I dubbi di Sara 3
di
Le due cantine
genere
corna
Epilogo
Diario di Sara:
15 marzo
Non l’ho più visto, non mi ha mai cercata, sto imponendomi di dimenticare ma non ci riesco..è più forte di me
(fine diario)
In quel preciso istante il suo cellulare ha suonato, era Josefa.
- L’ho rivisto adesso per la strada, sono sicura era proprio lui, ha girato la testa dall’altra parte per non vedermi..che bastardo – dice la ragazza nigeriana con il respiro affannato.-
- sei proprio sicura - risponde Sara.
- ne sono certa – e la nigeriana aveva chiuso la comunicazione.
Dopo quella dichiarazione in Sara la rabbia, verso quel marito traditore, divampata e d’impulso aveva preso il cellulare, cercando ‘Profumeria Kimberly’ ed aveva digitato un sms :”HO BISOGNO DI VEDERTI, HO VOGLIA DI TE.” ( Profumeria Kimberly era kim )
Alcuni minuti dopo la risposta: “ CI HAI MESSO UN PO’ PER CERCARMI, CREDEVO NON MI VOLESSI VEDERMI, QUANDO E DOVE? MI MANCHI ANCHE TU.” Le mani di Sara hanno iniziato a sudare, il cuore ha cominciato ad accelerare il suo battito, lo desiderava troppo; oltre il lavoro e suo figlio aveva solo lui in testa.
“DOMANI ALLE 10 SOTTO AL MIO APPARTAMENTO, OK?”.. In tensione aveva camminando senza sosta nel suo ufficio, dopo un’ora la risposta da Kim :”OK, A DOMANI NON VEDO L’ORA”.
Diario di Sara:
15 marzo
Quel verme traditore, ma chi ho sposato un mezzo uomo che non riesce neanche a farmi godere..ma ora ho Kim!!
Ci vediamo domani mattina, non vedo l’ora, sono tutta euforica ho voglia di lui, del suo odore delle sue mani su di me..ho voglia del suo…
( SONO USCITA DI TESTA, QUESTA NON SONO IO )
Però questa è l’ultima volta..dai forse la penultima.
(fine diario)
Alessio era a cena con gli amici, quel 15 marzo e durante la serata aveva ricevuto due sms, lui li aveva guardati, aveva sorriso a se stesso ed aveva continuato a sorseggiare un Americano per aperitivo.
Quella notte Sara non era riuscita a prendere sonno, quando verso mezzanotte il marito era rientrato veleggiando sui bicchieri bevuti, aveva di sicuro altre intenzioni.
L’ha presa e senza troppo delicatezza l’ha penetrata, Sara era rimasta immobile, e far bruciare la bramosia del marito fino al suo orgasmo. Lei era rimasta ferma con lo sguardo fisso piena di un senso di schifo, quando negli ultimi spasmi Alessio gli aveva morso il collo dicendogli a bassa voce -Sei una gran puttana -..Sara era corsa in bagno senza una parola, il collo tumefatto e con i segni evidenti del morso.
Diario di Sara:
15 marzo
Bastardo, mi ha praticamente stuprato, mi ha morso ha ragione Josefa, è diventato violento con me come faceva con lei..
Domani come faccio con questo segno, se lo vede Kim...
(fine diario).
Alle 10.05 lei e Kim erano nell’appartamento, solo il profumo di lui la faceva sentire senza fiato. Ancora in piedi lei aveva iniziato a succhiarlo, erano ancora vestiti e la sua bocca era già piena del suo cazzo.
Arrivando in camera hanno iniziato a spogliarsi, Sara era rimasta in perizoma e sul collo un foulard blu a tinta unica..Il suo corpo bello, maturo risplendeva nella luce che attraversava le finestre. I suoi seni pieni con i capezzoli duri rivolti in sù invitavano Kim ad ogni perversa fantasia.
E questo era facile notarlo della sua completa erezione.
Quando lui aveva cercato di slacciare il foulard le mani di Sara hanno cercato di fermarlo, ma il nodo si era sciolto rendendo evidenti i segni del morso di Alessio. A quel punto Kim aveva cercato i suoi vestiti – Hai scopato con tuo marito, sarai ancora sporca del suo seme.. Me ne vado. -
Quella frase distrusse ogni certezza in Sara, che per la vergogna non era riuscita neppure a formulare una risposta – Mi ha quasi stuprata ieri sera, e mi ha morso quel bastardo non volevo fare sesso con lui te lo giuro – dicendo quelle parole si era messa in ginocchio piangendo pregando il perdono. Lei singhiozzava cercando di abbracciarlo provando in tutti i modi di dissuaderlo dalla sua decisione.
