Blazer star

di
genere
pulp

I-BLAZER STAR

Prologo

Alla fine del XXV° secolo, la terra venne bombardata da una pioggia di meteoriti artificiali scagliati da una razza aliena nota con il nome di Gameriani.
Enormi sfere infuocate piovvero dal cielo e colpirono le principali città del pianeta sedi delle più importanti basi militari: il Mondo bruciò, gli oceani si prosciugarono, le praterie divennero sterili deserti. E, quel che è peggio, le radiazioni nucleari di quei meteoriti, causarono sterilità nelle donne La temperatura della Terra era di quasi sessanta gradi Centigradi. La superficie era diventata invivibile. Perciò l’umanità fu costretta a rifugiarsi sotto terra e costruire città nelle sue viscere, vivendo come talpe, in attesa che tutto cambiasse

Rumiko

Rumiko esce dalla doccia, il corpo flessuoso come una canna di palude, la pelle chiarissima, i capelli biondi che le ricadono fino al sedere. Infila i piedi in un paio di ciabatte e cammina fino ad un armadietto in metallo dove sono riposti alcuni asciugamani “E’ rimasta qualche goccia d’acqua calda?” chiede Derek Winn arrivando con un asciugamano sulla spalla
Rumiko si strofina vigorosa il corpo, incurante dello sguardo di Derek. Lo fa apposta lei, strizzandosi i piccoli seni e passando lentamente l’asciugamano tra le gambe. Lui raccoglie la provocazione e ha subito un’erezione. Lei sorride “Ti fa meglio una doccia fredda, Winn” e si allontana. Due stanze più in là, uomini e donne nude, che si vestono, si spogliano, parlano
“Ehi, Rumiko” la salutano tutti
“Sei di turno oggi?” chiede un tizio alto e grosso che sembra un orso
“Prime quattro ore zona Delta GY7” risponde lei
“Porca troia” esclama Keiji Malchior “il posto più hot del pianeta, oltre il mio uccello” scoppia a ridere in maniera sguaiata
“Sì, così hot che i rami si sono avizziti” commenta VAmesia
“Hai visto Derek” chiede Mark Ventura, un bel ragazzo dai capelli neri cortissimi e i pettorali ben sviluppati
“In doccia”
“Ok, grazie” dice Mark avviandosi
“Uh, piccioncini” lo prendono in giro. Lui saluta mostrando il dito medio

Rumiko si veste in fretta, l’uniforme ben allineata, pronta a partire. Casco, respiratore, placche di protezione di tipo F. Fuori, la temperatura ha dei picchi da sessanta gradi “Mi raccomando ragazza, cerca di non ricevere troppo direttamente il sole” il dottor Hamajiro, piccolo e tracagnotto, si sta scolando una bottiglia di sakè “Rimani il più possibile vicino alla zona dei sei pinnacoli”
“Sì dottore” scatta sull’attenti
“Non aspetti il tuo compare?”
“Non appena gli si saranno calmati i bollori” sorride Rumiko iniziando a salire la stretta scala di ferro verso la superficie

Vecchia corazzata

Il sole è una palla rovente che occupa tutto il cielo. Le bombe gameriane hanno distrutto l’ozono e gran parte dell’atmosfera. I livelli di ossigeno sono relativamente bassi, come quelli che si registravano in alta montagna
Rumiko si mantiene all’ombra dei sei pinnacoli, stando bene attenta a dove mettere i piedi. Più avanti, l’immensa figura di una nave semisepolta nella sabbia, con i cannoni arrugginiti puntati verso il cielo, la prua sprofondata e un vistosto squarcio sul fianco sinistro.
Rumiko è affascinata dalla storia dietro quel relitto. La Yamato fu una nave da battaglia della Marina imperiale giapponese. Insieme alla pari classe Musashi fu la più grande nave da battaglia mai costruita, con un dislocamento di 72.810 tonnellate e armamento principale costituito da 9 cannoni da 460 mm. Si diceva che un colpo di batteria della nave fosse in grado di spezzare in due un incrociatore Nel 1945 fu inviata in una missione suicida contro la flotta americana nel disperato tentativo di difendere Okinawa. Venne affondata prima di raggiungere l'isola da un attacco aereo americano il 7 Aprile 1945.
Era lunga 263 metri, una larghezza massima di 38,92 metri e un pescaggio di 10,79 metri. Futrono necessari 13 siluri e 10 bombe per affondarla. Per Rumiko quello era una specie di santuario, un pezzo di storia sopravvissuto alle epoche che, nonostante gli attacchi Gameriani, era ancora lì, testimone silenziosa di un passato che si stava sgretolando “Non capisco cosa tu ci trovi in quel rudere” gli chiedevano le compagne di corso “Ce ne sono molte sparse per quel deserto che prima si chiamava oceano Pacifico”
“Un mio antenato ci combattè su questa nave. Era un addetto all’artiglieria, cannoni laterali. Fu uno dei primi che caddero sotto il fuoco nemico. La storia si dimentica”


