Sorelle: 9 (Fine)
di
GGiulia
genere
incesti
Arriva sera senza aver sentito o ricevuto messaggi da Camilla. Mia madre mi chiede se mi va una pizza a domicilio… figuriamo se si mette ai fornelli.
Quando la pizza arriva mi infilo la maglietta extra large che mi copre fino a metà cosce. Sotto non mi metto nulla. Finita la pizza torno in camera per studiare ed il mio telefono si illumina. Leggo il messaggio “Ciao orsacchiotta. Tra poco torno a casa. Mi sei mancata ed ho voglia di te.” Le rispondo con una faccina felice ed un cuore. “Ti voglio anche io”.
Torno in salotto e mi metto a guardare un film con mia madre. Camilla arriva che sono quasi le 10. Saluta mia madre con un bacio e poi si siede vicino a me. Avvicina la sua mano al mio viso e sento il profumo della su figa. Poi mi sorride e mi dice nell’orecchio “Mi sono infilata le dita nella figa mentre salivo le scale.” Io le prendo la mano e stando attenta che mia madre non se ne accorga metto quelle dita in bocca e le succhio per qualche secondo.
Sono davvero eccitata ed ho una voglia pazzesca di lei. Mi alzo dal divano e dico “Domani ho un’interrogazione ed ho studiato tutto il giorno. Camilla, hai voglia di provare ad interrogarmi?”
Mia madre interviene con un sorriso. “Dai Camilla, aiuta tua sorella. Vai con lei a provare la lezione.”
Camilla simula un’aria scocciate e dice: “Va bene… se proprio devo! Vado un attimo in bagno ed arrivo.”
Io vado in stanza e mi tolgo la maglietta e mi stendo sul letto a cosce aperte. Dopo un minuto entra Camilla che vedendomi dice: “credo che dovrò cambiare il tuo nomignolo da orsacchiotta a troietta,” Poi affonda il viso tra le mie cosce ed inizia a leccarmi al figa. Mi strizzo le mie piccole tette mentre lei cerca di spogliarsi senza smettere di leccarmi. Quando finalmente ci riesce mi sale sopra e mi mette la sua figa in faccia. Inalo il suo profumo che mi stordisce e poi affondo la lingua nella sua carne tenera e bollente. Ci lecchiamo a vicenda cercando di dare all’altra più piacere di quanto ne riceviamo. Io vengo giusto un attimo prima di lei strozzando l’urlo che vorrei rilasciare. Camilla si stende al mio fianco e ci lecchiamo la faccia piene degli umori dell’altra. Non potendo fare troppo casino ci limitiamo a baciarci e tenerci strette. Le dico che fare l’alza. Mentre si riveste mi dice: “Torno di là per non destare sospetti. Forse è meglio stanotte dormire ognuna nella propria stanza. Ripasso tra un po’ a darti la buonanotte. Vestiti anche tu perché lo farà anche mamma e se ti trova nuda lo sai che si mette a sbraitare. Ti adoro sorellina. Mi piace essere la tua amante”
Esce lasciandomi nuda nel letto. Ho sicuramente qualche minuto prima di dovermi rivestire. Annuso le mie mani che hanno il profumo della sua figa. E mentre ripenso alle ultime ore non posso fare a meno di toccarmi di nuovo e masturbarmi.
Toc Toc “possiamo entrare” dice la voce di Giulia da dietro la porta. “Certo”. Camilla entra seguita da mia madre. Io ho indosso il mio bel pigiamino e sono seduta alla scrivania con davanti un libro di matematica. Entrambi mi baciano sulle guance e mi fanno forza per l’interrogazione del giorno dopo.
Mi tolgo il pigiama restando ancora nuda e mi infilo nel letto e spengo la luce. Mi sto quasi addormentando quando la porta si apre. Camilla entra furtiva, si toglie la maglietta che indossava e si infila nel letto. “Shhh, mamma è partita con le sue gocce per dormire. Di sicuro nelle prossime ore non ci disturberà.” Ci baciamo appassionatamente e subito con le mani cerchiamo la figa dell’altra. Facciamo l’amore per almeno due ore venendo tantissime volte. Solo dopo ci rilassiamo abbracciate riempiendoci il viso di baci. “Ti amo Giulia. Io voglio essere solo tua. Voglio stare con te.” “Ti amo tanto anche io Camilla. E voglio solo te. Dobbiamo stare solo attente. Fuori da queste mura dobbiamo comportarci da sorelle e sono in casa diventare l’una l’amante dell’altra”.
Le fa si con la testa mentre la sua mano ricomincia a farsi strada tra le labbra della mia figa fradicia.