L’erezione Kim però era imperiosa, non riusciva a non essere attratto da quel corpo, da quegli occhi segnati dalle lacrime, così aveva lasciato che quella calda bocca continuasse quel meraviglioso gioco.. Sara ci ha messo ancora più passione, gemeva, mentre il cazzo nero gli penetrava la bocca.
Poi era toccato a lui leccarla tra le cosce sode, nella sua umidità della vagina e mentre gli stava leccando il clitoride con le dita era dentro le piccole labbra.
Così lei si era lasciata andare ed era venuta aprendo del tutto le gambe aprendosi totalmente a lui.
Poi Kim si era alzato, era andato in sala ed era tornato con una piccola borsetta..Sara con aveva chiesto niente, era rimasta a cercare di far abbassare il suo battito.
Kim era salito nel letto, l’aveva fatta girare, le aveva abbassato la schiena ed aveva cominciato a toccargli il culetto, ora il direttore d’orchestra era lui.
Dalla borsetta aveva preso una crema e con le dita l’aveva spalmata sul culetto e sul suo pene ancore in tiro. Lei era rimasta ferma senza dire una parola, poteva fargli quello che voleva, era in completa soggezione.
Con forza l’ha penetrata davanti, con colpi di reni violenti e le natiche di Sara rimbalzavano ondeggiando facendo rumore. Dalla sua bocca suoni di godimento, dalla sua vagina rigagnoli di umori. Poi divaricandogli con le mani le natiche aveva cercato di entrare nel suo culo, una spinta secca ed era dentro.
Un grido di intenso dolore era uscito dalla bocca di Sara e Kim, più dolcemente, l’aveva penetrata sempre più in profondità fino in fondo. Aveva cominciato a spingere e ritrarsi ed in lei il dolore diveniva piacere, un piacere insostenibile, un rapimento estatico.
Kim aveva estratto dalla borsetta un vibratore di notevoli dimensioni e senza che Sara se ne rendesse conto lo aveva inserito nella sua vagina bagnata e lo muoveva dentro di lei.
Ora un velocissimo pensiero aveva sfiorato la mente di Sara la doppia penetrazione che aveva visto molti anni fa in un film porno. Forse l’unico porno visto in vita sua ed ora era lei a fare l’attrice di quel erotismo estremo..
Ha iniziato ad inarcare la schiena, andando indietro per far migliorare la penetrazione del cazzo e del vibratore nei suoi buchi, poi il l’esplosione il big bang.. l’orgasmo degli orgasmi.
Era quasi svenuta e non si era accorta che anche Kim voleva far finire il suo di orgasmo nella sua bocca, e Sara si era trovata con la faccia e la gola invasa da quel dolce liquido bianco.
Tutto era finito li, come sempre quasi senza parole si erano lasciati.
Diario di Sara
16 marzo
Basta, non posso andare avanti così, questa non sono io..
Hai goduto? Si come no mai, mai come stamattina.
Lo rifaresti? Si.
(fine diario)
Sara aveva il cervello da recuperare quando in ufficio gli era arrivato un pacco, l’aveva aperto: una lettera ed una chiavetta usb, nessun indirizzo del mittente. Aveva aperto la lettera incuriosita aveva iniziato a leggere:
“Ciao mia cara mogliettina, ho le carte pronte per il divorzio devi solo firmarle. Questo è quello che chiedo: Appartamenti: quello di Capri, l’attico di viale Trieste, la casa in val Pusteria, quello che tu chiami la tua ‘cuccia’ e quello dove viviamo ( DA DOVE HAI DUE GIORNI PER ANDARTENE ). So che riuscirai a trovare un’altra soluzione con tutti gli immobili che hai. Parlando di denaro 600 Mila euro peri danni psicologici che mi hai arrecato. Spero che mi capirai ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre...sempre tuo Alessio. Dopo aver visto la chiavetta continua a leggere dietro..”
- Ma questo è davvero impazzito – aveva quasi gridato Sara.
Aveva inserito la chiavetta nel pc e nel video si vedeva lei che piangeva tra le gambe di Kim, poi con il suo cazzo tutto in bocca fino alla doppia penetrazione, tutto in primo piano, tutto di ottima qualità.
Il video si fermava con un suo primo piano spettinata, rossa in viso, il rimmel colato con la bocca aperta piena di sperma edaltri schizzi erano stratificati nelle sue guance, nel naso, nei capelli. Un fermoimmagine disgustante, inguardabile.
Era schioccata, sbalordita, aveva cominciato a piangere, a strapparsi i capelli.
