena e con
enorme coraggio nell'occasione giusta ho rivelato a mamma quello che avevo visto, per
non farla sentire in colpa le ho detto che mi era piaciuto molto quello spettacolo.
Lei si è sentita subito disposta a collaborare dicendomi che non appena possibile
mi avrebbero fatto assistere di nuovo, ha chiesto una cosa in cambio, cioè di non
rivelare nulla a papà. Da quel giorno sono diventato complice, anche Valerio, informato
da mamma mi guardava in modo diverso. Uscivo da scuola alle 13,30 per tornare impiegavo
circa venti minuti. Rientrato ho trovato Mamma e Valerio seduti in cucina, il mio pranzo
pronto sul tavolo. "Finisci di mangiare e raggiungici, ti aspettiamo in camera". Non che
avessi tanto appetito, non vedevo l'ora di raggiungerli, avevano già iniziato, mamma
distesa nuda a gambe larghe, Valerio con il cazzo in mano voleva farmi assistere alla
penetrazione, non ce l'ho fatta, ho impugnato il cazzo di Valerio mi sono avvicinato
con la bocca, lui ha capito e mi ha lasciato fare. Avere quel cazzo in bocca ha stravolto
i miei sensi, non capivo più niente, poi delicatamente l'ho infilato nella figa di mamma.
Che bello essere complice di mamma e Valerio, mi sentivo soddisfatto di quella situazione, ero sempre eccitato. Quando papà era presente il loro comportamento era normale, non facevano trapelare nulla, almeno non davanti a papà. Quei lavori durarono un anno, ed alla fine della primavera successiva la piscina era pronta, artigianale ma
comunque funzionale. E' stata mamma stessa ad esporsi nuda per prendere il sole, seguito
subito dopo da papà e da me, venne anche Valerio a cui fu imposto da papà a spogliarsi, non è stato subito d'accordo e dopo la forte insistenza di papà non ha avuto alternativa.
Il cazzo mastodontico di Valerio che conoscevo molto bene eretto maestosamente, mamma che
rideva a crepapelle ed istantaneamente anche il cazzo di papà prese una discreta forma,
non poteva competere con Valerio, però l'eccitazione coinvolse tutti, mamma piegandosi
prese in bocca il cazzo di papà, fu lui stesso ad invitare Valerio a penetrarla, io
sborravo continuamente, la mia sega era continua. Una esplosione di sesso. Una volta
arrivati all'apice, guardandoci negli occhi, davamo la nostra disponibilità a proseguire
nello stesso modo. Quello che successe in piscina quel giorno veniva ripetuto molto spesso, ormai anche se c'era papà mamma e Valerio scopavano tranquillamente, anche papà
a volte prendeva in bocca il cazzo di Valerio. Con l'avvento dell'autunno e dell'inverno
i nostri giochi si sono spostati in camera da letto. Io mamma e papà eravamo diventati
dipendenti dal cazzo di Valerio. Lui non aveva impegni perché viveva con i genitori,
nel tempo libero si dedicava completamente a noi.
Dopo due settimane erano sul punto di rinunciare, troppo lavoro, anche troppe spese per
l'acquisto dei materiali, fu sempre mamma ad insistere, ripresero alacremente l'impegno.
Papà lavorava otto ore al giorno mentre Valerio era autista presso la concessionaria di trasporto urbano e faceva i turni, capitava spesso di procedere da soli nei lavori di
ripristino di quella enorme buca. Io andavo a scuola a volte restavano soli mamma e Valerio. Una mattina a causa di uno sciopero improvviso dei professori, sono tornato
in anticipo. Non vedevo mamma e Valerio nel cantiere della piscina, rientrando in casa sentivo dei sospiri arrivare dalla camera da letto, cautamente mi sono avvicinato ed ho visto loro due completamente nudi che facevano l'amore, riuscii a vedere il cazzo mostruoso di Valerio con mamma che lo invitava a fare piano. Non sapevo che fare, ho ripreso la sacca dei libri e sono uscito fuori, nascondendomi tra i cespugli, avevo il cazzo che scoppiava, mi sono fatto una sega bellissima, quel cazzo soprattutto e quello spettacolo di loro due nudi, hanno provocato in me una sensazione inimmaginabile. Dopo un'ora sono usciti ed hanno ripreso i lavori. Ho tenuto per me quel segreto, volevo
parlarne con mamma ma ero indeciso, comunque avrei voluto rivedere quella scena e con
enorme coraggio nell'occasione giusta ho rivelato a mamma quello che avevo visto, per
non farla sentire in colpa le ho detto che mi era piaciuto molto quello spettacolo.
Lei si è sentita subito disposta a collaborare dicendomi che non appena possibile
mi avrebbero fatto assistere di nuovo, ha chiesto una cosa in cambio, cioè di non
rivelare nulla a papà. Da quel giorno sono diventato complice, anche Valerio, informato
da mamma mi guardava in modo diverso. Uscivo da scuola alle 13,30 per tornare impiegavo
circa venti minuti. Rientrato ho trovato Mamma e Valerio seduti in cucina, il mio pranzo
pronto sul tavolo. "Finisci di mangiare e raggiungici, ti aspettiamo in camera". Non che
avessi tanto appetito, non vedevo l'ora di raggiungerli, avevano già iniziato, mamma
distesa nuda a gambe larghe, Valerio con il cazzo in mano voleva farmi assistere alla
penetrazione, non ce l'ho fatta, ho impugnato il cazzo di Valerio mi sono avvicinato
con la bocca, lui ha capito e mi ha lasciato fare. Avere quel cazzo in bocca ha stravolto
i miei sensi, non capivo più niente, poi delicatamente l'ho infilato nella figa di mamma.
Che bello essere complice di mamma e Valerio, mi sentivo soddisfatto di quella situazione, ero sempre eccitato. Quando papà era presente il loro comportamento era normale, non facevano trapelare nulla, almeno non davanti a papà. Quei lavori durarono un anno, ed alla fine della primavera successiva la piscina era pronta, artigianale ma
comunque funzionale. E' stata mamma stessa ad esporsi nuda per prendere il sole, seguito
subito dopo da papà e da me, venne anche Valerio a cui fu imposto da papà a spogliarsi, non è stato subito d'accordo e dopo la forte insistenza di papà non ha avuto alternativa.
Il cazzo mastodontico di Valerio che conoscevo molto bene eretto maestosamente, mamma che
rideva a crepapelle ed istantaneamente anche il cazzo di papà prese una discreta forma,
non poteva competere con Valerio, però l'eccitazione coinvolse tutti, mamma piegandosi
prese in bocca il cazzo di papà, fu lui stesso ad invitare Valerio a penetrarla, io
sborravo continuamente, la mia sega era continua. Una esplosione di sesso. Una volta
arrivati all'apice, guardandoci negli occhi, davamo la nostra disponibilità a proseguire
nello stesso modo. Quello che successe in piscina quel giorno veniva ripetuto molto spesso, ormai anche se c'era papà mamma e Valerio scopavano tranquillamente, anche papà
a volte prendeva in bocca il cazzo di Valerio. Con l'avvento dell'autunno e dell'inverno
i nostri giochi si sono spostati in camera da letto. Io mamma e papà eravamo diventati
dipendenti dal cazzo di Valerio. Lui non aveva impegni perché viveva con i genitori,
nel tempo libero si dedicava completamente a noi.
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