La Badante padrona 1 parte

di
genere
dominazione

La badante padrona.
Siamo una coppia sposata da poco tempo.
io Monica trentenne bionda 4 di seno magra alta 1.70 di carattere un po timido.
Mio marito marco 45 anni possiamo dire un uomo normale proveniente da una buona famiglia prese in mano l'attività del padre oramai malandato e vedovo.
Linico neo della sua attività lo portava spesso allestero per lunghi periodi.
Io propio non andavo daccordo con il padre di Marco, era da parecchio tenpo ché non lo vedevo ma sapevo sentendo Marco come andavano le cose, il padre aveva una badante ché non mi piaceva per nulla era molto altezzosa è (commandina), ma il padre di Marco stravedeva per lei.
Eravamo all’inizio dell’estate, quando marco mi disse ché secondo lui dovevamo trasferirci nella casa del padre essendo molto grande ed un po’ isolata, era un peccato averla lasciata mezza disabitata ma anche non avremo più pagato affitti come facevamo nel nostro appartamento, naturalmente avrebbe fatto i giusti lavori per metterla come volevo.
Ne parlammo più volte finché riuscì ha convincermi anche se non era propio mia intenzione trovarmi senpre davanti suo padre e la badante ma cedetti per amore.
Marco allora si diede da fare e dopo un paio di mesi ci trasferimmo.
Le cose sembravano andassero bene anche se la badante mi incuteva un po’ di timore,
chiamandomi più spesso per svariati motivi ma lo faceva come fosse un comando, nonostante questo io dicevo sempre si per mantenere un buon rapporto mi confidai con Marco, parlandogli dei modi non molto garbati della badante ma lui sdrammatizzava su questo dicendo ché era il suo modo di fare ma le avrebbe parlato se mi faceva piacere.
 Marco...su riciesta di Monica dovette parlare con la badante per chiederle di essere un po meno aggressiva con Monica, era presente anche mio padre iniziai col parlarle lei annuiva sempre ma ad un tratto si mise a piangere dicendomi ché Monica era cattiva intervenne mio padre venendomi contro dicendomi ché Monica era bugiarda una stronza arrogante e ché era tutta al contrario era lei quella cattiva e semmai si dovevano insegnare ha lei le buone maniere. 
Non sapevo più cosa dire per me mio padre era sempre stato il mio idolo.
Mi disse chiedile scusa perché lai fatta piangere io lo guardai e non esitai un attimo mi scusai con lei.
Lei mi guardò si alzo in piedi era una donna alta con due braccia grosse molto in carne si avvicinò ha mio padre dicendomi… Monica è cattiva andrebbe messa in riga mio padre la guardò dicendole ai pienamente ragione mi guardo dicendomi tu cosa ne dici.
Lo guardai restando in silenzio ma lui lo ripeté ed io risposi ma cosa posso fare.
Lei rispose lo insegneremo noi ha lei ma tu ci devi lasciare fare tutto quello ché vogliamo.
Mio padre mi guardò dicendomi lo trovo giusto.
Abassai la testa mi presi un attimo e risposi come volete.
Intervenne mio padre dicendo tu non dire niente, e lei so ché domani parti per l’Africa e rimarrai via per un bel po’ vedrai ché al ritorno la troverai trasformata.
Quando uscii dalla stanza ripensai a tutto quello ché mi avevano detto ma feci fatica ha capirne il senso se avevano ragione loro oppure Monica, ma decisi di non dirle niente.
Quando fummo seduti per cenare dissi a Monica ché avevo parlato con loro e ché lei doveva essere più comprensiva la badante era sola ed i suoi erano lontani forse per questo era un po scontrosa.
Monica fortunatamente sembrava capire la cosa anche se mi ripeteva ché non le piaceva per niente ché la disprezzava ma per mio amore avrebbe fatto uno sforzo.
Finimmo di cenare le dissi ché la mattina seguente sarei partito per lavoro lei sbuffo dicendomi ché sarebbe rimasta sola con loro.
