Amici da tanto
di
Alexxxxxx1973
genere
tradimenti
Ci conosciamo da almeno 35 anni. E si, una bella amicizia, a volte interrotta per anni ma ripresa in diversi momenti. Ci siamo conosciuti da ragazzi, quando io suonavo il basso e lei cantava. Per caso ci siamo ritrovati a suonare nello stesso complessino di ragazzi. Da li è nata una bellissima amicizia che dura ormai da tanti anni. Ogni volta che ci si vede è sempre una festa, si gioca, si scherza, si esce insieme coi rispettivi partner. Le battute poi a sfondo sessuale si sprecano, anche perchè lei fa ,secondo me, finta di essere una santerellina. Lei dice , questo non lo faccio, questo mi fa schifo, insomma sembra che le scopate fatte col marito siano limitate alla sola penetrazione senza troppi fronzoli e aggiunge di non essere molto focosa, addirittura dice di dover usare un lubrificante, mha chissà se è vero. Comunque, una mattina mia moglie va a in città per far spese e essendo con la sorella già mi dice che non tornerà prima di cena. Io, a casa perchè in ferie, luglio inoltrato, e stavo facendo colazione, in boxer e maglietta. Ad un certo punto suonano alla porta. Vado ad aprire. La mia amica maria. Ovviamente apro la porta e la invito ad entrare chiedendole scusa per l'abbigliamento e se volesse un caffè. Non si preoccupò molto anche perchè mi aveva già visto conciato così. Sorseggiando il caffè inizia a piagnucolare. Le chiedo preoccupato
- che cè Maria, non ti ho mai visto piangere, è successo qualcosa di grave?
- no, e che mio marito mi vuol lasciare, ha detto che si è seccato di avere una mummia nel letto.
- le dissi, scusa maria però anche tu cerca di accontentarlo ogni tanto
- ma io non so fare nulla e poi mi vergogno con lui
- con lui ti vergogni? mi venne un lampo di genio
- e con un altro ti vergogneresti?
il suo pianto si era bloccato all'improvviso. Si girò rossa in viso e disse:
- e a chi dovrei chiedere?
- potresti chiedere a un amico per esempio.
Lei era seduta su una sedia della cucina, aveva in dosso un vestitino con bretelle e si capiva benissimo che sotto, aveva solo le mutandine.
- io mi vergogno, ma allora ti chiedo se tu potresti aiutarmi, spiegarmi cosa devo fare.
- tranquilla gli amici servono a questo.
le chiesi se il marito la stuzzicava prima di scopare. disse di no anche perchè era lei a non volerlo non sapendo contraccambiare.
la tranquillizzai e le chiedi di lasciarsi andare. Il suo corpo era rigido. Iniziai sempre parlando lentamente a spiegarle cosa stavo facendo e ad accarezzarle le spalle e il collo.
- adesso ti massaggio le spalle, poi passo al collo e vicino alle orecchie. ora comincio a baciarti il collo e le orecchie. Ti piace? stava iniziando a fremere
- è molto bello, rilassante anche se sento una strana sensazione di calore
-è normale, lasciati andare.
nel frattempo non potevo fare a meno di vedere che i suoi capezzoli erano turgidi come chiodi e lei iniziava ad avere il fiato sempre più corto.
preso ormai dalla voglia di farla godere osai sempre di più e da sotto il vestito, partendo dal collo iniziai a scendere sempre più giù nel suo petto arrivando a sfiorare il seno.
andai avanti e cominciai a sforarle i capezzoli, duri come il marmo. lei ansimò forte
- che bello, si accarezzami ancora, mi fai impazzire
decisi di andare avanti e la abbassai con estrema calma le bretelle del vestitino. rimase col seno nudo.
- che bel seno che hai davvero molto eccitante.
- dici davvero, rispose con voce tremolante. La girai di fronte a me, la feci alzare e iniziai a baciarle il collo e accarezzarle le spalle. Ma mettendosi in piedi tutto il vestito cadde a terra. Lei sembrava imbarazzata ma io la tranquillizzai
- che bel corpo che hai e continuando a lambirle il collo accarezzavo i suoi ormai durissimi caporelli.
ormai Maria era partita. Scesi con la lingua dal collo e iniziai a leccarle e succhiarle i capezzoli. Ormai stava godendo alla grande.
Preso coraggio, nel frattempo iniziai ad accarezzarla in mezzo alle cosce da sopra le mutandine, dalle quali sentivo ergersi prepotente un bel clitoride gonfio di voglia.
la feci sedere di nuovo, le apro per bene le gambe e cosa vedo, le sue mutandine erano talmente bagnate che si vedeva chiaramente l'alone dei suoi unori. le dissi
- scusa ma percè usi il lubrificante? sei bagnata come una fontana, le tue mutandine sono da strizzare
- non mi sono mai bagnata così in vita mia
bene pensai. adesso la sistemo io. le tolgo le mutandine e mi appare il suo fiore aperto depilato per bene con le labbra già aperte, il clitoride eretto, e un fiume di umori che colavano nelle sua cosce.
