La figlia della mia compagna adora mungermi 2' parte.

di
genere
incesti

Come raccontato nella prima parte, io e Alessia, la compagna di mia figlia, provavamo una fortissima attrazione fisica reciproca e finimmo per andare a letto insieme. L'intesa dei nostri corpi era così forte da provocarci piaceri sublimi e dal vederci di nascosto a casa mia quando gli orari lavorativi lo consentivano e quando Patrizia, la mia compagna era al lavoro. Mediamente riuscivamo a vederci una volta ogni due settimane e gli orgasmi che ci donavamo a vicenda ci gratificavano ma ci facevano rischiare di essere scoperti. Cosa che avvenne dopo un po' di mesi in cui tutto stava andando meravigliosamente. Un giorno eravamo a casa mia, dopo esserci baciati ed aver fatto cadere a terra i vestiti andammo sul letto ed iniziammo dei sensualissimi preliminari. Eravamo eccitatissimi, mi ero appena sdraiato sul letto ed Alessia mi era salita sopra, sprofondando il mio grosso cazzo nella sua passera bagnata in un sol colpo. Aveva iniziato a scoparmi pompando forte, le sue generose tette andavano su e giù scandendo il ritmo della penetrazione, i suoi fianchi si muovevano sensualmente. Il suo petto era imperlato di un velo di sudore per l'eccitazione ed il caldo. Era un momento perfetto, quando sentimmo il rumore della serratura del portoncino d'ingresso che si apriva. Panico. Alessia si sfilò fuori immediatamente dal mio cazzo ed andò di corsa verso il bagno, ma la casa era piccola e Patrizia la vide immediatamente attraversare nuda il corridoio. Patrizia emise un urlo disperato. Sua figlia nuda nel corridoio di casa nostra. Ed io in camera che cercavo impacciatamente di rivestirmi. Ormai il danno era fatto. Vorrei raccontarvi che Patrizia si spogliò e si unì a noi, come nei migliori film porno, ma è una storia vera e non andò a finire così. Dopo urla, oggetti lanciati, parolacce che ritornarono in tutto il palazzo ci cacciò entrambi di casa. Io cercai immediatamente un appartamento in affitto nel paese vicino e portai via la mia roba dopo pochissimo tempo. Patrizia ed Alessia non si parlarono per 4 anni, poi riuscirono a fare pace. Io e Patrizia non ci siamo mai più parlati. Per un bel po' anche io e Alessia non ci siamo più visti, ma dopo un annetto la incontrai in paese, il desiderio era forte in entrambi, si percepiva, e le dissi di venire a trovarmi nella mia nuova casa. "Meglio di no, con quello che abbiamo combinato". "E con Franco come va'?". "Lascia perdere, sempre peggio, è un tale imbranato". "Dai, vieni a vedere la mia nuova casa, è piccolina ma bella, ti faccio un caffè". Accettò. Appena dopo il caffè mi avvicinai e la baciai, accarezzandole il seno e i generosi fianchi. In un attimo tutte le ritrosie scomparvero, insieme ai vestiti che caddero sul pavimento. "Mi sei mancata tantissimo, quante seghe mi sono fatto pensando a te". E come se quell'anno non fosse mai passato. In un attimo eravamo nel letto in un fantastico 69, mentre mi mungeva vigorosamente il cazzo. Facemmo una trombata spettacolare, cambiando molte posizioni, ma il finale era sempre quello classico, doveva mungermi le palle fino a svuotarle e gustarsi tutto lo sperma che adorava. Venni con forza spruzzandole in gola tanto succo caldo prodotto apposta per lei. Da allora, appena possiamo ci vediamo da me, senza paura che sua madre possa interromperci, finalmente entrambi appagati, lei che riesce ad avere almeno due orgasmi e io che vengo munto dalle sue mani e dalla sua splendida bocca, alla faccia del cornuto di Franco, che è l'unico a non aver mai saputo nulla. Un mese fa Alessia mi ha detto di essere incinta, il bimbo che Franco e i suoi genitori aspettano da quando sono sposati. Anche lei non vede l'ora di diventare mamma. Il dubbio di chi sia resterà sempre, perché le scopate e gli orgasmi avuti insieme saranno sempre nei nostri sogni erotici futuri. Storia vera al 100%, nomi a parte.
di
scritto il
2024-05-02
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