Mi sono tolto le corna
di
Le due cantine
genere
tradimenti
Siamo diventati amici in chat. Una volta ho fissato un appuntamento, di quelli al buio, non credendo che quella potesse essere mia moglie. Non si vedeva bene il viso, ma dopo sei anni di matrimonio forse conosco meglio il suo corpo del mio. Vado all'appuntamento, cappellino da basket ed un giubbetto appena comprato in saldo che poi regalerò a Tommy, il mio amico senzatetto, in un hotel appena fuori dal centro. Arrivo con 10 minuti di ritardo per essere certo che lei sia già lì. Guardo dalla vetrata senza farmi vedere ed è proprio Ada, mia moglie. Bella, con i capelli mori lisci a caschetto ― come Penelope ― dice sempre lei, vestita da escort anche se sono le cinque del pomeriggio. Torno mestamente verso casa e sento un vuoto dentro me che mi permette a stento di respirare. Decido di bere qualcosa, entro nel bar vicino, da dove vedo la porta a vetri dell'hotel e ordino una Sambuca con le mosche. Prendo in bocca un granello di caffè mordo e butto giù un sorso di quel liquore aromatico. Una parte di me non si vuole convincere, non era lei? Era una che le assomigliava? Mia moglie esce, si ferma davanti all'ingresso di quell'hotel e vedo che maneggia con il telefono. E' proprio lei? Finisco di bere e ne ordino un'altra ed il barista mi guarda strano e mentre me la porta, Ada è ancora lì fuori, volge lo sguardo dove sto guardando io
― Le ha tirato un bidone? ―
― Chi scusi? ―
― Quella lì, dall'altra parte della strada.. La settimana scorsa ci siamo conosciuti meglio, se capisce cosa intendo, merita. La prima volta che sono andato.. solo un lavoro con la bocca. Poi con 50 euro ti fa togliere tutte le voglie. ―
― La vede spesso qui? ―
― Due o tre volte alla settimana, quasi quasi la chiamo ―
Con un sorso finisco di bere, pago e ringrazio. Mia moglie starà tornando a casa. Mentre cammino mi viene in mente che per tre giorni va a fare un corso di formazione. Altro che corso..
La testa è completamente svuotata, mi vagano come proiettili mille domande: Perché? Da quando? Cosa gli manca? Il mio 'io' più cattivo vorrebbe torturarla, farla soffrire fisicamente ma non sono un violento, sono purtroppo uno stupido razionale. Poi ripenso al barista è bel ragazzo ma niente di più. Mi guardo in una vetrina e mi vedo ancora bello, giovanile, magro. Ho 36 anni, due più di mia moglie, ma siamo, esteriormente una bella coppia. A letto 'giochiamo' spesso quasi come i primi tempi. Le domande si affollano come al check-in di un aeroporto. Ma non riescono a partire dalla mia testa.
Due giorni dopo, dopo essermi scusato per il mancato incontro, ho proposto un'altra data avendo elaborato un piano. Intanto inizierò a giocare sporco anch'io. Ester la mia segretaria, io sono un veterinario, mi è piaciuta dalla prima volta che l'ho conosciuta, quando ancora non lavorava da me. Abbiamo un feeling straordinario, siamo stati così vicini dall'andare a letto che per un periodo scopavo mia moglie anche due tre volte al giorno, la mattina soprattutto così da togliermi strani pensieri e di non rischiare di fare brutte figure con Ester. Non l'ho mai fatto con Ester per una questione di rispetto verso Ada e adesso mi sento un vero coglione, 'tu la ami, non fare cazzate, il tradimento prima o poi si viene a scoprire'. Che pagliaccio che mi sento, faccio proprio ridere.
