Luca ed Elisa 3° Capitolo

di
genere
incesti

Elisa, dalla volta che suo fratello, l’aveva scopata e le aveva detto che le dava 1000 euro a scopata, non aveva più parlato dell'accaduto.
Lo stesso aveva fatto Luca, perchè attendeva di capire come avrebbe reagito la sorella.
Elisa però non viaggiava in condizioni economiche buone a causa di problemi ereditati dal marito morto, i soldi di Luca le sarebbero andati bene.
Era andata a trovare, il fratello in montagna, dove si era andato a riprendere dopo il covid e la convalescenza.
Esattamente di trovava a San Giorgio in provincia di Verona.
Località in alta quota, nota per le piste di sci di fondo, ottime per sciare d'inverno e passeggiate d'estate.
Luca aveva affittato un appartamento.
Era sera, in quel momento, e per scaldarsi e difendersi dal freddo avevano acceso il camino.
Luca: “Tutto bene Elisa?”
Elisa: “Non so come finirò con il conto corrente anche questo mese. Sono riuscita ad agglomerare i debiti di marito in un unico mutuo.”
Luca: “Quanto paghi?”
Elisa: “Pago 600 euro al mese per 5 anni.”
Luca: “Tantini visto che tu guadagni circa 2000 euro al mese.”
Elisa: “Non è male, ce la posso fare, sperando che non abbia rotture varie in casa.”
La conversazione prese varie strade, ma mai andando a sondare quello che era successo giorni prima.
Luca aveva fatto sì che ci fosse una bella fiamma viva e calda, nel camico per poter rilassarsi senza essere troppo vestiti.
La luce del fuoco illuminava perfettamente l’appartamento, tanto che spensero le luci per mangiare a lume di candela, per così dire.
Il camino aveva davanti un tappeto disteso, poi c’era un divano e subito dietro la tavola dove si mangiava.
Finito di mangiare e sistemate le stoviglie, Luca, vestito con un pigiama leggero, si sedette davanti al camino con la schiena appoggiata al divano.
Elisa, visto la temperatura era alta, si era messa per dormire una vestaglietta che arrivava fin sotto la vita e gli slip.
Forse aveva esagerato. Non voleva provocare il fratello ma magari non ci pensava.
In questo periodo aveva fatto ricerche di vario tipo, imbattendosi in un sito il cui nome era “Erotici Racconti”, in cui qualcuno descriveva ampiamente storie di incesto.
Erano vere, erano inventate, non si sa, fatto sta che lei era molto combattuta. Soprattutto aveva bisogno dei soldi del fratello.
Davanti a quella fiamma ardente e scoppiettante tra una parola e l’altra, Elisa, si posizionò seduta tra le gambe di Luca ed appoggiò la schiena al petto di lui.
Si sentiva sicura, visto che tutto sembrava finito.
Si misero a parlare, molto intensamente ed intimamente, Luca non riusciva a nascondere che il suo pene reagiva bene all’essere appoggiato al culo di una figa del genere.
Elisa si voltò, verso Luca con un sorriso malizioso: "Luca, cosa facciamo, dai non commettiamo altri errori. Mi sposto."
Luca: “Hai bisogno di soldi Elisa, ed io ti amo.”
Elisa: “Se mi vuoi dare i soldi me li dai e basta, sono tua sorella. “
Luca: "Io ho bisogno di te e della tua figa. Ti amo Elisa, sei un fiore ed io voglio solo la tua felicità. Non ce la faccio più da quel giorno, non ce la faccio a considerarmi solo tuo fratello. E se vuoi hai già 2 mila euro tutti tuoi, basta che mi dici che li accetti."
Elisa: “Ho fatto delle ricerche, non so se è tutto inventato o vero, ma c'è un sito dove ho letto delle cose incredibili. Però no, assolutamente no.”
Luca:” Voglio che tu sia mia e solo mia. Ti amo, ti desidero, penso solo a te e mi dedicherò solo a te……………. 1000 euro a scopata se lo facciamo 2 volte a settimana sono 104 mila euro in un anno.”
