6.Il nuovo cliente

di
genere
dominazione


Sto aspettando che Matteo torni.
A casa sua.
Qualche ora fa mi ha fatto lasciare l'hotel e mi ha detto di venire qui ed aspettarlo.
Non ho potuto ,diciamo pure voluto, oppormi.
Non so esattamente cosa aspettarmi o cosa fare. So solo che non voglio deluderlo di nuovo, e se lui vuole questo,questo farò.
Non riesco a pensare ad altro. Non voglio fare altro. Quest'uomo è entrato nella mia vita e l'ha completamente sconvolta.
Sento la porta aprirsi e scatto in piedi.
Lui entra in casa, ha diverse borse e sacchetti in mano. Alcune di negozi di varie marche, altri sono semplici sacchetti del supermercato.
Mi guarda e mi allunga le borse.
"Ti ho preso dei vestiti e della biancheria. E altre cose che ti serviranno."
Afferro le borse e borbotto imbarazzata un ringraziamento.
"Vai a cambiarti. Io preparo la cena. Indossa quello che c'è nella borsa viola."

Nella borsa viola c'è un vestitino nero, leggero , senza maniche . E dell'intimo. Bhe...un paio di slip che resto a fissare un po prima di capire. Sono quegli slip "ouvert" mi pare si dica, quelli con il cavallo aperto praticamente.
Nelle altre borse ci sono cosmetici, cose per igiene personale, altri completini intimi,tutti neri, e altri vestiti. Ci sono anche dei jeans, qualche maglietta, e delle scarpe. Degli stivaletti bassi e delle decoltè in vernice neri.
Mi ha praticamente rifatto il guardaroba. Meglio così, non ho voglia di tornare a casa a prendermi la mia roba per il momento.
Sorrido,pensando al Signor Matteo che fa shopping per me!


Lo raggiungo in cucina. Ho indossato il contenuto della borsa viola. Mi sono truccata un pò, data una sistemata ai capelli.
Lui alza la testa e mi guarda. Sembra soddisfatto di ciò che vede.
Sta sistemando dei crostacei crudi in un grande piatto.
Io mi avvicino e lui mi porge un calice con del prosecco freddo.
"Ti piacciono le ostriche?" mi chiede afferandone una dal piatto.
"Non ho mai avuto il coraggio " dico abbozzando un sorriso.
Lui versa un goccio di prosecco nel guscio contenente il mollusco.
"Apri la bocca" mi dice avvicinandosi a me.
Titubante, faccio ciò che mi dice.
Sento il liquido fresco e qualcosa di viscido scivolarmi nella bocca.
"Assapora e poi mastica , non ingoiarla" mi dice lui osservandomi.
Un gusto salmastro, un pò metallico mi riempie la bocca e le narici. Non so se mi piace o no, sinceramente. Mi piace più il fatto che sia lui a nutrirmi.
Ne mangia una pure lui, nello stesso modo. Poi prende un gambero rosso, si da una spruzzata di lime e me lo porge.
Io apro la bocca e con la lingua cerco di afferrarlo . Questo è dolce e leggermente acidulo per lime. Fresco e ottimo.
Mi fa assaggiare degli altri crostacei, tutti buonissimi. Mi toglie il bicchiere ormai vuoto dalla mano e inizia a baciarmi. La sua bocca sa di mare, come la mia. Le sue mani mi scivolano sul collo, sulle spalle. Si portano dietro il vestito e resto solo con gli slip,che dato la loro conformazione non trattengono i miei umori e li sento colare tra le cosce. Si china e mette in bocca uno dei miei capezzoli, lo morde e io gemo. Le sue mani mi stringono le natiche ,mentre passa a mordere l'altro capezzolo.
Gemo ancora e lui si stacca da me.
"Siediti" mi dice accennando al tavolo.
Mi siedo sopra al tavolo. Lui mi afferra le caviglie , mi fa piegare le gambe in modo che i miei piedi poggino sul piano e me le allarga.
Prende una sedia e si siede davanti a me, con la vista diretta sulla mia fica umida nascosta solo in parte dagli slip.
Lui mi guarda e io non riesco a sostenere quello sguardo,quindi abbasso gli occhi , imbarazzata per la nudità, non solo fisica .
"Guardami" mi dice lui.
Alzo gli occhi e li riporto nei suoi.
"Sei splendida, non devi vergognarti "
Lo dice seriamente, senza emozioni. Ma so che lo pensa davvero. E mi sento sollevata.
"Fammi vedere che hai capito" mi dice e la sua bocca si alza impercettibilmente in un sorrisetto malizioso.
Senza staccare gli occhi da lui, allargo un pò di più le gambe ,poi le richiudo e lentamente le riapro.
Lui abbassa gli occhi , punta lo sguardo lì, tra le mie gambe.
Inizio a accarrezarmi un capezzolo con una mano, poi l'altro, continuando ad aprire e chiudere le gambe.
Lui sorseggia del vino e non sposta lo sguardo dal mio viso.
Faccio scendere la mano tra le gambe che adesso restano ben aperte, e inizio ad accarezzare la zona esterna delle grandi labbra. Sono fradicia e la situazione può solo migliorare.
Con l'indice inizio a sfiorare il clitoride, gonfio e duro. Premo un pò di più, muovendolo in modo circolare e gemo.
Ci gioco un'altro pò, continuando a guardare Matteo che continua a fissarmi.
Mi infilo dentro un dito, poi due e chiudo gli occhi gettando indietro la testa.
"Continua a guardarmi" mi ordina lui con voce roca.
Torno a guardarlo e continuo a masturbarmi con le dita,variando il ritmo dei movimenti.
Mi sta scopando con lo sguardo e mi sto eccitando da morire. Ne voglio di più, sempre di più.
Allargo di più le gambe e faccio entrare tre dita e inizio ad entrare ed uscire da me velocemente, sempre più forte. L'orgasmo arriva violento, mi lascio sfuggire un urlo mentre schizzo. Ma non chiudo gli occhi, continuo a guardare Matteo e mi eccito ancora di più. Non riesco a fermarmi.
Lui si alza, si slaccia i pantaloni, passa le braccia sotto le mie gambe per attirarmi a lui,sposto la mano e lascio che mi penetri ,continuando ciò che stavo facendo io . Mi scopa continuando a guardarmi, vedo il suo volto cambiare, la fame di me gli colora il viso.
Vengo di nuovo,le gambe e le braccia mi tremano per lo sforzo e soprattutto per l'orgasmo. Ma lui non si ferma, continua, non mi da tregua.
Le braccia non mi reggono più ,e mi sdraio sulla schiena.
Lui si china su di me, continuando a muoversi, prende un capezzolo in bocca e morde forte. Io urlo e sussulto per il dolore, mentre lui viene riempiendomi del suo nettare.

Sono ancora senza fiato ,lui ansima chinato su di me. Poi si sposta, sento che scivola fuori e il fiume del suo seme mischiato al mio orgasmo cola tra le mie gambe.
Sono ancora stesa, lui mi bacia dolcemente il capezzolo che mi ha morso poco prima. Un brivido mi percuote e lui sposta la bocca sulla mia.
Mi accarezza i cappelli, mi aiuta ad alzarmi.
"Hai ancora fame?"mi chiede con un mezzo sorriso.
"Si.."rispondo.
"Molto bene " risponde lui "perché questo era solo l'antipasto".
Il lupo famelico sorride adesso, e una scarica elettrica mi attraversa il corpo.


scritto il
2024-06-28
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