L’evoluzione sessuale sesta parte

di
genere
zoofilia

La luce del nuovo giorno filtra in camera e mi riporta alla realtà, al mio fianco tutta nuda dorme Giada baciata da un raggio di sole che si è intrufolato tra le fessure delle persiane. Le sue natiche sono talmente perfette che sfidino la forza di gravità sono due rotondità magnifiche dalla pelle liscia che catturano il mio sguardo, ma sicuramente calamiterebbero l'occhiata di chiunque avesse la fortuna di ammirare una simile opera d’arte e ne resterebbe rapito. Mi alzo senza fare rumore per non interrompere il suo sonno e piano piano mi reco in cucina, prendo la moka, la carico e la metto sul fornello. In attesa che il caffè inizi a diffondere il suo aroma nella casa, mi giro appoggiandomi al mobile, Ralf è difronte a me che mi fissa con i suoi occhioni i nostri sguardi s’incrociano, lui si muove verso di me insinuando il suo muso sotto la mia maglietta extralarge che uso in casa. La sua lingua non trovando la barriera del perizoma subito saetta fuori dalla bocca per lappare la mia patatina sempre vogliosa, nonostante la scarica elettrica che mi regala lo fermo perché penso, che dopo tutte le avventure di questi ultimi giorni, sia giusto farla riposare e quindi prendo tre biscotti dalla scatola li lancio a Ralf e gli indico il suo materassino, dove subito si va a stendere. Guardo il nostro bellissimo Labrador e ripenso a quanto accaduto, lo rivedo mentre con le zampe anteriori tiene ferma Sara e con colpi possenti si arpiona nella sua intimità. La cosa mi eccita ma genera in me anche un sentimento di gelosia il mio bel maschio è stato sverginato dalla mia vicina mentre io ancora non ho provato la sua monta. A causa di questi lascivi pensieri il mio basso ventre è percorso da una vampata di calore seguito da un fiume di umori vaginali e istintivamente contraggo i muscoli delle gambe e del pavimento pelvico. Il rumore della caffettiera mi riporta alla realtà, prendo la zuccheriera, due tazze e dei biscotti posiziono il tutto su di un vassoio e mi reco in camera dove trovo Giada seduta sul letto con la schiena appoggiata alla spalliera. Giada mi accoglie con il suo solito sorriso che ti fa dimenticare ogni cosa, mi avvicino, poso il vassoio sul piccolo comodino e la bacio appassionatamente, lei subito ne approfitta per infilare la sua mano tra le mie gambe e trovando la mia passera bagnata inizia a deridermi. Mentre consumiamo il nostro caffè, nostri cellulari a distanza di uno massimo due secondi l’uno dall’altro ricevono una notifica di whatsapp, i nostri sguardi s’incrociano come per chiedere all’altra chi di buon mattino ci scrivesse e subito apriamo l’app di messaggistica scoprendo che Sara ha appena creato il gruppo “che PIACERE il quarto piano” con tutti gli inquilini che risiedono sul nostro pianerottolo, per l’appunto il quarto piano del nostro palazzo che poi siamo tutti coloro che avevamo partecipato all’apericena la sera precedente. Sorridiamo e nel commentare riconosciamo a Sara una voglia di vivere e stare con gli altri tipica delle campane.
Durante la giornata il gruppo si anima con i ringraziamenti a Sara per l’opportunità e richiami alla bellissima serata che aveva organizzato. Io colgo subito l’opportunità per salvare il numero degli altri del gruppo che non avevo in rubrica e subito sono assalita dalla tentazione di inviare un messaggio privato alla bella Aurora, ma mi attanaglia anche il dilemma su cosa scriverle senza essere invadente o passare per una donna frivola. Mentre mi scervellavo per trovare una risposta ai miei dubbi, il “bip” mi avvisa che era arrivato un nuovo messaggio, apro e vedo che Aurora con molta naturalezza mi aveva inviato un bacio, la cosa mi procura uno immediato benessere e subito rispondo con l’emoticon del bacio e “buongiorno bella gnocca”.
La giornata prosegue tra lavoro in Smart working e qualche messaggino, verso sera la signora Maria ci avvisa che venerdì si trasferirà da lei la giovane nipote neo laureata che ha avuto una supplenza a scuola e per non lasciarla sola, lei non parteciperà alla serata organizzata per sabato sera. Neanche il tempo di leggere il messaggio che subito arriva la risposta di Sara che precisa che dove mangiano in otto mangiano anche in nove e aggiunge: “che più siamo e meglio stiamo”, al messaggio di Sara seguono una sere di faccine sorridenti e like. Dopo poco Aurora scrive: “Maria mica ci vuoi privare della tua piacevole compagnia e tenerti la nipotina solo per te?” e seguono altre faccine sorridenti. La signora Maria a quel punto conferma la partecipazione alla serata insieme alla nipote ma precisa che la ragazza è molto introversa la classica sgobbona cresciuta dietro i libri e potrebbe non essere una compagnia molto piacevole. La descrizione fatta dalla signora Maria mi fa immaginare che la nipote sia la classica ragazza cicciottella un po’ bruttina che per rivalsa si sia dedicata esclusivamente allo studio.
