Pissing e molto altro in pineta (parte II)
di
Marta G.
genere
pissing
…Sono tre ragazzotti timidi, i classici nerd, insomma persone non avvezze a scene del genere. Si sono fermati a guardare un po’ in disparte, molto timidamente, avessi osservato la scena dall’esterno mi avrebbero fatto tenerezza.
Intanto il guardone continua a toccarmi il clitoride, mi porta quasi all’apice del piacere e si ferma prima dell’arrivo dell’orgasmo. Inizialmente ho pensato a una casualità, ma ben presto mi accorgo che lo sta facendo consapevolmente. Lo fa una, due, tre, quattro volte, poi perdo il conto e probabilmente anche la testa e mormoro un “ti prego” quasi sopraffatta dalla voglia di godere.
Lui si volta verso i tre ragazzi e dice “ragazzi guardate come è eccitata, la volete scopare?”
Loro rimangono di stucco, arrossiscono visibilmente, poi uno dei tre dice “ma non abbiamo nemmeno i preservativi”, quasi come volesse trovare una scusa per tirarsi indietro.
A questo punto il guardone che aveva già sborrato interviene e dice sorridendo “tranquilli ve li posso dare io”.
Io ho solo un gran desiderio di godere e ormai sono alla loro completa mercé.
Dal costume dei ragazzi si capisce che sono già notevolmente eccitati, impressione che viene confermata quando calano giù per terra i loro pantaloncini.
Il guardone con il preservativo ne fa avanzare uno e ridendo dice “Accidenti quanto sei eccitato, tieni dai infilati sto coso”, passandogli il profilattico. Il ragazzo armeggia nervosamente ma non riesce nemmeno a metterlo da quanto è agitato. “Dai qua, ci penso io…ah i ragazzi di oggi” fa l’uomo che mi stava toccando.
Vedo che con fare esperto gli infila il preservativo, così come non posso non notare che per poco con questa semplice manovra il ragazzo non viene.
Lo fanno sdraiare sotto di me e abbassando lo sguardo vedo che gli tengono il suo bel cazzo duro dritto verso la mia fighetta gocciolante di pipì e umori. Lo appoggiano sull’entrata e mi aiutano a calarmi giù. Grazie al lavoro del guardone sono bagnatissima e entrata senza difficoltà, tutto in un colpo.
Sento subito che è troppo eccitato per chiavarmi, infatti sta fermo dentro di me, capisco che qualsiasi movimento lo farebbe sborrare. Così lo assecondo e per un po’ me ne sto ferma anche io con il suo bel arnese che mi riempie completamente. Questo fino all’intervento del guardone che ricomincia a titillarmi il clitoride. Sento subito il piacere invadermi il corpo e non riesco a restare ferma, così inizio a muovermi circolarmente sopra quel bell’arnese piantato dentro di me. È troppo per lui, lo sento dire “Oddio, vengo, vengoooo” e mi afferra i fianchi tenendomi il cazzo premuto dentro. Lo sento pulsare al ritmo del suo orgasmo che ben presto da il là anche al mio. Godo gemendo, come raramente mi era successo, le ondate del mio climax sono fortissime e mi abbandono completamente. Resto sopra di lui, è stremato, ma i due porci hanno altri programmi. Gli toccano le palle delicatamente e gli dicono “rimani dentro, stai tranquillo, un ragazzo come te vedrai che si riprende subito”. Anche il suo orgasmo è stato fortissimo e non ha le forze per controbattere, rimane lì immobile e lascia che i due maiali armeggino sapientemente con i suoi coglioni. Dopo qualche minuto lo sento crescere nuovamente dentro di me.
Stavolta il guardone mi fa “dai amore, chiavalo lo so che ne vuoi ancora” e ha ragione, inizio a muovermi, prima ancora una volta circolarmente, poi, quando lo sento del tutto duro, su e giù sulla sua verga.
