Luca ed Elisa 16° Capitolo

di
genere
incesti

La mamma di Francesca e Marco, ovvero Maria, rientrò a casa verso l’una della notte e percepì, provenire dalla stanza di Francesca, i tipici rumori di chi fa sesso.
Da subito raggelò.
Ora che fare? Se fossero stati i suoi figli, che fare?
Era ovvio che non poteva fare finta di niente.
Era anche vero che se li avesse sorpresi cosa poteva succedere se li avesse smascherati?
Cazzo che casino pensò.
Dalle ricerche che aveva fatto era emerso che questa cosa poteva succedere.
Volle però, accertarsi di persona, così si avvicinò lentamente alla camera di lei, quatta quatta.
Notò che la porta della camera non era chiusa ma solo appoggiata.
Erano stati imprudenti, perchè se chiudevano bene la porta, magari lei neanche se ne accorgeva.
Si avvicinò molto alla porta, poi appoggiando solo un dito, tenuto dritto, piano piano, fece fare pochi movimenti a questa per aprirla, in modo che non facesse rumore.
Quando fu sufficientemente aperta, sentendo che i due proseguivano, buttò dentro la testa, solo quella, in maniera furtiva, e fotografò la scena velocemente, con gli occhi.
Poi ritirò indietro la testa.
Marco era sopra Francesca, coperto con il lenzuolo fino dai piedi fino al sedere, mentre se la stava stantuffando per bene.
Lei gemeva in maniera soffocata.
Ributtò la testa dentro la stanza.
Marco, aveva un fisico stupendo, i muscoli della schiena erano belli e ben scolpiti.
Il lenzuolo era sceso, verso i piedi, lasciando tutti e due i corpi nudi.
Aveva preso le mani della sorella e le teneva sopra la testa di lei, bloccate con delicatezza.
Mentre lui teneva il busto sollevato.
Il giovane corpo di Francesca era alla mercé di quel maschio.
Francesca si contorceva sotto i colpi del fratello che le baciava la bocca, il collo e le sussurrava parole dolci, mentre se le pompava per bene.
Fu evidente quando le venne dentro, perchè lo inserì tutto e vi rimase fermo dentro.
Francesca era bravissima, una vera giovane puledra da monta.
Con le gambe aperte, ferma in mobile con forza a soddisfare il fratello.
Si divertiva, incredibile, e raccoglieva con passione la lingua del fratello nella sua bocca.
Vedeva che Francesca, una volta avute libere le mani, piantava le unghie sulla schiena di lui, mentre lui se la stava proprio gustando.
A volte glielo infilava tutto rimanendo fermo tutto dentro.
Lei mordeva la spalla di lui quando lo faceva.
Lui aveva un bel corpo, ma non conosceva la grandezza del pene.
Provò piacere nel vedere la scena e un pò si eccitò.
Quando Marco le esplose dentro ancora, riversando tutto il suo seme, si baciarono molto amorevolmente.
Fu chiaro, poi che di lì a poco lui sarebbe tornato in camera sua, quindi lei decise di andare nella propria camera da letto come se non fosse successo niente, rimettendo a posto la porta dei ragazzi.
Quando Marco lasciò la sorella per andare in camera sua, si salutarono con un bacio.
La mamma origliava, per sentire quando la casa si sarebbe messa tranquilla ancora.
Non riusciva a mettersi a dormire, voleva capire le dimensioni del pene del figlio.
Per vedere Francesca sbattuta così, voleva dire che il suo bambino aveva una bella dotazione.
Si mise a guardare il cellulare un pò e poi, dopo un’oretta, decise di mettere in atto il suo pianto.
Aprì le porte di camera sua, e si diresse prima verso quella della figlia, accertandosi che stava dormendo serenamente, e poi verso quella del figlio.
Entrata in quella del figlio, lo trovò a dormire, lentamente, si avvicinò.
Lui era a pancia in sù, lei prese il lenzuolo e lo alzò e rimase stupefatta, il suo ragazzo era veramente fatto bene.
Sbalordita, se ne tornò in stanza, e messa a letto fu presa dall’eccitazione.
Non riuscì ad addormentarsi facilmente, tanto che ad un tratto si rialzò e si mise allo specchio a guardarsi, notando che la somiglianza con sua figlia Francesca era molta.
Questo la fece riflettere.
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scritto il
2025-03-01
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