Cuckld: Omaggio a Boomer 3000 da Andrea
di
Andrea inc
genere
corna
Il mio personaggio e la mia storia hanno alcuni (Molti!) punti punti in comune con quelli dei tuoi racconti che mi piacciono molto.
Anch'io ho salito l'altare con la mia futura sposa già gravida.
Il padre non ero sicuramente io e solo molto tempo dopo venni a sapere che quella creatura era il frutto del rapporto incestuoso col padre.
Quella rivelazione che pure, inizialmente mi aveva un po'turbato, mi aveva in un certo senso tranquillizzato giacché, come mi aveva confessato mia moglie, quella prima volta "era avvenuto tutto in famiglia"!
Infatti, la cosa non era scontata giacché, sin da quando eravamo fidanzati, lei mi aveva confessato di avere una passione incontrollabile per il cazzo e che, quando le si scatenava la voglia, non andava troppo per il sottile faceva pompini o si faceva scopare dal primo che le capitasse a tiro.
Da ragazzina, giocava già al dottore con un cuginetto ed alle medie, aveva già scelto due amichetti coi quali approfondiva la sua esperienza di mano e di bocca.
Si era fatta sverginare da un ragazzo delle superiori e quando l'aveva detto alla mamma, lei le aveva subito fatto prescrivere la pillola dal suo ginecologo ed il giorno stesso, aveva raccontato al marito quello che era successo.
Sicuramente, aveva fatto il suo dovere di madre di famiglia condividendo quella informazione col marito ma, al tempo stesso, non aveva considerato che, essendo la sua una famiglia patriarcale in cui il maschio è padrone di ogni cosa, compreso la vita ed il corpo della moglie e dei suoi figli, quella sera stessa, aveva voluto prendere possesso dell'intimità della figlia.
L'aveva scopata facendole scoprire per la prima volta cosa fosse un cazzo vero per dimensioni e per l'aspetto nerboruto che i membri lisci e non sviluppati dei ragazzi non hanno ancora.
Da quel momento la routine in quella famiglia era stata completamente sconvolta e la figlia (Devo dire, con sua grande gioia, curiosità ed incestuosa partecipazione) si alternava alla mamma nel ruolo di moglie e di amante.
Naturalmente quel cambio di menage, con la collaborazione della mamma, aveva favorito un precoce sviluppo della sessualità della ragazza che sino a quel momento si era limitata alle 'trasgressioni' tra adolescenti.
Il cazzo del padre e la sua abilità a letto era altra cosa rispetto ai suoi coetanei e poi, la scoperta del sesso saffico in cui la mamma si era rivelata una vera maestra, le aveva spalancato davanti un mondo di goduria e di piaceri sconosciuto.
Il fatto poi, che si trattasse di una famiglia credente e praticante, le era servito da insegnamento per affinare certi atteggiamenti ipocriti in cui la chiesa cattolica è certamente maestra.
In quel periodo frequentavamo lo stesso liceo anche se io ero avanti di un anno.
Me l'aveva presentata un mio amico che ne decantava le qualità di bocca anche se specificava: "Non la da a nessuno".
Infatti, non la dava a nessuno della sua classe e comunque, nessun coetaneo ai quali, come già detto, faceva solo pompini.
Infatti, quando dopo le presentazioni eravamo rimasti soli, lei mi aveva subito chiesto: "Te l'ha detto il tuo amico in cosa sono specializzata?"
Io colto di sorpresa ed imbarazzato, le avevo risposto di no, che non sapevo.
-Vieni qua Ugo che ti faccio vedere!-
Mi aveva riposto mentre mi si inginocchiava davanti per tirarmi giù la cerniera dei jeans e le mutande.
-Wow Ugo! Ma dove l'hai nascosto?-
Aveva esclamato trovandosi davanti agli occhi solo un folto ciuffo di peli neri sotto il quale pendeva qualcosa di peloso, molle ed oblungo; Il mio scroto!-
In quel momento, il cuore mi batteva come impazzito, era la prima volta infatti che mi mostravo senza mutande ad una ragazza.
-Dove l'hai nascosto Ugo?-
Mi ripeteva mentre con una mano mi palpeggiava le palle e con l'altra esplorava il mio ciuffo di peli sino ad incontrare col tatto il mio pisello che nel contempo era diventato duro.
