Sorelle: 3
di
GGiulia
genere
incesti
Finita l’operazione ascelle si è dedicata al mio viso. Creme e cremine, sistemata alle sopracciglia (niente baffetti, almeno quelli mi mancano). Poi siamo passate alle mani e alle unghie. Mi stavo godendo quella mattina come un sogno. Io e Camilla, nude, a chiacchierare di stronzate mentre lei si occupava di me. E alla fine mi fa “ed ora… un servizio al corpo ci sta?”
“Ci sta eccome” penso. Mi porta in camera sua e mi fa stendere sul letto dicendo che avrebbe iniziato con la schiena. Mi stendo e mi inebrio del suo profumo sulle lenzuola. Sento un liquido freddo lungo la schiena e poi le sue mani che iniziano a spalmare. Brividi puri! Mi rilasso. Le sue mani corrono dalle spalle fino in fondo alla schiena più volte. E’ così piacevole. Poi sento lo stesso liquido sulle cosce e subito le sue mani che mi massaggiano. Cerco di restare immobile anche se l’eccitazione mi farebbe contorcere. Non vi dico la fatica quando le sue mani massaggiano il mio interno cosce e le sue dita sfiorano la figa. Probabilmente sono un lago e Camilla non dice nulla e continua a parlare del suo lavoro, dei progetti che sta seguendo. Poi mi dice di girarmi. Cerco di farlo in modo naturale ma mi costa una fatica enorme. Sono spaventa ed eccitata. Non so se più la prima o la seconda… Mi versa il liquido freddo sulla pancia e poi inizia a massaggiarmi. Prende tra le sue mani i seni e li strizza un po’. Non posso farci nulla… i miei capezzoli reagiscono. Lei ne prende uno tra indice e pollice, lo tira un po’ e mi fa “Tranquilla orsacchiotta, è normale eccitarsi un po’ quando si viene accarezzati. Come vedi anche i miei hanno subito lo stesso effetto” Le guardo le tette e vedo che anche i suoi capezzoli sono ritti. “Allora non le sono del tutto indifferente” e comincio a fantasticare. Le sue mani riprendono a scorrere sul mio corpo e la sua voce a raccontarmi senza che io riesca a seguirla. Mi fa sollevare una coscia e inizia a massaggiare. Mi sento la figa scoperta e vulnerabile. Poi fa lo sesso con l’altra gamba. Quando penso che abbia finito mi dice “ora l’ultimo tocco. E vedi di stare tranquilla”. Mette un po’ di quel liquido sulle dita e la avvicina al io inguine. “Apri un po’ le cosce orsacchiotta”. Le allargo piano e mette le dita sulla mia figa. Mi massaggia le grandi labbra. Nel mio ventre c’è un’eruzione vulcanica. Con un dito si infila appena in mezzo e scorre due o tre volte. Ho paura che senta il mio clitoride crescere come un piccolo cazzo. Ma pochi secondi dopo toglie la mano. “Fatto orsacchiotta. Un filo di rossetto e sei pronta per fare strage di uomini” Mi alzo piano, malferma sulle gambe con un orgasmo pronto ad esplodere. Mi avvicino allo specchio grande e mi guardo. Cazzo!!! Quella li sono io? Sembro quasi figa! Le mi guarda da dietro e mi dice che sono bellissima. Mi giro e l’abbraccio forte. Sento tutto il suo corpo appiccicato al mio. “Grazie Cami, sei la migliore di tutti.” Lei ricambia il mio abbraccio e bacia sulle guance e sulla fronte. “Qualsiasi cosa per la mia orsacchiotta. Forse ultimamente ti ho trascurata un po’ ma voglio rimediare. Voglio stare con te un po’ di più e se ti va qualche sera possiamo uscire insieme, che ne dici?” Mi sa che divento rossa “Certo Cami, mi farebbe piacere diventare tua amica… sai… essere sorelle è un’altra cosa. Ma adesso devo prepararti il pranzetto speciale per ripagarti.” Lei ci pensa un attimo e poi mi fa “Non se ne parla per niente. Adesso ci vestiamo da fighe ed usciamo a pranzo. Al pranzetto di pensiamo un’altra volta.”
“Cami… c’è un problema… io non ho vestiti da figa”
“OK….. allora facciamo così. Ci mettiamo jeans e maglietta, andiamo a mangiare un panino da Mc e poi a fare shopping e usciamo a cena stasera, tu ed io”
“Cami… ma i tuoi amici? Esci sempre il sabato con i tuoi amici”
“I miei amici stasera faranno a meno di me. Stasera esco con la mia amica preferita!”