Alla sera andammo ha dormire, le feci un po di coccole per ammorbidirla un po’ e finimmo per fare lamore come due forsennati lei era eccitatissima al punto ché venii mentre lei continuava ha masturbarsi freneticamente per un bel po torturandosi i capezzoli con 3 dita nella fica ebbe un orgasmo intenso ché fece fatica ha trattenere urlando tutto il suo piacere.
Alla fine quando si alzo per andare in bagno, mi disse spero non mi abbiano sentito mi volto le spalle entrando in bagno ed io da dietro la guardavo con la luce del bagno accesa si vedeva benissimo mentre camminava le sue labbra della fica molto sporgenti.
Quando torno si gettò sul letto conpletamente nuda prendendo sonno subito io la guardai per un po era bellissima, la sua 4 di seno distesa era molto ampia ma quello ché mi risaliva agli occhi era la sua fica completamente depilata con il clitoride molto gonfio e le labbra semi aperte ma molto grandi
Dopo un po mi addormentai.
Alla mattina preparai la valigia Monica mi acconpagno allaereoporto e ci salutammo.
Mi svegliai alla mattina sul tardi ripensando alla situazione passata la sera mi sembrava un sogno ma era realtà ero molto turbata non capivo come avevo fatto ha finre in quella situazione ma presto mi svegliai quando sentii la badante ché mi chiamava .
La feci salire ero ancora in vestaglia, lei mi guardò dicendomi pronta per la tua nuova vita?
La guardai cercando di dissuaderla ma subito mi arrivò un ceffone molto violento ché mi fece indietreggiare, lei ripeté la frase e non potei fare altro ché rispondere si e lì mi arrivò un’altro ceffone lei mi disse ti sembra il modo di rispondere troia.
Ribattei subito per paura si padrona.
Bene troia da oggi dovrai sempre essere truccatissima in casa devi portare senpre autoreggenti scarpe con tacco micro perizoma trasparente e regiseno ha balconcino, e nient’altro se queste cose non le ai oggi andiamo ha fare spese intanto metti quello ché trovi e sbrigati ti aspetto giù si giro e se ne andò.
Mi recai in bagno mi guardai allo specchio avevo le guance viola dagli schiaffi presi i trucchi ed iniziai mi truccai pesantemente con colori scuri negli occhi e misi un rosetto rosso fuoco mi legai i capelli andai in camera mi misi un paio di autoreggenti color carne un regiseno normale trasparente ed un perizoma bianco semi trasparente mi misi le scarpe col tacco ma non ebbi il tenpo di guardarmi allo specchio ché lei mi chiamo ordinandomi di scendere..
Quando arrivai nella sala lei era seduta sul divano con mio suocero mi ordinò di avvicinarmi lo feci dicendole che avevo solamente quegli indumenti lei mi guardò ridendo intervenne mio suocero dicendo così non va bene mettiti qualcosa sopra e uscite a fare compere ma levati il regiseno non ti serve e cerca di muoverti mi girai e salii sopra mi misi un vestitino abbottonato davanti e scesi la badante mi attendeva sulla porta prima di uscire mio suocero si avvicinò slacciandomi 3 bottoni del vestito sopra ché subito si apri mettendo in mostra una buona parte delle tette.
Cercai di coprirmi ma subito la badante da dietro mi strattono per un braccio insultandomi mio suocero mi guardo dicendo se non abassi le mani ti faccio uscire nuda mentre con la mano mi prese un capezzolo strizzandolo facendomi provare molto dolore.
Mentre la badante mi teneva ferma mio suocero torturandomi il capezzolo si avvicinò con la bocca baciandomi io feci resistenza ma quando lui inizio ha strizzarmi più forte cedetti aprendo la bocca, la sua lingua si insinuo in bocca iniziando ha muoversi dovetti assecondare il suo bacio.
Provavo una senzazione di disgusto ma allo stesso tempo una strana sensazione stava pervadendo il mio corpo.
Quando si staccò fissandomi mi mise 2 dita in bocca facendoela aprire sempre fissandomi ci sputo dentro 2 volte ordinandomi di ingoiare mentre con l’altra mano mi slaccio 2 bottoni sotto dicendomi troia questa e la prima punizione.
La badante tenendomi per il bracio mi tirò ha se dicendomi ora andiamo si fa tardi ci incamminammo verso l’auto con il vestito mezzo aperto ché oltre le tette metteva in bella vista la parte sotto del perizoma.
