Luca ed Elisa 9° Capitolo

di
genere
incesti

Marco e Federica erano in ferie da soli e soggiornavano in un appartamento, in un complesso di appartamenti.
Avevano una compagnia creatasi li sul posto, tra persone che soggiornavano come loro.
Un giorno Marco, dopo tutti i discorsi fatti con la sorella su ciò che avevano capito sulla spiaggia, si fece audace.
Tornati dal mare, mangiarono e bevettero un po’ di vino, tanto poi sarebbero andati a dormire per essere freschi la notte in discoteca.
Nel vino abbastanza leggero, che di solito bevevano, Marco aveva messo del vino un pò più forte, per cercare di sciogliere un po’ la sorella.
Sapendo che comunque non si tirava indietro nel bere.
Così successe, mangiarono e bevettero.
Federica, si sdraiò a letto, prima del fratello perché era stanca e lui si era reso disponibile per lavare tutto.
Aveva addosso solo il reggiseno del costume, che comunque a fatica le copriva le tette e le mutandine.
Marco attese che la sorella si addormentasse un po’, poi fece un po’ di penombra in stanza e quella giusta arietta che rende fantastica la siesta.
Non voleva violentare la sorella, assolutamente, ma la desiderava.
Lui resistette dal dormire, perché si muoveva per casa e faceva varie faccende.
Decise al momento giusto di mettere in pratica il piano.
Si recò dalla sorella varie volte in cui piano piano le sfilo gli slip per scoprire la patata.
Fece così per capire quanto Federica si accorgesse della cosa.
Passò una quarta volta per aprirle un po’ le gambe.
Attese nel vedere cosa succedeva.
Federica aprì ancora più le gambe da sola.
La patatina di Federica era giovane, tenera, si vedeva che aveva visto entrare pochi membri. La sorella la teneva sempre ben rasata e questo la rendeva ancor più appetibile.
Ora Marco si giocava il tutto, rimase a fissarla per un pò di tempo, le grandi labbra si chiudevano perfettamente come chiudessero uno scrigno molto prezioso.
Si mise sopra il letto dalla parte della testa, piano piano, andò sopra la sorella.
Quando il pene fu sopra la bocca di lei, con la mano lo prese e le passò la cappella sulle labbra, lei si destò un po', ma non si svegliò.
Lui proseguì e lei prese in bocca il pene del fratello, e si mise a succhiarlo molto lentamente.
Lo succhiava e gli leccava la punta.
Lui scivolò con la bocca sulla figa e cominciò leggermente a leccarla, aprendole le grandi labbra con la lingua.
Federica si muoveva, ma non si svegliava, e non chiudeva mai le gambe.
Lui leccò ancor di più, vedendo la sorella contorcersi e muoversi, una mano di lei si posò sulla sua testa di lui e lo mantenne in questa posizione.
Con la bocca continuava a succhiare il suo grosso cazzo.
Federica un certo punto emise un gemito e Marco si accorse che era venuta.
A questo punto si staccò e se ne andò super agitato, non voleva venirle in bocca.
La giornata proseguì come se non fosse successo niente, finchè i due uscirono per divertirsi e poi rientrarono a mezzanotte.
Federica era stata strana per tutta la sera.
Arrivati, fu lei a preparare un’atmosfera strana, finchè piano piano si spogliò completamente davanti a lui, tanto che lui si agitò.
Poi rimase ferma a guardarlo.
Si sdraiò sul letto completamente nuda, in centro al letto.
Guardò il fratello e disse: “Questa sera ci hanno provato in tre con te e tu sei stato freddo, come il ghiaccio,....................... forse perché è questo il corpo che vuoi?”
Inarcò la schiena in modo da far vedere lo splendore delle sue tette, e prosegui: “Che dici, mi fai sentire se la tua lingua sa fare ancora come oggi, pomeriggio?”
Marco in silenzio si spogliò, e nudo osservò la sorella che si muoveva lentamente tenendo le braccia aperte e le gambe aperte.
Federica sapeva delle dimensioni del pene del fratello, ma in quel momento non si mise a riflettere.
Lui si fece forte, salì sul letto e si mise nella posizione del 69.
Essendo più alto di lei, il suo pene, che si stava indurendo si posizionò a lato del viso di lei.
Lui cominciò a leccarla per bene, tenendo le ginocchia ben sollevate per sollevare bene il busto.
Leccava e passava le dita nella gattina della sorella.
L’attrezzo era durissimo.
Federica: "Marco, ascolta, ti faccio solo un pompino, mi raccomando è troppo grosso."
Lui in silenzio lo prese in mano e lo ficò nella bocca della sorella, che si trovò il paletto in bocca.
Fu lei che cominciò a stantuffarlo bene senza mai farlo uscire dalla bocca.
Lui la fece venire, ma ad un certo punto, si sollevò, lei comincio ad aver paura.
La prese e le mise la testa a bordo letto, poi con una gamba appoggiata al letto, e l'altra a terra, infilo il pene in bocca e glielo stantuffo per bene, mentre con una mano tra le gambe, la faceva venire.
Federica fremeva dal piacere e si lamentava per il bastone che le entrava in bocca.
Ad un certo punto si rimise a 69 e lui la fece girare in modo da trovarsela sopra.
Con le ginocchia le conficcava sempre di più il cazzo in bocca, ma lei saldamente lo teneva, sembrava una guerriera.
Lui, con le dita le entrò dentro e cominciò a stantuffarla facendola impazzire, aveva la figa stretta, perfino 2 dita erano troppe.
Marco: "Hai firmato la tua condanna sorellina, ora voglio prenderti sul serio."
Federica percepì le tipiche contrazioni del pene prima di venire cercò di toglierselo, ma Marco la fermò e lo ficcò ancor più in bocca in modo che le venisse dentro.
Marco si voleva muovere per cambiare posizione e scoparla, ma il campanello dell’appartamento suonò, così aspettò di svuotarsi e poi si alzò per andare a rispondere.
Erano i genitori che erano venuti a trovarli pur essendo tardi.
Marco si rivolse alla sorella: “Guarda che non mi scappi, ci sarà un'altra volta.”
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2025-01-27
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