Cuckold - Omaggio di Andrea 5° - Gioielli con le palline castrate
di
Andrea inc
genere
corna
Lara era oramai al nono mese per la gioia del marito e di tutta l'enclave incestuosa, per il primo figlio (Una bambina) concepito col seme del marito.
Ugo era disteso nudo e coperto con uno di quei teli in uso nelle sale operatorie con scoperta solo la zona pelvica.
Accanto a lui la moglie che stringendogli una mano, la teneva appoggiata al pancione per fargli sentire come scalciava la bimbe nel suo protettivo grembo.
Dietro di lui la suocera, con le mani sul suo volto lo accarezzava e con la testa appoggiata alla sua, gli sussurrava parole rassicuranti.
L'unico davvero interessato alle varie fasi dell'operazione era il suocero che, accanto al chirurgo, ne osservava ogni movimento. "L'intervento sarà veloce ed indolore." aveva detto il medico mentre la sua assistente eseguiva l'anestesia locale.
Era stato lo stesso Ugo a chiedere che non fosse addormentato per fissare per sempre nella sua mente, quel sacrificio che stava facendo per amore della sua amata sposa.
Mentre il chirurgo procedeva con l'incisione dello scroto, la suocera lo rassicurava:
-Che meraviglia Ugo, la gravidanza di tua moglie procede in modo normale e la tua bambina è sana e vispa come non ne avevo mai viste prima.
Comunque, mai sia che qualcosa dovesse andare storta, abbiamo da parte quella scorta di seme congelata che potremo usare in ogni momento per ingravidare di nuovo tua moglie.. peccato che io sia in menopausa, sarebbe piaciuto anche a me farmi mettere incinta da te.
Hai visto anche tu com'è stato facile con l'idea di tuo suocero.
Ugo l'ascoltava rassicurato dalle sue parole e nel contempo, con lo sguardo seguiva ogni fase dell'intervento.
Quando il medico aveva estratto il primo testicolo recidendo definitivamente il cordone che lo teneva legato, e glielo aveva mostrato, una lacrima gli aveva solcato il viso e mentre la moglie in segno di assenso gli aveva stretta forte la mano, la suocera gli aveva bisbigliato: "Bravo Ugo.. sei stato proprio bravo.. tua moglie ti amerà per sempre per questo regalo che le stai facendo."
Il secondo testicolo era stato estratto e staccato più rapidamente e, mentre l'assistente gli praticava dei punti di sutura, il medico, dopo averli lavati dai residui di umori e di sangue, glieli aveva mostrati in una bacinella di vetro.
A quel punto la moglie e la suocera con un gesto che forse avevano studiato prima, li avevano presi ed uno per uno, se li erano infilati in bocca succhiandoli come fossero caramelle.
Poi, prima la moglie e poi la suocera, si era congiunti a lui in un bacio perverso in cui il rispettivo testicolo veniva fatto scivolare da una bocca all'altra.
Quella sera stessa le due palline erano state messe in un'ampolla di vetro contenente formalina ed il giorno successivo era stato consegnato ad uno specialista che si sarebbe occupato della loro lavorazione.
Quelle palline erano davvero piccole e dunque, accantonata l'idea di usarle come oggetti d'arredamento erano state inserite in stampi circolari della misura di un Euro, sotto una campana sterile a temperatura costante e sono state lasciate e disidratare sotto la pressione di pesi per conferirgli la forma di medaglie senza che si rattrappissero come certa frutta secca.
Quando finalmente, dopo alcuni mesi erano completamente disidratati, avevano assunto l'aspetto ed il colore di medaglie di avorio.
La moglie aveva voluto che uno rimanesse così, mentre l'altro l'aveva fatta rivestire con una lamina d'oro e su entrambi aveva fatto incidere i loro nomi 'Lara&Ugo' all'interno di un cuoricino rosso.
Due gioielli stupendi che formavano una parure perfetta da esibire in funzione di specifiche circostanze; Due orecchini - Un orecchino ed un cammeo girocollo con cinturino in pelle o catena d'oro - Un piercing sulla clitoride e l'altro sull'ombelico o un capezzolo: 'Dio che brividi alla sola idea di farsi chiavare da qualcuno con sulla fica e le tette le palline del marito.. lo stesso brivido di quando si faceva sborrare sull'anello nuziale come aveva fatto il prete mentre li sposava.
Naturalmente, potevano essere indossati allo stesso modo anche dal marito che nel frattempo si era fatto praticare dei fori sul glande e sui capezzoli che, grazie all'uso di ormoni, si stavano ingrossando insieme ai seni sempre più simili a quelli di una donna.
