Il lavoro prima di tutto
di
Alexxxxxx1973
genere
tradimenti
In quel periodo lavoravo come tecnico presso un'azienda importante nel settore della telefonia, come responsabile tecnico di un call center. Un bel giorno ci avvisano che sarebbe arrivato un dirigente di un'altra azienda per commissionare alcuni importanti lavori. La mattina presto eravamo pronti a ricevere questo personaggio, e pronti a dimostrare il valore tecnico dell'offerta che dovevamo impacchettargli. Il responsabile del centro va a prenderlo. Finalmente arrivano ma.... sorpresa. Il dirigente era una donna, e che donna. Lei di Torino, non molto formosa, ma con un fisico statuario e un sorriso da copertina, bellissima. Inutile dire che rimasi colpito da lei ed effettivamente lei si accorse di questo fatto. Passammo due giorni a studiare il problema. Lei tra l'altro venne anche a formare un gruppo di operatori per una campagna di vendita telefonica. Ad un certo momento venni chiamato perchè c'era qualche problema tecnico. Risolto il guasto le disse: Ma che bravo, complimenti. Non lo nego, ero arrossito in maniera molto evidente alchè risatina generale. Ma a quel punto disse: Vuoi provare tu a fare una chiamata? tutti mi incitavano a farlo. Dato il mio passato come operatore, decisi di accettare la sfida. Mi spiegò velocemente di cosa si trattava. Non solo feci la chiamata ma, dicendo una marea di cazzate, riuscì a chiudere positivamente la vendita tra applausi e risate generali. Lei mi guardò e mi disse : Ti sei meritato un premio e mi diede un sonoro bacio sulla guancia. A formazione terminata, andò via accompagnata sempre dal responsabile del call center. Rientrato mi guardò malissimo dicendomi: lasciala stare, non è per te. Bho... Se lo dice lui. Ma chi aveva intenzioni di fare cosa poi.. Passarono alcuni giorni e senti che lui doveva andare a Torino per quel famoso lavoro. Ma con grande sorpresa da parte di tutti la signora aveva preteso che andassi io con un mio collaboratore. Preso dalla rabbia, andò via sbattendo la porta dicendomi : non fare casini. Risposi grazie. Il lunedì successivo ci mettemmo in viaggio. Arrivati a destinazione, presso un grande albergo di Torino, dove stava facendo una presentazione dei loro prodotti, la vidi con un vestito nero, con una profonda scollatura che anche se aveva poco seno era magnifica, lungo, i capelli raccolti, insomma bellissima. Aspettai la conclusione del suo discorso, ma lei già mi aveva visto e ogni tanto mi inviava un bellissimo sorriso. Appena terminato si precipitò a salutare con un affettuoso bacio sulla guancia. Ci organizzammo per la cena. Il mio collega con gli altri colleghi tecnici del posto. Lei pretese che andassi con lei in auto. Cenammo insieme ma il mio sguardo cadeva spesso nella sua scollatura dal quale si vedevano bene due tettine sode ma due capezzoli duri e lunghissimi. Stavo per esplodere a quella vista. Penso ceh si sia accorta perchè si metteva sempre in modo da poter vedere meglio lo spettacolo. nei giorni a seguire, a parte il lavoro, diceva che le piaceva parlare con me e che mi apprezzava molto come tecnico. Una giorno la invitai io a cena. Lei però disse : e dove andiamo? non saprei...oggi è tutto chiuso...ecc ecc. Ad un certo punto mi fece una domanda: senti, e se non ti secca ovviamente, facciamo un po di spesa, cucini tu ovviamente, e stiamo a cena a casa mia? Col cuore in gola risposi ovviamente di si. E così fu. Spesa e poi a casa. Io profumatissimo, tra dopobarba e bagno schiuma, lei splendida anche in jeans. Arriviamo a casa e lei mi dice: cucina pure io mi do una rinfrescata. Iniziai a cucinare ma la tentazione era forte, volevo spiarla per vedere cosa stava facendo. Dal buco della serratura vedevo chiaramente lei sotto la doccia che si stava rasando la fica. Una visione che a momenti mi fa sborrare all'istante. Mi spostai e continuai a cucinare. Iniziamo a cenare, finito ci sediamo nel divano e sorseggiando un bel vinello, guardiamo un po di tv. Ad un certo punto le dico: mi sembri un po contratta, vuoi un massaggio? Lei molto entusiasta rispose : magari. Restai sul divano e lei si sedette sul tappeto. Iniziai a massaggiarle le spalle, le braccia e la schiena. ad un certo punto inizio a massaggiarle il collo. Inizia ad emettere dei suoni che erano quasi gemiti. Ovviamente non mi feci scappare l'occasione. Man mano che massaggiavo il collo mi avvicinavo con la bocca alle sue orecchie. di li a breve iniziai a darle dei piccoli baci dietro le orecchie, sul lobo e sul collo. Era ormai partita. Non smisi e ripresi ad accarezzare le spalle, ma stavolta scesi sul davanti e infilando sempre di più le mani sotto il suo maglioncino arrivai a lambire i suoi capezzoli ormai durissimi. Ormai non ce la faceva più. Si voltò, mi sali sopra e cominciò a baciarmi slingandomi prepotentemente. Ricambiai i colpi di lingua e nel frattempo le stringevo il culo con le mani. Tolsi le mani dal culo e le sfilai la maglia. Bellissimi capezzoli enormi lunghissimi. Iniziai a leccarli e succhiarli, sembrava di spompinarli da come erano lunghi. Il mio cazzo stava ormai decollando. Mi tolse la camicia e iniziò lei a leccarmi i capezzoli. allo stesso tempo mi stava togliendo pantaloni e boxer. Esclamava: Mamma mia che bel cazzo che hai... niente di spaventoso ma un cazzo di misure adeguate. IO feci lo stesso e spogliandola vidi che aveva un clitoride grosso ed eretto. Non perse tempo si infilo tutto dentro e comincio a cavalcarmi con una foga incredibile. stavo per sborrarla, ma lei con fare esperto si accorse e lo sfilo fuori. mi mise la sua fica in bocca e disse : adesso bevi e iniziò una forte pisciata. Mi mando fuori di testa, quel sapore del suo piscio misto a broda calda e vischiosa. Avevo il cazzo talmente duro che mi stava facendo male. Ma i bello doveva ancora arrivare. Si mette a pecora e mi dice: adesso inculami forte e ti faccio vedere come schizza la mia fica. Non me lo feci ripetere. Iniziai a incularla sempre più forte. Urlava : scopami il culo bastardo, si così spaccami il culo godoooo, hai il cazzo che è un pezzo di ferro, vengo, sto per schizzare. a questo punto la girai di scatto e le dissi: schizza brutta troia e beviti la sborra. Sto sborrando puttana apri la bocca. le riversai una marea di sborra in bocca e lei fece altrettanto schizzando prepotentemente dalla sua fica spalancata e pulsante. Ci trovammo stesi sul divano a baciarci con passione. Andammo a letto felici. La mattina seguente ci salutammo con tristezza pensando lei al suo ragazzo che avrebbe visto in mattinata e io alla mia fidanzata che stavo per sposare. Ci sentimmo più volte per telefono ma d'accordo sul fatto di non ferire altre persone decidemmo tra le lacrime, di non vederci mai più, e cancellammo i numeri di telefono. Chissà se si ricorda ancora di me. Io si , indimenticabile.
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