L’amica parte 2
di
Voldemort
genere
dominazione
Ok il primo racconto lo hanno visto in molti non credevo così tanti sinceramente anche se a pochi è piaciuto credo che continuerò la serie, ovviamente per capire questo episodio dovete leggere il precedente
“Mi arrendo” dissi con un filo di voce, aurora mi guardo compiaciuta, “alzati in piedi” ordino, io eseguii l’ordine, lei mi tiro un calcio alle palle io mi piegai in due dal dolore, “dai appena ho cominciato” disse e me ne tirò un altro poi un terzo, inutile dire che faceva malissimo e al 4 calcio scoppiai a piangere e mi stesi atterra “che bello vederti soffrire” disse lei, appena mi rialzai mi spinse spalle al muro e comincio a prendermi a ginocchiate alle palle, prima una poi due tre quattro… andò avanti così, persi il conto delle volte che mi colpii seppi solo che quando smise di colpirmi caddi a terra e vomitai “pulisci immediatamente tutto”urlo lei è io seppure a fatica mi alzai e pulii tutto il vomito stavo in piedi a mala pena le palle facevano malissimo, poi però notai un dettaglio interessante: sulle mutande della mia padrona c’era una macchia di umido sul davanti, quella Troia era bagnatissima mi avvicinai a lei, mi misi in ginocchio e le sfilai le mutande, lei in tutta risposta mi diede uno schiaffo in pieno volto, io non mi arresi e cominciai a leccare la sua vagina, lei mi colpi un altro paio di volte poi smise, la sentivo gemere di piacere, probabilmente godeva troppo per fermarmi, io continuai a leccare lei era lì ferma, l’unica cosa che faceva e gemeva, io la presi dalle gambe e la sollevai per poi riporla nel letto, li gli aprii le gambe e cominciai a penetrarla, lei si risvegliò dalle trance e comincio a colpirmi col ginocchio sui genitali ma a me non importava, scoparla era troppo bello e ignorai il dolore, allora lei mi afferro le palle e comincio a stringere ma nulla ormai ero troppo eccitato per fermarmi
Quindi la afferrai per i fianchi e aumentai notevolmente il ritmo lei cerco di trattenersi ma le sfuggirono parecchie grida di piacere, le afferrai le tette e cominciai a succhiare, lei intanto aveva smesso di strizzarmi le palle ma continuava a provare a liberarsi, io non glielo consenti e aumentai ancora un po’ il ritmo prima di venire, da come urlo probabilmente era venuta pure lei ma a me non importava unica cosa che devi fu stringerla e accasciarmi vicino a lei
“Mi arrendo” dissi con un filo di voce, aurora mi guardo compiaciuta, “alzati in piedi” ordino, io eseguii l’ordine, lei mi tiro un calcio alle palle io mi piegai in due dal dolore, “dai appena ho cominciato” disse e me ne tirò un altro poi un terzo, inutile dire che faceva malissimo e al 4 calcio scoppiai a piangere e mi stesi atterra “che bello vederti soffrire” disse lei, appena mi rialzai mi spinse spalle al muro e comincio a prendermi a ginocchiate alle palle, prima una poi due tre quattro… andò avanti così, persi il conto delle volte che mi colpii seppi solo che quando smise di colpirmi caddi a terra e vomitai “pulisci immediatamente tutto”urlo lei è io seppure a fatica mi alzai e pulii tutto il vomito stavo in piedi a mala pena le palle facevano malissimo, poi però notai un dettaglio interessante: sulle mutande della mia padrona c’era una macchia di umido sul davanti, quella Troia era bagnatissima mi avvicinai a lei, mi misi in ginocchio e le sfilai le mutande, lei in tutta risposta mi diede uno schiaffo in pieno volto, io non mi arresi e cominciai a leccare la sua vagina, lei mi colpi un altro paio di volte poi smise, la sentivo gemere di piacere, probabilmente godeva troppo per fermarmi, io continuai a leccare lei era lì ferma, l’unica cosa che faceva e gemeva, io la presi dalle gambe e la sollevai per poi riporla nel letto, li gli aprii le gambe e cominciai a penetrarla, lei si risvegliò dalle trance e comincio a colpirmi col ginocchio sui genitali ma a me non importava, scoparla era troppo bello e ignorai il dolore, allora lei mi afferro le palle e comincio a stringere ma nulla ormai ero troppo eccitato per fermarmi
Quindi la afferrai per i fianchi e aumentai notevolmente il ritmo lei cerco di trattenersi ma le sfuggirono parecchie grida di piacere, le afferrai le tette e cominciai a succhiare, lei intanto aveva smesso di strizzarmi le palle ma continuava a provare a liberarsi, io non glielo consenti e aumentai ancora un po’ il ritmo prima di venire, da come urlo probabilmente era venuta pure lei ma a me non importava unica cosa che devi fu stringerla e accasciarmi vicino a lei
8
voti
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valutazione
5.4
5.4
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