Sorelle: 8

di
genere
incesti

Mentre l’acqua calda scorre sul mio corpo mi masturbo fino a raggiungere l’orgasmo. Mi sento addosso una voglia matta di sesso che non ho mai avuto. Il solo pensiero di aver fatto sesso con Camilla, averle leccato la figa, averla fatta godere ed aver goduto di lei mi provoca brividi e voglie intense. Penso con rammarico per quella domenica e il giorno successivo dovremo fare le brave ma che da martedì saremo di nuovo sole e potremmo amarci senza limiti.
Esco dalla doccia e vedo sul cellulare che mi sta arrivando una videochiamata. E’ Camilla quindi rispondo subito. “Orsacchiotta ho voglia di te” mi dice subito. E’ nella sua stanza stesa sul letto e completamente nuda. Si sta masturbando e si inquadra la figa aperta e fradicia. “Cami dai… con mamma tra le scatole non possiamo fare stronzate. Credi che io non abbia voglia di te? Mi sono appena fatta un ditalino guardando la foto della tua figa che mi hai appena inviato.” Lei sposta l’inquadratura dalla figa al viso. “Hai ragione sorellina. Bacchettone com’è mamma se scoprisse qualcosa sarebbe una tragedia. Giuro che fino a martedì mattina farò la brava ma poi ti scoperò senza sosta per ore ed ore”. Io e sorrido e le rispondo “Ed io mi farò scopare per molto più tempo. Ti amo sorellona”.
Chiudiamo la chiamata. Sono ancora scossa ed eccitata da come Camilla si è rivelata, da come di desidera. Quando esco dal bagno mamma mi annuncia che ha deciso di portarci fuori a pranzo e poi di andare a visitare una mostra di non so quale pittore emergente. Io le dico che nel pomeriggio devo studiare, visto l’imminente maturità mentre Camilla dice che deve uscire con amici.
Così ci prepariamo per il pranzo vestendoci entrambe da “brave signorine” con una bella gonna e relativa camicetta. Prima di uscire dalla stanza Camilla mi mando un messaggio per dirmi che non metterà le mutandine e che vorrebbe che non le mettessi neanche io. E? la prima volta che esco senza avere sotto l’intimo e devo dire che mi piace. Mi fa sentire un po’ porcellina e mi piace sapere che Camilla sappia che sono senza. Ci sediamo al tavolo che mamma ha prenotato in un ristorante di classe. Ordiniamo il pranzo e poi Camilla si alza “Vado a lavarmi le mani, vieni anche tu Giulia?” Mamma sorride approvando quel gesto. Non c’è nessuno e Camilla mi trascina dentro una cabina e chiude. Ci mette un attimo. Si inginocchia e alzandomi la gonna affonda il visto tra le mie cosce. Sono sconvolta ma allargo le gambe tenendomi la gonna alzata. Mi lecca e morda la figa e con due dita mi penetra. Il tutto dura non più di 30 secondi. Poi si alza e mi bacia in bocca ed io sento il sapore della mia figa. “Scusa ma non resistevo più. Avevo bisogno della tua figa” Esce lasciandomi con la gonna alzata ancora tra le mie mani, la figa scoperta e una voglia matta di venire. Mi ricompongo e mi lavo le mani prima di tornare al tavolo.
Pranziamo senza ulteriori “incidenti sessuali” anche se ogni tanto ho l’impressione che Camilla sotto il tavolo si tocchi la figa. Finito il pranzo io torno a casa con mamma mentre Camilla si fa lasciare in centro.
Appena arrivata a casa mi chiudo in camera dicendo a mia madre di non disturbarmi perché ho molto da studiare. Mi spoglio nuda tenendo a portata di mano una maglietta di quelle extra large nel caso mia madre venga comunque a bussare alla porta. Prima di iniziare mi faccio un po’ di foto sexy e le mando a Camilla con il commento “Ti desidero tanto. Mi manchi”
Pochi secondi dopo mi arriva la risposta. “Adesso non posso fotografarmi nuda per te. Ma stasera mi avrai in carne ed ossa. TI desidero tanto anche io. A dopo orsacchiotta. Un bacio sulla tua bellissima figa”
Chiudo il telefono. Apro un libro e inizio a studiare con una mano tra le cosce.
scritto il
2024-03-20
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