Caldo pomeriggio di studio

di
genere
prime esperienze

Ultimo anno di Liceo. Ormai tempo di tirare le somme. Accantonate le nostre feste per il diciottesimo compleanno, ci diamo tutti da fare per il grande evento. L'esame di Maturità. Quella mattina, a scuola, faceva molto caldo. Io e la mia compagna di banco stavamo ripetendo alcuni brani di letteratura di sicuro interesse per l'esame. Alla fine della mattina suona la campanella e lei mi dice : senti....ma perchè nel pomeriggio non vieni a casa a studiare, tanto siamo soli, nessuno ci disturba e possiamo ripassare in santa pace. dai ti prego non dirmi di no.... Risposi : ma certo va bene nessun problema. E con notevole entusiasmo mi mise le braccia al collo e mi diede un sonoro bacio sulla guancia. La cosa non mi diede molti pensieri. Eravamo molto amici e queste effusioni bonarie erano all'ordine del giorno. Ma la cosa prese ben presto un'altra piega.
Arrivai a casa sua alle 15.00 come concordato. lei, mora, alta 1.60 circa, non bellissima ma simpatica e comunque affascinante, mi apri' la porta con una t shirt bianca e un paio di pantaloni cortissimi. Ovviamente era vestita così, era a casa e chissà quante volte l'avevo vista così. c'era però un particolare che non quadrava. intanto non aveva il reggiseno, e si vedeva di brutto, perchè, tra l'altro, la mia compagna, Anna, aveva un bel paio di tettine non enormi ma ben fatte e adesso avevo fatto conoscenza visiva dei suoi capezzoli eretti. Sembravano due grossi chiodi. oltretutto si era truccata e profumata. Tra me e me dissi, dovrà uscire e si è già preparata, ma l'unico a non essere pronto ero io.
Arrivati nella sua ordinatissima e profumatissima cameretta, ci sedemmo davanti alla sua scrivania e cominciammo il ripasso. Durante le letture, lei come non mai si appoggiava alla mia spalla e quasi si strusciava addosso. All'improvviso cominciò stranamente ad accarezzarmi i capelli partendo dal collo sino alla sommità del capo. La cosa non mi lasciò indifferente. Capii che la serata non voleva essere solo di studio. Il problema fu che mentre io riuscii sino ad un certo punto a contenermi, il mio cazzo non ne volle sapere e cominciò ad inturgidirsi in maniera oltretutto evidente. Anna che si accorse, del sudore della mia fronte e della mia prepotente erezione, con fare del tutto ingenuo, disse : scusa ma hai caldo? Mettiti pure in libertà. Le dissi di avere solo i boxer sotto i pantaloni. Rispose : e allora? non avrai mica problemi a metterti in mutande, guarda inizio io così non hai problemi. Eccome se li avevo. Si abbassa i pantaloncini e rimane davanti a me con queste mutandine di pizzo trasparente che lasciava intravedere tutto, ma proprio tutto. Ok mi alzo. Abbasso i pantaloni e non potevo certo nascondere il mio cazzo in tiro, un arnese non enorme ma di misura adeguata. Lei con un sorriso dice : povero lo stai soffocando... A queste parole non so cosa mi prese e risposi : Vuoi liberalo e salvarlo? Lei : non desidero altro. avvicinati. e cosi facendo lei nel frattempo si sfila le mutandine e si toglie la maglietta, apparendo a me completamente nuda con una fica totalmente rasata e due tettine da far risvegliare un morto. Il mio cazzo ormai enorme non vedeva l'ora di uscire da quella gabbia. Quando fu vicina si mise in ginocchio e guardandomi negli occhi mi abbassò i boxer facendomeli togliere insieme alla maglietta. Si rimise in piedi e si incollò a me. mi disse di baciarla e di usare la lingua. non sfiorò nemmeno il mio cazzo che però ormai di marmo, si infilò in mezzo alle sue cosce andando a strofinare con la cappella sul suo clitoride turgido e fradicio. stavo per sborrare. Riuscì a fermarla e le dissi : quel poveretto sta male.... si inginocchiò di nuovo e con fare esperto lo scappella totalmente e lo ingoia iniziando un pompino super. La mia asta entrava e usciva dalla sua bocca sempre più dura. a questo punto, ormai fuori di