Grazia e il vino

Conobbi Grazia in una sala di liscio. Io avevo 38 anni e lei 50. Vedova da poco, capelli corti e dritti, molto magra, abbigliamento trasgressivo. Ballammo e ci scambiammo il numero. Dopo un pò di messaggi ci incontrammo per un caffè. Passai a prenderla a casa sua perchè le avevano ritirato la patente. Mi raccontò di suo marito metallaro e bevitore. Una sorta di padrone a cui aveva dedicato la vita per soddisfare i suoi capricci. Lo aveva amato tanto anche se lei era sempre stata un oggetto. Quando la riaccompagnai a casa mi chiese se volessi salire. Ovviamente annuii. Casa piccola e disordinata. Mi chiese se volessi del vino. Annuii. Prese un bottiglione da sotto il lavandino e riempì 2 bicchieri. Il suo lo svuotò in un sol colpo e lo riempì di nuovo. Mi disse che beveva per cancellare la timidezza e per sopportare la vita. Iniziai a farle delle avances, a baciarla, a baciarle il collo. Feci scivolare a terra il vestito. Mi ero accorto che non portava il reggiseno. Seno molto piccolo, piercing su un capezzolo e una grande farfalla tatuata in mezzo al seno, in quegli anni merce rara. Andammo sul letto. anche se puzzava di vino mi eccitava tantissimo. iniziai a baciarle tutto il corpo e mentre mi spogliai iniziò a parlarmi di lei. Il marito l'aveva costretta a tatuarsi, a farsi i piercing sul capezzolo e sulle grandi labbra (quest'ultimo lo aveva tolto perchè le aveva fatto infezione). La costringeva a fare scambio di coppia e sesso con sconosciuti in locali, ma anche in parcheggi mentre lui guardava mentre la scopavano e le inserivano mani ed oggetti. Da li aveva iniziato a bere. Appena spogliato mi sdraiai accanto a lei iniziai a baciarle il ventre. scesi alla figa che aveva ancora il segno del buco del piercing. Come la baciai si bagnò e si dischiuse come un fiore. Mentre leccavo il clitoride lei mi prese il cazzo durissimo ed iniziò a succhiarlo con passione, mentre stringeva e muoveva velocemente la mano sull'asta. Ogni tanto si fermava per dare una leccata alle palle appena depilate e per darmi una slinguata al culo. Ero eccitatissimo. Le misi due dita nella figa bagnatissima e lei, dopo avermi lubrificato bene il buchetto ci infilò il dito mentre mi spompinava. Io da due dita nella figa passai a 3, poi a 4, si allargava sempre più, credevo volesse inghiottirmi. Iniziai ad infilare tutta la mano, Grazia mi prese il polso, credevo volesse togliermi, invece me la spinse tutta dentro fino al polso. Muovevo la mia mano dentro la sua figa morbida e capiente, era molto magra e vedevo la forma della mano nella sua pancia. si gonfiava e sgonfiava al movimento della mano. A un certo punto la sentii sussultare come se avesse preso la scossa il suo corpo diede forti scosse ed iniziai a spaventarmi, quasi fosse epilessia. Invece era un orgasmo potente a cui seguì uno squirting che bevvi con piacere. Dopo un attimo si alzò ed andò a bere un altro bicchiere di vino tutto d'un fiato. Mi disse che ciò che le faceva il marito inizialmente le faceva schifo, ma poi non solo si abituò, ma iniziò anche ad avere degli orgasmi, cosa che non aveva mai avuto. Accese la tv e mise una videocassetta porno nel videoregistratore. Mi disse di prenderla da dietro e di scoparla nel culo. Lo lubrificai ed entrai, mentre lei si infilò la mano nella figa ancora vogliosa. Eravamo molto più porci noi del film che aveva messo. Le sborrai nel culo in modo molto intenso quando sentii il suo corpo contorcersi di nuovo mostruosamente a seguito di un nuovo orgasmo. Ci lavammo e restammo un pò abbracciati. Lei bevve un altro bicchiere. Il marito l'aveva obbligata a diventare porca, ma lei era timida e beveva per darsi forza. Alla fine scoprì che essere succube le faceva provare piaceri fantastici. Ci vedemmo tutti i lunedì per un paio di anni con sessioni di piacere sempre più sfrenate e profonde. Compreso scopate in culo con bottiglia vuota nella sua grande figa. Purtroppo Grazia si ammalò e morì di cirrosi. Storia vera al 100% di 20 anni fa.