Mark Ventura e Derek Winn stanno pattugliando la cresta Nord quando vedono la scia di fuoco nel cielo. Dieci metri più in basso, Rumiko sta facendo rilievi sulla qualità radioattiva della terra rovente “Cosa diavolo è?” chiede Ventura indicando il cielo “Un altro meteorite?”
“No, sembra una stella cadente” risponde Derek “No, cazzo, è una navicella in caduta libera” e si muove giù dal pendio “Rumiko! Il Quadrot! Prendi il quadrot!”
Un mezzo a quattro ruote studiato apposta per i terreni difficili come quel settore . All’orizzonte, oltre la carcassa della vecchia corazzata, la scia luminosa si schianta oltre un’altura “Come andiamo con il surriscaldamento?” chiede Ventura
“Abbiamo ancora un’autonomia di mezz’ora” risponde Rumiko dando gas
“Basteranno?” chiede Derek
“Ce le faremo bastare” annuisce Rumiko dando un’accelerata

Una capsula oblunga piantata nel terreno e una figura che striscia sulla sabbia rovente. Una ragazza di un’incredibile bellezza è riversa a terra. Indossa una lunga veste celeste, trasparente, che mette in mostra un corpo nudo ed esile “Presto, il kit medico”
“Non è terrestre” fa notare Mark
La ragazza si desta, in mano stringe qualcosa “Terrestri… La mia regina vi offre aiuto”
“Chi sei tu?” chiede Derek offrendole soccorso
“MAlena. Io provengo da un lontano pianeta di nome Iskalaar, la regina Traleina, vi offre aiuto..” la ragazza rovescia gli occhi e cade inerte sul terreno rovente
“Merda” fa Derek
“E’ viva ma ha parametri vitali piuttosto bassi” dice Rumiko “Dobbiamo portarla subito a Play Ground”

Aliena
L’ammiraglio Oshi contempla la ragazza dall’altra parte del vetro. I suoi parametri vitali sono deboli ma stabili “Ha una fisiologia simile a quella dei terrestri” commenta il dottor Hamajiro “Ha detto di chiamarsi MAlena e di avere una missione da parte della sua regina Traleina”
“Potrebbe essere una spia dei Gameriani?” chiede l’ammiraglio Oshi
“Potrebbe, non lo sappiamo. Stiamo esaminando la navicella con cui è arrivata” dice l’ingegner Masami
“Fatemi sapere qualsiasi novità” annuisce l’ammiraglio