-Dio Ugo, sei troppo peloso e il tuo uccellino diventa invisibile in questa specie di nido tutto bagnato!-
Me ne ero venuto prima ancora che riuscisse a trovarlo nascosto come un topino in quella selva nera.
A quel punto lei, per non umiliarmi, mi aveva leccato il pelo umido ed aveva commentato: "Mmmm.. è buono ed ha un buon profumo, peccato che sia andato disperso in mezzo a questo cespuglio ruvido.
Nel pomeriggio, vieni a casa mia e con la scusa che mi aiuti a studiare, avremo tempo di sfoltire questa foresta e vedere finalmente la bestia che vi si nasconde.-
La mia mamma sapeva che quando portavo a casa qualche ragazzo per studiare, poteva capitare che gli facesse un pompino e dunque, non andava mai a disturbare.
Dunque, al mio arrivo, mi aveva fatto spogliare completamente e, con pazienza e non poca fatica, mi aveva depilato.
C'è da dire, che aveva faticato con le forbici e poi col rasoio giacché il mio coso era talmente piccolo e molle che rischiavo di ferirmi.
Comunque alla fine, era stata ripagata e finalmente, se l'era ritrovato tra le dita lungo e duro come il cappuccio di una penna con sotto due palle che pendevano rosa come albicocche.
Il glande scapocchiato sembrava la falange del suo mignolo con sopra un buchino luccicante di goccioline oleose.
Cercando di contenere il suo disgusto, non aveva fatto commenti e mentre me lo prendeva in bocca, aveva sentito il caldo ed aspro sapore del mio sperma.
Anche quella volta me ne ero venuto senza che lei, riuscisse a prenderlo in bocca.
Quella sera stessa, aveva raccontato ai suoi di quella esperienza ricevendone da entrambi i genitori un commento entusiasta: "Lara, è il destino che ti ha fatto incontrare questo ragazzo serio, intelligente, studioso, mini-dotato, impotente e invaghito di te.
Con lui potrai mettere su famiglie e vivere la tua vita in assoluta libertà avendolo accanto a te come marito fedele e innamorato davanti alla chiesa ed alla società, come padre affettuoso dei tuoi figli e come cornuto e complice per le tue voglie libertine da troia!"
Avevano ragione!
Dopo quella prima disastrosa volta ci eravamo fidanzati in casa con l'entusiasta approvazione dei miei e dei suoi genitori.
Anche se ufficialmente fidanzati, in pubblico davamo prove d'affetto abbracciandoci e baciandoci mentre nell'intimità, non mi cercava mai e non aveva mai più provato a prendermelo in bocca.
Mi cocedeva si masturbarmi quando mi raccontava di qualche suo incontro in cui aveva scopato o fatto pompini a qualche sconosciuto: "Non preoccuparti amore, è uno che non ti conosce e dunque, la tua immagine è salva."
A volte aggiungeva poi:
-L'unico che sa, è il parroco col quale mi confesso che però, sicuramente non parlerà mai per via del segreto della confessione ed anche perché il porco, se lo fa succhiare sempre mentre mi confessa.-
Dunque, anche da fidanzati conoscevo la sua dipendenza dal cazzo e, cosciente della mia impossibilità a soddisfarla, accettavo le sue 'scappatelle' ed a volte, l'accompagnavo io stesso senza farmi vedere, da qualche suo amante.
Essendo fidanzati in casa, a volte mi fermavo a dormire da lei e capitava che svegliandomi di notte, la trovassi col sesso completamente bagnato.
Al tempo pensavo che non avendo incontrato quel giorno uno dei suoi amanti, si fosse masturbata per scaricare la sua eccitazione.
A quel tempo non mi aveva ancora istruito a farla godere con la lingua e dunque, non mi sorprendeva quando si dava piacere da sola o con l'aiuto di qualche toys erotico.
Solo dopo il matrimonio quando il nostro bambino crescendo, assumeva sempre più la fisionomia di mio suocero, mi aveva confessato che in realtà, quando la trovavo bagnata di notte, era bagnata non dei suoi umori ma dallo sperma del padre col quale aveva scopato mentre io dormivo.
