La confessione

di
genere
corna



Confesso al mio fidanzato il mio piacere ad essere osservata, provocando una spirale di eccitazione che cambierà il corso delle nostre vite. (consiglio di leggere prima il racconto “Mostrarmi in Sardegna”).

Il giorno dopo che Marco mi aveva osservata senza mutandine e si era masturbato in bagno pensando alla mia figa fu un vero calvario in spiaggia.

La tensione sessuale era evidente tra di noi, lui passò tutta la giornata con gli occhi fissi sul mio corpo e non perdeva l’occasione per fissarmi il fisico con aria languida.

Per me non fu molto diverso, indossavo occhiali da sole che dissimulavano il mio sguardo, ma la sensazione di essere spiata in spiaggia ed il pensiero di lui che mi aveva osservata in mezzo alle gambe a pochi cm da me mi fece bagnare per tutta la giornata.

Non potevo fare a meno di pensare a quando si era chiuso in bagno per masturbarsi e quell’immagine mi fece perdere la testa.

Non vedevo l’ora di rimanere da sola e correre ai ripari con una masturbazione furiosa, ma mia figa iniziò letteralmente a colare ed avevo paura che si iniziasse a vedere.

Continuavo a sentire i suoi occhi addosso e desideravo spogliarmi davanti a lui, spogliarmi davanti a tutti. Non avevo mai provato un desiderio così forte di farmi vedere e desiderare.

Istintivamente iniziai a strusciare le mie cosce una sull’altra cercando di alleviare il mio piacere, ma questo invece che rilassarmi peggiorò le cose, di molto.

La necessità di godere divenne praticamente intollerabile e Marco se n’era accorto, sicuramente.

Se prima mi fissava soprattutto le tette ed il sedere, iniziò a fissarmi le gambe e le mutande del costume.

Era praticamente ipnotizzato dai miei movimenti leggeri e fu li che decisi di controllare se tutto quello spiarmi aveva sortito effetti.

Gli guardai il costume all’altezza del pacco e constatai che effettivamente aveva il cazzo duro; il gonfiore era evidentissimo e lui non fece nulla per dissimulare.

Eravamo in spiaggia, la sua ragazza, la mia amica Stefy, era a pochi metri da lui e stava compilando un noiosissimo cruciverba mentre lui come se nulla fosse continuava a fissarmi.

Che porco pensai.

Quanto avrei voluto in quel momento che il mondo fosse scomparso anche solo per un minuto e fossimo rimasti da soli per vederglielo e toccarglielo.

Gli avrei fatto una sega pazzesca e tra me e me scommettevo sul fatto che l’avrei fatto venire in meno di un minuto, mentre mi toccavo e venivo anche io.

I miei sogni furono interrotti dal mio fidanzato che mi parlava, non aveva capito nemmeno una parola di cosa mi aveva appena detto e mi ritrovai a rispondergli con la voce rotta dall’eccitazione.

A metà pomeriggio non ce la feci più, avevo bisogno di godere e così dissi al mio fidanzato che sarei tornata a casa per farmi una doccia.

Il piano nella mia testa era semplice, appena entrata in casa mi sarei fiondata in camera, mi sarei sfilata il costume ed immediatamente avrei iniziato a toccarmela, penetrandomela con due dita mentre con l’altra mano mi sfregavo.

Il mio fidanzato inaspettatamente mi disse che sarebbe venuto con me, anche lui era cotto dal sole.

Il mio semplice piano di rimanere da sola in casa per dare sfogo al mio piacere stava per crollare finchè per fortuna Stefy esordì dicendo:

-noi rimaniamo in spiaggia se non vi dispiace, a quest’ora il sole è più bello e ci facciamo ancora un bagno.

La spiaggia era molto vicina alla casa, perciò passarono davvero pochi minuti dalle mie fantasie a quando io ed il mio fidanzato ci trovammo soli in casa.

Mi tolsi il pezzo di sotto mentre mi avviavo verso il bagno e non feci in tempo a togliermi il reggiseno che me lo ritrovai dietro.

Con aria maliziosa mi toccò il culo e i fissò negli occhi.

Forse, forse, avrei ottenuto ancora di meglio che una masturbazione solitaria.

Senza dire nulla si inginocchiò dietro di me ed iniziò a baciarmi le natiche mentre me le afferrava.

Era stranamente in una posizione di sottomissione, iniziò a leccarmi tutto il culo dicendomi che avevo il culo più bello di tutta la spiaggia.