A casa la nostra vita va come sempre, lei mi spiega del suo lavoro al supermercato io invento qualcosa che non tirare fuori tutto il magone che provo. Ma come fai a mentire così? Inizio ad imbastire il contrattacco. Torno dal barista:
― Scusi la domanda strana, quelle due volte.. sempre la stessa stanza? ―
― Di chi parla? a sì ora ricordo, la tipa capelli a caschetto, terza misura, culo da 'cubana'? ―
― Sì lei non serve che vada avanti insomma sempre la solita camera? ―
― Sì sempre la 34. Ne sono sicuro perché con un cliente che viene qui, uno che beve forte, la chiamiamo "quella della 34", e lui ci va almeno una volta alla settimana. Mi sembra che la moretta l'abbia prenotata: lunedì il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 20, per lo meno è quello che mi ha detto. ―
Il mercoledì prenoto la stanza installo delle telecamere ad infrarossi, nascondendole che neppure Sean Connery in 007, e torno a casa. Telefono a Gino un amico di università che non vedo praticamente mai e gli spiego la situazione. Alla fine all'incontro di domani con mia moglie andrà lui, gli passo le consegne per l'attivazione delle telecamere e al telefono mi chiede quasi impaurito:
― Ma cazzarola Paolo mi stai chiedendomi di fottermi tua moglie, davvero? ―
― Fai come se fossi a 'casa' mia. Gino la pagherà con gli interessi. ―
Proprio parlando di interessi, chiamo Ada e le dico che farò tardi perché devo fare l'inventario dei medicinali. Vado al pc e inizio la lista di quello che non vedrà mai più, di quello che gli toglierò avendo le prove schiaccianti del tradimento. allora:
1) dall'attico dove viviamo deve sgomberare le sue cose
2) i conti cointestati li ho già reindirizzati ad un mio nuovo conto personale
3) la casetta al mare, eredità dei miei, ovviamente, neppure con il binocolo la vede
Quello che gli lascio e il piccolo monolocale che stiamo sistemando, dove mancano ancora le allacciature di luce e gas e la sua gran voglia di essere troia.
I genitori di lei sono estremamente bigotti, un video come quello li sconvolgerebbe, tanto quanto i colleghi di lavoro. Se vedessero Ada in 'azione' non credo che lei riuscirebbe a fare la direttrice di un supermercato tanto tranquillamente. Ho redatto in forma più elegante il tutto e ho già firmato. Mancano solo le sue. Ho speso un sacco ma anche da distanza sul portatile potrò vedere tutto in diretta e so che starò malissimo. Ma sarà un male necessario, meglio un distacco duro e definitivo. Intanto ho cominciato a fare un po' il 'filo' a Ester che mi risponde ai sms in modo così dolce che mi fa tenerezza. Tra l'altro Ester è bellissima, ha 32 anni, è castana con una cascata di capelli ricci, occhi verdi, visino delicato. Il suo corpo è sportivo, ha tutte le sue curve dove servono. Il giorno del 'condor' è arrivato. Mi apposto in macchina fuori dall'albergo e dallo schermo vedo mia moglie e Gino che entrano nella stanza 34. Si abbracciano e si baciano sulle labbra. Le ascelle mi sudano copiosamente, vorrei entrare e sfondare la porta. Continuo a farmi del male, mia moglie si abbassa tra le gambe del mio amico gli tira fuori il cazzo e lo lecca, gli fa ruotare la lingua sulla cappella. Vedo la testa di lui girarsi indietro quando Ada se lo prende in bocca ed inizia a spompinarlo. La scena per me è tremenda la sto odiando con tutto me stesso. Poi Ada si spoglia nuda e si fa leccare la fica, vedo che le sta piacendo tanto, prende Gino per le spalle e se lo mette tra le gambe, i 16 cm circa del suo pene si perdono dentro al corpo di Ada. Mi accendo una sigaretta cercando di non pensare. Passano i minuti e mia moglie è a pecorina e riesco a vederle bene la faccia con la seconda telecamera e caoisco che sta godendo. Percepisco che Gino sia venuto quando si staccano, come i cani per strada si ripuliscono e si rivestono. Le ultime scene mi sembrano quelle di una visita ginecologica appena finita, ma non lo sono. Anzi sarei io, da veterinario, a dovergli fare un controllo a quella vacca. Torno a casa veloce rimonto il video alla meglio lo copio in una chiavetta, preparo il documento da firmare e chiamo Gino:
― Non ti preoccupare, passa da me alle 20.00. non ci sono problemi. Vieni al bar che ti ho detto beviamo un Negroni insieme e torni a Torino, ok? ―
Cerca di dirmi qualcosa ma io ho già chiuso. Telefono a Ada:
― Ci beviamo un aperitivo?, ho avuto una giornata pesante. ―
― Va bene amore, sono ancora al corso facciamo alle 19.30 da Toni? ―
Alle 19.30 arriva si siede con me che ho già un Negroni in mano lei prende un prosecco. Ho la valigetta del portatile con me e tutti i documenti del divorzio.