Ora abbiamo 4 figli e se vi va di leggermi ancora, ve ne racconto la storia.
Anch'io ho salito l'altare con la mia futura sposa già gravida.
Il padre non ero sicuramente io e solo molto tempo dopo venni a sapere che quella creatura era il frutto del rapporto incestuoso col padre.
Quella rivelazione che pure, inizialmente mi aveva un po'turbato, mi aveva in un certo senso tranquillizzato giacché, come mi aveva confessato mia moglie, quella prima volta "era avvenuto tutto in famiglia"!
Infatti, la cosa non era scontata giacché, sin da quando eravamo fidanzati, lei mi aveva confessato di avere una passione incontrollabile per il cazzo e che, quando le si scatenava la voglia, non andava troppo per il sottile faceva pompini o si faceva scopare dal primo che le capitasse a tiro.
Da ragazzina, giocava già al dottore con un cuginetto ed alle medie, aveva già scelto due amichetti coi quali approfondiva la sua esperienza di mano e di bocca.
Si era fatta sverginare da un ragazzo delle superiori e quando l'aveva detto alla mamma, lei le aveva subito fatto prescrivere la pillola dal suo ginecologo ed il giorno stesso, aveva raccontato al marito quello che era successo.
Sicuramente, aveva fatto il suo dovere di madre di famiglia condividendo quella informazione col marito ma, al tempo stesso, non aveva considerato che, essendo la sua una famiglia patriarcale in cui il maschio è padrone di ogni cosa, compreso la vita ed il corpo della moglie e dei suoi figli, quella sera stessa, aveva voluto prendere possesso dell'intimità della figlia.
L'aveva scopata facendole scoprire per la prima volta cosa fosse un cazzo vero per dimensioni e per l'aspetto nerboruto che i membri lisci e non sviluppati dei ragazzi non hanno ancora.
Da quel momento la routine in quella famiglia era stata completamente sconvolta e la figlia (Devo dire, con sua grande gioia, curiosità ed incestuosa partecipazione) si alternava alla mamma nel ruolo di moglie e di amante.
Naturalmente quel cambio di menage, con la collaborazione della mamma, aveva favorito un precoce sviluppo della sessualità della ragazza che sino a quel momento si era limitata alle 'trasgressioni' tra adolescenti.
Il cazzo del padre e la sua abilità a letto era altra cosa rispetto ai suoi coetanei e poi, la scoperta del sesso saffico in cui la mamma si era rivelata una vera maestra, le aveva spalancato davanti un mondo di goduria e di piaceri sconosciuto.
Il fatto poi, che si trattasse di una famiglia credente e praticante, le era servito da insegnamento per affinare certi atteggiamenti ipocriti in cui la chiesa cattolica è certamente maestra.
In quel periodo frequentavamo lo stesso liceo anche se io ero avanti di un anno.
Me l'aveva presentata un mio amico che ne decantava le qualità di bocca anche se specificava: "Non la da a nessuno".
Infatti, non la dava a nessuno della sua classe e comunque, nessun coetaneo ai quali, come già detto, faceva solo pompini.
Infatti, quando dopo le presentazioni eravamo rimasti soli, lei mi aveva subito chiesto: "Te l'ha detto il tuo amico in cosa sono specializzata?"
Io colto di sorpresa ed imbarazzato, le avevo risposto di no, che non sapevo.
-Vieni qua Ugo che ti faccio vedere!-
Mi aveva riposto mentre mi si inginocchiava davanti per tirarmi giù la cerniera dei jeans e le mutande.
-Wow Ugo! Ma dove l'hai nascosto?-
Aveva esclamato trovandosi davanti agli occhi solo un folto ciuffo di peli neri sotto il quale pendeva qualcosa di peloso, molle ed oblungo; Il mio scroto!-
In quel momento, il cuore mi batteva come impazzito, era la prima volta infatti che mi mostravo senza mutande ad una ragazza.
-Dove l'hai nascosto Ugo?-
Mi ripeteva mentre con una mano mi palpeggiava le palle e con l'altra esplorava il mio ciuffo di peli sino ad incontrare col tatto il mio pisello che nel contempo era diventato duro.