Sono porca come non mai e sento arrivare un altro orgasmo, vengo per una seconda volta assieme al ragazzo. Gli altri due che guardano hanno le la bocca aperta e i cazzi prontissimi a sborrare, li voglio in bocca.
Glielo dico “Dai riempitemi la bocca”, non si fanno aspettare, si avvicinano, sono bagnatissimi. Scappello i due ragazzi e li spompino alternandoli. Ben presto avverto il cazzo di uno dei due pulsare, lo infilo in bocca e sento la sua sborra riempirmi, gliela risputo sulla cappella mentre gli do gli ultimi colpi di sega.
Chiaramente anche l’altro vedendo la scena non resiste molto e mi dice “Dai, ti prego prendimelo in bocca”, esaudisco il suo desiderio che è anche il mio. Tengo la bocca serrata per non farmi sfuggire nemmeno un fiotto del suo sperma. Faccio una cosa che mi aveva sempre dato il voltastomaco, ma che stavolta mi viene naturale, apro la bocca e gli faccio vedere che ingoio tutto. Non mi era mai piaciuto così tanto il sapore del seme maschile.
Ormai siamo tutti soddisfatti tranne uno dei due guardoni, quello che mi aveva toccato. Infatti mi afferra per i fianchi e mi fa alzare. Mi fa appoggiare le mani su un pino mettendomi a pecora. Sento che strofina il suo cazzo sulla figa ed entra senza altri convenevoli. Mi chiava forte, sento le sue palle sbattere contro di me, non ho nemmeno visto se si è messo il preservativo, dentro di me ho un desiderio recondito, spero di no.
Mentre mi scopa l’altro guardone da sotto mi lecca il clitoride, la loro azione combinata mi fa venire per altre due volte. Al secondo orgasmo sento gemere quello che mi stava scopando, spinge a fondo e inizia a schizzarmi forte sperma dentro la figa. Lo sento fino alla bocca dell’utero, mi stava sborrando dentro senza ritegno.
Mi lasciano lì, sazia, gocciolante, finalmente libera da tutti i tabù che mi avevano sempre frenata sessualmente.
Me ne torno all’ombrellone consapevole che in futuro la mia vita sessuale sarà sicuramente più attiva.
Intanto il guardone continua a toccarmi il clitoride, mi porta quasi all’apice del piacere e si ferma prima dell’arrivo dell’orgasmo. Inizialmente ho pensato a una casualità, ma ben presto mi accorgo che lo sta facendo consapevolmente. Lo fa una, due, tre, quattro volte, poi perdo il conto e probabilmente anche la testa e mormoro un “ti prego” quasi sopraffatta dalla voglia di godere.
Lui si volta verso i tre ragazzi e dice “ragazzi guardate come è eccitata, la volete scopare?”
Loro rimangono di stucco, arrossiscono visibilmente, poi uno dei tre dice “ma non abbiamo nemmeno i preservativi”, quasi come volesse trovare una scusa per tirarsi indietro.
A questo punto il guardone che aveva già sborrato interviene e dice sorridendo “tranquilli ve li posso dare io”.
Io ho solo un gran desiderio di godere e ormai sono alla loro completa mercé.
Dal costume dei ragazzi si capisce che sono già notevolmente eccitati, impressione che viene confermata quando calano giù per terra i loro pantaloncini.
Il guardone con il preservativo ne fa avanzare uno e ridendo dice “Accidenti quanto sei eccitato, tieni dai infilati sto coso”, passandogli il profilattico. Il ragazzo armeggia nervosamente ma non riesce nemmeno a metterlo da quanto è agitato. “Dai qua, ci penso io…ah i ragazzi di oggi” fa l’uomo che mi stava toccando.
Vedo che con fare esperto gli infila il preservativo, così come non posso non notare che per poco con questa semplice manovra il ragazzo non viene.
Lo fanno sdraiare sotto di me e abbassando lo sguardo vedo che gli tengono il suo bel cazzo duro dritto verso la mia fighetta gocciolante di pipì e umori. Lo appoggiano sull’entrata e mi aiutano a calarmi giù. Grazie al lavoro del guardone sono bagnatissima e entrata senza difficoltà, tutto in un colpo.