Con un po’ di coraggio aveva girato la lettera: “Mia grandissima troia di moglie, non vuoi che la tua ricca e bigotta famiglia veda certe tue non troppo consone passioni per una madre attenta come te.. Non sarebbe bello per un’ avvocato che lavora spesso con le e prostitute far vedere che potresti tenere dei corsi in proposito.. Comunque interpretazione da Oscar.. Ultima cosa no devi sempre lasciare le cose giro, è stato facilissimo trovare le chiavi e farmi istallare un impianto di telecamere, che neanche Cinecittà possiede, nel tuo appartamento, nella tua ‘cuccia’ come lo chiami sempre tu...L’impianto lo hai pagato tu, ho usato la tua carta di credito, grazie anche per questo..Andrea lo vedrai quando e come lo deciderò io oppure anche il tribunale per l’affidamento vedrà le tue performance di grande attrice..
Un saluto anche da parte della “Profumeria Kimberly” anche Kim ha un potenziale come attore, pensa che i vostri incontri ti sono costati, o meglio ti costeranno 50 mila euro l’uno.. due scopate 100 mila euro e sono quelli che fanno salire a 600 mila le mie richieste in denaro invece che 500 mila che avrei voluto, ma è stato bravo e mi ha detto che sei proprio una grandissima puttana, Ultimissima cosa che mi fa davvero ridere “La puttana che aiuta le puttane” roba da Tinto Brass. Stammi bene.”
Diario di Sara
Senza data
------- ---------- il vuoto…
(fine diario)
Uscendo dall’ospedale, dove lavorava come chirurgo, Alessio , trentacinquenne bello, giovanile ed elegante aveva preso il cellulare aveva cambiato scheda sim ed aveva lasciato alcuni messaggi ad alcune segreterie:
- ciao Odette, l’appartamentino di Sara, quello che lei chiama ‘la cuccia’ sarà tuo appena fatto il divorzio, salutami e ringrazia tuo fratello Kim..Al– poi aveva cercato un altro numero:
- Grazie Kim i 100 mila arriveranno a divorzio effettuato.. Al-
Poi aveva composto un numero a memoria - Ciao Josefa, stasera partiamo , ho preso ferie, andiamo dove vuoi...ti amo-….
Aveva tolto la sim card gettandola in un tombino, aveva rimesso la sua e si era incamminato verso la sua nuova vita..
Diario di Sara:
15 marzo
Non l’ho più visto, non mi ha mai cercata, sto imponendomi di dimenticare ma non ci riesco..è più forte di me
(fine diario)
In quel preciso istante il suo cellulare ha suonato, era Josefa.
- L’ho rivisto adesso per la strada, sono sicura era proprio lui, ha girato la testa dall’altra parte per non vedermi..che bastardo – dice la ragazza nigeriana con il respiro affannato.-
- sei proprio sicura - risponde Sara.
- ne sono certa – e la nigeriana aveva chiuso la comunicazione.
Dopo quella dichiarazione in Sara la rabbia, verso quel marito traditore, divampata e d’impulso aveva preso il cellulare, cercando ‘Profumeria Kimberly’ ed aveva digitato un sms :”HO BISOGNO DI VEDERTI, HO VOGLIA DI TE.” ( Profumeria Kimberly era kim )
Alcuni minuti dopo la risposta: “ CI HAI MESSO UN PO’ PER CERCARMI, CREDEVO NON MI VOLESSI VEDERMI, QUANDO E DOVE? MI MANCHI ANCHE TU.” Le mani di Sara hanno iniziato a sudare, il cuore ha cominciato ad accelerare il suo battito, lo desiderava troppo; oltre il lavoro e suo figlio aveva solo lui in testa.
“DOMANI ALLE 10 SOTTO AL MIO APPARTAMENTO, OK?”.. In tensione aveva camminando senza sosta nel suo ufficio, dopo un’ora la risposta da Kim :”OK, A DOMANI NON VEDO L’ORA”.
Diario di Sara:
15 marzo
Quel verme traditore, ma chi ho sposato un mezzo uomo che non riesce neanche a farmi godere..ma ora ho Kim!!
Ci vediamo domani mattina, non vedo l’ora, sono tutta euforica ho voglia di lui, del suo odore delle sue mani su di me..ho voglia del suo…
( SONO USCITA DI TESTA, QUESTA NON SONO IO )
Però questa è l’ultima volta..dai forse la penultima.
(fine diario)
Alessio era a cena con gli amici, quel 15 marzo e durante la serata aveva ricevuto due sms, lui li aveva guardati, aveva sorriso a se stesso ed aveva continuato a sorseggiare un Americano per aperitivo.
