Come sono diventata un oggetto 4

di
genere
dominazione

Buongiorno, se volete contattarmi: genio20002.genio20002@gmail.com


Non saprei cosa mi lega a lui, chiunque sano di mente sarebbe scappato dopo la sera del compleanno di Matteo. Ma io non ci riesco. Lui mi fa sentire completa, quando finisce con me non provo pentimento per ciò che ho fatto, o meglio per ciò che mi viene fatto. Se il mio padrone è soddisfatto, sono a posto anche io.
Inoltre nonostante abbia fatto una pompa a 4 miei compagni di classe, non ci sono state ripercussioni a scuola. Non è mai uscito niente di quello che è successo.
Per questo motivo, in queste 2 settimane ho atteso con impazienza che si facesse vivo. Quando è tornato però non mi ha lasciato delusa.
Oggi è giovedì e di solito vado in palestra. Oggi però prima di uscire mi vibra il telefono e vedo un messaggio da parte sua. Non mi saluta, non mi chiede nemmeno come sto, dice solo: "domani vai a scuola senza mutande"
Ammetto che mi aspettavo qualcosa di diverso, un minimo di rapporto. Per questo mi limito ad un: "ok"
Evidentemente questa risposta non gli è piaciuta perché mi risponde: "visto che sei così cattiva dovrai indossare anche una cosa che ti lascerò oggi"
Io sono confusa, gli chiedo: "in che senso?"
Lui: "lo scoprirai"
Con la mente un po' in subbuglio vado in palestra. Quando torno a casa dopo l'allenamento mia madre mi dice: "qualcuno ti ha lasciato un pacco dalla porta, lo ha tuo padre di là"
Panico, qualsiasi cosa sia, non può vederlo mio padre, soprattutto se a mandarlo è Mike. Corro in salotto e per fortuna il pacco è ancora chiuso, lo prendo e lo porto nella mia stanza.
Apro e vedo che c'è uno di quei vibratori da indossare che danno impulsi a distanza. C'è pure una gonna non particolarmente corta per fortuna e una maglietta bianca. In allegato un bigliettino: "Ecco il tuo outfit per domani"
Ammetto che ha gusto, mi piace quello che vedo. Sono un po' eccitata all'idea di dover indossare quel vibratore domani a scuola. Si prospetta una giornata interessante.
*Venerdì mattina*
Mi preparo ed esco, mi sono messa il reggiseno perché la maglia bianca sennò lasciava troppo poco all'immaginazione e poi non mi ha detto di non poterlo indossare.
Per il resto i vestiti sono quelli che mi ha dato lui, più l'aggiunta del vibratore, già posizionato.
Le prime ore passano velocemente, quasi mi dimentico. All'inizio della terza ora, inizia la tortura. Fortuna vuole che sia l'ora subito prima della ricreazione. Mike probabilmente ha deciso di dover giocare con me e attiva il vibratore sin da subito a una velocita molto sostenuta. L'impatto iniziale mi lascia senza parole, quasi mi strozzo con la saliva. Il peggio però viene passati 5/10 minuti quando sono estremamente eccitata ma non posso fare rumore.
Mi arriva un messaggio che dice: "apri le gambe puttana"
Mi accorgo però che non è Mike a scrivermi, bensì Matte. Apro leggermente le gambe ma non tanto da fargli vedere. Per questo noto il suo sguardo contrariato. A 5 minuti dalla campanella sta continuando questa tortura, e Mike mi scrive: "a ricreazione segui mio fratello nello spogliatoio della palestra"
E così sia, ormai sono nelle mani di Matte. Suona la campanella e mi alzo di fretta. Non resisto più. Matte mi raggiunge, insieme e in silenzio ci avviamo giù. In ogni caso non riuscirei a parlare in questo momento.