-Dio Ugo, sei troppo peloso e il tuo uccellino diventa invisibile in questa specie di nido tutto bagnato!-
Me ne ero venuto prima ancora che riuscisse a trovarlo nascosto come un topino in quella selva nera.
A quel punto lei, per non umiliarmi, mi aveva leccato il pelo umido ed aveva commentato: "Mmmm.. è buono ed ha un buon profumo, peccato che sia andato disperso in mezzo a questo cespuglio ruvido.
Nel pomeriggio, vieni a casa mia e con la scusa che mi aiuti a studiare, avremo tempo di sfoltire questa foresta e vedere finalmente la bestia che vi si nasconde.-
La mia mamma sapeva che quando portavo a casa qualche ragazzo per studiare, poteva capitare che gli facesse un pompino e dunque, non andava mai a disturbare.
Dunque, al mio arrivo, mi aveva fatto spogliare completamente e, con pazienza e non poca fatica, mi aveva depilato.
C'è da dire, che aveva faticato con le forbici e poi col rasoio giacché il mio coso era talmente piccolo e molle che rischiavo di ferirmi.
Comunque alla fine, era stata ripagata e finalmente, se l'era ritrovato tra le dita lungo e duro come il cappuccio di una penna con sotto due palle che pendevano rosa come albicocche.
Il glande scapocchiato sembrava la falange del suo mignolo con sopra un buchino luccicante di goccioline oleose.
Cercando di contenere il suo disgusto, non aveva fatto commenti e mentre me lo prendeva in bocca, aveva sentito il caldo ed aspro sapore del mio sperma.
Anche quella volta me ne ero venuto senza che lei, riuscisse a prenderlo in bocca.
Quella sera stessa, aveva raccontato ai suoi di quella esperienza ricevendone da entrambi i genitori un commento entusiasta: "Lara, è il destino che ti ha fatto incontrare questo ragazzo serio, intelligente, studioso, mini-dotato, impotente e invaghito di te.
Con lui potrai mettere su famiglie e vivere la tua vita in assoluta libertà avendolo accanto a te come marito fedele e innamorato davanti alla chiesa ed alla società, come padre affettuoso dei tuoi figli e come cornuto e complice per le tue voglie libertine da troia!"
Avevano ragione!
Dopo quella prima disastrosa volta ci eravamo fidanzati in casa con l'entusiasta approvazione dei miei e dei suoi genitori.
Anche se ufficialmente fidanzati, in pubblico davamo prove d'affetto abbracciandoci e baciandoci mentre nell'intimità, non mi cercava mai e non aveva mai più provato a prendermelo in bocca.
Mi cocedeva si masturbarmi quando mi raccontava di qualche suo incontro in cui aveva scopato o fatto pompini a qualche sconosciuto: "Non preoccuparti amore, è uno che non ti conosce e dunque, la tua immagine è salva."
A volte aggiungeva poi:
-L'unico che sa, è il parroco col quale mi confesso che però, sicuramente non parlerà mai per via del segreto della confessione ed anche perché il porco, se lo fa succhiare sempre mentre mi confessa.-
Dunque, anche da fidanzati conoscevo la sua dipendenza dal cazzo e, cosciente della mia impossibilità a soddisfarla, accettavo le sue 'scappatelle' ed a volte, l'accompagnavo io stesso senza farmi vedere, da qualche suo amante.
Essendo fidanzati in casa, a volte mi fermavo a dormire da lei e capitava che svegliandomi di notte, la trovassi col sesso completamente bagnato.
Al tempo pensavo che non avendo incontrato quel giorno uno dei suoi amanti, si fosse masturbata per scaricare la sua eccitazione.
A quel tempo non mi aveva ancora istruito a farla godere con la lingua e dunque, non mi sorprendeva quando si dava piacere da sola o con l'aiuto di qualche toys erotico.
Solo dopo il matrimonio quando il nostro bambino crescendo, assumeva sempre più la fisionomia di mio suocero, mi aveva confessato che in realtà, quando la trovavo bagnata di notte, era bagnata non dei suoi umori ma dallo sperma del padre col quale aveva scopato mentre io dormivo.
Ora abbiamo 4 figli e se vi va di leggermi ancora, ve ne racconto la storia.
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