Mia nipote
di
Alexxxxxx1973
genere
incesti
Inizia la scuola, e lei ormai diciottenne, e quest'anno l'importante evento dell'esame di maturità. Parlo di mia nipote, una ragazza carina, con un bel fisichetto, due occhioni che parlano da quanto son belli, e oltre tutto molto intelligente. Lei abita, con la sua famiglia, in un paesino non distante ma in collina. Le scuole sono in città, dove stiamo noi io e moglie, e la sorella di mia moglie ci ha chiesto di poterla ospitare durante l'anno per evitare lo stress del viaggio. Nessun problema la cameretta per lei è sempre disponibile. Arriva a casa una domenica pomeriggio per sistemarsi le sue cose pronta per la scuola il lunedì. La sera, dopo cena saluta e con un sorriso stupendo si congeda da noi e va a letto. Mia moglie segue subito dopo anche perchè deve andare a lavoro presto la mattina. Io invece sono di lunedì cono di riposo. Mi trattengo alla tv sino a tardi. Ma ad un certo punto un rumore strano attira il mio orecchio. tolgo il volume alla tv. Sento uno strano ronzio. Seguo il rumore....cavolo viene dalla cameretta dove dorme mia nipote. Porta socchiusa, luce bassa, e da uno specchio posizionato davanti al letto vedo il riflesso di mia nipote....completamente nuda che si sta masturbando con un vibratore. Non potevo credere ai miei occhi. Bellissima, un corpo ben fatto anche se non esile, due tettine dove svettano due capezzolini rosa e turgidi, una fica appena rasata completamente fradicia. Dovevo andare via da li. Era troppo anche per me. Ma la visione, tornato a letto non mi abbondonò. Fu così che svegliando mia moglie, all'inizio non molto contenta, con il cazzo duro come la pietra, presi a chiavarla come una cagna, facendola ansimare e godere come poche volte. Ebbe un orgasmo intenso che mi fece sborrare copiosamente dentro la sua fica fradicia.
Il mattino seguente, mia moglie ormai già uscita di casa, ci trovammo io e mia nipote a fare colazione in cucina. A momenti non riuscivo a guardarla.
disse . - sai zio, ho sentito dei rumori strani stanotte...stavate facendo i porcellini?
risposi imbarazzato : - Ci hai sentiti? scusa, che vergogna
- ma no zio, tranquillo sono contenta per voi. si vede che siete affiatati
risposi - in effetti si per fortuna, e ci amiamo tanto sai.
disse lei - e poi tranquillo sono grande ormai. anzi certi rumori mi hanno anche stuzzicato la fantasia
ripresi - ma che dici? e poi siamo i tuoi zii.. dai smettiamola con questo discorso
ma lei incalzò - a si? e allora vorresti dirmi che lo spettacolino che ti ho fatto stanotte non ti è piaciuto? magari è per quello che hai scopato così la zia.
rimasi impietrito. mi aveva beccato... che figura di merda.
disse - tranquillo non dirò nulla alla zia. però in cambio mi devi fare un lavoretto.
Ok le dissi.
bene se non lo fai dico tutto alla zia. d'accordo? annui' anche perchè avevo poca scelta
per tutta risposta girò la sedia dove era seduta e abbassando i pantaloni del pigiama apri le cosce ed esclamò. - Ho appena pisciato e sono tutta fradicia, vieni qui e asciugami la fica con la lingua porco schifoso. quasi ipnotizzato dalle parole di quella che ricordavo cosi dolce e che era diventata una grandissima troia, mi inginocchiai davanti a quella fessura bagnata e iniziai a baciarla, leccare la labbra, succhiare il suo durissimo clitoride, era un fiume in piena. Ansimava e godeva come una puttana in calore. Infilai due dita dentro e iniziai a masturbarla per benino sino a farle fare uno schizzetto che però la fece urlare di goduria. ovviamente il mio cazzo era diventato di legno. e la cosa non passo inosservata.
DIsse: - ma guarda guarda. il vecchio porcellino ha il pisellino duro
a queste parole mi si ingrosso ancora di piu la cappella.
mi prese e mi fece alzare in piedi. con fare esperto mi tira giu pantaloni e boxer e guardando il mio cazzo in tiro dice :- certo che la zia urla, guarda che cazzo che ti ritrovi.. e cosi dicendo me lo scappella e lo prende in bocca. Un pompino da vera esperta. non riuscii a trattenermi e le dissi :- ti piace proprio il cazzo vero puttana...
