8 marzo
di
Vandal
genere
sentimentali
8 marzo
Caterina e Giulio si erano appena abbandonati all'amore, in un istante di intimità che li aveva avvolti in una dolcezza senza tempo. Lei, giovane e radiosa, con i suoi lunghi capelli biondi che ondeggiavano sulla sua pelle diafana. Lui, virile e deciso, con uno sguardo intenso che la faceva sentire al sicuro tra le sue braccia forti.
La sera prima avevano deciso, dopo una cena romantica con vista sulla piazza, di concedersi quel momento di passione e dolcezza. Non c'era bisogno di parole, solo lo sguardo intenso che si scambiavano era sufficiente a comunicare tutto ciò che provavano.
E così, Caterina si lasciò trasportare dall'impeto del suo fervore, sentendo il battito del cuore di Giulio battere all'unisono con il suo. Le loro mani intrecciate si muovevano con grazia sul corpo dell'altro, mentre i loro occhi si perdevano nel blu profondo dell'anima dell'altro.
Non c'era bisogno di parole, solo amore sincero e passioni incontenibili che si fondevano insieme, creando un legame eterno tra due anime affini. E mentre il silenzio avvolgeva la stanza, Caterina e Giulio sapevano che quel momento resterebbe per sempre nel loro cuore, come un ricordo indelebile di un amore puro e sincero.
La mattina il sole timido di marzo entra dalle tapparelle abbassate. Caterina seduta sul letto, avvolta nella trapunta che sa ancora della passione consumata tra lei e Giulio. Lui esce dal bagno completamente nudo con in mano un mazzetto di mimose: “Felice 8 marzo” sorridente. Si avvicina a lei che radiosa, accetta l’offerta
“Vado a cambiarmi e darmi una rinfrescata. Poi, andiamo in centro? Voglio andare a vedere una cosa?” chiede lei
“Ok, allora mi vesto” fa un po’ deluso sperando di ripetere l’esperienza della sera prima
Una mostra dedicata alle donne e la storia dell’8 marzo. L’edificio è un vecchio teatro in centro, con una storia che risale alla fine dell’800: “Sai, qui si esibì Eleonora Duse” entrano nella platea del teatro dove, una serie di pannelli e immagini raccontano della storia dell’8 marzo: “L'8 marzo si celebra ovunque l'evento che comunemente chiamiamo festa della donna. Parlare semplicemente di festa però è riduttivo: l'8 marzo è infatti dedicato al ricordo delle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è meglio parlare di Giornata internazionale della donna.
L'origine della festa delle donna risale ai primi del Novecento. Per molti anni l'origine dell'8 marzo è stata attribuita a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise in un incendio. L'incendio del 1908 è stato però confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto nel 1911 e dove si registrarono 146 vittime, fra cui molte donne. I fatti che hanno realmente portato all'istituzione della festa della donna sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto”
“ecco una cosa che non sapevo” dice Giulio picchiettando sul foglio “Anche io ero convinto che fosse da attribuire ad un incendio”
“Non fu così, come vedi” Caterina lo prende sottobraccio e lo guida nel proseguo della mostra
“Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne. I partiti socialisti si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Pochi giorni dopo, il 26 e 27 agosto 1907, si svolse invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale fu istituito l'Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin ne fu eletta segretaria. Il 3 maggio 1908 la Brown presiedette la conferenza del Partito socialista a Chicago, che venne ribattezzata "Woman’s Day", durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto.
Alla fine del 1908 il Partito socialista americano decise di dedicare l'ultima domenica del febbraio del 1909 all'organizzazione di una manifestazione per il voto alle donne. La prima "giornata della donna" negli Stati uniti si svolse quindi il 23 febbraio 1909. Un paio di anni dopo, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste che si svolse a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910, si decise di seguire l'iniziativa americana istituendo una giornata internazionale dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
In realtà per alcuni anni negli Stati Uniti e in vari Paesi europei la giornata delle donne si è svolta in giorni diversi. Negli anni successivi, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sono state poi organizzate molte altre giornate dedicate ai diritti delle donne. A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra.
In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia.
