Compleanno di Antonella. Al mare e la sua amica Silvana

di
genere
saffico

Antonella e Silvana con il figlio di 8 anni Mattia sono ritornate a casa. Per pranzare visto che sono le 12.30. Io sono rimasta in spiaggia dicendo loro che avevo voglia di abbronzarmi fino a bruciarmi.
Silvana mi ha anche lasciato le chiavi della cabina. Che sfrutterò subito.
Saltello sulla sabbia che brucia fino al bar dello stabilimento. Cellulare e borsa. Prendo una bottiglia di bianco secco freddissima stappata e vado in cabina. Entro e chiudo la porta.
Mi attacco al collo della bottiglia e mando giù almeno 8 sorsi. Sete vera.
Sul tavolinetto al lato della doccia preparo 4 strisce di cocaina. E ne sniffo subito due. E bevo ancora altri sorsi.
Ne sniffo un’altra. Sudata che si muore di caldo.
Mi cola il sudore dappertutto.
Infatti mi infilo sotto la doccia togliendo solo il reggiseno celeste del bikini ( sotto è un brasiliano bianco )
La doccia è gustosamente fredda. Che mi fa venire brividi e saltellare per lo stacco della temperatura. I miei capezzoli diventano subito turgidi.
Chiudo l’acqua ed esco gocciolando sul pavimento. Scuoto la testa e butto i capelli dietro tirandoli e legandoli a coda dietro.
Sono sempre lunghissimi e ricci. Mi faccio almeno una decina di selfie in pose da stupida e mentre mi chino per sniffare la porta della cabina si apre. Mi volto con la banconota arrotolata in mano.
Silvana che mi guarda. Entra e chiude la porta.
Io imbarazzata viola in viso.
Lei che mi dice “ scusa Martina. Non volevo essere inopportuna. “
Io balbetto cose tipo sono io che mi scuso,
Sorride mentre noto che si inclina di lato con il busto e vede la striscia bella carica.
Silvana è l’amica del mare di Antonella. Stessa età sua. Lei è molto simile a me. Sia per altezza che per conformazione fisica. Seno poco più piccolo del mio. Ma bionda capelli corti e occhi neri.
Mi sposto davanti al tavolino mani dietro la schiena
“ ma già avete pranzato? Cioè...”
“ ma no. Antonella ha detto che ci pensava lei a Mattia. Che aveva anche mal di testa. E così sono tornata per farti compagnia. Che non ho fame. E poi mi sono cambiata il costume. Ti piace questo intero scosciato?”
“ molto. E poi quel rosso chiaro stacca con la tua abbronzatura.”
Sorride. Si volta e si gira ancora. Le dona molto più di quel bikini rosa di prima.
Poggia la sua borsa lato tavolino.
“ vino? Posso?”
“ devi !”
Beve dalla bottiglia anche lei.
Poi di punto in bianco...
“ rilassati Martina. Non sono una bacchettona anzi... puoi farlo se ti va! “ e indica la striscia.
“ ah... io credevo ti dasse fastidio. Guarda se vuoi... puoi usarne. Ne ho ancora.”
“ oddio sono anni che non lo faccio. Però quasi quasi... però tienilo per te. Nessuna parola con la Anto. “
“ giuro. Anzi... ne preparo altre anche per me.”
E ne tiro giù altre tre.
Lei sniffa e io dopo di lei due.
“ l’ultima è per te... “
tossendo annuisce e sniffa ancora.
“ madonna mia. Sono tornata una scema bambina.” Ride con le lacrime agli occhi.
Bevo ancora e le passo la bottiglia che finisce.
Lei aggiunge “ ne prendo una altra? “
“ magari “
Lei corre fuori al bar. Io preparo altre quattro strisce. Torna in men che non si dica
Entra e chiude la porta con il chiavistello.
Sorride dicendo “ altra? Non sarà troppo?”
“ mai troppa “
Mi passa la bottiglia “ a te l’onore “
Bevo e gliela passo.
Beve sorsi infiniti.
Mi ripassa il vino.
Mi sorride carezzandomi con un dito tra la spalla e la clavicola ed in silenzio ne sniffa una.
Poi lo faccio io.
E poi lei ancora. Ed infine io la finisco.
Beviamo ridendo e guardandoci soddisfatte e sudate.
Dentro la cabina fa caldo. Molto.
“ mi accendo una sigaretta. Ne vuoi?”
“ si magari “ le dico aggiungendo “ che quando sono su di giri come adesso fumo e bevo tanto. Viziosa io “
Ne prende due e ne accende una. Che mi passa. E poi accende la sua.
Siede sul tavolino beve ancora e con il dito poi raccoglie quel pochino di polverina che è rimasta sopra accanto a lei. Mi mostra il dito.
E tirando su con il naso che le cola come il sudore che le scorre sul naso dalla fronte fino alle labbra e sul mento leccando un parte del sito me lo offre.
Bevo ancora e mi avvicino e lo lecco piano. Occhi negli occhi suoi.
Lei fuma e beve prendendo la mia mano sulla bottiglia.
Dondola le gambe sospese dal tavolino.
E noto che i suoi capezzoli si fanno sempre più evidenti sotto il costume.
Che da perfetta viziosa fisso.
Poi togliendomi la bottiglia dalla mano la poggia tra le sue gambe addosso al tessuto del costume...
“ che fresca “ sibila lei.
“Io pureeee “ grido da perfetta scema.
Siedo accanto a lei. Poggia la bottiglia tra le mie cosce e spinge verso l’interno.
“ gelata direi io. “ e le stringo attorno la bottiglia.
“ che sollievo vero? “
Annuisco. Sfila la bottiglia dalle mie cosce e ne versa delle gocce sopra il tessuto del costume proprio tra le sue cosce.
“ Oddio brividi “
Esclama.
scritto il
2023-08-12
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