Dopo mangiato andiamo in un centro commerciale. Primo negozio andiamo da Intimissimi. Camilla mi aiuta scegliere dell’intimo sexy. Mi dice che deve piacere più a chi me la toglierà che a me e istintivamente scelgo quelli che più piacciono a lei. Hai visto mai che prima o poi me li toglierà? Poi giriamo per negozi di abbigliamento. Non so quanti vestiti mi fa provare… Corti, lunghi, sexy, aderenti, scollati… ogni tanto entra nel camerino per aiutarmi. E tra un cambio e l’altro io resto con addosso solo le mie mutandine di cotone un po’ da educanda. Mi rendo conto che la cosa mi piace. Comincio ad avere meno timore a mostrarmi nuda (o quasi) davanti a Camilla. Anzi, prendo fiducia e ad un certo punto le dico di darmi un paio di mutandine che abbiamo appena comprato. Lei ne tira fuori una dal sacchetto. Sono minuscole e non coprono quasi nulla. Tolgo le mie e prima di mettere quelle nuove faccio passare qualche secondo e mi guardo nello specchio. Da dietro vedo che i sta fissando anche lei. “Sei proprio bella orsacchiotta”. Sorrido e mi infilo quelle mutandine praticamente inutili. Il nostro tour tra negozi continua e tra un cambio e l’altro mi rendo conto che tutte le volte che mi spoglio mi guarda. Il pomeriggio è volato ed ho tra le braccia un bel po’ di pacchi. Ma prima di uscire mi dice che anche lei vuole prendersi un vestito nuovo da indossare stasera. Così questa volta è lei che si spoglia restando con le sue mutandine sexy e inutili. Ma prima di infilarsi il vestito (terribilmente sexy) se le sfila. Ho un groppo in gola nel vederla nuda. Neanche fosse la prima volta. Il vestito le sta un incanto e decide di comprarlo.
Finalmente torniamo verso casa. Sono stanchissima. Entriamo in casa e buttiamo tutti i pacchi sul letto. “Facciamo una doccia?” “Certo” le rispondo “Vai prima tu?” Camilla mette la testa nella mia stanza e mi dice “No… intendevo se la facciamo insieme… dai ti aspetto”. E’ già nuda e va verso il bagno. Ingoio saliva e mi pizzico. Sto sognando? Sento l’acqua della doccia scrosciare e la sua voce urlare “orsacchiottaaaaa… dai vieni”. E che cazzo… quando mi capita più. Mi spoglio di corsa e vado in bagno. Entro nel box doccia e lei mi tira a se sotto il getto dell’acqua. Poi di versa il bagnoschiuma sulle mani e inizia a lavarmi. Niente spugna stavolta… direttamente le mani sul mio corpo. Le sue mani scorrono sicure sul mio corpo… collo, tette, pancia… si abbassa per le cosce fino ai piedi e rialzandosi una veloce passata tra le cosce. Poi mi gira e mi insapona tutta la schiena. Mi accarezza le chiappe e poi infila ancora la mano tra le gambe e tra i glutei. Mi rimette al centro del getto dell’acqua a sciacqua via tutta la schiuma. Poi prede il flacone e chiede le mie mani per versare il bagnoschiuma. Cazzo… tocca me lavarla? Prendo fiato e cerco di fare tutto quello che ha fatto lei. Ma quando metto le mani sulle sue tette mi sento svenire. Quando passo dalla pancia alle gambe non ho il coraggio e salto la figa. Stessa cosa quando dopo la schiena le accarezzo i glutei ma non infilo la mia mano tra le sue cosce. Ma quando si gira mi dice “Ti vergogni toccarmi tra le gambe? Prima di essere sorelle e amiche siamo due donne, non devi vergognati. Dai… Lavami come si deve” Se proprio mi tocca… metto la mano tra le sue gambe. Le labbra della figa sono lisce e nella foga credo di aver spinto il dito medio un po’ in fondo. Sento il calore del suo corpo. Lei fa un sospiro e poi tolgo la mano. Chiudiamo l’acqua e usciamo avvolgendoci nel solito asciugamano che a me va quasi grande e a lei la copre appena. Ci asciughiamo in fretta e poi mi dice che è ora di andare a provare i nostri nuovi acquisti. Fa cadere l’asciugamano e mi tira in stanza. La lascio li anche io. Che bello starmene nuda con mia sorella. Lei tira fuori tutto dai sacchetti e li sparge sul letto. “Adesso me li fai vedere tutti con calma. Si siede sul mio letto appoggiandosi con la schiena alla testata ed incrocia le gambe. Il risultato è che il mio sguardo fa dritto tra le sue cosce e sulla su figa dischiusa.