Quella notte Sara non era riuscita a prendere sonno, quando verso mezzanotte il marito era rientrato veleggiando sui bicchieri bevuti, aveva di sicuro altre intenzioni.
L’ha presa e senza troppo delicatezza l’ha penetrata, Sara era rimasta immobile, e far bruciare la bramosia del marito fino al suo orgasmo. Lei era rimasta ferma con lo sguardo fisso piena di un senso di schifo, quando negli ultimi spasmi Alessio gli aveva morso il collo dicendogli a bassa voce -Sei una gran puttana -..Sara era corsa in bagno senza una parola, il collo tumefatto e con i segni evidenti del morso.
Diario di Sara:
15 marzo
Bastardo, mi ha praticamente stuprato, mi ha morso ha ragione Josefa, è diventato violento con me come faceva con lei..
Domani come faccio con questo segno, se lo vede Kim...
(fine diario).
Alle 10.05 lei e Kim erano nell’appartamento, solo il profumo di lui la faceva sentire senza fiato. Ancora in piedi lei aveva iniziato a succhiarlo, erano ancora vestiti e la sua bocca era già piena del suo cazzo.
Arrivando in camera hanno iniziato a spogliarsi, Sara era rimasta in perizoma e sul collo un foulard blu a tinta unica..Il suo corpo bello, maturo risplendeva nella luce che attraversava le finestre. I suoi seni pieni con i capezzoli duri rivolti in sù invitavano Kim ad ogni perversa fantasia.
E questo era facile notarlo della sua completa erezione.
Quando lui aveva cercato di slacciare il foulard le mani di Sara hanno cercato di fermarlo, ma il nodo si era sciolto rendendo evidenti i segni del morso di Alessio. A quel punto Kim aveva cercato i suoi vestiti – Hai scopato con tuo marito, sarai ancora sporca del suo seme.. Me ne vado. -
Quella frase distrusse ogni certezza in Sara, che per la vergogna non era riuscita neppure a formulare una risposta – Mi ha quasi stuprata ieri sera, e mi ha morso quel bastardo non volevo fare sesso con lui te lo giuro – dicendo quelle parole si era messa in ginocchio piangendo pregando il perdono. Lei singhiozzava cercando di abbracciarlo provando in tutti i modi di dissuaderlo dalla sua decisione.
L’erezione Kim però era imperiosa, non riusciva a non essere attratto da quel corpo, da quegli occhi segnati dalle lacrime, così aveva lasciato che quella calda bocca continuasse quel meraviglioso gioco.. Sara ci ha messo ancora più passione, gemeva, mentre il cazzo nero gli penetrava la bocca.
Poi era toccato a lui leccarla tra le cosce sode, nella sua umidità della vagina e mentre gli stava leccando il clitoride con le dita era dentro le piccole labbra.
Così lei si era lasciata andare ed era venuta aprendo del tutto le gambe aprendosi totalmente a lui.
Poi Kim si era alzato, era andato in sala ed era tornato con una piccola borsetta..Sara con aveva chiesto niente, era rimasta a cercare di far abbassare il suo battito.
Kim era salito nel letto, l’aveva fatta girare, le aveva abbassato la schiena ed aveva cominciato a toccargli il culetto, ora il direttore d’orchestra era lui.
Dalla borsetta aveva preso una crema e con le dita l’aveva spalmata sul culetto e sul suo pene ancore in tiro. Lei era rimasta ferma senza dire una parola, poteva fargli quello che voleva, era in completa soggezione.
Con forza l’ha penetrata davanti, con colpi di reni violenti e le natiche di Sara rimbalzavano ondeggiando facendo rumore. Dalla sua bocca suoni di godimento, dalla sua vagina rigagnoli di umori. Poi divaricandogli con le mani le natiche aveva cercato di entrare nel suo culo, una spinta secca ed era dentro.
Un grido di intenso dolore era uscito dalla bocca di Sara e Kim, più dolcemente, l’aveva penetrata sempre più in profondità fino in fondo. Aveva cominciato a spingere e ritrarsi ed in lei il dolore diveniva piacere, un piacere insostenibile, un rapimento estatico.
Kim aveva estratto dalla borsetta un vibratore di notevoli dimensioni e senza che Sara se ne rendesse conto lo aveva inserito nella sua vagina bagnata e lo muoveva dentro di lei.
Ora un velocissimo pensiero aveva sfiorato la mente di Sara la doppia penetrazione che aveva visto molti anni fa in un film porno. Forse l’unico porno visto in vita sua ed ora era lei a fare l’attrice di quel erotismo estremo..
