Sorelle: 4

di
genere
incesti

Mi piace la nuova Camilla ma mi piace ancora di più la nuova Giulia.
Alla fine riusciamo a decidere cosa indossare. Io ho un vestito nero che mi arriva a metà coscia, spalline strette e una discreta scollatura. Lei invece un vestitino colore crema, decisamente corto allacciato dietro il collo e senza maniche con schiena scoperta. Stiamo per uscire quando squilla il cellulare di Camilla e visto il nome sul visore non possono essere buone notizie.
“Ciao mamma, tutto bene?” Camilla resta ad ascoltare. Il suo viso si rabbuia.
“A dire il vero stavo uscendo a cena…” Dall’altra parte mamma non smette di parlare.
“Ok ho capito… tanto bisogna fare sempre come dici tu. Si… va bene… Ho capito”
Chiude la comunicazione e stizzita urla contro il telefono “ma vaffanculo!”
Sul mio viso credo ci sia un enorme punto interrogativo. “Quella stronza di nostra madre ha detto che sta salendo su un aereo e devo andarla a prendere. Ha trovato un buco su un volo all’ultimo secondo e tornare per restare qui fino a martedì mattina. Che palle!”
Sono delusa anche io che già sognavo una serata con mia sorella. Anche lei si accorge della mia delusione e mi abbraccia. “Non preoccuparti orsacchiotta… la nostra serata speciale è solo rimandata. Vado a cambiarmi che tra poco esco per andare a Malpensa. Ha detto che da Madrid ci mette un’ora e mezza.” L’accompagno nella sua stanza e la guardo spogliarsi e gettare il suo vestito sul letto. Con addosso solo quelle mutandine minuscole è erotica. Di colpo mi spoglio anche io e le dico “Vengo con te”. “Davvero? Non preferisci restare a casa tranquilla?”. Sfilo il vestito gettandolo accanto al suo “No Cami. Così stiamo lo stesso insieme… ti faccio compagnia e magari al ritorno mamma non rompe le scatole solo a te.” Lei mi abbraccia felice. “Sei un tesoro Giulia. Ti voglio bene.” Vista la differenza di altezza le sue tette sono quasi sulla mia faccia. Mi godo quell’attimo. Quando ci sciogliamo da quell’abbraccio resto con gli occhi sul suo seno. Lei se ne accorge. “Che c’è orsacchiotta? Perché mi guardi tette?” Ingoio a vuoto. “Perché sono proprio belle. Rispetto alle mie poi…” Il suo sguardo si fa dolce e si avvicina. Mette le sue mani a coppa sul mio seno. “Ma dai orsacchiotta… sono piccole ma sono ben fatte. E poi hai dei bei capezzoli rosa. Alla fine sono morbide come le mie. Prova a confrontarle”. Resta con una mano sulla mia tetta ed una se la porta sulla sua. Io mi copro con la mano la mia tetta libera e poi lei mi prende la mano e me la poggia sulla sua tetta. “Visto? Le mie sono solo un po’ più grandi ma come morbidezza non hai nulla da invidiare.
Il mio cervello registra solo la pelle del seno di Camilla e il suo capezzolo al centro del mio palmo. Poi la sua voce mi riporta alla realtà. “Dai Giulia… vestiamoci ed andiamo che se facciamo tardi ci becchiamo anche il cazziatone da tua madre”.
Prendo il mio vestito e torno in camera mia. Jeans, maglietta senza reggiseno. Un paio di sandali e sono pronta.
Anche Camilla ha jeans e maglietta e sotto di vede il segno del reggiseno. “Vedi che fortuna? Tette piccole niente reggiseno. E’ molto più comodo.” Alzo la maglietta e mostro le mie piccole tette e le faccio una linguaccia. Lei ride e mi da un pizzicotto ad un capezzolo. Abbasso la maglietta e rido anche io. Ci prendiamo sottobraccio ed usciamo direzione Malpensa.
scritto il
2024-03-14
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