Elisa: “Sei un pazzo. Pensavo che non ci pensassi più.”
I due si fissarono in silenzio e Luca d’improvviso, si portò in avanti, le prese il viso e la baciò.
Subito dopo lei si staccò, si sollevò e si scostò.
Luca con uno scatto le prese una gamba dalla caviglia e lei si girò stando seduta verso di lui.
Luca: “Dai che risolvi i tuoi problemi di soldi e d'amore. “
Lui si mise in ginocchio, si scese i pantaloni del pigiama, mettendo a nudo il grosso pene.
Elisa: "No Luca, dai, no per piacere, se fossi un altro lo vorrei, ma non possiamo. È successo ma basta. ……….. Volevo solo dire."
Luca tenendola dalla caviglia si allungò e la baciò con la lingua, tenendo la gamba aperta, in modo da avere il pube di lei libero.
Lei senza volerlo aprì anche l'altra gamba trovandosi il fratello sopra, con l'uccello che sbatteva sulle mutandine, puntando sulla vagina, come per voler entrare.
Con la mano libera le palpo per bene le tette.
Luca: "Uccidimi allora perché voglio che tu sia mia. Penserò a te e non ti farò mancare niente. Senti che tette che hai."
Con velocità le allargo gli slip tirandoli di lato e lasciando la vagina scoperta, le prese tutte e due le caviglie, le blocco in alto e come per prendere la mira, faceva muovere il pene per posizionarlo, tra le grandi labbra.
Elisa:” No Luca, per piacere no, non voglio sei mio fratello, mi piaci se bello ma non voglio…………… No dai è grosso non sono abituata.“
Luca: “Si è vero, il tuo ex marito ce l’aveva piccolo?”
Lei si muoveva, perché aveva paura, cercava di spostarsi e di resistere, ma quando lui riuscì a posizionarlo bene, spinse subito forte.
Lei si muoveva, alzando e abbassando il bacino come non voler farlo entrare.
Elisa: "Aaaaaaaaaaaaaaaaa, no no, per piacere, basta, non spingere. Aaaaaaaaaaaa"
Luca glielo spinse dentro per metà.
Luca: "Evvai, evvai questo è il paradiso. Finalmente dentro.", urlando forte.
Luca: “Dai sorellona con questa sei a quota 3 mila.”
Cominciò a pomparla in questa posizione e divaricò le gambe per vederla in viso.
Lei mugugnava, e chiedeva di smettere, ma si divertiva nel vedere questa esplosione di mascolinità, i muscoli forti di quel ragazzo, mentre le teneva le gambe alzate e aperte e i movimenti del suo bacino che spingevano fuori e dentro un pene lungo era una cosa da sballo.
Lui in ginocchio, lei sdraiata, con il pene che la penetrava dall’alto verso il basso.
Luca spinse è glielo infilò tutto, lei caccio un urlo, e si sentì inondata.
Comincio ad ansimare forte.
Elisa: “Non venirmi dentro Luca non prendo la pillola. No dai no, sento il tuo seme. Cazzo, cazzo, no dai per piacere.”
Lui si sfilò un po' la prese e si girò per averla sopra.
Spogliò Elisa, abbassando le spalline della vestaglietta e facendola scendere fino alla vita, poi, prese in mano tutti e due i seni e li cominciò a mungere.
Luca: “Che belli sodi e grossi che sono i tuoi seni, sei bellissima.”
La abbassò e si mise a mungerli con la bocca.
Lei sentiva le mani forti di lui stringerle i seni, non si era mai sentita così posseduta.
Si sentiva una preda, una vergine sopra un Dio greco, forte e muscoloso.
Elisa: "E’ troppo grosso Luca, mi sento rompere, è grosso dai, basta per piacere.”
Luca non si fece intimidire, lei rimase ferma mentre Luca se la impalava per bene, spingendolo dentro quanto voleva lui.
Luca sentì il buco stretto e si divertì a farle sentire qualche centimetro del suo pene entrare piano.