Non ce la facevo più.

Mi girai e gli sbattei letteralmente la figa in faccia.

Non fu la solita leccatina, iniziai a strusciargliela in faccia premendo come una pazza, era come se mi stessi scopando la sua faccia.

Ero completamente fradicia e lui iniziò a leccare come un pazzo. Stavo godendo come non mai.

Fu li che si fermò per qualche secondo:

- hai visto Marco come ti guardava in spiaggia, disse con la voce rotta

Quella frase fu come un fulmine nel mio cervello.

Non risposi, ma la mia figa ebbe una contrazione e per poco non venni immediatamente.

- Si è stato tutta la mattina a fissarti il culo, non te ne sei accorta?

Di nuovo non risposi, ma l’eccitazione raggiunse quasi il limite.

Riprese a leccarmi con ancora più intensità, mi mise la lingua dentro premendo con la faccia su tutta la figa.

Mi afferrò il culo e premette tutto il mio bacino verso la sua faccia quasi a volersi soffocare con la mia figa.

Non ci potevo credere, non era mai stato così sottomesso ed io non avevo mai provato tanto piacere.

Ad un certo punto interruppe nuovamente il lavoro dicendo, rivolgendosi a Marco:

-Quel porco non vedrà l’ora di farsi una sega stasera quando torna a casa ripensando al tuo culo dopo avertelo osservato tutto il giorno.

Non ce la feci più.

-aaaaaahhhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiiii

Vennì come mai nella mia vita.

La mi figa sbrodolò letteralmente sulla sua faccia contraendosi ripetutamente.

L’orgasmo durò tantissimo, non riuscivo a fermarmi dal piacere e continuai a strusciarla sulla sua faccia tutto il tempo.

Ero sconvolta dal mio orgasmo, ma ancora di più dalle parole del mio fidanzato.

Davvero aveva detto quelle cose?

Ci misi qualche secondo più del solito per riprendermi.

Lo feci alzare ed appoggiare alla lavatrice.

Gli chiesi di tirarsi fuori il cazzo che era duro come mai l’avevo visto.

Immediatamente glie lo afferrai stringendolo alla base.

Chiuse gli occhi con una smorfia di enorme piacere.

La mia mente iniziò a vacillare nuovamente e non so da dove venne fuori il mio coraggio ma gli dissi:

-sei un porcello, lo sai?

- uhm si, fu la sua scontata risposta

Così lo incalzai:

- Come mai hai il cazzo così duro?

Questa volta non rispose

La mia mano lo stava segando lentamente ed entrambi eravamo in uno stato di eccitazione mai visto.

- Non sei geloso che il tuo amico mi abbia guardato il culo in spiaggia? Andai dritta al punto ma con un tono non di rimproverò bensì con la voce timidamente rotta dall’eccitazione.

Anche questa volta non rispose ma il suo cazzo se possibile si indurì ancora di più.

-Uhm allora sei davvero un porco

Mi è sempre piaciuto prendere il controllo quando è così eccitato.

-dillo

-Di che sei un porco

Lo esortai accelerando il movimento con la mano

-si, sono un porco, confessò con la voce rotta.

-e non sei geloso che il culo della tua fidanzata abbia fatto venire il cazzo duro al tuo amico?

Gli strinsi il cazzo mentre gli feci questa domanda, glie lo strinsi forte.

Mi fissò negli occhi e sussurrò un no appena percettibile.

Decisi di incalzarlo.

-davvero non sei geloso a pensare che mi abbia osservato le gambe, il culetto e persino le mutandine del costume?

Eravamo entrambi completamente partiti, non so da dove mi vennero fuori le parole.

Il suo stato di eccitazione era evidente, i suoi occhi chiusi il suo cuore batteva come un martello pneumatico e la mia eccitazione non ancora placata del tutto contribuì a fare il passo successivo.

- Lo sai che…. Mi fermai, per la prima volta non avevo il coraggio di andare avanti in una frase detta mentre facevamo sesso.

Spalancò gli occhi mi fissò e mi esortò a proseguire:

- Lo sai che cosa? Mi disse con la voce rotta dall’eccitazione, quasi balbettando

Feci una pausa per qualche secondo accelerando la sega che gli stavo facendo e gustandomi il suo cazzo duro come il marmo nelle mie mani.

Lo avvicinai ai miei fianchi ed iniziai a strusciarmelo sul culo di lato mentre continuavo a segarlo.

