La Mamma È Sempre La Mamma. 02

di
genere
trans

-Ciao mamma!

Scivolò dolce e serrato tra le mie labbra.

Matilde si alzò, mettendo in mostra tutta se stessa, era ormai una bellissima ragazza di 18 anni passati, che faceva cadere la mascella a terra a chiunque, aprì la bocca e squillò decisa.

- salve signora!

Dopo averci, o meglio, dopo aver fatto i raggi X a Matilde, ci salutò sorpresa, come quasi fosse compiaciuta che avessi portato una ragazza a casa.

Ma non era contenta per me, sembrava quasi fosse più soddisfatta e felice della presenza di Matilde.

- Ciao ragazzi, tranquilli, continuate pure a studiare,vi vedo presi dalla materia, non voglio disturbarvi, io adesso mi metto nel divano a riposare un po', ho avuto una giornata tosta a lavoro, devo stendere un po' le gambe e bermi qualcosa...

Tutto ciò mantenendo un ghigno sarcastico nella bocca.

La mamma andò verso il divano, passando dietro Matilde, e sono più che sicuro che le guardò il culo sporgere dalla sedia inclinando il capo, e dopo alzando lo sguardo sopra la sua testa, posò lo sguardo in mezzo al suo petto inarcando le ciglia dallo stupore di quelle bombe.

Poi si riprese subito, ignorò la mia presenza e si mise sul divano bella rilassata.

Io continuavo a mantenere l'indifferenza, bisbigliando con Matilde sui compiti fingendo un falso interesse, lei, la stronza, sedeva rilassata, la testa appoggiata indietro, le braccia aperte sui supporti alti del divano, il busto scivolava verso il basso, e le gambe aperte appoggiate sui talloni.

A parte il fatto che mi sembrò quasi tutto irreale, ma alla stronza gli si era proprio fuso il cervello!;

Un comportamento del genere, ma quando mai l'avevo visto.

Mamma indossava degli occhiali da sole sopra la testa, una camicetta bianca, e un pantalone largo e robusto, niente di che..

Ormai era oltre i 50 anni, e i segni della vecchiaia si cominciavano a notare, si vedeva bene che aveva un gran culone floscio e pesante, sicuramente pieno di smagliature, le sue cosce ormai erano piene di cellulite, grosse tanto da toccarsi insieme, la pancia ormai non più piatta, presentava un sacco di pieghe e una bella pancetta sporgente, le enormi tette cadenti sempre tenute su da reggiseni XXL...i segni della vecchiaia ormai contornavano il viso, facendo ben notare qualche ruga qua e la.. d'altronde una vacca stronza che non ha mai frequentato una palestra in vita sua, mangiando qualsiasi schifezza che gli venisse a tiro, cosa poteva pretendere, era la sedentarietà fatta in persona, ormai altamente sovrappeso presentava ciccia cadente ovunque.

La matrona stava lì nel dormiveglia ottenendo un rilassamento molto intenso, la vedevo chiudere e riaprire gli occhi, puntati fissi sotto al tavolo nel mezzo delle cosce di Matilda, fissare quello spacco tra le sue gambe intensamente da volerci entrare dentro!

Tra il mio stupore e incredulità più totale, quella stronza ad un certo punto sbarrò gli occhi di paura e forte preoccupazione, sembrava riemergere dalle sabbie mobili, arricciò le sopracciglia e strinse i denti, puntò lo sguardo verso di noi, VERSO DI ME!!

- oh, ragazzi, scusate, io...io...devo...farei....io...

Goffamente appoggiò le braccia grasse sul divano e cercò di alzarsi più velocemente possibile, facendo ondeggiare tutta quella ciccia ormai un pò cadente, come un elefante dentro una cristalleria fece rovesciare la borsa sul divano, il cellulare scivolò per terra, e gli occhiali arrivarono fin sotto al nostro tavolo, la vidi sobbalzare in una corsa ridicola su per le scale.

- un bagno, farei un bagno se non vi dispiace!

Matilde si era appena girata con stupore verso di me, scuotendo la testa e aprendo le braccia.

- ma che cazzo, cos'è successo LUCA, io, non capisco, c'è qualche problema?

- ma noooo, figurati Matilde, non c'è alcun prob.....

Stavo cercando di mascherare il più assurdo stupore mai provato in vita mia, quando quella stronza.

- LUCA, HEI LUCA!! LUCA, CORRI, LUCA VIENI SU!!

Mi voltai verso Matilde con una faccia da ebete, e facendo finta di ignorare tutta quella situazione.

- probabilmente mamma si è scordata un' altra volta il bagno schiuma, vado a vedere cosa vuole..