Da quella promessa sono passati 20 anni. Ora siamo due signore, due sorelle irreprensibili, per tutti zitelle ma che come varchiamo la soglia di casa diventiamo due amanti insaziabili.
Quando la pizza arriva mi infilo la maglietta extra large che mi copre fino a metà cosce. Sotto non mi metto nulla. Finita la pizza torno in camera per studiare ed il mio telefono si illumina. Leggo il messaggio “Ciao orsacchiotta. Tra poco torno a casa. Mi sei mancata ed ho voglia di te.” Le rispondo con una faccina felice ed un cuore. “Ti voglio anche io”.
Torno in salotto e mi metto a guardare un film con mia madre. Camilla arriva che sono quasi le 10. Saluta mia madre con un bacio e poi si siede vicino a me. Avvicina la sua mano al mio viso e sento il profumo della su figa. Poi mi sorride e mi dice nell’orecchio “Mi sono infilata le dita nella figa mentre salivo le scale.” Io le prendo la mano e stando attenta che mia madre non se ne accorga metto quelle dita in bocca e le succhio per qualche secondo.
Sono davvero eccitata ed ho una voglia pazzesca di lei. Mi alzo dal divano e dico “Domani ho un’interrogazione ed ho studiato tutto il giorno. Camilla, hai voglia di provare ad interrogarmi?”
Mia madre interviene con un sorriso. “Dai Camilla, aiuta tua sorella. Vai con lei a provare la lezione.”
Camilla simula un’aria scocciate e dice: “Va bene… se proprio devo! Vado un attimo in bagno ed arrivo.”
Io vado in stanza e mi tolgo la maglietta e mi stendo sul letto a cosce aperte. Dopo un minuto entra Camilla che vedendomi dice: “credo che dovrò cambiare il tuo nomignolo da orsacchiotta a troietta,” Poi affonda il viso tra le mie cosce ed inizia a leccarmi al figa. Mi strizzo le mie piccole tette mentre lei cerca di spogliarsi senza smettere di leccarmi. Quando finalmente ci riesce mi sale sopra e mi mette la sua figa in faccia. Inalo il suo profumo che mi stordisce e poi affondo la lingua nella sua carne tenera e bollente. Ci lecchiamo a vicenda cercando di dare all’altra più piacere di quanto ne riceviamo. Io vengo giusto un attimo prima di lei strozzando l’urlo che vorrei rilasciare. Camilla si stende al mio fianco e ci lecchiamo la faccia piene degli umori dell’altra. Non potendo fare troppo casino ci limitiamo a baciarci e tenerci strette. Le dico che fare l’alza. Mentre si riveste mi dice: “Torno di là per non destare sospetti. Forse è meglio stanotte dormire ognuna nella propria stanza. Ripasso tra un po’ a darti la buonanotte. Vestiti anche tu perché lo farà anche mamma e se ti trova nuda lo sai che si mette a sbraitare. Ti adoro sorellina. Mi piace essere la tua amante”
Esce lasciandomi nuda nel letto. Ho sicuramente qualche minuto prima di dovermi rivestire. Annuso le mie mani che hanno il profumo della sua figa. E mentre ripenso alle ultime ore non posso fare a meno di toccarmi di nuovo e masturbarmi.
Toc Toc “possiamo entrare” dice la voce di Giulia da dietro la porta. “Certo”. Camilla entra seguita da mia madre. Io ho indosso il mio bel pigiamino e sono seduta alla scrivania con davanti un libro di matematica. Entrambi mi baciano sulle guance e mi fanno forza per l’interrogazione del giorno dopo.
Mi tolgo il pigiama restando ancora nuda e mi infilo nel letto e spengo la luce. Mi sto quasi addormentando quando la porta si apre. Camilla entra furtiva, si toglie la maglietta che indossava e si infila nel letto. “Shhh, mamma è partita con le sue gocce per dormire. Di sicuro nelle prossime ore non ci disturberà.” Ci baciamo appassionatamente e subito con le mani cerchiamo la figa dell’altra. Facciamo l’amore per almeno due ore venendo tantissime volte. Solo dopo ci rilassiamo abbracciate riempiendoci il viso di baci. “Ti amo Giulia. Io voglio essere solo tua. Voglio stare con te.” “Ti amo tanto anche io Camilla. E voglio solo te. Dobbiamo stare solo attente. Fuori da queste mura dobbiamo comportarci da sorelle e sono in casa diventare l’una l’amante dell’altra”.
Le fa si con la testa mentre la sua mano ricomincia a farsi strada tra le labbra della mia figa fradicia.
Da quella promessa sono passati 20 anni. Ora siamo due signore, due sorelle irreprensibili, per tutti zitelle ma che come varchiamo la soglia di casa diventiamo due amanti insaziabili.
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