Girammo tutto il giorno ma per la badante non cera niente all’altezza di quello ché voleva.
Dopo un’altra mezz’ora arrivammo alla zona industriale si stava già facendo buio quando lei vide un sexy shop si fermo parchegio l’auto, intimandomi di scendere cercai di farle canbiare idea, ma niente anzi mi disse ché al ritorno mi avrebbe punito.
Scesi senza dire una parola la seguii suono il canpanello e venne ad aprirla un uomo sulla sessantina ci fece entrare chiedendo alla badante di cosa aveva bisogno guardandomi con un sorriso maligno.
Lei rispose mi serve dell’intimo per la mia schiava lui mi guardò rispondendo alla badante ché in negozio aveva tutto il necessario fece strada ed andammo sul reparto intimo.
Luomo inzio ha farle vedere molti indumenti ché lei inizio ha prendere micro perizomi trasparenti di una taglia più piccola regiseno ha balconcino trasparenti calze e reggicalze nere e bianche e l’uomo gli propose anche un collare ché lei gli chiese di indossarmelo, mi venne alle spalle e me lo mise dicendole vede le calza molto bene e con una mano mi palpo in culo lo guardai dicendogli come si permette intervenne la badante dicendomi silenzio troia abassai la testa chiedendo perdono.
La badante si scuso con l’uomo dicendole ché era il suo primo giorno e doveva ancora inparare le buone maniere..
Allora luomo disse alla badante visto il quantitativo di indumenti presi le faccio un regalo le do questo nuovo perizoma arrivato da poco.
Lei lo accettò porgendomelo dicendo mettilo subito la guardai dicendo ma ce lui e lei mettilo subito allora mi sfilai il mio ed indossai il perizoma era osceno in pratica il pezzo davanti era aperto sotto e le labbra della fica erano conpletamente fuori l’uomo mi guardo dicendo vede le sta ha penello la sua schiava ha le labbra della fica molto sporgenti da tempo non ne vedevo una così e guardi ché ne vedo parecchie di donne qui in negozio.
La badante lo ringrazio dandogli il nostro indirizzo dicendogli ché se gli andava quando voleva poteva venire ha prendere un caffè.
Uscimmo dal negozio mi sentivo conpletamente impotente soggiogata da quella situazione dentro di me sentivo quella sensazione strana non riuscivo ha capire qusi iniziavo ha provare uno strano piacere. 
Salite in auto la badante mi ordino di aprire le ganbe senza fiatare lo feci mettendo in mostra quel minuscolo perizoma con le labbra della fica in bella vista ma non contenta mi fece aprire un altro bottone sopra così le mie tette erano ben visibili non riuscivo ha rifiutare nulla mi sembrava di volere sempre di più quella situazione mi faceva uno strano efetto quando la badante ferma ad uno stop mi mise una mano nella fica mi guardò dicendomi ...sei una cagna la tua fica e fradicia sei portata per essere una schiava vedrai come ti trasformero questa fica te la sfondo te la slabbro in modo ché un cazzo non ti basti più ti faro diventare ninfomane brutta troia dimmi ché lo vuoi diventare .
La guardai in preda all’eccitazione dicendole ...padrona faccia di me quello ché vuole.
Lei rispose così mi piaci schiava.
Arrivammo ha casa entrammo mio suocero aveva già cenato ed era sul divano con l’accappatoio, lei si diresse da lui mi chiamo ordinandomi di togliere il vestito, lo feci senza fiatare mi misi davanti a lui mi ordino di allargare le ganbe e la badante gli disse ti piace così.
Lui rispose come inizio niente male ma c’è da lavorarci.
Mangiammo qualcosa al volo poi tutti e tre ci sedemmo sul divano, mio suocero lo vidi prendere una pasticca pensavo una medicina ma invece era il viagra dopo poco iniziarono entranbi ha toccarmi non mi ribellavo, li lasciavo fare mi torturavano le tette in maniera violenta senza curarsi del mio dolore, ché in parte si stava trasformando in piacere mi levarono le mutandine insultandomi in tutti i modi ero fradicia.
