Luca ed Elisa 20° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Mentre Francesca era uscita con le amiche e sarebbe rimasta a dormire da loro, Marco aveva portato fuori mamma a cena, per parlare di ciò che era successo e di come era iniziato con sua sorella.
Maria ascolto tutto ciò che le diceva il figlio, senza giudicare e senza sbagliare parole.
Anche perché, lei stessa si era infilata nel letto di lui, quando poteva resistergli.
Marco spiego a mamma che era stato bene e che gli era piaciuto, lo avrebbe voluto ancora.
Detto questo Maria, si mise a guardare da altre parte, ne dicendo no ne si.
Nel ristorante dove erano suonava una musica lenta, Marco invitò la mamma a ballare, stringendo forte a se.
Aveva le minigonne, ed una maglietta aderente, con il reggiseno tutto stava al suo posto, era fantastico sentire le curve di mamma tra le mani.
Si parlarono e si guardarono negli occhi molto intensamente.
Maria, non sapeva che fare, sapeva che era sbagliato, ma desiderava essere posseduta da un uomo che provasse anche amore per lei.
Mentre ballavano, Marco, la stringeva e con la mano destra scendeva fin sul sedere.
Le mani lo avvolgevano sia da un lato che dall'altro, come voler contenerlo.
Era eccitante sentirlo ondeggiare quando sculettava.
Non si sentivano i bordi degli slip tanto erano fini, sembrava nuda sotto.
Per caricare Marco a manetta, Maria lo baciava, stringendosi ancora di più a lui.
Arrivati a casa, verso le 23.30, deposero i giubbotti, andarono rispettivamente al bagno e poi fu Marco ad andare all’attacco.
Sorprese la mamma da dietro, l’abbracciò e le baciò il collo intensamente.
Maria: “Cazzo, sei sicuro che dobbiamo farlo Marco?”
Marco: “Se mi dici di no, ti denuncio, sei tu che ti sei infilata nel mio letto.”
Maria: “Se scopi me, scoperai anche tua sorella?”
Marco: “Non lo so, tu dammi un motivo per non farlo.”
Marco si attaccò al collo della mamma e con le mani le sollevò la minigonna, poi con tutte due le mani le entrò tra le gambe.
Cercava di essere dolcissimo.
Lei a fatica si sorreggeva sulle gambe.
Lui la aiutava a stare in piedi.
Con una mano le apriva le grandi labbra e con l’altra la penetrava.
Poi, con la mano che non la penetrava, le andò dietro e le infilò due dita nel sedere.
Maria, ansimò forte.
Maria: “Addirittura due dita, no uno?”
Marco: “Ti voglio preparare per bene.”
Maria: “No Marco, il culo, no per piacere, ce l’hai grosso, mi farai male.”
Marco, si staccò un pò da lei e si mise lateralmente, con delle dita le stuzzicava la figa e con altre due le entrava ed usciva velocemente dal culo.
Vedeva la mamma spasimare.
Alla fine tolse tutte due le mani, prese in braccio la mamma e la portò a letto.
L’aiutò a spogliarsi completamente, e poi lo fece lui.
Le chiese di mettersi a pecorina, lei si mise a pecorina chiedendo di non essere inculata.
Marco, prese in mano l’arnese e lo infilò nella figa, cominciando a pomparsi la mamma per bene.
La teneva solo dai fianchi, lei si sorreggeva a volte tenendo dritte le braccia e a volte si appoggiava al letto per riprendersi, ma il figlio continuava a pomparla senza mai mollare.
In un’altra casa, lontana da questa, Luca si stava scopando la sorella Elisa, ma questa se la stava vedendo peggio, perchè Elisa era stata spompata bene da Luca, pompandola nella figa, poi, si era sdraiata a pancia in giu, e Luca, dopo averglielo fatto uscire dalla figa, lo stava puntando nel sedere e stava spingendo.
Elisa cacciò un urlo forte, e sentì il culo aprirsi e lasciar spazio al pene del fratello che dopo essersi sistemato avendo il culo della sorella tra le sue gambe, cominciò a pomparla rimanendo sollevato da lei.
Non la toccava con le mani o con le gambe, aveva solo il pene che entrava ed usciva dalla sorella.
Elisa, gemendo e rumoreggiando sotto i colpi del fratello, si teneva aperte le natiche con le mani, come se servisse e a volte, prendeva il pene del fratello in mano sentendolo scorrere .
Cercava di muoversi, per sfilarselo, ma era a letto e Luca si muoveva con lei.
Luca sentì suonare il telefono che si trovava sopra il comodino.
Si allungò, senza far uscire il pene da sua sorella e rispose.
Elisa si mise a mordere un cuscino, mentre il fratello rispondendo al telefono continuava a pomparla.
Quando le esplose dentro si tolse da sopra lei e la lasciò libera di andare a rinfrescarsi.
Marco, dopo essersi scopato per bene la mamma a pecorina, l’aveva fatta mettere sopra e lasciava che mamma si divertisse, mentre lui aveva tra le mani i grossi seni e se li succhiava per bene, facendole esplodere i capezzoli.