Arrivati giù entriamo nello spogliatoio maschile completo vuoto. Il vibratore smette di funzionare e vedo Matteo tirarsi giù i pantaloni e sedersi su una panca. Mi guarda e mi fa: "cosa fai lì imbambolata, fai il tuo lavoro troia"
Speravo oggi volesse scopare, almeno potevo venire, invece vuole la mia bocca.
Mi avvicino e mi inginocchio. Abbasso le sue mutande e lo prendo in bocca. È già duro ma a differenza di due settimane fa oggi sembra resistere molto di più. Mi ci metto con impegno, lui invece prende il telefono e inizia a scrivere a non so chi, come se io non esistessi. Questo mi fa arrabbiare, come si permette di non considerarmi in questo modo.
Quindi ci metto ancora più impegno e tecnica nel mio pompino, sino a quando viene nella mia bocca.
Una volta finito mi dice: "pulisci il cazzo"
Eseguo e lui si alza. Si tira su i pantaloni e con un sorriso cattivo mi dice: "visto che in classe non hai aperto abbastanza le gambe fa fami vedere, ora lasciami le mutande, starai le altre 3 ore senza"
Lo guardo e rispondo: "tuo fratello mi ha detto di venire senza, non le ho"
Il suo sguardo è quello di uno che si aspettava questa risposta allora dice: "peccato allora dovrai darmi il reggiseno, in un modo o nell'altro dovrai pagare"
Spalancò gli occhi, la mia maglia se a contatto con la pelle, non lascia troppissimo all'immaginazione.
Mi vede titubante allora dice: "subito"
Così costretta mi levo e gli dò il reggiseno. Mi sento così scoperta.
Suona la campanella e ancora una volta mi dice: "ora io salgo, tu aspetta 5 minuti, non voglio che pensino che sia stato con una come te"
Annuisco. In questi 5 minuti ripenso al modo in cui continua a umiliarmi. Mi sale un po' di rabbia ma anche eccitazione, in 5 minuti però non riesco a toccarmi.
Torno in classe e il prof di storia dice: "Bentornata cara Giulia ti eri persa a ricreazione?"
I miei compagni si mettono a ridere, non rispondo, abbasso lo sguardo e vado verso il mio posto sperando non si accorgano della mancanza del mio reggiseno.
Il prof mi fa ancora: "dopo lezione vieni nel mio ufficio, non mi piacciono certe mancanze di rispetto"
Di certo non è un brutto uomo, avrà forse 30 anni un po' di barba e fisico/aspetto molto curato.
Rispondo: "va bene"
Il resto delle lezioni va avanti tranquillamente, ogni tanto sento il vibratore accendersi ma non arrivo mai al limite come prima della ricreazione.
Arrivate le 13:30 sono pronta a uscire, poi mi ricordo della pozione da scontare con il prof. Quindi scendo e vado nel suo ufficio.
Quando entro rimango senza parole li con il prof c'è Mike e stanno discutendo, probabilmente è tipo tirocinante o comunque stanno lavorando insieme per qualche altro progetto.
Quando Mike mi vede non è per nulla sorpreso.
Il prof si gira e mi dice: "un'attimo arrivo finisco qui"
Passano 2 minuti e Mike si alza per uscire, saluta il prof e chiude la porta. Credo di aver sentito che avrebbe aspettato il mio prof fuoro seduto.
Mentre il prof finisce di scrivere qualcosa sulla sua agenda, mi vibra il telefono e vedo che Mike ha scritto: "tra 5 minuti voglio che ti tolga il vibratore e lo metta sulla scrivania del professore"
Questo non posso farlo. Chiudo quindi la chat senza rispondere.
Nei successivi 10 minuti vengo ripresa dal prof per il mio comportamento e noto che a volte il suo sguardo si ferma sulle mie tette. È assurdo come anche questa situazione mi faccia eccitare, Mike ha deciso che non deve lasciarmi tregua e il vibratore è al massimo. Per di più l'essere sgridata mi fa sentire un po' mortificata, e questo peggiora la mia eccitazione.