MI abbassai e iniziai a baciarla leccarla e succhiare con forza il suo clitoride chiedendole di tenere ben aperte le labbra della sua splendida fica.
Non durò molto perchè con un urlo fortissimo mi venne in bocca con un eccitante schizzetto.
- godo, oddio come lecchi, si succhiami il grilletto, mmmmm, godooooooo.
senza pesarci su, con lei ancora con le scosse del fortissimo orgasmo che aveva appena avuto, mi denudai e le infilai con forza il mio cazzo, ormai di ferro, in bocca.
strabuzzava gli occhi, non aveva mai fatto un pompino. le insegnai a succhiarlo leccare per bene la cappella e segarlo. Imparava bene, stavo per sborrare. Ma non doveva finire così. le dissi
- adesso apri bene la gambe perchè ti scopo come nessuno ti ha mai scopato. a queste parole lei ansimò e mi disse
- si ti prego chiavami ho troppa voglia, mi tira la fica, martellami col tuo cazzo duro
- iniziai a pomparla con dolcezza
- è bellissimo così lento ma adesso voglio fare una violenta chiavata. quindi scopami duro ti prego
non me lo feci ripetere e cominciai a scoparla con forza.
- ti piace puttana? se una lurida troia. non ti basta un cazzo vero puttana?
lei ormai non capiva più nulla non faceva altro che urlare e godere
- si scopami bastardo. sono una puttana, la tua puttana senti come mi hai fatto bagnare porco
le chiesi se lo avesse mai preso da dietro. sul momento non aveva capito
allora la misi a pecora e inizai a scoparla veramente con forza
- ti piace puttana adesso sei proprio una cagna, una vacca
- siiiii spaccami, rompimi la fica, sto godendo come una troia
nel frattempo lei, a suo dire, aveva già avuto diversi orgasmi m l'ultimo fu splendido
stavo per sborrare. tolsi il cazzo dalla sua fica allagata e le misi il cazzo in bocca, infilandole due dita in fica.
- succhia puttana che ti sborro in faccia, tira fuori la lingua e bevi tutto, assafggia il sapore della tua fica.
Di li a poco con un urlo le ho sborrato e riempito la faccia e il seno, nel frattempo l'ho fatta schizzare causandole un orgasmo violento.
- che buona la sborra, ancora riempimi tutta, ecco ecco sto schizzando, godooo
Alla fine ci siamo dati un affettuoso bacio. Lei mi aveva ringraziato e rimessi tutte due a posto lei tornò a casa sua.
Giorni dopo incontro il marito.
-sai Maria mi ha detto che ha parlato con te. Per me attimi di panico, cosa gli aveva detto?
- credo che parlare con te l'abbia proprio aiutata. L'altra sera abbiamo fatto l'amore. Ma lei sembrava un'altra, passionale, eccitatissima, e a momenti anche molto porca.
- carissimo son contento per voi, meglio così......Se sapesse. meglio di no
- che cè Maria, non ti ho mai visto piangere, è successo qualcosa di grave?
- no, e che mio marito mi vuol lasciare, ha detto che si è seccato di avere una mummia nel letto.
- le dissi, scusa maria però anche tu cerca di accontentarlo ogni tanto
- ma io non so fare nulla e poi mi vergogno con lui
- con lui ti vergogni? mi venne un lampo di genio
- e con un altro ti vergogneresti?
il suo pianto si era bloccato all'improvviso. Si girò rossa in viso e disse:
- e a chi dovrei chiedere?
- potresti chiedere a un amico per esempio.
Lei era seduta su una sedia della cucina, aveva in dosso un vestitino con bretelle e si capiva benissimo che sotto, aveva solo le mutandine.
- io mi vergogno, ma allora ti chiedo se tu potresti aiutarmi, spiegarmi cosa devo fare.
- tranquilla gli amici servono a questo.
le chiesi se il marito la stuzzicava prima di scopare. disse di no anche perchè era lei a non volerlo non sapendo contraccambiare.
la tranquillizzai e le chiedi di lasciarsi andare. Il suo corpo era rigido. Iniziai sempre parlando lentamente a spiegarle cosa stavo facendo e ad accarezzarle le spalle e il collo.