― Come è andata la giornata cucciolo? ―
― Solito, supermercato e quella palla di corso.. ―
Parliamo un po' di stupidaggini quando vedo il suo viso sbiancarsi mi giro e vedo Gino venire verso di noi. Lei era paralizzata. Avevo insistito molto con Gino per averlo a quel confronto, ai tempi dell'università tante volte lo avevo tolto dai guai e un po' rinfacciandoglielo lo avevo convinto.
― Gino ti vedo stanco, ti va un Negroni? Gino, mia moglie. Cos'è non vi presentate?. ―
Tiro fuori il pc inserisco la chiavetta e partono le immagini prima che Ada abbia detto una sola parola. Quando si vede con il cazzo di Gino in bocca inizia a piangere, si alza e fa per andarsene.
― E' capitato solo una volta, te lo giuro, io ti amo Paolo. ―
― Diciamo che OGGI è capitato solo una volta, Gino è un mio vecchio amico, incastrarti è stato facilissimo con una del mestiere come te. Siediti, leggi e firma. Hai tempo una settimana per levarti dalla palle. ―
Mesi dopo è tornata a prendere le sue ultime cose sono andato ad aprire completamente nudo quando lei ha ricominciato, come in tutti i mesi da quando è tornata sola, con la sua ricerca di scusarsi:
― Ti prego Paolo non riesco a stare senza di te, dammi un'altra possibilità. Farò tutto quello che vuoi. ―
Parlava piangendo a bassa voce quando dalla camera che era stata nostra è uscita Ester solo con il perizoma non si era accorta di Ada.
― Se mi serve qualcosa per l'avvocato passo all'hotel il lunedì il mercoledì o il venerdì, giusto? Se devo passo verso le 16.30 così poi ti faccio lavorare in pace. Togli le telecamere, altrimenti potrei fare altri video e farti diventare una pornostar. Stammi bene cara.―
― Le ha tirato un bidone? ―
― Chi scusi? ―
― Quella lì, dall'altra parte della strada.. La settimana scorsa ci siamo conosciuti meglio, se capisce cosa intendo, merita. La prima volta che sono andato.. solo un lavoro con la bocca. Poi con 50 euro ti fa togliere tutte le voglie. ―
― La vede spesso qui? ―
― Due o tre volte alla settimana, quasi quasi la chiamo ―
Con un sorso finisco di bere, pago e ringrazio. Mia moglie starà tornando a casa. Mentre cammino mi viene in mente che per tre giorni va a fare un corso di formazione. Altro che corso..
La testa è completamente svuotata, mi vagano come proiettili mille domande: Perché? Da quando? Cosa gli manca? Il mio 'io' più cattivo vorrebbe torturarla, farla soffrire fisicamente ma non sono un violento, sono purtroppo uno stupido razionale. Poi ripenso al barista è bel ragazzo ma niente di più. Mi guardo in una vetrina e mi vedo ancora bello, giovanile, magro. Ho 36 anni, due più di mia moglie, ma siamo, esteriormente una bella coppia. A letto 'giochiamo' spesso quasi come i primi tempi. Le domande si affollano come al check-in di un aeroporto. Ma non riescono a partire dalla mia testa.