Alcune gocce fuoriuscite dal suo casso si spalmarono sulla mia pelle quasi a voler anticipare quello che sarebbe successo di li a poco.

- Lo sai che il tuo amico non mi ha guardato solo il culo? Dissi tutto di un fiato.

Ormai il dado era stato lanciato.

Non mi rispose, ma mi guardò con sguardo implorante chiedendomi di proseguire.

- Lo sai che il tuo amico l’altro giorno ha visto la figa della tua fidanzata?

Pensavo che avrebbe avuto una reazione di gelosia o che per lo meno mi avrebbe risposto, ma non fece né disse nulla. Riuscì solo ad emettere un gemito chiudendo nuovamente gli occhi ed il suo cazzo si contrasse e si indurì se possibile ancora di più.

- Sai che l’altro giorno sono tornata a casa da sola, beh avevo tanta voglia ed ho iniziato a masturbarmi sul divano sperando di venire quanto prima.

Dissi tutto di un fiato.

- Ad un certo punto, mentre ero intenta a toccarmi, sentì la porta aprirsi e cercai di nascondermi in qualche modo, ma non ebbi il tempo di rivestirmi

Sgranò gli occhi fissandomi trafitto da un eccitazione senza controllo.

Omisi di raccontare i miei tentativi di far finta di essermi addormentata nuda sul divano ed iniziai ad arricchire il racconto con particolari inventati.

Non so cosa mi prese, la sua eccitazione e la mia si sommarono, e la mi a fantasia iniziò a galoppare.

Iniziai a provare un enorme piacere a continuare questo ricordo ed il mio fidanzato era completamente partito, quindi decisi di provare a vedere fino a dove si sarebbe spinta quella situazione.

- E così quando Marco è entrato mi ha vista!

- Ha visto la figa della tua ragazza

- Ha visto la figa bagnata della tua ragazza

Dissi queste tre frasi con voce autoritaria, non più timida come prima.

- Oh siiiii lo sentì gemere

Ormai avevo preso a segarlo con forza, continuando a sbattergli il cazzo sul mio culo ed a strusciarmelo ovunque. Era completamente partito.

La mia figa riprese a colare dall’eccitazione, ma ero tropo concentrata sul farlo godere per toccarmi anche io.

-mi ha fissato la figa per qualche secondo guardandomi tutto imbambolato.

-e gli è venuto duro all’istante.

Ormai non potevo più fermare la mia fantasia e l’eccitazione di quel racconto, così andai oltre.

- E allora se l’è tirato fuori, sai? Se è avvicinato di qualche metro e senza dire una parola se l’è tirato fuori.

- Era enorme ha iniziato a stringerselo alla base, come piace a te ed ha iniziato a segarsi davanti a me, senza dire una parola.

- Io glie l’ho fissato tutto il tempo ed ho ripreso a toccarmi.

Vedevo il mio fidanzato cercare di rallentare l’orgasmo, ma ormai era praticamente al limite, il porco.

- Non ti da fastidio che la tua fidanzata abbia visto il cazzo duro del tuo amico?

Gli dissi con aria di sfida

Non rispose e questo mi diede il coraggio per proseguire oltre.

- Allora si è avvicinato ancora di qualche passo, ormai era ad un metro da me. Io ero seduta sul divano e lui in piedi.

- Ha preso a segarsi davanti alla mia faccia, mentre mi masturbavo.

- Ohhh siiiiii, lo sentì gemere nuovamente.

- Non ce la facevo più sai…

- Ho deciso di afferrarglielo e di segarlo io stessa, mentì

- E così gli l’ho preso e l’ho segato forte, era enorme, il tuo amico ha un cazzo gigantesco.

Ormai il mio fidanzato era completamente partito, era questione di secondi prima che venisse.

- Glie l’ho segato davanti alla mia faccia e li è esploso. Si è svuotato completamente. Mi ha sborrata tutta, la faccia, le tette, le cosce, avevo il suo sperma ovunque.

Il mio ragazzo esplose. Nello stesso momento. Mi riempì la pancia, la figa, le cosce, venne come mai era venuto nella sua vita.

Gemette forte ed emisi non so più quanti schizzi, non finiva più.

- E bravo fidanzato, gli dissi, sono contenta che ti abbia fatto piacere pensarmi così porcella.

Da quel giorno la nostra vita cambiò in meglio e quello fu l’inizio dell’esplorazione di un nuovo lato del sesso e di nuove esperienze.
scritto il
2024-10-31
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