L'istruttore e le segretaria

di
genere
etero

Venivo da un periodo difficile. Una storia travagliata finita da quasi un anno, ma che si portava dietro molte turbolenze tra le quali anche un periodo da disoccupato.
Decisi di rimmettermi in gioco sfruttando il mio passato da pallanuotista per diventare istruttore di nuoto e allenatore di pallanuoto.
Dopo aver conseguto i due attestati mi rivolsi subito al centro sportivo dove ero cresciuto.
Trovai tutto differente, spazi, persone; tranne il responsabile che, conoscendomi da anni non ci pensò su due volte e mi assunse come istruttore.
Iniziai a conoscere i miei colleghi e le mie colleghe di bordo vasca. La parte amministrativa e le ragazze del desk; una su tutte però catturò la mia attenzione: Rebecca.
Capelli nero corvini e mossi lunghi sulle spalle, carnagione chiara e pelle di porcellana. Poco seno, ventre piatto e culo tondo. Tatuaggi su schiena braccia e cosce. Perfetta per il sito Suicide Girls.
Aveva, ed ha tutt'ora una carica erotica dirompente.
Mi eccitavo anche solo a parlare con lei.
Col passare del tempo tra una chiacchera e l'altra scoprimmo di condividere diverse passioni per la musica e le scienze, per il mondo nerd in generale ma sopratutto per il sesso.
Fù palese quando un giorno vidi sul suo profilo FB un link ad un twitt di youporn.
Il twitt era ironico e non aveva nulla di pornorafico od erotico, quando le di più mi disse che era divertita dai twitt di quel profilo.
Iniziammo a chattare la sera, ed essere meno inibiti di quanto non fossimo dal vivo. Ci spigevamo ogni volta un po' più in avanti; battute malizionse, racconti di piccole fantasie o rapporti passati.
Io inizia a toccarmi mentro chattavamo, gurdando le sue foto sul FB.
Una su tutte? Foto di lei nella vasca da bagno, ventre e seni in evidenza, capezzoli coperti da un mano e pube nascosto dalla schiuma.
Oppure ne ricordo un'altra, lei a pancia sotto sul divano, con a dosso solo delle coulotte di batman fotografata allo specchio. Roba impegnativa.
Una sera, ormai entrambi a biglia sciolta mi confesso di invidiare gli uomini gay.
"Perche?"
"Mi piace come scopano" mi rispose.
"...."
"ci sei ancora? ho esagerato?"
"figurati"
"Allora senti questa, l'altro ieri mentre facevo ginnastica con la palla fitness a furia di sfregarmici contro sono venuta. Era fradicia"
"...."
"...."
"sto cerando una posizione più comoda xche ho il cazzo talmente duro che non entro più sotto la scrivania" lei risposi.
Rebecca sta scrivendo....
"mi piacerebbe essere sotto la tua scrivania in questo momento".
"e allora vieni...domani mattina mi do malato tu mi ha detto che domani fai pomeriggio...mi sembra perfetto".
Gli diedi l'indirizzo e le spiegai come arrivare con il tram a casa mia.
Mi disse che in una mezz'ora sarebbe stata da me.
Ora dovete sapere che ho un paio di conoscenze che a richiesta mi possono procurare le pillolette blu per le disfunzioni erettili.
Ne avevo qlcuna a casa e ne presi mezza.
Una mezz'ora dopo inizio a fare effetto ma di Rebecca ancora nessuna traccia. Mi trovavo col cazzo di marmo ma ancora senza fica.
Per fortuna il citofono suonò poco dopo.
Tracciai un sentiero di preservativi che andava dalla porta a camera mia, in quel perido condividevo la casa con due mi amiche.
Apri la porta e andai in camera.
Rebecca salì su casa ed entrò.
"Gio'?"
"Entra, entra. Segui gli indizi"
"Questi sarebbero indizi?"
"...."
La stavo aspettando nudo seduto alla scrivania.
Entrò in camera e dopo avermi visto si morse il labbro inferiore nell'angola destro.
Ci scambiammo uno sguardo complice e poi un sorriso divertito.
"se scopi come organizzi la caccia al tesoro stamo freschi"
Si tolse il cappotto e si sedette su di me.
Iniziammo a baciarci con passione sempre più crescente. La misi subito una mano sotto i jeans e lei di risposta strinse il mio cazzo pieno di viagra.
La spostai, la feci alzare e sempre baciandola la psinsi vestro un altro tavolo che avevo in camera. La fci sedere, mi abbasai per toglierle le scarpe prim, poi i calzini ed i pantaloni. Mutandine da liceale le porca. Le tolsi anche quelle. Poi la maglia. Rimase con indosso una canotta di batman. Ripresi a baciarla e toccarla tra le gambe....era fradicia. Mi staccai dalla sua bocca per avventarmi sulle altre labbra. Umori saporiti e copiosi. La mai lingua e le mie dita fecero il resto. La sentivo contercersi e gemere finchè non mi disse tra mille affanni "basta, basta....aspetta". Mi sollevai, ci gurdammo neggli occhi e lei di nuovo si morse il labbro inferiore. Ipereccitato la bacia di nuovo; e come le piaceva assaporare i suoi umori!!
Si staccò mi buttò sul letto, salì anche lei sul letto, gattanando di fianco a me. Si sistemò i capelli e da li conobbi la vera Rebecca. Si sputò sulla mano ed iniziò a giocare col mio cazzo dopato. Uno dei migliori pompini che abbia ricevuto. Durante il pompino non ci faù mai dubbio in me che non le avrei sborrato in bocca, così quando fù il momento cercai di dissimulare il più possibile, lei stava succhiando la capella, con l amano destra mi segava e con la sx si stava toccando.
In quei minuti non so come non distolse mai lo sguardo verso di me.
Dissimulai, poi esplosi. Quando successe lei ebbe un sossulto ma continuò a succhiare come nulla fosse accaduto.Non le importava quanto mi contorcessi....lei succhiava ed ingoiava.


scritto il
2024-03-06
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