La passione per l'eiaculazione precoce (parte II)

di
genere
masturbazione

Il nostro primo servizietto non era passato inosservato, infatti gli altri nove più vicini ci guardavano desiderosi e con delle erezioni complete che si intuivano dal gonfiore degli slip.
“Marta vieni qui” disse Cinzia indicandomi uno dei nove sul pacco “guarda come si vede bene il bordo della cappella di questo qua”.
In effetti sotto lo slip si stagliava alla perfezione il profilo di una bella cappella e si vedevano benissimo i bordi inferiori che si andavano a ricongiungere proprio nella zona del frenulo, che sia io che Cinzia sapevamo essere la zona più sensibile del cazzo.
“Marta voglio vedere se è vera la storia che sia proprio il frenulo il punto più sensibile” disse Cinzia mentre appoggiava con delicatezza il polpastrello del suo dito indice sul quel punticino lì. Inutile dire che la storia era vera, infatti quel lieve tocco, anche se solo da sopra lo slip, sembrò far impazzire il nostro secondo sconosciuto. Sembrava volersi sottrarre per durare qualche attimo in più, ma Cinzia fu spietata, come lui indietreggiava lei lo seguiva non diminuendo nemmeno di un po’ la pressione del ditino sul frenulo. Il tutto duro una manciata di secondi. Capii che l’uomo stava per venire quando smise di indietreggiare e cominciò a cercare la pressione di quel dito che appena appoggiato gli dava un piacere irrimandabile. Cinzia ne assecondo il movimento esercitando una lieve pressione ritmica sul frenulo, senza mai spostarsi e questo iniziò a sborrarsi dentro gli slip gemendo come un porco.
Io mentre guardavo avevo iniziato a palpare le palle di un terzo uomo. Da sopra lo slip le sentivo belle piene e tese. Lui mentre lo stavo tastando guardava arrapatissimo Cinzia che si lavorava il suo amico. Evidentemente la combinazione della mia mano sullo scroto e della sborrata del suo compagno fu troppo per lui che eruttò un gran quantitativo di seme dentro le sue mutande. Inizialmente non mi accorsi che stava venendo, essendo anche io distratta da quello che stava facendo la mia amica, però sentii lo sperma che colato lungo tutta l’asta del suo pene era arrivato sino alle palle che io mi stavo godendo.
“Porcellina, non mi hai aspettato?” disse Cinzia scherzosamente dopo aver visto come si era conciato le mutande il terzo sconosciuto.
A questo punto i sette più vicini a noi che erano rimasti a guardare avevano tutti gli slip bagnatissimi in punta, evidentemente quello che avevano visto aveva stimolato non poco la produzione di liquido preseminale.
Io ho sempre avuto la passione per il liquido preseminale, così mi accostai a quello più bagnato e con la punta di un ditino lo toccai proprio sul punto dove lo slip era più macchiato; scostai molto lentamente il dito e si creò un piccolo filetto di liquido tra lo slip dello sconosciuto e il mio indice. Questo divertì molto Cinzia, tanto che volle provare anche lei. Il giochetto le riuscì alla perfezione. Entrambe attingevamo da quella fonte inesauribile di miele, ci divertivamo a creare questi filetti di liquido e ad assaggiare il sapore salmastro che avevano portandoceli alla bocca. Ci eravamo dimenticate che la sorgente del nostro divertimento era anche lui un eiaculatore precoce. Ben presto emise un gemito e la macchia sullo slip si ingigantì lasciando addirittura passare delle gocce ben visibili di sborra mentre il cazzo sotto il tessuto sussultava per eruttarla fuori. Leccammo tutto avidamente, il sapore era eccezionale e anche la consistenza era quella giusta, né troppo liquida, né troppo densa.