Le sorrido ed inizio ad indossare il primo vestito. Faccio una specie di sfilata e lei applaude e dopo qualche secondo urla “Cambioooo”. Mi prendo il mio tempo e mi spoglio come meglio riesco a fare. Resto nuovamente nuda e faccio l’indecisa nello scegliere il prossimo vestito. Voglio stare nuda il più possibile e farmi guardare da Camilla che mi incita e continua a dirmi che sono bella.
“Ci sta eccome” penso. Mi porta in camera sua e mi fa stendere sul letto dicendo che avrebbe iniziato con la schiena. Mi stendo e mi inebrio del suo profumo sulle lenzuola. Sento un liquido freddo lungo la schiena e poi le sue mani che iniziano a spalmare. Brividi puri! Mi rilasso. Le sue mani corrono dalle spalle fino in fondo alla schiena più volte. E’ così piacevole. Poi sento lo stesso liquido sulle cosce e subito le sue mani che mi massaggiano. Cerco di restare immobile anche se l’eccitazione mi farebbe contorcere. Non vi dico la fatica quando le sue mani massaggiano il mio interno cosce e le sue dita sfiorano la figa. Probabilmente sono un lago e Camilla non dice nulla e continua a parlare del suo lavoro, dei progetti che sta seguendo. Poi mi dice di girarmi. Cerco di farlo in modo naturale ma mi costa una fatica enorme. Sono spaventa ed eccitata. Non so se più la prima o la seconda… Mi versa il liquido freddo sulla pancia e poi inizia a massaggiarmi. Prende tra le sue mani i seni e li strizza un po’. Non posso farci nulla… i miei capezzoli reagiscono. Lei ne prende uno tra indice e pollice, lo tira un po’ e mi fa “Tranquilla orsacchiotta, è normale eccitarsi un po’ quando si viene accarezzati. Come vedi anche i miei hanno subito lo stesso effetto” Le guardo le tette e vedo che anche i suoi capezzoli sono ritti. “Allora non le sono del tutto indifferente” e comincio a fantasticare. Le sue mani riprendono a scorrere sul mio corpo e la sua voce a raccontarmi senza che io riesca a seguirla. Mi fa sollevare una coscia e inizia a massaggiare. Mi sento la figa scoperta e vulnerabile. Poi fa lo sesso con l’altra gamba. Quando penso che abbia finito mi dice “ora l’ultimo tocco. E vedi di stare tranquilla”. Mette un po’ di quel liquido sulle dita e la avvicina al io inguine. “Apri un po’ le cosce orsacchiotta”. Le allargo piano e mette le dita sulla mia figa. Mi massaggia le grandi labbra. Nel mio ventre c’è un’eruzione vulcanica. Con un dito si infila appena in mezzo e scorre due o tre volte. Ho paura che senta il mio clitoride crescere come un piccolo cazzo. Ma pochi secondi dopo toglie la mano. “Fatto orsacchiotta. Un filo di rossetto e sei pronta per fare strage di uomini” Mi alzo piano, malferma sulle gambe con un orgasmo pronto ad esplodere. Mi avvicino allo specchio grande e mi guardo. Cazzo!!! Quella li sono io? Sembro quasi figa! Le mi guarda da dietro e mi dice che sono bellissima. Mi giro e l’abbraccio forte. Sento tutto il suo corpo appiccicato al mio. “Grazie Cami, sei la migliore di tutti.” Lei ricambia il mio abbraccio e bacia sulle guance e sulla fronte. “Qualsiasi cosa per la mia orsacchiotta. Forse ultimamente ti ho trascurata un po’ ma voglio rimediare. Voglio stare con te un po’ di più e se ti va qualche sera possiamo uscire insieme, che ne dici?” Mi sa che divento rossa “Certo Cami, mi farebbe piacere diventare tua amica… sai… essere sorelle è un’altra cosa. Ma adesso devo prepararti il pranzetto speciale per ripagarti.” Lei ci pensa un attimo e poi mi fa “Non se ne parla per niente. Adesso ci vestiamo da fighe ed usciamo a pranzo. Al pranzetto di pensiamo un’altra volta.”
“Cami… c’è un problema… io non ho vestiti da figa”
“OK….. allora facciamo così. Ci mettiamo jeans e maglietta, andiamo a mangiare un panino da Mc e poi a fare shopping e usciamo a cena stasera, tu ed io”
“Cami… ma i tuoi amici? Esci sempre il sabato con i tuoi amici”
“I miei amici stasera faranno a meno di me. Stasera esco con la mia amica preferita!”