Mio suocero si alzo si levo l’accappatoio e sfoggio un cazzo già in tiro non molto lungo ma con una circonferenza molto grossa me lo mise davanti alla bocca ordinandomi di succhiarlo venni presa per i capelli dalla badante mi fece aprire la bocca e me lo ficcò tutto dentro passava con molta fatica me lo sbatteva infondo alla gola facendomi venire conati di vomito mi stava scopando con veemenza senza preoccuparsi di me tutta la saliva mi colava tra le tette mentre la badante aveva iniziato a masturbarmi la fica pizzicandomi il clitoride, ero completamente nelle loro mani provavo un piacere pazzesco la badante aveva iniziato un dito alla volta a penetrarmi la fica fino ha quando ne aveva 4 dentro iniziando ha lavorarmi la fica spingendo sempre più con il cazzo di mio suocero ché mi stava rompendo la bocca ebbi un orgasmo pazzesco dove mi fece cedere come una bambola quando sentii mio suocero inrigidirsi spingendomi il cazzo in gola, erutto un consistente quantitativo di sborra con schizzi violenti, ché lentamente sentivo scendere nello stomaco.
Ingoiai fino all’ultima goccia mentre la badante continuava con le dita ha pistonarmi la fica ebbi un altro orgasmo ché mi fece crollare sul divano sfinita.
La badante rivolgendosi ha mio suocero gli disse e propio portata la troia.
Mio suocero mi guardo dicendomi spero tu abbia capito il tuo ruolo e chi comanda io risposi si padrone fate di me quello ché volete.
Avevo provato una sorta di ecitazione mai provata prima nemmeno con mio marito mi facevo venire in bocca ma in quella situazione ero come una bambola nelle loro mani.
Ancora distesa sul divano dopo avere avuto quei due orgasmi pazzeschi la badante continuava ha fissarmi come fossi la sua preda mentre si avvicinava si tolse il vestito sotto era conpletamente nuda faceva impressione aveva le tette cadenti un grande pancione ché quasi copriva la fica depilata ma con due braccia ché sembravano quelle di un uomo.
Mi venne vicino mi prese per i capelli guardandomi con un ghigno malefico adesso voglio la mia parte inizio con lo strattonarmi mi costrinse ha seguirla fino in camera mi gettò nel letto venendomi sopra iniziando ha succhiarmi le tette scendendo fino alla fica iniziava ha succhiarmi il clitoride con forza un’eccitazione pazzesca stava in vadendo il mio corpo qundo si rigiro sopra di me sedendosi conpletamente sul mio volto ordinandomi di leccarla mentre lei continuava ha masturbarmi con le dita .
Dovetti farlo gemeva come fosse un animale, ma sempre piu insinuava le sue dita nella mia fica facendomi morire dalla goduria mentre aumentavo il ritmo con la lingua lei aggiungeva un dito nella mia fica dicendomi te la rompo questa fica da cagna.
Continuavamo senza respiro mi sentivo piena con la sua mano forzava sempre più la fica io non resistevo più aveva iniziato a farmi male ma il piacere era superiore poi ad un tratto la sentii grugnire dicendomi cagna vengo ingoia tutto puttana che adesso ti spacco la fica ed in quell’istante venne avevo la bocca spalancata e sentii i suoi umori scendermi inbocca ma in quel momento sentii un forte dolore con un colpo secco introdusse tutta la mano nella fica e con l’altra mi torturava il clitoride con ancora la sua fica schiacciata nella mia bocca ebbi un orgasmo interminabile, ché mi fece urlare ma con lei sopra,
riuscivo solo ha rantolare.
Mi senbrava ché quel orgasmo non avesse fine anche perche lei continuava ha roteare la mano dendro la fica tirandola fuori e poi inserendola nuovamente senza pieta.
Mi lasciai cadere conpletamente nel letto sfinita quando lei tolse la mano mi disse il primo passo e fatto i muscoli della fica anno ceduto bella cagnetta.
Si alzo dicendomi vatti ha fare la doccia puzzi come una cagna rimettiti in ordine e cerca di truccarti bene ed indossa l’intimo sbrigati.

(sciars190788@gmail.com )scrivermi in privato per i commenti
scritto il
2024-01-28
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