Il sapore dello sperma ci eccitò notevolmente tanto che quasi all’unisono prendemmo un uomo per ciascuna e portammo le nostre bocche sulla zona dello slip che ricopriva le rispettive cappelle. Leccai avidamente la presborra dal tessuto delle mutande sentendo sotto la mia lingua il cazzo durissimo che già iniziava a pulsare. L’uomo gridò che stava sborrando, in realtà me ne ero già accorta dal tremito che avevo avvertito sulla sua cappellona, accolsi golosa lo sperma che lo slip non riusciva a trattenere. Al mio fianco Cinzia doveva aver già fatto con il suo sconosciuto dato che quando mi voltai già mi stava guardando estasiata.
“Con i prossimi due facciamo a gara, chi fa venire prima il suo uomo vince” strillò la mia amica eccitatissima.
Chiaramente acconsentii, dato che la cosa divertiva ed eccitava anche me quanto lei.
Io mi approcciai al mio come avevo fatto con quello precedente, mi fiondai con la bocca sulla zona della cappella. Feci però più fatica a trovare la punta del cazzo dato che il mio sconosciuto non era molto dotato, anzi direi che fosse proprio un mini eiaculatore precoce. Mentre ero indaffarata con il mio mini dotato osservavo Cinzia con la coda dell’occhio. Fece valere la sua maggiore esperienza, infatti aveva tirato fuori dal reggiseno una tetta e stava strofinando con il capezzolo la zona dello slip in cui sotto era nascosta la cappella del suo sconosciuto. Mi resi conto che la sua idea era stata migliore della mia. Non immaginavo così migliore, infatti gli bastarono pochi sfregamenti per far gemere il suo dirimpettaio che con diversi sussulti non mancò di sporcarle di sperma il capezzolo ormai durissimo.
“Ho vinto!” esultò Cinzia.
Ma io non le detti peso ero indaffarata e mi sentivo il cazzetto dello sconosciuto interamente in bocca, era piccolo ma duro come il marmo. Simulai un pompino attraverso le sue mutande, a quel punto ci vollero pochi colpi per farlo godere.
Mancavano gli ultimi due di quelli che avevamo selezionato per primi, ci guardammo, entrambe eravamo ansimanti. Focalizzai l’attenzione tra le cosce di Cinzia, le mutandine rivelavano un abbondante chiazza di umori che indicai ridacchiando.
“Cosa ridi? Non è che anche tu sia messa tanto meglio” rispose scherzando la mia compagna di avventure.
Sapevo di essere bagnata anche io, sentivo la tensione della mia fica che iniziava ad aver bisogno di attenzioni. Così mi venne in mente di strofinarla un po’ addosso ad uno di quei due che ci erano rimasti. Iniziai lo sfregamento tirandomi su in piedi, il suo slip contro le mie mutandine entrambi bagnati, Cinzia mi imitò subito con l’altro.
Sentivo chiaramente la forma del suo cazzo tra le labbra della mia fichetta umida. Lui spingeva perché già sentiva l’orgasmo montare. Quando emise un forte sospiro capii che stava sborrando, e subito mi arrivò la conferma da sotto, quasi riuscivo ad avvertire i forti spruzzi che uscivano dal suo cazzo nonostante i suoi slip e le mie mutandine ci dividessero. Questo per poco non fece venire anche me.
Nel frattempo anche Cinzia stava ricevendo il nettare del suo uomo, incredibilmente questo aveva fatto una sborrata ancora più abbondante del mio, tanto che Cinzia ne portava una copiosa macchia nelle sue mutandine.
“Che dici Marta? Adesso direi che possiamo tutti toglierci l’intimo, non trovi?” mi chiese la mia amica.
“Sì certo, avevamo detto dieci con gli slip su e così è stato. Adesso inizia il divertimento vero” risposi ammiccandole.
Così entrambe ci spogliammo completamente e chiedemmo ai trenta uomini rimasti di fare altrettanto. Chiaramente nessuno si fece pregare.
Continua…..
scritto il
2019-06-19
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