Papà scopami - 9° -

di
genere
incesti

Nei momenti di pausa l'uomo, cha attraverso di lei aveva avuto conferma della doppia vita di sua moglie, era curioso di approfondire anche la conoscenza della figlia che di se, sino a quel momento gli aveva detto poco o nulla.

La ragazza, che non voleva nascondere più nulla della sua vita, gli aveva aperto il suo diario virtuale iniziando a parlargli del suo prof. di filosofia al liceo al quale negli anni di scuola aveva fatto molte seghe senza mai concedergli di più.

Dopo la maturità non si erano più visti anche perché lui, che era sposato, non l'aveva mai cercata avendo a disposizione altre troiette che gli facevano pompini e si facevano scopare.

Quando finalmente con l'aiuto della mamma aveva perso la verginità scoprendo tutti i piaceri del sesso, era andata a cercarlo e di tanto in tanto lo rivedeva ancora dopo essersi fatta 'finalmente scopare' per la prima volta e per farlo impazzire coi suoi pompini con ingoio e le sue capacità di far godere un uomo apprese dalla mamma.

-E col tuo ragazzo come va?

Pino mi sembra un bravo ragazzo e non ci troverei niente di strano se vi doveste sposare.-

Le aveva chiesto il padre.

-Pino!?

Con Pino Papà è una bella storia e forse, hai ragione tu, è la persona migliore da sposare per il mio carattere ed anche il suo.

Prima che scoprissi le meraviglie del mondo che mi aveva mostrato la mamma, con lui il rapporto era poco più che platonico.

In pubblico solo casti abbracci, niente baci ne carezze.

Quando eravamo soli, qualcosa ci concedevamo ma solo quando eravamo al buio di un cinema o appartati in macchina in qualche luogo poco illuminato.

In quei casi ci toccavamo senza mai mettere in mostra i nostri sessi.

Lui mi infilava le mani sotto le mutandine e mi toccava sino a quando fingevo di godere.

Per contro io lo masturbavo e lo facevo venire mentre indossava il preservativo "Per non sporcare e perché è pericoloso" diceva.

A parte il sesso verso il quale anch'io mostravo un certo disinteresse, il nostro rapporto filava benissimo condividendo moltissimi interessi tra il cinema, le mostre, il teatro, lo studio, i viaggi che immaginavamo di fare etc. etc.

Naturalmente, ogni cosa è cambiata dopo.

Ciò che non era cambiato era il fatto che tutto doveva e deve avvenire, in modo discreto ed al buio.

Abbiamo fatto l'amore alcune volte senza che io lo sentissi minimamente dentro ed anche in quei casi, lui dopo essere venuto corre in bagno a sfilarsi il preservativo e lavarsi senza farsi vedere.

Per sopperire a questi limiti ed al fatto che non riusciva a darmi piacere, l'ho addestrato ad accarezzarmi tutta e leccarmi i capezzoli e gli altri miei punti sensibili.

In particolare gli ho insegnato a leccarmi la fica sino al buchino del culo e farlo diventare un vero provetto che con la sola lingua, riesce a farmi avere incredibili orgasmi dopo di che, gli permetto di masturbarsi senza preservativo e sborrare sul mio pube o sulle tette che poi gli faccio pulire con la lingua.

Ecco!

Questo è l'uomo che sposerò ed al quale vorrei dare tanti figli se.. tu me li vorrai far fare papà!

-Ma!-

Aveva cercato di obiettare il padre.

-Non c'è un ma papà e non considerarmi una donna cinica e moglie fedifraga.

In fondo, anche se in modo diverso, con lui vorrei avere un rapporto improntato sulla libertà come te e la mamma.

Credimi, non gli toglierei nulla ed anzi, gli darei oltre all'amore, anche la possibilità di avere dei figli che, forse, lui non sarebbe mai in grado di farmi fare.. vedremo!-

-Vedremo!-

Aveva risposto laconico il padre.

Tra sesso e racconti, si erano fatte oramai le tre del mattino quando, senza curarsi del fatto che erano sdraiati madidi di sudore, sul lenzuolo completamente bagnato di umori e di sperma, erano rimasti abbracciati e spossati dalla stanchezza, vinti dal sonno si erano addormentati.

Al mattino mentre la figlia non aveva impegni all'università, il padre doveva andare in ufficio dove aveva in programma una riunione di lavoro.

La moglie che conosceva tutti i suoi impegni, gli aveva telefonato alle 7 del mattino proprio mentre, dopo aver fatto la doccia, la figlia mezza addormentata, gli stava facendo un pompino.

-Ciao amore.-

-Ciao tesoro, dove sei?-

Gli aveva risposto lui con voce roca.

-Amore, ti ho svegliato?