Dopo mangiato andiamo in un centro commerciale. Primo negozio andiamo da Intimissimi. Camilla mi aiuta scegliere dell’intimo sexy. Mi dice che deve piacere più a chi me la toglierà che a me e istintivamente scelgo quelli che più piacciono a lei. Hai visto mai che prima o poi me li toglierà? Poi giriamo per negozi di abbigliamento. Non so quanti vestiti mi fa provare… Corti, lunghi, sexy, aderenti, scollati… ogni tanto entra nel camerino per aiutarmi. E tra un cambio e l’altro io resto con addosso solo le mie mutandine di cotone un po’ da educanda. Mi rendo conto che la cosa mi piace. Comincio ad avere meno timore a mostrarmi nuda (o quasi) davanti a Camilla. Anzi, prendo fiducia e ad un certo punto le dico di darmi un paio di mutandine che abbiamo appena comprato. Lei ne tira fuori una dal sacchetto. Sono minuscole e non coprono quasi nulla. Tolgo le mie e prima di mettere quelle nuove faccio passare qualche secondo e mi guardo nello specchio. Da dietro vedo che i sta fissando anche lei. “Sei proprio bella orsacchiotta”. Sorrido e mi infilo quelle mutandine praticamente inutili. Il nostro tour tra negozi continua e tra un cambio e l’altro mi rendo conto che tutte le volte che mi spoglio mi guarda. Il pomeriggio è volato ed ho tra le braccia un bel po’ di pacchi. Ma prima di uscire mi dice che anche lei vuole prendersi un vestito nuovo da indossare stasera. Così questa volta è lei che si spoglia restando con le sue mutandine sexy e inutili. Ma prima di infilarsi il vestito (terribilmente sexy) se le sfila. Ho un groppo in gola nel vederla nuda. Neanche fosse la prima volta. Il vestito le sta un incanto e decide di comprarlo.
Finalmente torniamo verso casa. Sono stanchissima. Entriamo in casa e buttiamo tutti i pacchi sul letto. “Facciamo una doccia?” “Certo” le rispondo “Vai prima tu?” Camilla mette la testa nella mia stanza e mi dice “No… intendevo se la facciamo insieme… dai ti aspetto”. E’ già nuda e va verso il bagno. Ingoio saliva e mi pizzico. Sto sognando? Sento l’acqua della doccia scrosciare e la sua voce urlare “orsacchiottaaaaa… dai vieni”. E che cazzo… quando mi capita più. Mi spoglio di corsa e vado in bagno. Entro nel box doccia e lei mi tira a se sotto il getto dell’acqua. Poi di versa il bagnoschiuma sulle mani e inizia a lavarmi. Niente spugna stavolta… direttamente le mani sul mio corpo. Le sue mani scorrono sicure sul mio corpo… collo, tette, pancia… si abbassa per le cosce fino ai piedi e rialzandosi una veloce passata tra le cosce. Poi mi gira e mi insapona tutta la schiena. Mi accarezza le chiappe e poi infila ancora la mano tra le gambe e tra i glutei. Mi rimette al centro del getto dell’acqua a sciacqua via tutta la schiuma. Poi prede il flacone e chiede le mie mani per versare il bagnoschiuma. Cazzo… tocca me lavarla? Prendo fiato e cerco di fare tutto quello che ha fatto lei. Ma quando metto le mani sulle sue tette mi sento svenire. Quando passo dalla pancia alle gambe non ho il coraggio e salto la figa. Stessa cosa quando dopo la schiena le accarezzo i glutei ma non infilo la mia mano tra le sue cosce. Ma quando si gira mi dice “Ti vergogni toccarmi tra le gambe? Prima di essere sorelle e amiche siamo due donne, non devi vergognati. Dai… Lavami come si deve” Se proprio mi tocca… metto la mano tra le sue gambe. Le labbra della figa sono lisce e nella foga credo di aver spinto il dito medio un po’ in fondo. Sento il calore del suo corpo. Lei fa un sospiro e poi tolgo la mano. Chiudiamo l’acqua e usciamo avvolgendoci nel solito asciugamano che a me va quasi grande e a lei la copre appena. Ci asciughiamo in fretta e poi mi dice che è ora di andare a provare i nostri nuovi acquisti. Fa cadere l’asciugamano e mi tira in stanza. La lascio li anche io. Che bello starmene nuda con mia sorella. Lei tira fuori tutto dai sacchetti e li sparge sul letto. “Adesso me li fai vedere tutti con calma. Si siede sul mio letto appoggiandosi con la schiena alla testata ed incrocia le gambe. Il risultato è che il mio sguardo fa dritto tra le sue cosce e sulla su figa dischiusa.
Le sorrido ed inizio ad indossare il primo vestito. Faccio una specie di sfilata e lei applaude e dopo qualche secondo urla “Cambioooo”. Mi prendo il mio tempo e mi spoglio come meglio riesco a fare. Resto nuovamente nuda e faccio l’indecisa nello scegliere il prossimo vestito. Voglio stare nuda il più possibile e farmi guardare da Camilla che mi incita e continua a dirmi che sono bella.
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