Due giorni dopo, dopo essermi scusato per il mancato incontro, ho proposto un'altra data avendo elaborato un piano. Intanto inizierò a giocare sporco anch'io. Ester la mia segretaria, io sono un veterinario, mi è piaciuta dalla prima volta che l'ho conosciuta, quando ancora non lavorava da me. Abbiamo un feeling straordinario, siamo stati così vicini dall'andare a letto che per un periodo scopavo mia moglie anche due tre volte al giorno, la mattina soprattutto così da togliermi strani pensieri e di non rischiare di fare brutte figure con Ester. Non l'ho mai fatto con Ester per una questione di rispetto verso Ada e adesso mi sento un vero coglione, 'tu la ami, non fare cazzate, il tradimento prima o poi si viene a scoprire'. Che pagliaccio che mi sento, faccio proprio ridere.
A casa la nostra vita va come sempre, lei mi spiega del suo lavoro al supermercato io invento qualcosa che non tirare fuori tutto il magone che provo. Ma come fai a mentire così? Inizio ad imbastire il contrattacco. Torno dal barista:
― Scusi la domanda strana, quelle due volte.. sempre la stessa stanza? ―
― Di chi parla? a sì ora ricordo, la tipa capelli a caschetto, terza misura, culo da 'cubana'? ―
― Sì lei non serve che vada avanti insomma sempre la solita camera? ―
― Sì sempre la 34. Ne sono sicuro perché con un cliente che viene qui, uno che beve forte, la chiamiamo "quella della 34", e lui ci va almeno una volta alla settimana. Mi sembra che la moretta l'abbia prenotata: lunedì il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 20, per lo meno è quello che mi ha detto. ―
Il mercoledì prenoto la stanza installo delle telecamere ad infrarossi, nascondendole che neppure Sean Connery in 007, e torno a casa. Telefono a Gino un amico di università che non vedo praticamente mai e gli spiego la situazione. Alla fine all'incontro di domani con mia moglie andrà lui, gli passo le consegne per l'attivazione delle telecamere e al telefono mi chiede quasi impaurito:
― Ma cazzarola Paolo mi stai chiedendomi di fottermi tua moglie, davvero? ―
― Fai come se fossi a 'casa' mia. Gino la pagherà con gli interessi. ―
Proprio parlando di interessi, chiamo Ada e le dico che farò tardi perché devo fare l'inventario dei medicinali. Vado al pc e inizio la lista di quello che non vedrà mai più, di quello che gli toglierò avendo le prove schiaccianti del tradimento. allora:
1) dall'attico dove viviamo deve sgomberare le sue cose
2) i conti cointestati li ho già reindirizzati ad un mio nuovo conto personale
3) la casetta al mare, eredità dei miei, ovviamente, neppure con il binocolo la vede
Quello che gli lascio e il piccolo monolocale che stiamo sistemando, dove mancano ancora le allacciature di luce e gas e la sua gran voglia di essere troia.