testa, la presi con forza e la gettai sul letto, lei spalanca subito le gambe e mi offre il suo frutto fradicio di umori vaginali profumati. Mi tuffo con bocca e lingua e bevo dalla sua bellissima fica, labbra carnose, clitoride bello grosso e un fiume di umori bollenti. lei geme e ad un certo punto comincia a parlare come non l'avevo mai sentita : adesso basta leccare, scopami la fica, sono un puttana la tua gran puttana, scopami bastardo, voglio il tuo cazzo in tutti i buchi. Mi sollevo e mi preparo, per me era la prima volta.....poggio la mi cappella sulla sua fica e lei si accorge comunque che non avevo mai scopato. con fare esperto guida il mio cazzo dentro incitandomi a spingere, e così facendo mi sussurra ; puoi anche sborrarmi dentro se vuoi. a queste parole ormai al limite tiro fuori il cazzo e con un ruggito le afferro la testa e le dico : apri la bocca troia, e così facendo la inondo di sborra in bocca in faccia sul seno. Cazzo...dice lei... mi hai fatto una doccia di sborra. Senza che me ne accorgessi nel frattempo di stava facendo un violento ditale.... insieme alla mia sborrata infatti lei schizzò prepotentemente dalla fica... mi sdraiai accano a lei e le dissi: ma ora che ne sarà della nostra amicizia? e lei : ne parleremo tra una scopata e l'altra e ci baciammo. Stanchi dalla scopata ci addormentammo sul suo lettino. Ma le lancette correvano e ci svegliammo al rumore di una porta che si chiudeva....Cazzo la madre. cercammo di rivestirci alla bell'e meglio. MA fu più veloce lei. Aprì la porta e ci trovò così, nudi e abbracciati. Entrò in camera con fare minaccioso e chiuse la porta dietro di lei. Guardando la figlia disse : puttana e così che studi... e avvicinandosi a me mi afferrò all'improvviso il cazzo e tirandomelo ribadì.... quarda che con questo non si studia. e continuò a tirarmelo inveendo contro la figlia. Purtroppo per me questo continuo tirarmi il cazzo e la visione di due poppe enormi dalla scollatura della camicetta della mamma non fu di grosso aiuto. Di grosso ci fu di nuovo il mio cazzo. La madre lo vide e si fermò dicendo: Allora brutto piccolo bastardo hai scopato bene questa troietta . Risposi ... credo di si.... anna piangendo disse : basta mamma ti prego. Ma lei continuò e tirando fuori uno dei suoi enormi seni mi disse: allora succhia qui ...sentiamo con cosa gioca mia figlia.,.... però proprio un bel cazzone duro. E rivolta alla figlia le dice : dai troietta fammi vedere come lo spompini. nel frattempo la mamma si era denudata e guardando la figlia col mio cazzo in bocca si posizionò con la sua fica sulla mia bocca. gocciolava di umori mi colavano sul collo. lei gemeva come una puttana e mi accorsi che stava segandomi il cazzo mentre la figlia mi succhiava la cappella. Ma la cosa che mi fece esplodere fu vederle leccarsi le fiche. Si vedeva che non era la prima volta. fu allora che capii che la cosa nn era capitata per caso. mi scoparono entrambe per diversi minuti. ma ad un certo punto la madre di siede su di me e mi dice: adesso ti faccio sballare. e puntandosi il mio cazzo duro nel culo comincia a godere come una pazza. urla : spaccami il culo, e alla figlia leccami bene la fica troietta. ad un certo punto io stavo per venire. Dice : che grosso che è adesso... stai per sborrare porco... lo tira fuori dal suo culo, prende la testa della figlia e gli ordina di succhiare. Nel frattempo piazza la sua fica davanti a noi e sditalinandosi con una foga inaudita le urla: ti piace il sapore del mio culo...dai e tu sborra finocchio..,...il colpo di grazia fu una squirtata della madre mista a piscio piu un potente orgasmo di anna che mi fece schizzare sborra fino al soffitto urlando che stavo venendo. Ormai vado quasi tutti i giorni a "studiare", adesso stiamo iniziando anche altri giochini, un po sado, ma questa è un'altra storia.
scritto il
2024-09-17
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