Il tempo scorre e aspettando che Giada finisca di lavorare riapro il mio notebook, la cronologia delle ultime ricerche mi ripropone i siti di zoofilia che avevo visitato, il mio morboso interesse verso questa perversione mi spinge a fare nuove ricerche per capire eventuali rischi ma anche per vedere se in rete ci sono testimonianze di donne che raccontano la loro esperienza con un amante a quattro zampe. Il materiale presente in rete è veramente tanto, ci sono video di ogni tipo: accoppiamenti di donne e uomini con cani, di donne con cavalli o con maiali tutti video, dove gli animali sembrano molto gradire le attenzioni che ricevono, ma ciò nonostante il mio dubbio è se quelle donne hanno scelto liberamente di accoppiarsi con un amante a quattro zampe o sono state obbligate a farlo? Mi pongo questo quesito per capire se la mia voglia di farmi montare da Ralf è una cosa che sentono anche altre donne, oppure sono io la “strana”.
Mentre ero concentrata a trovare una risposta ai miei dubbi arriva Giada alle mie spalle e mi cinge in un abbraccio unendo le sue braccia sotto il mio seno baciandomi sul collo. Sento i suoi capezzoli turgidi sulle mie spalle, la sua lingua percorre lentamente il mio collo e arriva al lobo del mio orecchio, lo mordicchia lo succhia, io mi giro e le nostre bocche si trovano una difronte all’altra, si uniscono e subito le nostre lingue iniziano a danzare un ballo che conoscono bene ma che ogni volta riaccende la nostra passione. Ralf osserva e mentre noi continuiamo a baciarci, si alza e gira intorno al divano e si mette alle nostre spalle. Giada è appoggiata con lo stomaco allo schienale del divano, il seno sulle mie spalle poco di sotto all’inizio del mio collo e continua a far girare la sua lingua insieme con la mia. La posizione di Giada la espone alle attenzioni di Ralf, capisco che il nostro bel cagnone le ha introdotto la lingua tra le gambe perché lei mentre ci baciavamo ha avuto un sussulto e un attimo si è irrigidita. La sento mugolare, ma non si stacca da me e continua a baciarmi, nel frattempo passa la mano destra sotto il suo corpo e va a spostare di lato il suo perizoma consentendo così a Ralf di penetrarla con la sua lingua. Giada ansima sempre di più, riuscire a rimanere unita alla sua bocca inizia ad esser un’impresa. Il piacere percorre il suo corpo e lei si aggrappa al mio per non cadere immagino che la lingua di Ralf percorre tutto il solco dal clitoride fino all’ano e man mano che lecca la vulva di Giada si apre sempre di più al punto che Ralf riesce a penetrarla con la sua lingua. Giada ad un tratto inizia a vibrare e sospirare cercando di soffocare l’orgasmo che dal basso ventre si diffonde per tutto il suo corpo. Mentre gode mi lascia abbandonando il suo corpo sulla spalliera del divano, la guardo ed è come se mille scariche elettriche l’attraversassero facendola sobbalzare. Mi alzo spostandomi dietro di lei, vedo Ralf che continua a leccare, lo guardo e noto che dal fodero fa capolino una punta rossa da dove cade qualche goccia di spegma o di liquido prespermatico, la vista di quella scena mi fa ardere di desiderio ma non mi muovo, guardo senza intervenire voglio vedere come evolverà il tutto. Ralf riemerge dalle gambe di Giada sembra che stia studiando che fare, alza una zampa anteriore come se volesse invitare Giada ad abbassarsi ma lei ancora in preda al piacere non capisce la richiesta del suo amante. Il bel cucciolone a quel punto si alza sulle zampe posteriori e appoggia il suo corpo sulla schiena di Giada e serra le zampe anteriori ai suoi fianchi tirandola a se, inizia a tentare una monta ma la posizione di Giada non favorisce la penetrazione, il suo bacino è troppo alto. Ralf non si arrende e continua, i suoi movimenti convulsi, la pressione che esercita sul corpo di Giada la fanno scivolare leggermente verso il basso, ed è grazie a questo piccolo spostamento che il bacino della mia amante ora si trova all’altezza del fodero di Ralf, io ipnotizzata dalla scena come una automa ho introdotto due dita nella mia figa e mi sto masturbando. Il cazzo di Ralf sbatte sulle belle chiappe di Giada andando a sbattere a volte vicino all’ano a volte sul perineo a volte vicino alla vagina, Ralf è una furia, non demorde continua la sua monta, un grido di Giada mi dice che finalmente Ralf ha centrato l’obiettivo. Ora che il suo cazzo è dentro inizia una monta selvaggia sempre più veloce, dal viso di Giada traspare tutto il suo coinvolgimento, le espressioni del suo volto si alternano: smorfie di dolore o di piacere a