I genitori di lei sono estremamente bigotti, un video come quello li sconvolgerebbe, tanto quanto i colleghi di lavoro. Se vedessero Ada in 'azione' non credo che lei riuscirebbe a fare la direttrice di un supermercato tanto tranquillamente. Ho redatto in forma più elegante il tutto e ho già firmato. Mancano solo le sue. Ho speso un sacco ma anche da distanza sul portatile potrò vedere tutto in diretta e so che starò malissimo. Ma sarà un male necessario, meglio un distacco duro e definitivo. Intanto ho cominciato a fare un po' il 'filo' a Ester che mi risponde ai sms in modo così dolce che mi fa tenerezza. Tra l'altro Ester è bellissima, ha 32 anni, è castana con una cascata di capelli ricci, occhi verdi, visino delicato. Il suo corpo è sportivo, ha tutte le sue curve dove servono. Il giorno del 'condor' è arrivato. Mi apposto in macchina fuori dall'albergo e dallo schermo vedo mia moglie e Gino che entrano nella stanza 34. Si abbracciano e si baciano sulle labbra. Le ascelle mi sudano copiosamente, vorrei entrare e sfondare la porta. Continuo a farmi del male, mia moglie si abbassa tra le gambe del mio amico gli tira fuori il cazzo e lo lecca, gli fa ruotare la lingua sulla cappella. Vedo la testa di lui girarsi indietro quando Ada se lo prende in bocca ed inizia a spompinarlo. La scena per me è tremenda la sto odiando con tutto me stesso. Poi Ada si spoglia nuda e si fa leccare la fica, vedo che le sta piacendo tanto, prende Gino per le spalle e se lo mette tra le gambe, i 16 cm circa del suo pene si perdono dentro al corpo di Ada. Mi accendo una sigaretta cercando di non pensare. Passano i minuti e mia moglie è a pecorina e riesco a vederle bene la faccia con la seconda telecamera e caoisco che sta godendo. Percepisco che Gino sia venuto quando si staccano, come i cani per strada si ripuliscono e si rivestono. Le ultime scene mi sembrano quelle di una visita ginecologica appena finita, ma non lo sono. Anzi sarei io, da veterinario, a dovergli fare un controllo a quella vacca. Torno a casa veloce rimonto il video alla meglio lo copio in una chiavetta, preparo il documento da firmare e chiamo Gino:
― Non ti preoccupare, passa da me alle 20.00. non ci sono problemi. Vieni al bar che ti ho detto beviamo un Negroni insieme e torni a Torino, ok? ―
Cerca di dirmi qualcosa ma io ho già chiuso. Telefono a Ada:
― Ci beviamo un aperitivo?, ho avuto una giornata pesante. ―
― Va bene amore, sono ancora al corso facciamo alle 19.30 da Toni? ―
Alle 19.30 arriva si siede con me che ho già un Negroni in mano lei prende un prosecco. Ho la valigetta del portatile con me e tutti i documenti del divorzio.
― Come è andata la giornata cucciolo? ―
― Solito, supermercato e quella palla di corso.. ―
Parliamo un po' di stupidaggini quando vedo il suo viso sbiancarsi mi giro e vedo Gino venire verso di noi. Lei era paralizzata. Avevo insistito molto con Gino per averlo a quel confronto, ai tempi dell'università tante volte lo avevo tolto dai guai e un po' rinfacciandoglielo lo avevo convinto.
― Gino ti vedo stanco, ti va un Negroni? Gino, mia moglie. Cos'è non vi presentate?. ―
Tiro fuori il pc inserisco la chiavetta e partono le immagini prima che Ada abbia detto una sola parola. Quando si vede con il cazzo di Gino in bocca inizia a piangere, si alza e fa per andarsene.
― E' capitato solo una volta, te lo giuro, io ti amo Paolo. ―
― Diciamo che OGGI è capitato solo una volta, Gino è un mio vecchio amico, incastrarti è stato facilissimo con una del mestiere come te. Siediti, leggi e firma. Hai tempo una settimana per levarti dalla palle. ―
Mesi dopo è tornata a prendere le sue ultime cose sono andato ad aprire completamente nudo quando lei ha ricominciato, come in tutti i mesi da quando è tornata sola, con la sua ricerca di scusarsi:
― Ti prego Paolo non riesco a stare senza di te, dammi un'altra possibilità. Farò tutto quello che vuoi. ―
Parlava piangendo a bassa voce quando dalla camera che era stata nostra è uscita Ester solo con il perizoma non si era accorta di Ada.
― Se mi serve qualcosa per l'avvocato passo all'hotel il lunedì il mercoledì o il venerdì, giusto? Se devo passo verso le 16.30 così poi ti faccio lavorare in pace. Togli le telecamere, altrimenti potrei fare altri video e farti diventare una pornostar. Stammi bene cara.―
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