Passati questi 10 minuti il prof mi dice che deve uscire un attimo per andare in bagno. Prendo il telefono e vedo che Mike mi ha scritto: "ora che è uscito togli il vibratore e lascialo sulla scrivania"
Questa volta gli rispondo: "no"
Lui però aveva già tutto pronto, mi risponde con uno screen. Sembra una chat whatsapp completamente vuota, noto però che è il numero di mio padre. Si vede che gli sta per inviare le foto di me in bagno fatte dai miei compagni.
Sono spalle al muro, gli dico: "fermo ti prego, okay lo faccio"
Prendo il vibratore dalla mia fica zuppa e lo poggio sulla scrivania del prof. Sto morendo dentro per l'umiliazione, ma è assurdo come ciò mi faccia quasi venire. Prendo un respiro d'aria ed entra il prof.
Quando vede la cosa umidiccia sulla scrivaniai chiede cosa sia e gli rispondo: "un vibratore"
Mi guarda ma non è stupito. Va verso la porta, la apre e dice a Mike in corridoio: "cazzo Mike ma veramente l'hai addestrata come una bambola"
Entra anche Mike nel suo ufficio, e capisco che erano d'accordo. Quello che però mi sfugge è come si conoscono. Ma visto che per Mike sono come un oggetto non faccio nemmeno domande.
Mike mi dice: "alzati dalla sedia e girati con la schiena verso la porta"
Eseguo, prende un paio di forbici e mi taglia la maglietta ad altezza capezzoli. Ora anche il prof ha accesso a me e al mio corpo.
Quando ha completato il lavoro ho la maglietta bucata, si vedono capezzoli ma non solo. La mia reazione è nulla, a Mike non direi mai di no, soprattutto di persona.
Il prof rimane estasiato dal mio comportamento. Per di più che sono già bagnata e questo loro lo sanno.
Mike ordina: "piegati a 90 sulla scrivania"
Le mie gambe avanzano come se a muovermi ci fosse qualun'altro. Mi piego e sento i capezzoli toccare il legno freddo.
Mi prendono le mani e le legano ciascuna a un angolo della scrivania, mi allargano poi le gambe, legandole ai piedi della scrivania stessa. Sono immobilizzata.
Mike mi chiede: "cosa sei disposta a lasciarti fare"
Rispondo senza pensare: "tutto quello che vuoi"
Aggiungo anche: "scoparmi per favore è da stamattina che ho la figa bagnata, tuo fratello ha voluto solo un pompino, niente di più"
Mi alzano la gonna e hanno una visione perfetta della mia intimità. Poi succede quello che non mi aspettavo. Prende una riga da disegno e me la sbatte sul culo. Sento un dolore fortissimo. Mi ordina di contare: "uno...due..tre.." arrivo a 10 e ormai non sento quasi più il dolore ma solo il piacere. Continua ancora sino a che quasi con le lacrime agli occhi vengo in un orgasmo, bagnando la cattedra del prof.
Mike è incazzato nero: "come cazzo ti sei permessa di venire"
Ha perso il controllo, mi prende per la maglia e letteralmente la strappa via. Si piazza dietro di me e mi infila il cazzo nella fica ordinandomi di non venire più. Mi prende per i capelli facendomi alzare la testa, io prof è davanti a me con il cazzo duro che ne approfitta per scoparmi la bocca. Imprimono un ritmo forsennato e io non posso venire. Per di più mi sento quasi soffocare ogni volta che il cazzo del prof mi arriva in gola.
Sono sfatta e sono sempre al limite per venire ma so di non potere. Infatti sono grata quando 10 minuti dopo si liberano entrambi dentro di me, uno in gola e uno nella figa, almeno non devo più cercare di trattenere l'orgasmo.
Quando si sono risistemati mi slegano e mi danno una seconda maglia visto che la mia non esiste più.
Chissà se questo cambierà qualcosa nel rapporto con il prof.
scritto il
2024-12-15
2 . 7 K
visite
3 8
voti
valutazione
5.6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

In palestra
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.