Tutto cominció con una domanda

di
genere
etero

Anni fa un noto motore di ricerca creó un forum nel quale si poteva chiedere un'informazione, un consiglio o giù di lì, ed altri utenti rispondevano.
Io ero molto attivo nella categoria che riguardava la mia città ed un giorno mi imbattei in una domanda.
L' utente chiese informazioni su una specifica libreria universitaria e la maniera più facile per raggiungerla dalla stazione principale.
Dato che si trattava del quartiere dove sono nato e cresciuto diedi la mia risposta cercando di essere più preciso possibile.
Questa mia risposta piacque talmente tanto che l' utente la elesse come la migliore.
Tra di noi incominciò subito uno scambio di messaggi.
Grazie a questa corrispondenza virtuale scoprii che si chiama Beatrice (nome di fantasia), sposata,infermiera, vent'anni più di me e che vive in una località balneare della provincia.
Caratterialmente è calma ma allo stesso tempo ha una fantasia a livelli di quella dei bimbi, una fucina di idee. Se dovessi trovarle un difetto, aveva una difficoltà quasi patologica, in piena armonia con la sua natura, a prendere le questioni di petto, ma l' intelligenza e la malizia non le mancavano.
L' informazione le serviva perché avrebbe dovuto ritirare un libro per la figlia.
Una sera in un giorno nel quale non ci eravamo scritti per niente, ricevo questo messaggio:
"Grazie Andrea, oggi sono stata a prendere il libro e le tue informazioni sono state molto utili💋".
Io: "sono contento di esserti stato utile ma poi hai visto che è stato facile?
Bea: "si facilissimo però devo confessarti che mi sarebbe piaciuto venirci con te, almeno avrei potuto offrirti un caffè per ricambiare la gentilezza".
Io: "anche a me sarebbe piaciuto ma non mancherà occasione".
L' occasione giusta si presentò quindici giorni dopo.
Lei, sotto mio consiglio, organizzò una giornata in un museo, essendo sposata non aveva molta libertà e quindi si è portata dietro tre amiche.
Finalmente potevo darle un volto.
Si palesò alla stazione, abbigliamento comodo.
Voce molto dolce contornato da lentiggini, capelli rossi, altezza normale.
Niente male pensai.
Ci salutammo col canonico guancia a guancia, mi presentó alle sue amiche e andammo per la nostra destinazione.
Parlando a voce scoprii che è molto insoddisfatta della vita matrimoniale, un marito pantofolaio, mentre a lei piace molto camminare, scoprire, esplorare.
Ci congedammo.
Arrivò il giorno di Santo Stefano e fu il mio turno, l' andai a trovare al lavoro e mi ritrovai a fare Babbo Natale per i suoi pazienti con problemi psichici e motori.
Un' esperienza, cari lettori, che consiglio di fare una volta nella vita. Molto appagante.
Per un attimo, mentre mi aiutava a vestirmi, avrei voluto baciarla, ma mi trattenni, cosa che le confessai per messaggio ricevendo i complimenti insieme ai ringraziamenti.
Nei giorni seguenti le nostre conversazioni si fecero sempre più intime, lei mi raccontava tutto e lo stesso facevo io.
Quando era di turno la domenica andavo a trovarla mentre la prima domenica del mese approfittavamo dell' entrata gratuita ai musei e del suo turno di riposo.
In una di queste domeniche ci fu un bacio, il Colosseo come sfondo. Un bacio intenso, sentito, interrotto da una sua amica la quale si dispiaceva ma che il treno non avrebbe aspettato loro.
scritto il
2024-10-15
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