Matilde annuì, io mi avviai continuando a guardarla, e la stronza che adesso stavo odiando dal profondo del cuore per la figura di merda che mi stava facendo fare, continuava a chiamarmi insistentemente di fare veloce, di correre su da lei.

- mamma cosa c'è, ma che ti prende, dove sei?!

Mi sentii chiamare, mi voltai, la voce proveniva dal bagno.

- corri, sono qui Luca!

Mi avvicinai a lei, la porta era praticamente chiusa, potevo scorgere solamente un pò della sua carne cadente, una spalla, l'avambraccio, mezza tetta, un piede e mezzo polpaccio, e appena il filo dei suoi fianchi, notando il segno delle mutande....MAMMA ERA COMPLETAMENTE NUDA, E DA QUANDO SONO NATO, QUELLA ERA L'UNICA VOLTA CHE ERA NUDA A POCHI CENTIMETRI DA ME, DIETRO UNA PORTA!!

- mamma dimmi che vuoi di così insistente, cazzo!

- Luca, è tardi, devi mandare via quella ragazza, devi mandare via Matilde, devi mandare via Matilde....SUBITO!

Stavo quasi per replicare, quando lei non mi fece neppure iniziare a parlare, spuntò da quella fessura sempre più chiusa un braccio, mi afferrò il mio strizzandolo fortissimo con voce tremante e quegli occhi di fuoco che spesso riservava a mio padre e disse.

- LUCA, NON CI SIAMO CAPITI, QUELLA ADESSO VOLA FUORI CASA ALTRIMENTI CI PENSO IO, ED ANDRÀ MOLTO, MA MOLTO PEGGIO DI COME POSSA FARLO TU!!!

- o....ok mamma, ero solo che...non so cosa ti sia preso adesso, io mamma non capisco....

Lei mi guardò ancora per un secondo, mi sbattè la porta in faccia e chiuse a chiave.

-VAI HO DETTO, MUOVITI LUCA!!

Io tornai giù con la coda tra le gambe, non sapevo proprio come fare a dire a Matilde che doveva andarsene immediatamente da casa mia, senza un motivo apparente..

Ma nella delusione più totale quel raggio di sole di quella ragazza, mi spiazzò.

- Luca sai, ha chiamato mia mamma, devo tornare a casa, ha detto che ho fatto già tardi...

Le donne hanno una marcia in più, questo è inequivocabile!

Si era disimpegnata dal quel pasticcio da sola, senza mettermi in imbarazzo, facendo finta che nulla fosse successo.

-Oh Matilde, hai ragione, mi ha fatto così tanto piacere stare insieme a te oggi che neppure io mi sono reso conto dell'orario.

-bhe, Luca non ti preoccupare, sono sicura che ci saranno altre occasioni, ci saranno tanti altri compiti da fare, non credi?!?! ed io in tecnologia a disegno sono sempre la stessa ragazza cocciuta.

Si, forse un pò cocciuta, ma con un fisico da sballo, e una figa assurda che aveva piacere a stare insieme a me.

Ci salutammo, scambiandoci i numeri, e promettendoci di vederci presto.

Io ero rimasto lì nella sala di casa, guardando la borsa di mamma rovesciata sul divano, contento per la mia nuova amica, e sempre più deluso da quella stronza colossale, avrei voluto aprirgli la testa in due con un ascia, e offenderla a squarciagola, quando un particolare attirò la mia attenzione e mi svegliò da quello stato, tra le varie stronzate che tutte le donne mature hanno in borsa, mamma aveva una coppia di preservativi...preservativi XXXL!!

HAI VISTO TE LA STRONZA,pensai tra me e me...che ci fa questa puritana del cazzo con i preservativi...i gavettoni in ufficio tra i colleghi?!?!

Gli sistemai un pò la borsa, gli rimisi tutto dentro, notando anche due pacchi di salviette umidificate intime.

Come ho detto all'inizio, questa fu la giornata che mi fece pensare, fu la giornata che intaccò quella figura così puritana e priva di sesso, di voglie, di affetto, verso di me e mio padre, quella stronza doveva nascondersi dietro la sua immagine di santa, invece chissà, forse tradiva mio padre con un altro uomo molto dotato.

Lì cominciò l'investigazione più scrupolosa che un figlio poteva fare nei confronti dei suoi genitori, e in particolar modo verso quella stronza di mamma, che tanto mi aveva negato, e che poi sbavava sulla figa di una ragazza, che se pur maggiorenne, molto più giovane di Lei, ed era sicuramente appassionata di CAZZI ENORMI.
scritto il
2024-04-09
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