Elisa cacciò un urlo forte e lungo, era lì inginocchiata sopra con metà palo conficcato dentro e l'altra metà che aspettava di entrare ed uscire.
Alzò le mani e le passò tra i capelli, mentre Luca le mungeva le tette avidamente.
La testa di lei, diceva di no, il corpo diceva di sì, e si sentiva quando si irrigidiva perchè veniva.
Luca aveva un corpo da favola ed era bello pensare di poterlo dominare, averlo per se stessa.
Cominciò a muoversi anche lei facendolo entrare sempre tutto, ed urlando dal piacere.
Il corpo fremeva e le diceva di farsi sbattere.
Con una mano scese e prese il pene di Luca come per misurarlo.
Elisa: "Cosa ho fatto? ………… Sei mio fratello ma questo cazzo lo desidero veramente. …………Cosa ho fatto! ………….. Senti che grosso e che lungo che è. …………… Senti come mi scivola dentro.", disse ansimando.
Luca si aggrappò alle tette, e comincio a pomparla.
Con la mano, lei, sentiva scivolare dentro e fuori il pene.
Lo sentiva pulsare.
Diceva di no ma scivolò sopra Luca sostenendosi con le braccia a terra e offrendo i seni alla bocca di Luca che se la sbatteva per bene fino in fondo.
Elisa: "Basta Luca............ mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………AHI....... AHI.......... DAI NO TUTTO.......... NO TUTTO DENTRO............AHI....... AHI.......... DAI NO TUTTO.......... NO TUTTO mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm………….DAI NO TUTTO...................... AHI....... AHI..........AHI............ DAI NO TUTTO NO TUTTO DENTRO........... BASTA MI METTI INCINTA............mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………mmmmm…………. "
Elisa gemeva forte, sembrava posseduta.
Luca si sollevò come seduto e riprese a baciarla sulla bocca e tenendo le tette forte con le mani.
Elisa: “Dai Luca ........... basta dai ........... abbiamo esagerato. ..........Abbiamo esagerato.”
Luca: "Vorrei avessi il LATTE. Dai che arrivi a 4 mila tra poco."
Elisa: "Ma cosa mi dici."
Elisa si trovò completamente impalata, stretta a suo fratello da un forte abbraccio, cominciò a sberlarlo perchè le faceva un pò male.
Luca: "Cazzo voglio mungerti. Voglio il latte delle tue tette."
Luca però, vedendo che con il passare dei minuti, lei si stava stancando, si sollevò in piedi, con lei in braccio la posizionò sopra la tavola.
Luca:" Ma dove vuoi scappare, sei una stra figa, ed io ti piaccio, lasciati montare per bene. Hai 5 anni più di me e sembri una bambina."
A questo punto lei capì che era alla mercé del fratello e non poteva fare più niente.
Lui le divaricò bene le gambe tenendola da dietro le ginocchia.
Lei gemeva e si muoveva come per toglierselo, ma lui la montava lentamente mentre la guardava, finchè le entrò tutto dentro, lei si sdraiò sul tavolo, inarcò la schiena cacciò un urlo e lui si svuotò tutto dentro di lei.
Luca: “5 mila euro Elisa.”
Elisa, era bagnata, felice mentre lui le usciva fuori felice.
Lei scoppiò a piangere, sdraiata sul tavolo, non sapeva cosa dire o fare.
Luca con una mano la accarezzo dal viso, al collo, alle tette, l'addome e infine le accarezzò le grandi labbra.
Luca: "Sei puro fuoco. Sono l'unico uomo che ti ama veramente e ti desidera. Ti voglio nei momenti normali e a letto."
Elisa: "Che cazzo che hai, sei un mandingo. Sei uno stronzo pervertita, non puoi prenderti il mio corpo così."
Luca la lascio lì sul tavolo a riprendersi.
Dopo un po’ le disse: “Ti ho fatto il bonifico di 5 mila euro. Con un po’ di soldi puoi pensare meglio a cosa vuoi fare. Comunque ho sentito che il tuo corpo apprezza avere il mio pene dentro di sé.”
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scritto il
2025-01-11
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