Ha iniziato ad inarcare la schiena, andando indietro per far migliorare la penetrazione del cazzo e del vibratore nei suoi buchi, poi il l’esplosione il big bang.. l’orgasmo degli orgasmi.
Era quasi svenuta e non si era accorta che anche Kim voleva far finire il suo di orgasmo nella sua bocca, e Sara si era trovata con la faccia e la gola invasa da quel dolce liquido bianco.
Tutto era finito li, come sempre quasi senza parole si erano lasciati.
Diario di Sara
16 marzo
Basta, non posso andare avanti così, questa non sono io..
Hai goduto? Si come no mai, mai come stamattina.
Lo rifaresti? Si.
(fine diario)
Sara aveva il cervello da recuperare quando in ufficio gli era arrivato un pacco, l’aveva aperto: una lettera ed una chiavetta usb, nessun indirizzo del mittente. Aveva aperto la lettera incuriosita aveva iniziato a leggere:
“Ciao mia cara mogliettina, ho le carte pronte per il divorzio devi solo firmarle. Questo è quello che chiedo: Appartamenti: quello di Capri, l’attico di viale Trieste, la casa in val Pusteria, quello che tu chiami la tua ‘cuccia’ e quello dove viviamo ( DA DOVE HAI DUE GIORNI PER ANDARTENE ). So che riuscirai a trovare un’altra soluzione con tutti gli immobili che hai. Parlando di denaro 600 Mila euro peri danni psicologici che mi hai arrecato. Spero che mi capirai ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre...sempre tuo Alessio. Dopo aver visto la chiavetta continua a leggere dietro..”
- Ma questo è davvero impazzito – aveva quasi gridato Sara.
Aveva inserito la chiavetta nel pc e nel video si vedeva lei che piangeva tra le gambe di Kim, poi con il suo cazzo tutto in bocca fino alla doppia penetrazione, tutto in primo piano, tutto di ottima qualità.
Il video si fermava con un suo primo piano spettinata, rossa in viso, il rimmel colato con la bocca aperta piena di sperma edaltri schizzi erano stratificati nelle sue guance, nel naso, nei capelli. Un fermoimmagine disgustante, inguardabile.
Era schioccata, sbalordita, aveva cominciato a piangere, a strapparsi i capelli.
Con un po’ di coraggio aveva girato la lettera: “Mia grandissima troia di moglie, non vuoi che la tua ricca e bigotta famiglia veda certe tue non troppo consone passioni per una madre attenta come te.. Non sarebbe bello per un’ avvocato che lavora spesso con le e prostitute far vedere che potresti tenere dei corsi in proposito.. Comunque interpretazione da Oscar.. Ultima cosa no devi sempre lasciare le cose giro, è stato facilissimo trovare le chiavi e farmi istallare un impianto di telecamere, che neanche Cinecittà possiede, nel tuo appartamento, nella tua ‘cuccia’ come lo chiami sempre tu...L’impianto lo hai pagato tu, ho usato la tua carta di credito, grazie anche per questo..Andrea lo vedrai quando e come lo deciderò io oppure anche il tribunale per l’affidamento vedrà le tue performance di grande attrice..
Un saluto anche da parte della “Profumeria Kimberly” anche Kim ha un potenziale come attore, pensa che i vostri incontri ti sono costati, o meglio ti costeranno 50 mila euro l’uno.. due scopate 100 mila euro e sono quelli che fanno salire a 600 mila le mie richieste in denaro invece che 500 mila che avrei voluto, ma è stato bravo e mi ha detto che sei proprio una grandissima puttana, Ultimissima cosa che mi fa davvero ridere “La puttana che aiuta le puttane” roba da Tinto Brass. Stammi bene.”
Diario di Sara
Senza data
------- ---------- il vuoto…
(fine diario)
Uscendo dall’ospedale, dove lavorava come chirurgo, Alessio , trentacinquenne bello, giovanile ed elegante aveva preso il cellulare aveva cambiato scheda sim ed aveva lasciato alcuni messaggi ad alcune segreterie:
- ciao Odette, l’appartamentino di Sara, quello che lei chiama ‘la cuccia’ sarà tuo appena fatto il divorzio, salutami e ringrazia tuo fratello Kim..Al– poi aveva cercato un altro numero:
- Grazie Kim i 100 mila arriveranno a divorzio effettuato.. Al-
Poi aveva composto un numero a memoria - Ciao Josefa, stasera partiamo , ho preso ferie, andiamo dove vuoi...ti amo-….
Aveva tolto la sim card gettandola in un tombino, aveva rimesso la sua e si era incamminato verso la sua nuova vita..
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