La bimba cresceva bellissima e sana quando, dopo circa 6 mesi, nella loro vita era ricomparsa la figura del prete che, scagionato da ogni accusa era tornato in libertà.
segue
Ugo era disteso nudo e coperto con uno di quei teli in uso nelle sale operatorie con scoperta solo la zona pelvica.
Accanto a lui la moglie che stringendogli una mano, la teneva appoggiata al pancione per fargli sentire come scalciava la bimbe nel suo protettivo grembo.
Dietro di lui la suocera, con le mani sul suo volto lo accarezzava e con la testa appoggiata alla sua, gli sussurrava parole rassicuranti.
L'unico davvero interessato alle varie fasi dell'operazione era il suocero che, accanto al chirurgo, ne osservava ogni movimento. "L'intervento sarà veloce ed indolore." aveva detto il medico mentre la sua assistente eseguiva l'anestesia locale.
Era stato lo stesso Ugo a chiedere che non fosse addormentato per fissare per sempre nella sua mente, quel sacrificio che stava facendo per amore della sua amata sposa.
Mentre il chirurgo procedeva con l'incisione dello scroto, la suocera lo rassicurava:
-Che meraviglia Ugo, la gravidanza di tua moglie procede in modo normale e la tua bambina è sana e vispa come non ne avevo mai viste prima.
Comunque, mai sia che qualcosa dovesse andare storta, abbiamo da parte quella scorta di seme congelata che potremo usare in ogni momento per ingravidare di nuovo tua moglie.. peccato che io sia in menopausa, sarebbe piaciuto anche a me farmi mettere incinta da te.
Hai visto anche tu com'è stato facile con l'idea di tuo suocero.
Ugo l'ascoltava rassicurato dalle sue parole e nel contempo, con lo sguardo seguiva ogni fase dell'intervento.
Quando il medico aveva estratto il primo testicolo recidendo definitivamente il cordone che lo teneva legato, e glielo aveva mostrato, una lacrima gli aveva solcato il viso e mentre la moglie in segno di assenso gli aveva stretta forte la mano, la suocera gli aveva bisbigliato: "Bravo Ugo.. sei stato proprio bravo.. tua moglie ti amerà per sempre per questo regalo che le stai facendo."
Il secondo testicolo era stato estratto e staccato più rapidamente e, mentre l'assistente gli praticava dei punti di sutura, il medico, dopo averli lavati dai residui di umori e di sangue, glieli aveva mostrati in una bacinella di vetro.
A quel punto la moglie e la suocera con un gesto che forse avevano studiato prima, li avevano presi ed uno per uno, se li erano infilati in bocca succhiandoli come fossero caramelle.
Poi, prima la moglie e poi la suocera, si era congiunti a lui in un bacio perverso in cui il rispettivo testicolo veniva fatto scivolare da una bocca all'altra.
Quella sera stessa le due palline erano state messe in un'ampolla di vetro contenente formalina ed il giorno successivo era stato consegnato ad uno specialista che si sarebbe occupato della loro lavorazione.
Quelle palline erano davvero piccole e dunque, accantonata l'idea di usarle come oggetti d'arredamento erano state inserite in stampi circolari della misura di un Euro, sotto una campana sterile a temperatura costante e sono state lasciate e disidratare sotto la pressione di pesi per conferirgli la forma di medaglie senza che si rattrappissero come certa frutta secca.
Quando finalmente, dopo alcuni mesi erano completamente disidratati, avevano assunto l'aspetto ed il colore di medaglie di avorio.
La moglie aveva voluto che uno rimanesse così, mentre l'altro l'aveva fatta rivestire con una lamina d'oro e su entrambi aveva fatto incidere i loro nomi 'Lara&Ugo' all'interno di un cuoricino rosso.
Due gioielli stupendi che formavano una parure perfetta da esibire in funzione di specifiche circostanze; Due orecchini - Un orecchino ed un cammeo girocollo con cinturino in pelle o catena d'oro - Un piercing sulla clitoride e l'altro sull'ombelico o un capezzolo: 'Dio che brividi alla sola idea di farsi chiavare da qualcuno con sulla fica e le tette le palline del marito.. lo stesso brivido di quando si faceva sborrare sull'anello nuziale come aveva fatto il prete mentre li sposava.
Naturalmente, potevano essere indossati allo stesso modo anche dal marito che nel frattempo si era fatto praticare dei fori sul glande e sui capezzoli che, grazie all'uso di ormoni, si stavano ingrossando insieme ai seni sempre più simili a quelli di una donna.
La bimba cresceva bellissima e sana quando, dopo circa 6 mesi, nella loro vita era ricomparsa la figura del prete che, scagionato da ogni accusa era tornato in libertà.
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