Tutto cominció con una domanda

di
genere
etero

Dopo quel bacio mi sarei aspettato di tutto, anche che lei mi congedasse adducendo il classico errore dovuto al classico momento di debolezza ma, come sospettai, cominciò a starle stretto quel ruolo di brava moglie e madre.
Conseguenza naturale di ciò fu che i messaggi si fecero sempre più audaci.
Io le confessai che provavo un' eccitazione folle per i collant neri e lei, ogni volta che li metteva mi mandava una foto delle sue gambe.
Una domenica mattina stranamente si ritrovò a casa da sola, avrebbe dovuto attaccare per il turno pomeridiano, mi arriva la classica foto che ritraeva le sue gambe accavallate con dei collant neri a tema farfalla, alla vista di quella foto il mio cazzo prese vigore senza nessun aiuto esterno.
"Ieri sono stata al centro commerciale, ho visto un manichino con queste calze addosso, ti ho pensato e le ho comprate".
Io: "sono lusingato di questo☺️".
Beatrice: "non mi dici nulla? Come mi stanno?".
Io: "è vero, non ti sto dicendo nulla ma ti dico solo che se fossi lì balbetterei".
Lei rispose con una risata ed io rincari la dose.
"Quello che ti farei... Scusa ma te lo dovevi dire".
Bea: "non scusarti, è bello sentirsi ogni tanto desiderata, specie se da tanto tempo non lo si prova, comunque ad ogni modo che mi faresti?".
Io: "ti farei mettere cavalcioni su di me e, senza staccare le labbra, ti farei mettere cavalcioni su di me accarezzandoti tutta".
Bea: "si, mi piace, dai continua".
Io: "passo a baciarti il collo non prima di averti sussurrato quanto ti desidero".
Bea: "ti desidero anche io, la sensazione delle tue belle mani su di me, mani forti e giovani mi sta facendo sentire donna".
"Ora ti farei alzare, ti porterei sul letto, ti spoglierei e leccherei ogni singolo cm del tuo fiore".
Bea: "sarebbe la prima volta che qualcuno assaggia la mia intimità e sono contenta che sia con te. Mi sento tua e questo mi sta piacendo".
Io: "quanto ti sta piacendo?".
Bea mi manda una foto che ritraeva la sua vagina ormai aperta: "la vedi? È pronta a riceverti, ad ogni modo continua".
Io: "si, allora passo al clitoride, lo lecco, lo succhio, lo massaggio.
Infilerei due dita dentro di te, le muoverei piano piano per poi aumentare il ritmo, sento le tue mani che premono la mia testa contro di te. La tua voce così dolce di suo la sento che si sta facendo sempre più gaudente".
Bea: "Siiiii, che bello, continuaaaaa".
Io: "certo che continuo, ormai la mia bocca ha il tuo sapore, che bello, quanto mi piace!".
Bea: "ti voglio dentro di meeeee, voglio sentirti".
Io: "adesso infilo la punta, sento la tua eccitazione, entra pian piano".
Bea: "siiii daiiiiii".
Io: "godoooo, che bella sensazione".
Bea: "dai, datti da fare".
Io: "adesso spingo forteee".
Bea: "siiii dai che sono prossima all' orgasmo".
Io: "mandami un vocale".
Bea: "si daiiiiii che bello, Dio miooo, mmmmhhhh, aaaahhhhh".
Sentire la sua voce mi fece essere in procinto di eiaculare, glielo dissi e lei mi chiese un video, così feci, le mandai un video dove il mio pene turgido si trasformò in una fontana di liquido bianco che zampillava.
Bea: "wow come è grande, non so se riuscirei a prenderlo".
Io risposi che, quando sarà, saró dolce. E tutto sarà bellissimo.
Per tutto il giorno messaggiammo commentando l' accaduto e tutto ciò che ne deriva soddisfando le reciproche curiosità.
Lei mi chiese come mai mi attraesse una "vecchia" come lei, perché non puntavo donne della mia età.
Risposi che lei era il perfetto contraltare del mio carattere. Molto più riflessivo del mio, che il suo viso mi infondeva dolcezza e tranquillità, un viso che sarei ore a guardarlo.
Lei si sentii lusingata, era da tanto che nessuno le diceva queste parole.
Io allora le dissi che stavolta era il suo turno, come mai lei metteva a rischio un matrimonio duraturo proprio con me.
Bea mi rispose: "duraturo non significa necessariamente felice, sinceramente mi sento in trappola, mio marito è un pantofolaio tutto casa e lavoro, che poi non è così stancante, forse inconsciamente cercavo una scossa per farmi apprezzare di nuovo la vita".
Io le risposi che detta così sembrerebbe che si sarebbe accontentata di qualsiasi uomo.
Bea mi rispose che non le mancavano i corteggiatori ma che se doveva avere una liason questa doveva essere con una persona con la quale ci fosse una connessione mentale, che non voleva solo sesso ma bensì anche una relazione fatta di scambi di idee e sensazioni.
Risposi che ero contento di essere per lei un' isola felice ma ancora non ha risposto alla mia domanda, perché avesse scelto me.
"Un motivo lo hai detto tu prima, sei il mio contraltare in termini caratteriali, io nelle cose ci rifletto molto, anche troppo e questo non mi fa essere molto decisa, poi mi piace la tua simpatia e la tua auto ironia, non ho mai sopportato gli spacconi, senza contare che le nostre passeggiate mi piacciono moltissimo, ho sempre amato Roma ma girarla con te per me è un piacere."
Come poche volte nella vita mi sono auto complimentato, arrossii a quelle parole.
scritto il
2024-10-16
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