Il nuovo cliente

di
genere
dominazione

Mi chiamo Sofia ,ho 44 anni e lavoro in un azienda del settore della moda. Produciamo e realizziamo accessori per conto di altre aziende. L'azienda è piccola, a conduzione familiare e io mi occupo un pò di tutto. Dall'amministrazione, alla spedizione, al controllo qualità e ai rapporti con clienti e fornitori.
Quella mattina stavo sistemando alcuni DDT quando il mio titolare arriva in ufficio e mi avvisa che nel pomeriggio sarebbe passato un nuovo cliente.
Il mio titolare ha parecchi contatti e capita spesso che vengano a visitare l 'azienda nuovi possibili clienti,alcuni vanno in porto alcuni no, ma ormai non ci faccio più caso, e il nervosismo che avevo all'inizio mi è passato. Ho capito che risulto simpatica e competente e quindi si fidano di me e molto spesso sono il motivo per cui decino di collaborare con noi.
Il mio titolare dovrebbe pagarmi di più in effetti. Ma non mi posso lamentare.
Certo, ultimamente sono più al lavoro che a casa,ma non mi lamento nemmeno di questo. Mio marito si, ma si lamenta per ogni cosa che faccio o non faccio quindi...
Ho cercato di fargli capire che lavoro di più per mettere via un pò di soldi per pagarmi un affitto e per non dipendere più in nessun modo da lui,quando me ne andrò. Ma sembra non cogliere. Bhe, problema suo.


Verso le 15 suona il campanello, il nuovo cliente è qui.
Il mio titolare va ad accoglierlo,io non mi smuovo proprio. Tanto qui in ufficio devono venire per forza.
Chissà che tipo è..spero almeno sia giovane. Ultimamente o sono vecchi bavosi sovrappeso o se sono giovani tendenzialmente sono gay o così pieni di ego che devo aprire le finestre per farceli stare.
Sento la voce del mio capo avvicinarsi e alzo la testa nel momento in cui entrano nella stanza.
La prima cosa che vedo sono due occhi neri che stanno guardando dritti i miei azzurri. E una scossa mi scende lungo la schiena e...devo stringere le gambe.
Ma devo alzarmi perché il mio capo mi sta presentando l'uomo al suo fianco, quell'uomo che non mi ha ancora tolto quegli occhi bui di dosso.
"Lui è il signor Matteo della XX YYY..."
Sbatto gli occhi un istante e loro stanno uscendo dall'ufficio per andare in saletta a prendere un caffè.
L'ufficio è tutto finestrato e li seguo con lo sguardo.
Il signor Matteo non è quello che definirei un bell'uomo,un figo insomma.
Avrà circa 50 anni, magro, media altezza, con capelli castani scuri,lisci, che gli arrivano alle spalle. Un naso un po storto,affilato...mi ricorda in qualche modo un personaggio delle saga di Harry Potter, il professor Piton. Ma quegli occhi...dio...mi hanno dato fuoco.

Per tutto il tempo della visita cerco di evitare di guardarlo direttamente, invece lui non si fa problemi a farlo. Ma è sempre serio, composto, non trasparisce nulla. Non so se mi ammiri o se mi reputi una cessa.
Ora intendiamoci, non è che sono la Venere del Botticelli o Belen,anzi, mi ritengo nella media - bassa come piacenza. Sono bassina, bionda,formosa,tette e culo messi bene. Posso piacere come no, ma come tutti presumo. Ma che un uomo mi guardasse così, non mi era mai successo. Non so proprio cosa pensare. So soltanto che poi dovrò andare in bagno a cambiare lo salvaslip per quanto è zuppo...

Prima di andarsene , il signor Matteo, come di prassi, mi lascia il suo biglietto da visita, e io gli lascio il mio numero aziendale. E questo non è proprio prassi...di solito lo lascio dopo che abbiamo iniziato a collaborare.

Lui saluta, si danno appuntamento alla prossima settimana, quando ci porterà i campioni da visionare.
Bene.
Tornerà.
Rivedrò quei pozzi neri di perdizione.


La sera,non riesco a togliermi quella sensazione di dosso. La sento pulsare ancora. Mio marito non c'è. È fuori a giocare a padel con i suoi amici.
Ma io ho degli occhi neri puntati nella mente, occhi neri che mi scrutano, che mi fanno sentire a disagio, ma che mi fanno fremere.
Decido di infilarmi a letto e mettermi a leggere, per distrarmi, per togliermelo dalla testa.
Ma le parole si sormontato, non capisco quello che leggo..vedo solo quegli occhi neri...e la mia mano sinistra inizia a sfiorare il seno, il capezzolo si irrigidisce al tocco.
Mollo il libro e la mano destra scende, arriva all'ombelico e si infila sotto l' elastico dei pantaloni del pigiama.
Le dita sfiorano il clitoride ed è come una scossa...dio sono già bagnata.
Levo la mano da lì e l'allungamento verso il cassetto del comodino.Lo apro e estraggo il mio giochino preferito. Posiziono il succhia clitoride e lo accendo ,velocità bassa ed inizio a muoverlo.
Occhi neri...il proprietario di quegli occhi neri...
aumento la velocità..
me la sta leccando lui...mentre mi guarda con quegli occhi e famelico affonda la lingua e i denti..
gemo e aumento la velocità..
sono fradicia e godo ...
piego le ginocchia e divarico di più ..
le dita dell'altra mano scendono e strofinano le labbra della mia figa umida e calda..
quegli occhi neri..che mi scopano...
faccio scivolare dentro 2 dita...aumento la velocità..
e mi scopo come vorrei fosse lui a scoparmi..
vengo quasi subito
ma ne voglio ancora..
tolgo il succhia clitoride e faccio uscire le dita...
ho anche un altro amico nel cassetto...
un bel cazzo di silicone di circa 18 cm..
chissà se Occhi Neri lo ha così...
mi metto a quattro zampe e infilo il dildo nella figa e inizio subito a muoverlo veloce, a sfondarmi, perché Occhi Neri mi scoperebbe così, con fame ...
sento un liquido caldo colarmi tra le gambe mentre arriva l'orgasmo e urlo.
Ma non mi fermo , lui non si fermerebbe..
voglio venire ancora, voglio godere ancora..
e vengo ancora, e spruzzo ancora...
esausta mi lascio cadere tra le lenzuola sfatte.
Prendo il dildo,gocciolante dalla mia figa, e lo lecco, come leccherei il suo..

Non vedo l'ora di rivederla Signor Nuovo Cliente.
scritto il
2024-06-07
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