Scusami se ti chiamo a quest'ora ma sto per prendere l'aereo e poi, so che devi andare presto in ufficio e volevo dirti di non preoccuparti di venirmi a prendere in aeroporto, abbiamo la macchina al parcheggio.-

-No, non mi hai svegliato è che ero uscito dalla doccia e mi stavo preparando un po' di corsa.-

Aveva ripreso il marito col respiro pesante a causa del fatto che la figlia continuava a succhiargli il cazzo.

-A stasera amore.. ho voglia di te!-

-A stasera tesoro.. anch'io ho voglia di te!-

Aveva concluso l'uomo proprio mentre sborrava nella bocca della figlia.

La ragazza incuriosita da quella telefonata, dopo aver ingoiato ed essersi leccata le labbra, aveva chiesto:

-Era la mamma vero?-

-Si!-

Aveva risposto il padre mentre metteva le mutande.

-Che ti ha detto.. quando rientra?

Ti ha chiesto di me?-

-Era in aeroporto in attesa dell'imbarco e rientra a casa stasera.

No, non mi ha chiesto di te!-

-Ma che aeroporto papà, ti dico il dov'era la mamma!

Ieri avevano dei clienti russi che volevano visitare Venezia e lei li ha accompagnati da sola in quanto Giorgio aveva impegni con la moglie e la famiglia.

Ieri mi aveva chiamata dal grand'Hotel Danieli dicendomi di non cercarla giacché tra la visita della città e quei due, sarebbe stata impegnata per tutti e due i giorni.

Mi aveva poi precisato che, anche se non avevano ancora fatto niente, quei due li aveva già palpati trovandoli interessanti.

Che meraviglia la mamma!

Lei sarebbe davvero capace di farlo rizzare anche ad un morto!-

Aveva riso e poi aveva tirato a se il padre per baciarlo sulla bocca prima di salutarlo e girarsi per rimettersi a dormire.

Quando nel pomeriggio la mamma era giunta a casa, aveva trovato la figlia con indosso un fuseaux che la fasciava al punto da infilarsi nello spacco della fica e tra le natiche mentre in alto era coperta da un cortissimo top slacciato col seno completamente scoperto.

Era pettinata con una lunga coda di cavallo e truccata un po' da troietta come le aveva insegnato la mamma.

Entrando in casa, avevano lasciato solo il tempo di chiudere la porta prima di abbracciarsi ed unire la labbra in un lungo voluttuoso bacio.

Le mani erano subito corse in cerca della loro intimità e, mentre la mamma si era intrufolata dentro lo stretto fuseaux sino a lambirle la fica, la figlia era stata facilitata nel metterle la mano sotto la gonna trovandola già senza mutandine.

-Ho cose meravigliose da raccontarti mamma!-

Aveva sospirato la ragazza sciogliendosi dal bacio mentre si inginocchiava per infilare la testa sotto la gonna della mamma la quale a sua volta, le aveva detto:" Anch'io ho cose succulenti da raccontare.

Quell'accoglienza della ragazza piaceva moltissimo alla mamma che allargando le gambe, accarezzava la testa della figlia da sopra la gonna mentre lei da sotto la leccava sino a farla godere e suggerne ogni gustosa stilla del suo piacere.

-Come sei aperta mamma!-

-Poi ti racconto!

Tu piuttosto, fammi vedere quanto ti ha fatta godere il tuo paparino!-

La ragazza oramai era abituata a parlare mentre godeva e così, mentre la mamma con la lingua le procurava tutti i piaceri del mondo, lei raccontava nei minimi dettagli tutto quello che aveva fatto col suo papà in quei due giorni.

Le aveva anche riferito della dolorosa esperienza di quando era stata sodomizzata e che però, non aveva ancora 'Completato l'opera' per via dell'ano ancora infiammato.

Le due femmine erano davvero scatenate grazie ai rispettivi racconti che ad ogni parola, faceva salire il livello della loro libidine.

Erano talmente arrapate che nel tempo di quelle due ore trascorse a darsi piacere, avevano usato tutti gli strumenti di cui disponeva la mamma.

Vibratori di ogni foggia e misura, falli doppi e strap-on che usavano alternandosi l'una dentro i pertugi dell'altra.

Con uno di quei piccoli arnesi, la mamma l'aveva anche sodomizzata dopo averla ben leccata, lubrificata e spalmata di una crema lenitiva.

-Amore di mamma, adesso che il passaggio è stato aperto da tuo padre e non c'è più il pericolo che tu possa essere sverginata ancora, voglio aiutarti io a cercare il piacere anale e prepararti ben bene per lui anche se sei ancora infiammata.

In effetti il trattamento della mamma, era stato piacevole ed un buon viatico per offrirsi ancora alla focosa monta dal papà.

Quando a sera, l'uomo aveva fatto il suo rientro a casa, aveva trovato le due donne bellissime e raggianti nelle loro mise incredibilmente sexi.

La cena era pronta con la tavola apparecchiata ed una bottiglia di Champagne con tre flute già pronte per festeggiare l'inizio di una vita nuova in famiglia.

segue
scritto il
2024-11-22
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