Rumiko nella sua stanza, dopo una lunga doccia, nuda si lascia cadere sul letto e si ritrova a pensare quello che le è accaduto poche ore prima. Quella ragazza, quell’aliena, arrivata da chissà dove con un messaggio forse di speranza. E’ una spia Gameriana?
Bussano alla porta “Avanti” senza curarsi di coprirsi
Derek entra, tutto sorrisi e si va a sedere su una sedia, a fianco del letto della ragazza “Volevo sapere come stavi”
“Lo vedi anche tu?”
Lui sorride “Battuta scontata se dico, in buona salute e si vede?”
“Scemo” ha l’aria triste “Si sa niente della ragazza aliena?”
“Ancora nulla. Mark è in contatto con il dottore. Sta aiutando l’ingegner Masami con il relitto recuperato”
Derek si guarda attorno nel cubicolo di Rumiko. Tre metri per tre, quasi una cella di detenzione. Un letto, un piccolo sgabello a fare da comodino, una candela a luce soffusa. Poi una scrivania, una sedia, una parete piena di foto, disegni, mappe stellari. Sulla scrivania qualche libro. Derek sbircia qualche titolo “Dalla terra alla Luna”, “Ventimila leghe sotto i mari”, “Niente di nuovo sul fronte occidentale”
“Secoli a capire se eravamo soli nell’Universo e quando scopriamo che non lo siamo, desideriamo di non averlo mai scoperto” commenta Rumiko “Questi maledetti Gameriani come hanno potuto? Perché ci hanno attaccato?”
“Forse abbiamo qualcosa che loro vogliono” si stringe nelle spalle “Chi può dirlo? Non sappiamo nemmeno che faccia abbiano. Ci assomigliano? Sono piccoli e grigi,o verdi, o blu?”
“Quando il Giappone entrò in guerra con il resto nel Mondo, nella II guerra Mondiale, si sapeva che faccia avesse i nemico, che forze disponesse, che potere avesse. Era una guerra alla pari perché ognuno poteva attaccare e difendersi”
“Alla pari proprio no. La storia dice che gli Stati Uniti sganciarono due testate atomiche sul Giappone per piegarci alla resa. Migliaia di vittime innocenti vaporizzati in un secondo. Dov’era la parità?”
“E qui dov’è? Un nemico nascosto tra le stelle che decide di bombardarci con ordigni nucleari, rendendo il Mondo una landa desolata e noi esseri umani sterili”
“Troveremo una soluzione”
“Tu credi?”
“Io spero” fa avvilito Derek
Rumiko osserva Derek per un po’. Poi, distendendo la mano, gli dice “Ho voglia di sfogarmi un po’” dice lei con voce insolitamente dolce
Lui afferra la mano di lei e si va a sedere accanto a lei. L’accarezza con il dorso della mano, segue il contorno di spalle e braccia, scende fino alla dolce armonia del suo seno. La bocca di derek si abbassa fulmine su quella di lei, con passione, lei che gli afferra la nuca. Avvinghiati si cercano, lei gli toglie i vestiti, si amano. Lei sotto, le gambe dischiuse, accetta lui e la sua virilità, si aggrappa alle sue spalle,lo tiene fermo con le sue gambe, lascia che lui sfreghi il suo sesso dentro di lei. Poi l’orgasmo esplode, con l’impeto di una supernova. Lei grida di piacere poi lui cade esausto al suo fianco, lo sperma che stilla ancora dal suo sesso.
Lei lo afferra e ne prende alcune gocce, portandosele davanti agli occhi “Se non troviamo una soluzione, siamo destinati ad estinguerci” si mette il dito in bocca e ne sugge il bianco nettare

“Sappiamo da dove arriva la ragazza che avete soccorso” dice l’ammiraglio OShi rivolto a Derek, Mark e Rumiko “Proviene da un sistema stellare distante parecchi anni luce da qui, nella costellazione di Andromeda. La regina di quel pianeta ha avuto a che fare con i Gameriani e sa di cosa sono capaci. Lei non vuole che la terra finisca come molti Mondi del suo Sistema stellare e ha deciso di inviarci un aiuto” mostra un uovo di metallo “In questo dispositivo sono contenute delle istruzioni per allestire un’astronave in grado di viaggiare a lunga distanza. Ci sono progetti per un motore a curvatura, ipervelocità e armamenti, nonché protezioni e quant’altro. Loro hanno la soluzione per ripristinare la vita sulla Terra”
“Ci possiamo fidare?” chiede Derek “Non è una trappola Gameriana?”
“Lo abbiamo escluso al 100%” risponde l’ingegnere Masami “Abbiamo cominciato ad avviare la costruzione di una nave e il reclutamento di 450 validi soldati che intraprenderanno il viaggio insieme a noi. Voi ne farete parte, naturalmente”
“Che distanza dobbiamo percorrere per arrivarci?” chiede Rumiko
“Non è tanto la distanza ma il tempo: entro due anni, la vita sulla Terra è destinata ad estinguersi. Se non riusciremo ad andare e tornare in meno di quel margine, dopo sarà troppo tardi per salvare l’intero pianeta e chi vi abita” spiega l’ammiraglio Oshi “Non escludo che sarà un viaggio difficile, pieno di pericoli ma, per la salvezza della Terra, dobbiamo riuscirci ad ogni costo”
“I GAmeriani ci attaccheranno con ogni mezzo” commenta Derek
“Che vengano quei vigliacchi e scopriranno che i terrestri non si arrendono facilmente ai soprusi”