RAGAZZI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
SE VI INTERESSA RILASSARVI E DISTENDERE LA MENTE CON ALTRI RACCONTI DI ALTRO GENERE:
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SE VOLETE POTETE SCRIVERMI IN PRIVATO NELLA MAIL raccontitop@gmail.com PER AVERE INFORMAZIONI SUI LIBRI, PRIMA DI ACQUISTARLI
Maria ascolto tutto ciò che le diceva il figlio, senza giudicare e senza sbagliare parole.
Anche perché, lei stessa si era infilata nel letto di lui, quando poteva resistergli.
Marco spiego a mamma che era stato bene e che gli era piaciuto, lo avrebbe voluto ancora.
Detto questo Maria, si mise a guardare da altre parte, ne dicendo no ne si.
Nel ristorante dove erano suonava una musica lenta, Marco invitò la mamma a ballare, stringendo forte a se.
Aveva le minigonne, ed una maglietta aderente, con il reggiseno tutto stava al suo posto, era fantastico sentire le curve di mamma tra le mani.
Si parlarono e si guardarono negli occhi molto intensamente.
Maria, non sapeva che fare, sapeva che era sbagliato, ma desiderava essere posseduta da un uomo che provasse anche amore per lei.
Mentre ballavano, Marco, la stringeva e con la mano destra scendeva fin sul sedere.
Le mani lo avvolgevano sia da un lato che dall'altro, come voler contenerlo.
Era eccitante sentirlo ondeggiare quando sculettava.
Non si sentivano i bordi degli slip tanto erano fini, sembrava nuda sotto.
Per caricare Marco a manetta, Maria lo baciava, stringendosi ancora di più a lui.
Arrivati a casa, verso le 23.30, deposero i giubbotti, andarono rispettivamente al bagno e poi fu Marco ad andare all’attacco.
Sorprese la mamma da dietro, l’abbracciò e le baciò il collo intensamente.
Maria: “Cazzo, sei sicuro che dobbiamo farlo Marco?”
Marco: “Se mi dici di no, ti denuncio, sei tu che ti sei infilata nel mio letto.”
Maria: “Se scopi me, scoperai anche tua sorella?”
Marco: “Non lo so, tu dammi un motivo per non farlo.”
Marco si attaccò al collo della mamma e con le mani le sollevò la minigonna, poi con tutte due le mani le entrò tra le gambe.
Cercava di essere dolcissimo.
Lei a fatica si sorreggeva sulle gambe.
Lui la aiutava a stare in piedi.
Con una mano le apriva le grandi labbra e con l’altra la penetrava.
Poi, con la mano che non la penetrava, le andò dietro e le infilò due dita nel sedere.
Maria, ansimò forte.
Maria: “Addirittura due dita, no uno?”
Marco: “Ti voglio preparare per bene.”
Maria: “No Marco, il culo, no per piacere, ce l’hai grosso, mi farai male.”
Marco, si staccò un pò da lei e si mise lateralmente, con delle dita le stuzzicava la figa e con altre due le entrava ed usciva velocemente dal culo.
Vedeva la mamma spasimare.
Alla fine tolse tutte due le mani, prese in braccio la mamma e la portò a letto.
L’aiutò a spogliarsi completamente, e poi lo fece lui.
Le chiese di mettersi a pecorina, lei si mise a pecorina chiedendo di non essere inculata.
Marco, prese in mano l’arnese e lo infilò nella figa, cominciando a pomparsi la mamma per bene.
La teneva solo dai fianchi, lei si sorreggeva a volte tenendo dritte le braccia e a volte si appoggiava al letto per riprendersi, ma il figlio continuava a pomparla senza mai mollare.
In un’altra casa, lontana da questa, Luca si stava scopando la sorella Elisa, ma questa se la stava vedendo peggio, perchè Elisa era stata spompata bene da Luca, pompandola nella figa, poi, si era sdraiata a pancia in giu, e Luca, dopo averglielo fatto uscire dalla figa, lo stava puntando nel sedere e stava spingendo.
Elisa cacciò un urlo forte, e sentì il culo aprirsi e lasciar spazio al pene del fratello che dopo essersi sistemato avendo il culo della sorella tra le sue gambe, cominciò a pomparla rimanendo sollevato da lei.
Non la toccava con le mani o con le gambe, aveva solo il pene che entrava ed usciva dalla sorella.
Elisa, gemendo e rumoreggiando sotto i colpi del fratello, si teneva aperte le natiche con le mani, come se servisse e a volte, prendeva il pene del fratello in mano sentendolo scorrere .
Cercava di muoversi, per sfilarselo, ma era a letto e Luca si muoveva con lei.
Luca sentì suonare il telefono che si trovava sopra il comodino.
Si allungò, senza far uscire il pene da sua sorella e rispose.
Elisa si mise a mordere un cuscino, mentre il fratello rispondendo al telefono continuava a pomparla.
Quando le esplose dentro si tolse da sopra lei e la lasciò libera di andare a rinfrescarsi.
Marco, dopo essersi scopato per bene la mamma a pecorina, l’aveva fatta mettere sopra e lasciava che mamma si divertisse, mentre lui aveva tra le mani i grossi seni e se li succhiava per bene, facendole esplodere i capezzoli.
RAGAZZI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
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