seconda degli affondi che Ralf le infligge. Mentre continuo a masturbarmi mi abbasso per guardare da vicino quanto sta succedendo, vedo che il cazzo di Ralf si sta ingrossando paurosamente e che alla base si sta formando il nodo. Ralf spinge sempre più forte fino ad entrare completamente nella bella micetta della mia amante o forse ora è più corretto dire della nostra amante. Il Cazzo di Ralf è riuscito a penetrare tutto dentro la figa, a quel punto lo blocco perché ricordo che Sara quando si era fatta montare mi aveva chiesto di tenerlo fermo in quanto una volta che il nodo era dentro se avesse tentato di staccarsi questo avrebbe potuto lacerarle la vagina. Dalle contrazioni dei suoi testicoli capisco che nonostante la monta sia terminata continua a riversare sperma nella micetta di Giada, la quale a ogni schizzo che riceve ha una contrazione che sono la somma di un orgasmo infinito, Il cazzo di Ralf con il suo nodo sigilla completamente la vagina di Giada dalla quale non esce una goccia di liquido. Ralf con il suo peso tiene bloccata Giada la tra lui e la spalliera del divano mentre io lo trattengo per non farlo muovere. Da quando Ralf si è fermato sono trascorsi più di quindici minuti, con la mano sinistra lascio la zampa di Ralf e lo trattengo dal collare così da liberare anche la mano destra che porto sotto la pancia di Giada fino ad arrivare al suo clitoride. Inizio a sfiorarlo con un movimento circolare e subito lei sobbalza, per un attimo apre gli occhi mi guarda come se volesse ringraziarmi ma subito ripiomba nel suo stato di piacere, mentre la massaggio sento che la sua vagina si sta rilassando, che si contrae e che il cazzo di Ralf si sta sgonfiando. Dopo qualche minuto sento che il cazzo di Ralf esce dalla vagina di Giada e subito dopo sento colare una quantità enorme di sperma. Nel vedere quella scena mai avrei pensato che tanto fluido potesse essere contenuto nel ventre della mia amante, come non avrei mai immaginato che i testicoli di quel bel Labrador potessero produrre tanto liquido seminale. Ralf ora è sceso dalla schiena di Giada e sembra un animale deforme che ha tra le gambe una protuberanza rosso vivo che quasi tocca il pavimento e all’attaccatura del fodero ha una palla grande quanto un pompelmo, Giada lo vede e mi chiede: “Ma quel coso era tutto dento di me?” con un sorriso le confermo che aveva accolto nel suo ventre quel cazzo enorme. Ralf guidato dall’istinto ora sta raccogliendo il suo sperma che cola dalla figa della nostra amante e queste leccate donano altro piacere a Giada che sfinita si distende sul divano. Io mi siedo al suo fianco e lei si sistema con la testa sulle mie cosce, mentre Ralf ora con delle leccate si sta dedicando alla cura del suo arnese. Restiamo in silenzio io seduta e lei distesa sul divano, vorrei farle mille domande le stesse che prima cercavo in rete e che ora potrò fare alla nostra amante, lei ha ancora il fiato corto per gli innumerevoli orgasmi, io le carezzo il viso e la lascio riprendere dalle fatiche dopo un lungo silenzio che eravamo in quella posizione, dopo circa trenta minuti le dico: “Ti va di raccontarmi, di dirmi cosa ha in provato?”
Giada mi guarda e dice che è qualcosa di unico che per quanto si possa essere bravi, è difficile da descrivere e solo provandolo si potranno capire quante sensazioni si hanno nell’accoppiarsi con un amante come Ralf, mentre parla, mi massaggia la passera introducendo due dita per stimolare il mio punto G facendomi godere.


La fame si faceva sentire per cui con grande fatica ci alzammo ed andammo in cucina per preparare qualcosa da mettere nello stomaco. Mentre prendo dal frigo dei pomodorini per fare uno spaghetto veloce dico a Giada di mettere delle crocchette a Ralf, lei prende la ciotola la riempie posizionandola al solito posto, nel farlo si china in avanti mettendo in bella mostra il suo sesso che è leggermente aperto e arrossato e dal quale continuano a colare secrezioni vaginali miste a sperma. Le dico di non muoversi, di restare ferma in quella posizione, mi inginocchio alle sue spalle e inizio a leccarla tutta. Il sapore di Ralf è leggermente aspro ma non mi dispiace mentre il sapore di Giada che conosco benissimo gli regala quella nota di fragranza e dolcezza che mischiati rendono il tutto un cocktail che riattiverebbe i ferormoni di un cadavere. Lecco avidamente il sesso della mia compagna regalandole un nuovo orgasmo dopo di che ci dedichiamo al nostro sostentamento fisico.


scritto il
2023-09-21
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