Malena apre gli occhi. Rumiko la sta osservando da qualche minuto. Il respiratore della bella aliena le impedisce di parlare. Fa un cenno a Rumiko che le dice di avvicinarsi. La ragazza afferra la mano di Malena e subito avverte un brivido, un formicolio che le attraversa la pelle e risale lungo il braccio. La stretta di MAlena si fa più salda ma Rumiko non scosta la mano e rimane come in attesa “Vi trasformeranno in schiavi” dice MAlena nella mente di Rumiko. Si formano le immagini di un mondo alieno con il cielo verde acido e delle città con torri cilindriche di metallo. Si vedono grandi astronavi da forme affusolate, o sferiche, o a forma di mante. Si vedono uomini armati che sottomettono intere popolazioni “Le bombe nucleari per rendere il processo di terraforming valido, con l’atmosfera simile a quello di Gameras. E la popolazione resa sterile per impedire il proliferare di altri ‘parassiti’. I Gameriani sono un popolo di conquistatori. Si espandano e infestano l’universo come una piaga. Noi siamo stati risparmiati, unicamente perché Dessar nutre degli interessi amorosi verso la nostra regina. Se solo sapesse..
“Quale aiuto può fornirci la vostra regina? Militare?”
“Lei.. No, lei possiede il Fiore della Vita. Con quello sarete in grado di ripristinare la vita sul vostro pianeta e rendervi di nuovi fertili” il corpo di Malena ha un fremito, la sua pelle sembra vibrare di elettricità statica “Mi rimane poco tempo”
“Che ti succede?” cerca di togliersi dalla sua stretta “Chiamo il dottore”
“No: Io..sarò in te” il suo corpo diventa luce, si sfalda in migliaia di lucciole
“Rumiko!” è la voce di Derek. Lo vede accorrere verso di loro, arma in pugno. Poi la luce l’avvolge e l’urlo di Derek si perde nella luminosità accecante

Risveglio
Apre gli occhi. Derek al suo capezzale che le stringe la mano “Sei sveglia! Oh, grazie a Dio sei sveglia”
“Bene ragazza, ci hai fatto preoccupare” la voce raschiosa del dottor Hamajiro.
“Cosa è successo?” Rumiko si sente spossata, un po’ accaldata “Io.. Malena?”
“Non ricordi nulla?” chiede Derek
“Un lampo di luce”
“Malena è diventata luce e ti ha avvolto. Temevo ti avesse uccisa ma..”
“No, lei non voleva farmi del male” si tira su a sedere sul letto “Quanto sono rimasta svenuta?”
“Un paio di giorni”
“Così tanto?”
“Hai fatto una bella dormita”
Rumiko annuisce. Le parole di MAlena le riecheggiano ancora nella mente =Io sarò in te = Cosa diavolo avrà voluto dire. Si osserva le mani come in cerca di qualcosa ma nulla di preoccupante. La dimettono dall’ospedale con la raccomandazione che se ne sarebbe stata tranquilla nella sua camerata per qualche giorno “Eccoti” il dottore le diede delle pillole “Se hai capogiri, usa queste”
Derek l’accompagna, l’aiuta a sistemarsi sul letto “Resta” dice lei trattenendolo
Lui resta, si abbracciano e si baciano “Vieni” gli guida la mano sul seno “Ho voglia di sentirti dentro di me. E’ da tanto tempo che non sento un uomo nel mio corpo”
Nudi, avvinghiati, Derek entra in lei, lascia che i loro corpi si fondono in un’unica anima. Solo dopo, sdraiato accanto a lei, ripensa a quella frase “E’ da tanto tempo che non sento un uomo nel mio corpo”. Carruga la fronte e sposta la testa ad osservarla. Solo tre giorni. Il tanto in cui avevano fatto sesso era tre giorni prima.
Sposta la mano destra sulla sua pelle liscia, risale sui seni, accarezza i capezzoli. Si alza e li sfiora con le labbra, li morsica piano. Lei sussulta, cerca la sua testa “Ancora” sussurra
E lui che scivola sopra di lei ed entra ancora una volta, affondando come una nave cavalca l’onda

