Valentina scopre la disciplina (Parte 3)

di
genere
dominazione

Lisa rientrò da una nuotata di un'ora. Mentre usava la doccia esterna per togliersi il sale dalla pelle, Valentina scrutava il suo corpo bagnato a caccia di imperfezioni. Non per gelosia o malizia, ma per curiosità. La perfezione non è di questo mondo. Eppure nel corpo asciutto e tonico di Lisa, abbronzato ma non troppo, non riusciva a trovare un solo difetto, come se fosse stata disegnata al computer. Non era possibile. Doveva essercene almeno uno. Ma no, non riusciva a trovarlo. Lisa la guardò e le sorrise.
"Cercavo un difetto sul tuo corpo, ma non lo trovo" le disse Valentina in tono allegro.
"Non hai visto abbastanza bene" disse Lisa con falsa modestia.
"No, a parte gli sherzi: come fai a essere così?"
"Te lo ho detto prima"
Valentina non capiva.
"Quando ti ho parlato della disciplina che mi impone Carlo, e del fatto che sono uno dei suoi oggetti"
Valentina espresse stupore e curiosità.
"Quando Carlo mi ha conosciuta, mi ha detto che ero come una macchina bellissima e rara, ma trascurata. Quando sono diventata il suo oggetto, mi ha 'rimesso a posto' come avrebbe fatto con quella macchina. Mi ha obbligata a prendermi cura di me con una disciplina ferrea: digiuno intermittente, alimentazione, personal trainer tutti i giorni, sport, estetica, vestiario... tutto quello che non trovavo la forza di fare prima, adesso sono obbligata a farlo: non ho scelta"
"Come obbligata? Ti minaccia?" disse Valentina inorridita.
Lisa scoppiò a ridere, e sembrava che non ricuscisse a fermarsi. "Carlo? Scherzi? E' l'esatto contrario. Sono io che lo ho supplicato di essere il suo oggetto: lui ha posto le condizioni. Io le ho accettate subito, e con gioia. Inizialmente perché ero enormemente attratta da lui, ma poi perché è diventato un bisogno. Solo come suo oggetto riesco a trovare la forza di prendermi cura di me. Senza la disciplina che mi impone, tornerei come ero prima: infelice. Potrei decidere di smettere di essere il suo oggetto in ogni istante: per Carlo è fondamentale che la mia sia una scelta continua. Naturalmente non ho alcuna intenzione di farlo. Anzi ho paura del giorno in cui sarà lui a non volermi più".
Valentina sentiva la figa bagnare di nuovo il costume. lo coprì con l'asciugamano.
"Posso farti una domanda indiscreta?" disse Valentina.
"Certo!"
"Ma tu stai con lui... no, scusa, sei il suo oggetto... uno dei suoi oggetti, solo per la disciplina che riesce a importi o anche per altro?"
"Intendi se ci vado a letto?"
"Beh... si..." disse Valentina imbarazzata.
"L'essere un suo oggetto ha come unico fine quello di dargli piacere. E il suo piacere sessuale è una grandissima parte di questo piacere che riesco a dargli, anche se non l'unica"
"E lui ti dà piacere?"
"Il mio piacere deriva dal soddisfarlo. Mi è permesso avere piacere solo nel soddisfarlo. A volte può passare molto tempo, anche settimane, perché non sono il suo unico oggetto e spesso è via per lavoro. Ma in ogni caso passa sempre molto tempo perché per lui, come ti dicevo prima, è essenziale che io sia tesa come una corda di violino. Che sia allo spasimo".
"Perché?"
Lisa sorrise all'ingenuità di Valentina "Perché la mia ubbidienza, la mia astinenza, il mio sforzo, la mia resistenza, celebrano il potere che ha su di me".
In quel momento videro il gommone di Carlo avvicinarsi al panfilo.
Lisa scattò in piedi, si rimise il costume, si pettinò velocemente i capelli pagnati perché fossero composti, e andò ad accoglierlo in poppa.
Lui la guardò, accarezzandole leggermente il fianco con la sua mano. Anche Valentina si era alzata e gli era andata incontro, rimanendo tuttavia indietro per non disturbare.
"Valentina. Benvenuta" le disse Carlo stringendole la mano e guardandola negli occhi con un sorriso gentile e franco.
"Grazie di questo passaggio" disse Valentina "Spero di non essere troppo intrusiva"
"Non dirlo neanche per scherzo. Nessuna intrusione. Siamo felici di averti con noi"
"Vado a fare una doccia. Ci vediamo per l'apertivo sulla terrazza di poppa più tardi" disse Carlo congedandosi e andando nella sua cabina con Lisa.

dmnnt (at) mailbox.org
scritto il
2023-08-09
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