Gioco mentale

So che ti eccita sapere che spompino altri uomini, ma adesso se lo faro', quando lo faro', pensero' solo a prendere il tuo grosso cazzo, a quando mi penetri con forza, con rabbia, con disperazione, facendomi male, facendomi piangere, mentre ti supplico di smettere, che ce l'hai troppo grosso, che mi fai malissimo, che sto per godere...ma tu non smetti e mi tieni prigioniera a te.
So che ti provoco e ti viene voglia di darmelo, anche adesso, mentre sto per raccontarti del professore, del suo grosso uccello rivolto in giu', che quando gli si gonfia la cappella ha la forma di una freccia, calda e dal sapore forte delle sue sigarette elettroniche ...tutta la sua pelle ha quell'odore che mi fa venire i conati di vomito, quando si inginocchia a gambe allargate sulle lenzuola di Ikea con i quadrati Mondrian arancio e rossi, che mi fa sdraiare con il viso sotto le sue palle pelose che io lecco e succhio ad arte e mi spinge il cazzo fino in gola, e mi supplica di tenerglielo in bocca, di leccargli la punta e di tirare la pelle per scoprirlo di piu', fino a farlo fremere di piacere.
Io non vorrei farlo, ma lo faccio per te, per farti provare quel misto di desiderio, di tormento che ti fa venire voglia di segarti il cazzo pensando a me, a quando mi sbatterai senza tanti complimenti e senza parlare contro la porta di casa mia, sollevandomi il vestito che ho comprato solo per te e che ho indossato senza le mutandine.
Per esser la tua Troia.
Tu mi fotterai con violenza, riempiendomi fino in fondo, togliendomi il respiro.
E poi, quando finisce tutto, non mi liberi, mi stringi e mi dici che sono l'unica per te.
E mi baci ancora a lungo con tutta l'intensita'e la passione chs solo tu sai darmi e che io non vedo l'ora di ricambiare.