Una strana pompa

di
genere
gay

Storia strana
Lei è il signor Guido?.
Facciamo la consegna mensile della rifornimento di acqua minerale.
Sistemo al fornitura portata sulla scaffalature nel box, tengo da parte due confezioni di acqua minerale da portare a casa, come al solito apro la porta di casa e il gatto gatsby scappa su per la scala va prendersi un filo di fresco che filtra dal finestrone socchiuso.Abitando all’ultimo di una scala di tre piani lascio spesso la porta di casa accostata per farlo rientrare, siamo sei condomini tre hanno chiuso casa e sono andati a vivere con i figli un altro ha preferito ritirarsi un residence per anziani un altro ancora è partito per le vacanze mentre io per il secondo anno consecutivo resto a casa.
È mezzogiorno vado in cucina per prepararmi il pranzo, attraversando il corridoio vedo davanti alla porta un giovanottone con uno zaino sulle spalle più valigione affiancato ad una gamba, mi prende un coccolone e grido: “ma chi cavolo è lei? come è entrato nella scala piazzandosi dinanzi la porta della mia casa senza suonare o chiedere il permesso. Continuo a dare fuori da matto cosa vuole brutto bastardo? non si entra nelle case degli altri di soppiatto, al portone della scala c’è un citofono, prima di salire si suona, non me ne frega una beata mazza che lei sottovoce ha chiesto permesso, se ne vada fuori dalle palle”.“Mi scusi sono Mateus non volevo spaventarla, ho citofonato tante volte ma non funziona la suoneria, l’addetto alle pulizie ha aperto il portone per fare il suo lavoro e sono salito la porta era e come è adesso semiaperta ho chiesto permesso due volte e sono rimasto sull’uscio”. Il gatto rientra gli passa tra i piedi gli da una annusatina e se ne va io invece sbatto la porta in faccio fuori l’intruso e do una doppia mandata.
Cinque minuti dopo la citofonatam,-Mateus: sono Mateus quello di prima, per favore, ho bisogno di informazioni posso venire da lei?-Guido: ora salga.Si accomodi nel soggiorno lasci pure il valigione nell”ingresso, adesso mi dica,-Mateus:piacere mi chiamo Mateus sono venuto perché dovrei prendere possesso in affitto diun appartamento in questo stabile però nessuno risponde al nominativo in mio posses so,l’unico contattabile è lei e se l’ho fatto, allora scusi per il disturbo -Guido:SI!,-Mateus: vedo che stava per iniziare il pranzo vado via e torno nel tardo pomeriggio se per lei non è un fastidio –Guido: resti pure vuole pranzare con me?-Mateo: no credo che sia conveniente-Guido:l’ho invitata io si accomodi.Alla fine non sono riuscito ad assaggiare niente di quello che avevo preparato, Mateus si è scofanato un piatto fondo pieno di spaghetti allo scoglio polipi in umido con patate più due panini e una lattina di coca cola.-Guido: Mate adesso ce la fa a dirmi che cavolo vuole sapere da me-Mateus certamente! avrei solo bisogno di cinque minuti di riposo-Guido: pure il riposino!,chiste è trasute‘e sicche e se mise‘e chiatte.Mateus si lasciato andare ad un sonno profondo altro che riposino, stando così le cose ho preso il borsello contenenti tutti i documenti con le chiavi del valigione.
Si chiama Mateus Salvador Areiro da Silva anni 24 nato in uno stato dell’amazzonia residente a São Paulo laureato all’Università statale di San Paolo in economia ammesso a frequentare un corso per laurea magistrale alla Bocconi.Non contento ho frugato nel valigione ho trovato un documento notarile brasiliano confermato dall’ambasciata italiana che gli da la possibilità di avere a disposizione, previo un canone di locazione, un appartamento in città.Mateus quindi non è un barbone ha studiato e tiene pure i soldi va trattato con i guanti,rimetto tutto in ordine e mi piazzo davantial televisore.Finalmente Mateus si sveglia mi trova nel salottino-Mateus: posso fare una doccia?-Guido: faccia come se fosse a casa sua vada nel bagno grande in fondo al corridoio dove c’è anche la vasca.Esce viene a sedersi sul divano per raccontare la sua storia-Guido: Meteus rapido chiaro e conciso -Mateus: SI..Si.. brevissimo tanto lei sa già tutto comunque la sistemazione è già trovata ma non riesco a contattare il proprietario dell’appartamento.
A questo punto il mio sputtanamento è totale gli faccio un largo sorriso,-Guido:semplice! secondo lei facevo entrare in casa uno sconosciuto lo facevo pranzare lo facevo dormire nella stanza degli ospiti e mi sarei dovuto fidare solo del suo buon garbo? al mio paese si dice: caro Mateus ca’ nisciuno ‘e fesso. Adesso che le carte sono in tavola parliamo.