Malena è seduta su una poltrona sontuosa che sembra un fiore sbocciato. Completamente nuda, sta disponendo delle carte sul ripiano di un tavolo. Rumiko, di fronte a lei, la osserva con attenzione “Perché questo sogno è così vivo?”
“Non è un sogno. Io vivo dentro di te, ora”
“Perché? Cosa vuoi da me?”
“Voglio tornare da mia sorella. Voglio tornare a casa”
“Cosa mi succederà”
Lei smette di disporre le carte e la guarda “Nulla”
“Perché il tuo corpo si è trasformato in luce?”
“La vostra atmosfera è deleteria per quelli come me. I danni dei Gameriani hanno influito sulla chimica della vostra aria. Anche se siete riparati nelle vostre scatole d’acciaio nel ventre della terra, la vostra aria è comunque nociva per me. E voi me ne avete data troppa in questi giorni”
“Questa cosa della luce.. Lo fanno tutti i gameriani?”
“Io non sono Gameriana ma Telassana
“E questo cos’?” chiede Rumiko indicando l’ambiente in cui si trova
“Un’isola nella tua mente. E’ il posto dove possiamo rimanere quando dormiamo. Oh come quando facciamo l’amore. Lo sai, il tuo maschio ha molto vigore”
Rumiko arrossisce un poco “Sì, Lui è, vigoroso”
“Passionale”
“Già”
Rimangono per un po’ in silenzio. Poi, Rumiko chiede “Tu credi che riusciremo a sconfiggere i gameriani?”
“Io lo spero proprio”
Rassicurante.

L’hangar è gigantesco. Ingegneri meccanici, aerospaziali, chimici, informatici, stanno lavorando alacremente attorno a quella che sembra una gigantesca chiglia incastrata nel soffitto. L’ammiraglio OShi contempla i lavori insieme all’ingegnere Masami e Mark Ventura. Derek e Rumiko li raggiungono di lì a breve “Piacere che si sia ripresa, sottotenente Rumiko Mori” saluta l’ammiraglio
“Grazie ammiraglio. Un po’ di febbre, nulla che possa sconfiggermi” alza lo sguardo verso la chiglia sul soffitto “Ha qualcosa di famigliare”
“Certo che sì, lei la conosce bene quella corazzata”
“Oh, Dio. Non sarà..”
“Sì, è lei”
“Ma, come mai questa scelta?”
“Sono un appassionato di storia anche io, sottotenente Mori. E la II Guerra Mondiale è un mio interesse. Quando ho visto che lei era così interessata a quel rottame beh, mi sono informato e, naturalmente conoscevo già la storia della Yamato. Non sapevo che un suo antenato ci avesse servito sopra” si fruga nella tasca della sua divisa e ne trae fuori qualcosa, porgendogliela. Sono due medagliette militari con su scritto un nome, un grado e un numero
Rumiko le afferra e legge caporale Hiroshi Mori CVB123GHK98007 “Le sue medagliette..”
“Le abbiamo trovate tutte sa?” dice l’ammiraglio “L’ingegnere e il suo staff le hanno ripulite e sistemate in un luogo consono”
“Anche le spoglie” annuisce l’ammiraglio “Volevamo dare degna sepoltura in mare, come si faceva una volta ma.. beh, non essendoci più il mare..”
“Le porteremo con noi” sentenzia l’ammiraglio “Lassù, tra le stelle”
“Abbiamo una prima missione” annuncia Mark Ventura “La prima cosa da fare è quella di far rotta verso la base dei meteoriti”
“Sappiamo dov’è?” chiede Rumiko
“Sì. Andiamo là, la spianiamo e poi ce ne andiamo verso Terasar” annuisce l’ingegnere. Indica la chiglia della nave “Con quella bellezza e la tecnologia che ci hanno donato i nostri nuovi alleati,i Gameriani avranno vita difficile”
“Noi non dobbiamo rendergli la vita difficile, ingegnere. Noi dobbiamo spaccargli i culi. Se mi passa l’eufemismo” ribatte l’ammiraglio





Vandal

scritto il
2023-12-18
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