Sento subito che è troppo eccitato per chiavarmi, infatti sta fermo dentro di me, capisco che qualsiasi movimento lo farebbe sborrare. Così lo assecondo e per un po’ me ne sto ferma anche io con il suo bel arnese che mi riempie completamente. Questo fino all’intervento del guardone che ricomincia a titillarmi il clitoride. Sento subito il piacere invadermi il corpo e non riesco a restare ferma, così inizio a muovermi circolarmente sopra quel bell’arnese piantato dentro di me. È troppo per lui, lo sento dire “Oddio, vengo, vengoooo” e mi afferra i fianchi tenendomi il cazzo premuto dentro. Lo sento pulsare al ritmo del suo orgasmo che ben presto da il là anche al mio. Godo gemendo, come raramente mi era successo, le ondate del mio climax sono fortissime e mi abbandono completamente. Resto sopra di lui, è stremato, ma i due porci hanno altri programmi. Gli toccano le palle delicatamente e gli dicono “rimani dentro, stai tranquillo, un ragazzo come te vedrai che si riprende subito”. Anche il suo orgasmo è stato fortissimo e non ha le forze per controbattere, rimane lì immobile e lascia che i due maiali armeggino sapientemente con i suoi coglioni. Dopo qualche minuto lo sento crescere nuovamente dentro di me.
Stavolta il guardone mi fa “dai amore, chiavalo lo so che ne vuoi ancora” e ha ragione, inizio a muovermi, prima ancora una volta circolarmente, poi, quando lo sento del tutto duro, su e giù sulla sua verga.
Sono porca come non mai e sento arrivare un altro orgasmo, vengo per una seconda volta assieme al ragazzo. Gli altri due che guardano hanno le la bocca aperta e i cazzi prontissimi a sborrare, li voglio in bocca.
Glielo dico “Dai riempitemi la bocca”, non si fanno aspettare, si avvicinano, sono bagnatissimi. Scappello i due ragazzi e li spompino alternandoli. Ben presto avverto il cazzo di uno dei due pulsare, lo infilo in bocca e sento la sua sborra riempirmi, gliela risputo sulla cappella mentre gli do gli ultimi colpi di sega.
Chiaramente anche l’altro vedendo la scena non resiste molto e mi dice “Dai, ti prego prendimelo in bocca”, esaudisco il suo desiderio che è anche il mio. Tengo la bocca serrata per non farmi sfuggire nemmeno un fiotto del suo sperma. Faccio una cosa che mi aveva sempre dato il voltastomaco, ma che stavolta mi viene naturale, apro la bocca e gli faccio vedere che ingoio tutto. Non mi era mai piaciuto così tanto il sapore del seme maschile.
Ormai siamo tutti soddisfatti tranne uno dei due guardoni, quello che mi aveva toccato. Infatti mi afferra per i fianchi e mi fa alzare. Mi fa appoggiare le mani su un pino mettendomi a pecora. Sento che strofina il suo cazzo sulla figa ed entra senza altri convenevoli. Mi chiava forte, sento le sue palle sbattere contro di me, non ho nemmeno visto se si è messo il preservativo, dentro di me ho un desiderio recondito, spero di no.
Mentre mi scopa l’altro guardone da sotto mi lecca il clitoride, la loro azione combinata mi fa venire per altre due volte. Al secondo orgasmo sento gemere quello che mi stava scopando, spinge a fondo e inizia a schizzarmi forte sperma dentro la figa. Lo sento fino alla bocca dell’utero, mi stava sborrando dentro senza ritegno.
Mi lasciano lì, sazia, gocciolante, finalmente libera da tutti i tabù che mi avevano sempre frenata sessualmente.
Me ne torno all’ombrellone consapevole che in futuro la mia vita sessuale sarà sicuramente più attiva.
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