Luca ed Elisa 4° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Luca, in pieno pomeriggio, vide Elisa rientrare a casa prima del previsto dal lavoro.
Si salutarono.
Notò che sotto il vestito lungo fino alle ginocchia, non teneva il reggiseno.
Le tette erano ben sostenute dall’età, ma essendo grosse, non erano sostenute come con il reggiseno.
Luca: “Tutto bene sorella? Vedo qualcosa di strano.”
Elisa: “Ok! Lo ammetto, mi piace essere scopata da te, non penso ad altro, da quella volta in montagna. Tu sei solo, single, io lo stesso, e ti piaccio quindi se ti piace la ma fica, ci sono. Ma rimane il fatto che sei un depravato, ed io sono diventata una troia incestuosa, perchè dovrei denunciarti o non so cosa. Voglio comprarmi la macchina nuova."
Luca: “Se ti senti violentata, che potrebbe essere giusto, mi denunci, io sono contro la violenza alle donne e se per te sono una violenza, allora basta. Però sappi che ti amo.”
Elisa: “Mi sento violentata, è che mi darei le martellate in testa, perchè mi è piaciuto, dovrei piangere, dovrei non riuscire a guardarti in faccia, ed invece riesco ancora a vivere con te e frequentarti.”
Luca: “Mi dispiace averti creato queste sensazioni, sono attratto da te, ti desidero e ho provato a dimostrarlo, è successo quello che non credevo. Ti assicuro che finchè ti scopavo, ho sempre avuto paura di finire il giorno dopo in carcere.”
Elisa: “Sarebbe la mia parola contro la tua. Alla fine ho lasciato che succedesse.”
Se ne andò in camera da letto e in un colpo solo si tolse tutto il vestito, rimanendo completamente nuda.
Luca la raggiunse, lei lo abbracciò e disse: "Basta, basta donne e uomini che potrebbero metterci nei casini, se ti piace scoparmi, hai ragione tu, a me piace essere scopata da te non riesco più a togliermi dalla testa il tuo cazzo enorme.”
Luca la mantenne stretta tra le braccia: ”Non voglio solo scoparti, te lo ripeterò in continuazione. Voglio amarti, voglio proteggerti. Ti darò 1000 euro a scopata.”
Luca la baciò molto appassionatamente, mentre si spogliava.
Elisa: “Potrei voler mandarti in rovina, a forza di succhiartelo.”
Luca: "Allora cominciamo il lavoro."
Quando fu nudo, lei si inginocchiò e prese in bocca i pene, ma in realtà non serviva perché era perfettamente già duro.
Elisa: "Cazzo che bestia che hai, potresti spaccarmi. Come ti ha fatto bene mamma.", poi se lo rimise in bocca e se lo gusto.
Lui lascio che con la bocca misurasse per bene la cappella e la durezza dell'asta.
Luca: “Brava, succhia succhia è tutto tuo.”, alzò la testa verso il cielo e ringraziò per essere riuscito a far piacere la sorella il suo paletto.
Sentiva la bocca di lei accoglierlo il piú possibile e sentiva quanto doveva tenerla aperta per accoglierlo.
Lui la prese la fece alzare e con uno spintone molto dolce la fece sdraiare sul letto a pancia in su.
Le aprì le gambe e le piegò per bene con le mani, lei pensava che ora sarebbe stata impalata come una cagna.
Invece Luca cominciò a leccargli la figa per bene.
Leccava e leccava, quando sentì che lei teneva le gambe aperte da sola la lasciò e continuo a leccare.
Si concentrò sui seni.
Poi salì con la bocca e mentre la mungeva cominciò a penetrarla lentamente.
Lei che aveva tra le mani la testa di lui si aggrappò alle lenzuola, le stringeva e stringeva i denti, mentre la sua gattina veniva aperta da un doberman.
Luca si trovò, sopra, con il pene tre quarti dentro, con lei che ansimava di brutto.
Cominciò a pomparla e baciarle il collo, la bocca la lasciava libera per sentirla gemere.
Molto lentamente e appassionatamente.
Stavano facendo veramente l’amore.
Luca: “Si ti voglio, voglio farti godere.”
Elisa: "Mi fai male, ma non è colpa tua, continua pure."
Ansimando e gemendo lei lo abbracciò, aveva suo fratello tutto disteso su di se, sentiva perfettamente tutti i suoi muscoli muoversi, e rimase lì a gemere, contrarsi e rilassarsi, spasimare mentre un Tir le entrava ed usciva da in mezzo alle gambe.
Alla fine si baciarono intensamente con la lingua avvolta l’una sull'altra.
Elisa lo teneva stretto a se, era emozionata tanto che si mise anche a piangere, perché si sentiva sporca e pulita allo stesso tempo.
Luca quando fu ora di venire, aumentò il ritmo un po’.
Elisa: "mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm …….."
Elisa alzo il capo, e gemendo vedeva la forza che ci metteva nel scoparla.
