Al buio sesso e sentimento

di
genere
etero

LUI
Rientro a casa ma non è la mia. Una luce accesa quasi flebile. Ho la chiave che mi hai dato tu. La uso per entrare. Al buio, nessuna luce, un chiarore debole in fondo al corridoio. So che sulla destra c'è un piccolo bagno per gli ospiti. Ci entro, mi spoglio, doccia veloce. Lavato e profumato. Un'occhiata veloce allo specchio mi fa vedere una piccola pancetta, un fisico anonimo ma passabile, un pene discreto. Lascio tutti i vestiti lì e afferro un accappatoio rosso, stringo la cintura di spugna ed esco ciabattando dal bagno. Il desiderio cresce ad ogni passo. Seguo la luce di alcune luci a led e arrivo: stanza da letto, un letto sontuoso coperto da una trapunta nera, testiera in legno scuro, il tutto su una pedana rialzata, pochi mobili. Tu sei lì, giunonica presenza, capelli lunghi e castani, le braccia allargate sulle ali della testiera strette da nastri di seta rossa. Hai un vestito nero attillato che mette in evidenza ogni tua forma e si vede uno scollo pauroso che ha difficoltà a non far straripare quello che hai. Anche nella penombra riesco a vedere il bagliore famelico e di desiderio. Lo so, mi vuoi ma, non mi muovo ancora, lascio che i miei occhi e i tuoi si abituino a quella penombra. Non parliamo, non diciamo niente.
Le mie dita si muovono con grazia lungo la tua pelle, sentendo la tua pelle setosa sotto di esse. Il desiderio cresce mentre mi avventuro sotto la tua gonna, esplorando lentamente e delicatamente ogni centimetro del tuo corpo. I tuoi gemiti soffocati riempiono l'aria, il desiderio palpabile tra di noi.
Lascio che le mie labbra sfiorino la tua pelle, mentre ti guardo negli occhi con desiderio. La tensione tra di noi è palpabile, la passione che brucia nel nostro sguardo. Le tue gambe si aprono leggermente, invitandomi ad andare avanti, ma io resisto, favorendo ogni momento di questo gioco di sfioramenti e tentazioni.
Nell'aria c'è un'elettricità che avvolge tutto, il desiderio cresce mentre ci avviciniamo sempre di più all'inevitabile. Ma per ora ci fermiamo qui, godendo solo di questo momento di intimità e desiderio bruciante, senza oltrepassare il limite. Siamo entrambi prigionieri del desiderio, in cerca di quella fiamma che ci consumerà completamente quando saremo pronti.

LEI
Fremo dal desiderio in cui l’ho sentito entrare in casa. Ho resistito alla tentazione di corrergli incontro e fare sesso in anticamera. Mi sono distesa sul letto con un vestito nero che a fatica tiene le mie tette misura sei. Le mani sono quasi imprigionate dentro dei nastri a cappio sulla testiera del letto. Resisterò, mi farò toccare, baciare, mi bagnerò ma, resisterò. Lo voglio sentire dentro, voglio goderne ogni singolo atto, berne ogni singola goccia.
Poi appare, avvolto in un accappatoio rosso stretto in vita. Non guardo lui, i miei occhi sono solo per lo spacco dell’accappatoio dove la luce delle candele catturano l’ombra dei suoi testicoli. Li voglio. Non mi importa se è un belloccio o un rudere: io sono qui per fremere, godere e succhiargli il cazzo
Si avvicina lentamente, si siede sul bordo del letto e comincia a giocare con le mie gambe. Leggero il suo tocco.
Le sue dita danzano sulla mia pelle, tracciando delicate curve e linee che mi fanno fremere dal desiderio. Ogni tocco è come una scintilla che accende il fuoco dentro di me, facendomi desiderare di più. Le sue labbra seguono il percorso tracciato dalle dita, baciando ogni centimetro della mia pelle con passione e desiderio.
La sua bocca calda e umida lascia brividi lungo la mia schiena mentre si avvicina sempre di più al punto in cui il desiderio è più intenso. Sento il suo respiro sul mio collo, le sue labbra che si avvicinano per un bacio ardente che mi fa gemere di piacere. La sua lingua esplora ogni angolo della mia pelle, cercando di soddisfare la mia fame di lui.
Voglio liberarmi ora, afferrargli il cazzo, masturbarlo, succhiarlo…
Ma per ora, godiamo solo di questo gioco sensuale e intimo, lasciando che il desiderio cresca sempre di più fino a quando saremo pronti a cedere completamente a esso.

in un fuoco di passione e desiderio. I nostri corpi si fondono insieme in un momento di pura estasi, i nostri gemiti si mescolano in un unico suono di piacere. Non c'è più nessun pensiero, nessuna preoccupazione, solo il calore del nostro desiderio reciproco.
Ci muoviamo insieme in un ritmo frenetico, guidati dall'istinto e dalla passione che ci consuma. Le mani di lui esplorano ogni centimetro del mio corpo, mentre io mi abbandono completamente a lui, lasciando che mi travolga con la sua passione incontenibile.

E in quel momento, in quell'attimo di totale unione fisica e spirituale, ci sentiamo liberi. Liberi da ogni catena, da ogni paura, da ogni dubbio. Ci lasciamo trasportare dal piacere, fino a perdere completamente noi stessi in esso.
E quando infine raggiungiamo insieme l'apice del piacere, ci abbandoniamo l'uno all'altro in un abbraccio intenso e profondo. E dopo, mentre il respiro si fa più calmo e la passione si placa, ci guardiamo negli occhi e ci sorridiamo, sapendo che quel momento resterà per sempre tra noi, come un ricordo indelebile

LUI
Un amore travolgente. Io che entravo finalmente dentro di lei liberando ogni istinto. Le sue tette enormi come cuscini, la sua fica una bocca pronta per essere sfamata. Non penso al fatto che lei abbia più di sessant’anni e io poco meno di cinquanta.
Spossato, sdraiato accanto a lei, desidero recuperare in fretta e fare sesso ancora con lei.
Lei si sposta verso il mio pene floscio. “Un attimo di pazienza” dice lei. Una debole erezione, questo le basta.
Lei porta lentamente il pene alla bocca, le labbra umide si aprono lentamente per accogliere la cremosa panna. Il sesso scivola dolcemente lungo la sua lingua, mentre gli occhi si chiudono in un sospiro di piacere. Le dita si muovono con grazia lungo l’asta leccando ogni singola goccia di dolcezza. Le ultime gocce di sperma vengono ingoiate e una sensazione di piacere irresistibile si invaghisce di lei e di me. Con ogni colpo di lingua, il piacere aumenta, trasformandolo in un'esperienza erotica indimenticabile.
Pensavo di non avercene più ma.. Lei mugugna e ride. Avida si mette a succhiare ogni singola goccia. Poi, scivola di nuovo verso di me e mi abbraccia. Rimaniamo così a lungo prima di rivestirci, a malincuore: “La prossima volta che passi di qui” dice lei consegnandomi la chiave
“Non vedo l’ora” rispondo prendendo la chiave



di
scritto il
2024-05-14
1 . 9 K
visite
2
voti
valutazione
6.5
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.