Il proprietario dell’appartamento da oltre sette mesi è ospitato in una casa di riposo per anziani perciò la casa è chiusa e la gestione è seguita da un avvocato, si deve trovare un’altra sistemazione fino a quando lei non si chiarisce con il legale. Sono stato chiaro e conciso Mateus?.-Mateus: lei è stato perfetto nell’esposizione dei fatti ma io dove vado adesso? Non mi citi il proverbio del suo paese che deve essere uguale al mio.-Guido: per primo diamoci del tu, adesso quali sono i tuoi progetti?-Mateus: vorrei andare a contattare il legale successivamente il notaio per la regolarizzazione dei documenti, recarmi alla segreteria dell’Università per prendere i contatti. Fila il programma?-Guido: uuuehh!!il programma fila ma tu fino a che non ti sistemi definitivamente dove ti sistemi temporaneamente?
-Mateus: avevo pensato di chiederle ospitalità visto che lei vive in un appartamento con una camera libera, vive da solo perché in casa non ci sono segni di conviventi né maschi né donne e nemmeno adolescenti/nipoti. Il disturbo ovviamente da parte mia sarà economicamente ricompensato-Guido: sono estremamente allibito da tutte le argomentazioni che hai fatto e dalla relativa proposta.Tu non puoi restare in questa casa per il semplice motivo che io ho delle relazioni con due giovani mandinghi che si alternano settimanalmente a passare la notte con me e tu non puoi rompermi il cazzo con la tua presenza.-Mateus: ti capisco e questo è un grave handicapp per entrambi, tu preferisci i neri cazzuti mentre io credo di essere più cazzuto dei mandinghi ma sono meticcio.
Lo guardo in faccia e non c’è nessuna espressione di scherzo o di pericolo ma la cosa mi ammutolisce, Lui siede vicino ti faccio una confessione, credimi questa confidenza è vera.
La mia grande famiglia viveva in una miserabile favela sono stato affidato ad una persona perbene con il solo particolare di essere gay con la quale ho convissuto fino a due anni fa, capirai quindi che non mi sconvolgo che tu sia gay ed arditamente passa dalle parole ai fatti,Un bacio languido mi sconvolge ma lo lascio fare, lascia scivolarsi di dosso l’accappatoio ed inizia togliermi la camicia slaccia il pantalone che cade sul pavimento lo raccoglie come raccoglie mocassini.Siamo nudi ci avviamo verso la stanza degli ospiti dove il letto è ancora sfatto, ci stendiamo l’uno vicino all’altro, riprende il bacio, le lingue cercano di trovare la sintonia, la sua la stringo tra i denti e le labbra, mi sfugge la inseguo lui invece prende la mia la succhia mi sembra che me la voglia strappare, mi strizza un capezzolo turgido.
Mi stringo a lui la sua pelle è liscia setosa vorrei far scivolare le unghie per graffiare le sue spalle forti ma le sue braccia muscolose mi stringono fino a togliermi il fiato.Mi lascia e si stende supino offrendomi il su corpo ben fatto con i muscoli che traspaiono sotto la pelle umida ma la cosa che mi attrae è il pene che si erge magnifico, rigido e splendido nella misure e nella possanza.Mi accosto con una reticenza: posso godermi tutta quella bellezza? sono un uomo di mezza età senza nessuna qualità attrattiva cosa posso dargli sessualmente?Quasi che lui percepisca i miei timori stende le lunghe braccia cosicché il mio viso è racchiuso tra le sue mani, lente attirano la mia bocca sul suo glande lucido per il precum che cola lungo l’asta.La lingua rotea intorno rapida e decisa, un leggero fremito scuote il corpo di Mateus, lo attiro verso la mia gola ma mi viene un conato mi fermo faccio un profondo respiro riprendo il suo tubo arriva in fondo mi eccito si indurisce di più, ora è lui a spingere ed io devo assecondarlo; torno a prendere fiato, gli sussurro non so se sono capace di reggere alla tua fottuta allora il suo suggerimento è seguimi.Il capo è completamente rovesciato lo faccio scopare con brevi colpi ma sempre più profondi, la mia respirazione è sincrono con i suoi movimenti.
La gola mi si apre lentamente la sua cappella me la sento scendere sempre di più; faccio fatica perché il suo glande è un cappellone ma lo voglio.-Marteus: mi piace chiavarti così mi arrapo -lui spinge di più lo sento - passa!!!!!! “PORRA!! Te foder e afogaras” cazzo!! -Ti chiavo e t’affogo--Guido: “SI!!! Mateus!!! Scopami Sono pronto per te fino alla fine. Sbavo come una fontana sono attizzato e pronto farmi sgozzare.Il suo pene si inflaccidisce ma dopo alcuni colpi si fa strada, batto le palme sulle sue cosce e gli sgraffio le natiche, va su di giri anche io sono infoiato scende il suo cazzo eiaculo; Mateus non sborra, continua non resisto più prendo l’ultimo fiato aspetto che sborri ma non viene gode a scoparmi, lo faccio uscire “cazzo a chi aspetti a sborrare”-Mateus: mi arrapo come un toro tenere il mio cazzo al caldo. Guido stai zitto fatti scopare ma non grattarmi il culo a sangue basta!.È pronto mi sta scaricando le sue palle, lo sperma mi piace ingoiarlo mi esce anche dal naso non resisto lo spingo lontano da me sono libero rantolo come chi sta per morire scivoliamo dal letto cadiamo uno sull’altro sembriamo due sopravvissuti.
scritto il
2024-10-16
2 K
visite
1 0
voti
valutazione
6.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Le Vacanze di Natale.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.