In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8.
Nei decenni successivi il movimento per la rivendicazione dei diritti delle donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo.
Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell'Italia.
Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Questo fiore fu scelto perché di stagione e poco costoso.
Tuttavia in Italia si deve arrivare agli anni Settanta per vedere la nascita di un vero e proprio movimento femminista. L'8 marzo 1972 in Piazza Campo de Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell'aborto.
Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l'Anno Internazionale delle Donne e l'8 marzo di quell'anno i movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l'importanza dell'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.
“Beh, è stato interessante” dice Giulio uscendo dal teatro “Non avrei mai detto”
“E’ un bene che ci siano state donne coraggiose che si sono battute per i loro diritti ed ideali” dice Caterina “Per fortuna oggi, viviamo in una società più gestibile”
“Nonostante questo, c’è ancora qualcuno che le donne non le rispetta” commenta Giulio. Stanno passando davanti alla panchina rossa nella piazza del farmacista. E un moto di tristezza passa sui loro animi “Ci sarà un fine?” chiede lui
“Sono fiduciosa” risponde Caterina
Più tardi, a casa, Caterina si sta concedendo nuovamente a Giulio. Era stata una giornata intensa. Dopo la vista alla mostra dedicata all’8 marzo, avevano deciso per un giro al ponte della barche. Si erano rilassati passeggiando sulla spiaggia sassosa del ticino, godendo di quel timido sole primaverile. Al rientro si erano fermati a mangiare da =Il pazzo=, un sacco di roba da rotolare fuori per tutto quello che si era mangiato.
La sera, cena a casa, ancora a lume di candela.
E poi…
E poi il loro amore si è sfogato nuovamente, danzando nella gioia dell’amore, con la stessa intensità, con lo stesso ardore, fuori e dentro, annegando nei propri sguardi, consumando il loro amore: “Buon 8 marzo” dice lui
((Scusate per il pippone socio storico ma mi sembrava giusto ricordare questo giorno costruendo un racconto anche sentimentale… Buon 8 marzo a tutte le donne che qui passano!))
Da Vandal, alias Mauro70, alias Mauro Virgilio Marone
Caterina e Giulio si erano appena abbandonati all'amore, in un istante di intimità che li aveva avvolti in una dolcezza senza tempo. Lei, giovane e radiosa, con i suoi lunghi capelli biondi che ondeggiavano sulla sua pelle diafana. Lui, virile e deciso, con uno sguardo intenso che la faceva sentire al sicuro tra le sue braccia forti.
La sera prima avevano deciso, dopo una cena romantica con vista sulla piazza, di concedersi quel momento di passione e dolcezza. Non c'era bisogno di parole, solo lo sguardo intenso che si scambiavano era sufficiente a comunicare tutto ciò che provavano.
E così, Caterina si lasciò trasportare dall'impeto del suo fervore, sentendo il battito del cuore di Giulio battere all'unisono con il suo. Le loro mani intrecciate si muovevano con grazia sul corpo dell'altro, mentre i loro occhi si perdevano nel blu profondo dell'anima dell'altro.
Non c'era bisogno di parole, solo amore sincero e passioni incontenibili che si fondevano insieme, creando un legame eterno tra due anime affini. E mentre il silenzio avvolgeva la stanza, Caterina e Giulio sapevano che quel momento resterebbe per sempre nel loro cuore, come un ricordo indelebile di un amore puro e sincero.
La mattina il sole timido di marzo entra dalle tapparelle abbassate. Caterina seduta sul letto, avvolta nella trapunta che sa ancora della passione consumata tra lei e Giulio. Lui esce dal bagno completamente nudo con in mano un mazzetto di mimose: “Felice 8 marzo” sorridente. Si avvicina a lei che radiosa, accetta l’offerta
“Vado a cambiarmi e darmi una rinfrescata. Poi, andiamo in centro? Voglio andare a vedere una cosa?” chiede lei
“Ok, allora mi vesto” fa un po’ deluso sperando di ripetere l’esperienza della sera prima
Una mostra dedicata alle donne e la storia dell’8 marzo. L’edificio è un vecchio teatro in centro, con una storia che risale alla fine dell’800: “Sai, qui si esibì Eleonora Duse” entrano nella platea del teatro dove, una serie di pannelli e immagini raccontano della storia dell’8 marzo: “L'8 marzo si celebra ovunque l'evento che comunemente chiamiamo festa della donna. Parlare semplicemente di festa però è riduttivo: l'8 marzo è infatti dedicato al ricordo delle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è meglio parlare di Giornata internazionale della donna.