Elisa: "Mi sfondi ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm …….Mi sfondi ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..Ahi ……..Ahi ……..Ahi ……..Ahi ……..Ahi ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……. "
Ma il fratellino aumentò ancora il ritmo notava che le stava facendo un po’ di male, ma proseguì, in fondo l’amore è una lotta e alla fine le esplose dentro.
Elisa: "Luca piano piano.……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..Luca piano piano per piacere.……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……..mmmm ……."
Elisa era sfatta, piantò le unghie sulla schiena e lo prese a morsi, mentre le veniva dentro: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”
Una volta completamente svuotato dentro, si sollevò da lei, mentre lei lo accarezzava.
Si trovò in ginocchio tra le gambe di lei, completamente distesa nuda sul letto era un incanto.
Luca: “Voglio solo te, anche il tuo culo voglio, prima o poi me lo prenderò. Ma voglio solo te, non farti scopare da nessun altro. Mille euro a scopata è niente per una figa come te."
Elisa: “Il culo non l’ho dato a mio marito e non lo do neanche a te.”
Luca: “Vedremo.”
RAGAZZI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
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NON SONO ABITUATO A SCRIVERE SUL SESSO, QUI FACCIO DELLE PROVE, QUINDI OGNI COMMENTO QUI A SEGUITO E’ BENE ACCETTO.
SE VOLETE POTETE SCRIVERMI IN PRIVATO NELLA MAIL raccontitop@gmail.com, A ME SERVE PER CAPIRE BENE QUESTE SITUAZIONI, NON PER GIUDICARE NESSUNO. NON GIUDICO, CERCO DI CAPIRE.
VI INVITO AD ACQUISTARE I MIEI DUE LIBRI CHE TROVATE IN VENDITA SU FACEBOOK
1° LIBRO TITOLO >>> “300 MILIONI: Società Passione Intrighi!” >>> Andrea, vince una grossa somma di denaro, e decide di usarla in maniera poco consona, fuori dal comune a volto scoperto. Attirerà a se le attenzioni più disparate e dovrà districarsi tra le prove della vita e tra le persone che avrà attorno.
2° LIBRO TITOLO >>> “IMAGE: Io non ho paura!” >>> In una Verona del 2035, dove i principi morali vanno sempre più a decadere, un ragazzo di 25 anni riceve un grande dono. Come userà questo dono? Voi siete pronti, ogni giorno, a ripetere dentro il vostro cuore le parole "IO NON HO PAURA!", per affrontare la società che ci circonda? Robert Baden-Powell, fondatore degli Scout disse: "Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto l'avete trovato e quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di aver fatto del vostro meglio.”
LI TROVATE IN VENDITA SU AMAZON
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Luca la raggiunse, lei lo abbracciò e disse: "Basta, basta donne e uomini che potrebbero metterci nei casini, se ti piace scoparmi, hai ragione tu, a me piace essere scopata da te non riesco più a togliermi dalla testa il tuo cazzo enorme.”
Luca la mantenne stretta tra le braccia: ”Non voglio solo scoparti, te lo ripeterò in continuazione. Voglio amarti, voglio proteggerti. Ti darò 1000 euro a scopata.”
Luca la baciò molto appassionatamente, mentre si spogliava.
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Quando fu nudo, lei si inginocchiò e prese in bocca i pene, ma in realtà non serviva perché era perfettamente già duro.
Elisa: "Cazzo che bestia che hai, potresti spaccarmi. Come ti ha fatto bene mamma.", poi se lo rimise in bocca e se lo gusto.
Lui lascio che con la bocca misurasse per bene la cappella e la durezza dell'asta.
Luca: “Brava, succhia succhia è tutto tuo.”, alzò la testa verso il cielo e ringraziò per essere riuscito a far piacere la sorella il suo paletto.
Sentiva la bocca di lei accoglierlo il piú possibile e sentiva quanto doveva tenerla aperta per accoglierlo.
Lui la prese la fece alzare e con uno spintone molto dolce la fece sdraiare sul letto a pancia in su.
Le aprì le gambe e le piegò per bene con le mani, lei pensava che ora sarebbe stata impalata come una cagna.
Invece Luca cominciò a leccargli la figa per bene.
Leccava e leccava, quando sentì che lei teneva le gambe aperte da sola la lasciò e continuo a leccare.
Si concentrò sui seni.
Poi salì con la bocca e mentre la mungeva cominciò a penetrarla lentamente.
Lei che aveva tra le mani la testa di lui si aggrappò alle lenzuola, le stringeva e stringeva i denti, mentre la sua gattina veniva aperta da un doberman.
Luca si trovò, sopra, con il pene tre quarti dentro, con lei che ansimava di brutto.
Cominciò a pomparla e baciarle il collo, la bocca la lasciava libera per sentirla gemere.
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Luca: “Voglio solo te, anche il tuo culo voglio, prima o poi me lo prenderò. Ma voglio solo te, non farti scopare da nessun altro. Mille euro a scopata è niente per una figa come te."
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