- adesso ti massaggio le spalle, poi passo al collo e vicino alle orecchie. ora comincio a baciarti il collo e le orecchie. Ti piace? stava iniziando a fremere
- è molto bello, rilassante anche se sento una strana sensazione di calore
-è normale, lasciati andare.
nel frattempo non potevo fare a meno di vedere che i suoi capezzoli erano turgidi come chiodi e lei iniziava ad avere il fiato sempre più corto.
preso ormai dalla voglia di farla godere osai sempre di più e da sotto il vestito, partendo dal collo iniziai a scendere sempre più giù nel suo petto arrivando a sfiorare il seno.
andai avanti e cominciai a sforarle i capezzoli, duri come il marmo. lei ansimò forte
- che bello, si accarezzami ancora, mi fai impazzire
decisi di andare avanti e la abbassai con estrema calma le bretelle del vestitino. rimase col seno nudo.
- che bel seno che hai davvero molto eccitante.
- dici davvero, rispose con voce tremolante. La girai di fronte a me, la feci alzare e iniziai a baciarle il collo e accarezzarle le spalle. Ma mettendosi in piedi tutto il vestito cadde a terra. Lei sembrava imbarazzata ma io la tranquillizzai
- che bel corpo che hai e continuando a lambirle il collo accarezzavo i suoi ormai durissimi caporelli.
ormai Maria era partita. Scesi con la lingua dal collo e iniziai a leccarle e succhiarle i capezzoli. Ormai stava godendo alla grande.
Preso coraggio, nel frattempo iniziai ad accarezzarla in mezzo alle cosce da sopra le mutandine, dalle quali sentivo ergersi prepotente un bel clitoride gonfio di voglia.
la feci sedere di nuovo, le apro per bene le gambe e cosa vedo, le sue mutandine erano talmente bagnate che si vedeva chiaramente l'alone dei suoi unori. le dissi
- scusa ma percè usi il lubrificante? sei bagnata come una fontana, le tue mutandine sono da strizzare
- non mi sono mai bagnata così in vita mia
bene pensai. adesso la sistemo io. le tolgo le mutandine e mi appare il suo fiore aperto depilato per bene con le labbra già aperte, il clitoride eretto, e un fiume di umori che colavano nelle sua cosce.
MI abbassai e iniziai a baciarla leccarla e succhiare con forza il suo clitoride chiedendole di tenere ben aperte le labbra della sua splendida fica.
Non durò molto perchè con un urlo fortissimo mi venne in bocca con un eccitante schizzetto.
- godo, oddio come lecchi, si succhiami il grilletto, mmmmm, godooooooo.
senza pesarci su, con lei ancora con le scosse del fortissimo orgasmo che aveva appena avuto, mi denudai e le infilai con forza il mio cazzo, ormai di ferro, in bocca.
strabuzzava gli occhi, non aveva mai fatto un pompino. le insegnai a succhiarlo leccare per bene la cappella e segarlo. Imparava bene, stavo per sborrare. Ma non doveva finire così. le dissi
- adesso apri bene la gambe perchè ti scopo come nessuno ti ha mai scopato. a queste parole lei ansimò e mi disse
- si ti prego chiavami ho troppa voglia, mi tira la fica, martellami col tuo cazzo duro
- iniziai a pomparla con dolcezza
- è bellissimo così lento ma adesso voglio fare una violenta chiavata. quindi scopami duro ti prego
non me lo feci ripetere e cominciai a scoparla con forza.
- ti piace puttana? se una lurida troia. non ti basta un cazzo vero puttana?
lei ormai non capiva più nulla non faceva altro che urlare e godere
- si scopami bastardo. sono una puttana, la tua puttana senti come mi hai fatto bagnare porco
le chiesi se lo avesse mai preso da dietro. sul momento non aveva capito
allora la misi a pecora e inizai a scoparla veramente con forza
- ti piace puttana adesso sei proprio una cagna, una vacca
- siiiii spaccami, rompimi la fica, sto godendo come una troia
nel frattempo lei, a suo dire, aveva già avuto diversi orgasmi m l'ultimo fu splendido
stavo per sborrare. tolsi il cazzo dalla sua fica allagata e le misi il cazzo in bocca, infilandole due dita in fica.
- succhia puttana che ti sborro in faccia, tira fuori la lingua e bevi tutto, assafggia il sapore della tua fica.
Di li a poco con un urlo le ho sborrato e riempito la faccia e il seno, nel frattempo l'ho fatta schizzare causandole un orgasmo violento.
- che buona la sborra, ancora riempimi tutta, ecco ecco sto schizzando, godooo
Alla fine ci siamo dati un affettuoso bacio. Lei mi aveva ringraziato e rimessi tutte due a posto lei tornò a casa sua.
Giorni dopo incontro il marito.
-sai Maria mi ha detto che ha parlato con te. Per me attimi di panico, cosa gli aveva detto?
- credo che parlare con te l'abbia proprio aiutata. L'altra sera abbiamo fatto l'amore. Ma lei sembrava un'altra, passionale, eccitatissima, e a momenti anche molto porca.
- carissimo son contento per voi, meglio così......Se sapesse. meglio di no
5
7
voti
voti
valutazione
5.8
5.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Frattura che fa bene
Commenti dei lettori al racconto erotico