L'origine della festa delle donna risale ai primi del Novecento. Per molti anni l'origine dell'8 marzo è stata attribuita a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise in un incendio. L'incendio del 1908 è stato però confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto nel 1911 e dove si registrarono 146 vittime, fra cui molte donne. I fatti che hanno realmente portato all'istituzione della festa della donna sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto”
“ecco una cosa che non sapevo” dice Giulio picchiettando sul foglio “Anche io ero convinto che fosse da attribuire ad un incendio”
“Non fu così, come vedi” Caterina lo prende sottobraccio e lo guida nel proseguo della mostra
“Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne. I partiti socialisti si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Pochi giorni dopo, il 26 e 27 agosto 1907, si svolse invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale fu istituito l'Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin ne fu eletta segretaria. Il 3 maggio 1908 la Brown presiedette la conferenza del Partito socialista a Chicago, che venne ribattezzata "Woman’s Day", durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto.
Alla fine del 1908 il Partito socialista americano decise di dedicare l'ultima domenica del febbraio del 1909 all'organizzazione di una manifestazione per il voto alle donne. La prima "giornata della donna" negli Stati uniti si svolse quindi il 23 febbraio 1909. Un paio di anni dopo, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste che si svolse a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910, si decise di seguire l'iniziativa americana istituendo una giornata internazionale dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
In realtà per alcuni anni negli Stati Uniti e in vari Paesi europei la giornata delle donne si è svolta in giorni diversi. Negli anni successivi, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sono state poi organizzate molte altre giornate dedicate ai diritti delle donne. A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra.
In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia.
In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8.
Nei decenni successivi il movimento per la rivendicazione dei diritti delle donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo.
Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell'Italia.
Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Questo fiore fu scelto perché di stagione e poco costoso.
Tuttavia in Italia si deve arrivare agli anni Settanta per vedere la nascita di un vero e proprio movimento femminista. L'8 marzo 1972 in Piazza Campo de Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell'aborto.
Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l'Anno Internazionale delle Donne e l'8 marzo di quell'anno i movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l'importanza dell'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.
“Beh, è stato interessante” dice Giulio uscendo dal teatro “Non avrei mai detto”
“E’ un bene che ci siano state donne coraggiose che si sono battute per i loro diritti ed ideali” dice Caterina “Per fortuna oggi, viviamo in una società più gestibile”
“Nonostante questo, c’è ancora qualcuno che le donne non le rispetta” commenta Giulio. Stanno passando davanti alla panchina rossa nella piazza del farmacista. E un moto di tristezza passa sui loro animi “Ci sarà un fine?” chiede lui
“Sono fiduciosa” risponde Caterina
Più tardi, a casa, Caterina si sta concedendo nuovamente a Giulio. Era stata una giornata intensa. Dopo la vista alla mostra dedicata all’8 marzo, avevano deciso per un giro al ponte della barche. Si erano rilassati passeggiando sulla spiaggia sassosa del ticino, godendo di quel timido sole primaverile. Al rientro si erano fermati a mangiare da =Il pazzo=, un sacco di roba da rotolare fuori per tutto quello che si era mangiato.
La sera, cena a casa, ancora a lume di candela.
E poi…
E poi il loro amore si è sfogato nuovamente, danzando nella gioia dell’amore, con la stessa intensità, con lo stesso ardore, fuori e dentro, annegando nei propri sguardi, consumando il loro amore: “Buon 8 marzo” dice lui
((Scusate per il pippone socio storico ma mi sembrava giusto ricordare questo giorno costruendo un racconto anche sentimentale… Buon 8 marzo a tutte le donne che qui passano!))
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