A quel punto sali sul tavolo e disse: - allora adesso spaccala questa puttana non lo vedi cha la mia fica non vuole altro. scopami forte, fammi godere come zia
non ci vidi piu. la presi per i fianchi e la bombardai a colpi di cazzo. la sua fica in piena facilitava il tutto. era stretta ma si sentiva che da li c'era gia passato qualcosa. riuscì a prendere la sua borsetta e tiro fuori il suo vibratore e mi disse - questo non serve piu. ma io le dissi. - no serve eccome e con un movimento veloce lo bagnai con la saliva e glielo infilai nel culo. urlò come una matta dal godimento e fece lei su e giù per il culo con il suo dildo. Ebbe una serie di orgasmi uno più forte dell'altro. Ma all'ultimo non ce la feci più neanche io. sfilai il cazzo dalla sua fica grondante e le dissi adesso bevi tu puttana. e con un urlo animalesco le dissi : - prendi la sborra in faccia puttana. e cosi eruttai un fiume di sperma sulla sua lingua e sul suo viso. si ripulì dalla mia sborra e la fece colare nel caffelatte. bevve tutto con soddisfazione. ci preparammo per andare a scuola. le mi diede un bacio sulle labbra e mi disse :- grazie sei stato super. andammo a a scuola e scendendo dalla macchina mi dice :- sai zio, pensavo, chissà che porcate riusciremo a fare in tre con la zia. e così dicendo, lasciandomi di stucco, chiuse lo sportello. Alla sola idea di coninvolgere mia moglie in questi giochini mi divento di nuovo durissimo. Scappai a casa e fui costretto a farmi un segone incredibile. Quella matta avrebbe sicuramente organizzato nei giorni a venire, pensai. attendo con ansia. Ma questa è un'altra storia.
Il mattino seguente, mia moglie ormai già uscita di casa, ci trovammo io e mia nipote a fare colazione in cucina. A momenti non riuscivo a guardarla.
disse . - sai zio, ho sentito dei rumori strani stanotte...stavate facendo i porcellini?
risposi imbarazzato : - Ci hai sentiti? scusa, che vergogna
- ma no zio, tranquillo sono contenta per voi. si vede che siete affiatati
risposi - in effetti si per fortuna, e ci amiamo tanto sai.
disse lei - e poi tranquillo sono grande ormai. anzi certi rumori mi hanno anche stuzzicato la fantasia
ripresi - ma che dici? e poi siamo i tuoi zii.. dai smettiamola con questo discorso
ma lei incalzò - a si? e allora vorresti dirmi che lo spettacolino che ti ho fatto stanotte non ti è piaciuto? magari è per quello che hai scopato così la zia.
rimasi impietrito. mi aveva beccato... che figura di merda.
disse - tranquillo non dirò nulla alla zia. però in cambio mi devi fare un lavoretto.
Ok le dissi.
bene se non lo fai dico tutto alla zia. d'accordo? annui' anche perchè avevo poca scelta
per tutta risposta girò la sedia dove era seduta e abbassando i pantaloni del pigiama apri le cosce ed esclamò. - Ho appena pisciato e sono tutta fradicia, vieni qui e asciugami la fica con la lingua porco schifoso. quasi ipnotizzato dalle parole di quella che ricordavo cosi dolce e che era diventata una grandissima troia, mi inginocchiai davanti a quella fessura bagnata e iniziai a baciarla, leccare la labbra, succhiare il suo durissimo clitoride, era un fiume in piena. Ansimava e godeva come una puttana in calore. Infilai due dita dentro e iniziai a masturbarla per benino sino a farle fare uno schizzetto che però la fece urlare di goduria. ovviamente il mio cazzo era diventato di legno. e la cosa non passo inosservata.
DIsse: - ma guarda guarda. il vecchio porcellino ha il pisellino duro
a queste parole mi si ingrosso ancora di piu la cappella.
mi prese e mi fece alzare in piedi. con fare esperto mi tira giu pantaloni e boxer e guardando il mio cazzo in tiro dice :- certo che la zia urla, guarda che cazzo che ti ritrovi.. e cosi dicendo me lo scappella e lo prende in bocca. Un pompino da vera esperta. non riuscii a trattenermi e le dissi :- ti piace proprio il cazzo vero puttana...
A quel punto sali sul tavolo e disse: - allora adesso spaccala questa puttana non lo vedi cha la mia fica non vuole altro. scopami forte, fammi godere come zia
non ci vidi piu. la presi per i fianchi e la bombardai a colpi di cazzo. la sua fica in piena facilitava il tutto. era stretta ma si sentiva che da li c'era gia passato qualcosa. riuscì a prendere la sua borsetta e tiro fuori il suo vibratore e mi disse - questo non serve piu. ma io le dissi. - no serve eccome e con un movimento veloce lo bagnai con la saliva e glielo infilai nel culo. urlò come una matta dal godimento e fece lei su e giù per il culo con il suo dildo. Ebbe una serie di orgasmi uno più forte dell'altro. Ma all'ultimo non ce la feci più neanche io. sfilai il cazzo dalla sua fica grondante e le dissi adesso bevi tu puttana. e con un urlo animalesco le dissi : - prendi la sborra in faccia puttana. e cosi eruttai un fiume di sperma sulla sua lingua e sul suo viso. si ripulì dalla mia sborra e la fece colare nel caffelatte. bevve tutto con soddisfazione. ci preparammo per andare a scuola. le mi diede un bacio sulle labbra e mi disse :- grazie sei stato super. andammo a a scuola e scendendo dalla macchina mi dice :- sai zio, pensavo, chissà che porcate riusciremo a fare in tre con la zia. e così dicendo, lasciandomi di stucco, chiuse lo sportello. Alla sola idea di coninvolgere mia moglie in questi giochini mi divento di nuovo durissimo. Scappai a casa e fui costretto a farmi un segone incredibile. Quella matta avrebbe sicuramente organizzato nei giorni a venire, pensai. attendo con ansia. Ma questa è un'altra storia.
3
3
voti
voti
valutazione
6.5
6.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Calde giornate di fine estate - storia veraracconto sucessivo
Caldo pomeriggio di studio
Commenti dei lettori al racconto erotico