Luca ed Elisa 19° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Marco si era accorto perfettamente che era stata la mamma, a fargli il pompino e non sua sorella, così, visto che lei aveva fatto questa sortita, decise di farne lui una a lei.
Si alzò dal letto, con il pene ancora duro uscì dalla propria camera ed entrò lentamente in quella della mamma.
Lei era sveglia, ma faceva finta di dormire, aveva capito che Marco era entrato, così rimase ferma a letto, ma sbadatamente con le gambe aperte, come se fosse estremamente rilassata.
Marco si avvicinò lentamente, perchè pensava che forse, per qualche strano motivo si fosse addormentata di già.
La camera era calda, come del resto, la casa.
Piano piano tolse il lenzuolo che copriva la mamma.
lei lo lasciò fare, perchè pensava che forse voleva solo guardarla mezza nuda, quindi lo lasciò fare.
Quando Maria fu completamente scoperta, Marco si accorse che non aveva gli slip, ma portava solo una maglietta.
Salì lentamente sul letto.
Si avvicinò alla mamma, e quando lei capì, che l’intenzione era quella di andarle sopra, tra le gambe, Marco le chiuse la bocca con un bacio.
Maria mugolò, e fece cenno di non fare niente.
Marco: “Come mamma, vieni in camera mia, mi fai un pompino imperiale e te ne vai? Ma se sapevo che avevi questa voglia, ti avrei accontentato prima.”
Maria mugolava con la bocca chiusa, e sentiva la cappella del figlio spingere tra le grandi labbra ed entrare.
Ovviamente per quanto il pene di Marco era grosso, scivolò dentro bene una passera che aveva generato due figli.
Marco cominciò a pomparla lentamente ma ritmicamente.
Cominciò a gemere di piacere lei e anche lui.
Lasciò la bocca di mamma libera, che ormai era in preda al piacere.
Maria: “Cosa stiamo facendo?”
Marco: “Abbiamo fatto una cena fantastica, tu mi hai fatto un pompino imperiale e ora stiamo finendo come bisogna.”
Maria: “mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………Basta dai Marco, non venirmi dentro.”
Marco: “Vuoi che ti venga in bocca ancora?”
Maria: “mmm ……………mmm ……………Non venirmi mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………Dentro per piacere mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………”
Marco: “Prima mi ecciti all’inverosimile e poi non vuoi che ti venga dentro?”
Marco si girò e fece girare la mamma trovandosela sopra, e tirando su la maglietta gliela tolse scoprendo e liberando i seni.
Subito cominciò a mungerle i seni per bene con le mani, aggrappandosi e palpandoli per bene.
Rimase però fermo, con la mamma impalata per bene.
Maria: “Dai lascia che mi tolga per piacere, ti faccio un altro pompino.”
Marco: “No mamma, voglio succhiarti le tette, se riesci a toglierti e a vincere la mia forza, non ti vengo dentro, altrimenti ti vengo dentro.”
Cominciò un gioco perverso, in cui la mamma si muoveva per togliersi e sfilarsi il pene, ma Marco la teneva con una mano da un dai fianco e con l’altra le stringeva un seno con succhiava e leccava il capezzolo.
Lei si muoveva in su in giù e di lato, ma lui la riposizionava sempre, così la passera della mamma teneva sempre ben stimolato il cazzo.
Maria: “Daiiiiiiiiiiiiii per piacere lasciamiiiiiiiii. ………….. Laciamiiiiiiiii………….Non venirmi dentro.”
Marco la strinse a se forte, per baciarla, mentre il pene era completamente dentro bello fermo.
Marco: “Dai mamma con più forza, liberati di me e puoi andare.”
Mamma si muoveva, ma in questo modo si auto scopava da sola, finchè si irrigidì ed esplose lei di piacere, incurvando la testa sul cuscino vicino a quella del figlio.
Lui le passava le mani dai fianchi al culo, mentre lei continuava a cercare di togliersi da quella posizione.
Quando lei si muoveva e si alzava per farlo uscire lui le entrava dentro un paio di volte velocemente e lei sentiva il bisogno di stare li ferma e divertirsi.
Tanto che lei stessa venne un’altra volta, si irrigidi e se lo infilò tutto dentro dal desiderio, baciando il figlio sulla bocca con la lingua, stringendo il cuscino, mentre Marco le stringeva i seni.
Si muoveva e cominciava a percepire le contrazioni del pene.
Maria: “Dai Marco, dai no, non prendo contraccettivi, dai per piacere no. No No per piacere non venirmi dentro, non venirmi dentro.”
Maria si muoveva finchè sentì il figlio esploderle dentro.
Maria: “No, cazzo cosa hai fatto, devo prendere la pillola del giorno dopo domani, sei un bastardo. No No No non volevo.”
Rimanendo però li seduta sopra il figlio, si muoveva perchè il corpo diceva che doveva farsi scopare e godere quel momento.
Marco approfittò di questo momento per prendere la mamma dai fianchi e muoverla ancora, finchè lei stessa si abbassò per baciarlo ancora.
Marco la rigirò avendola sotto, le prese le mani e la bloccò, la baciò intensamente con la lingua e lei si sentì riempire di nuovo.
Era divertita e si vedeva.
Poi lui si tolse da lei e senza dire niente se ne andò in camera sua, lasciando la mamma a gambe aperte da sola in stanza, completamente nuda e fradicia.
CARISSIMI AMICI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO, MA SE NON VI E’ PIACIUTO, OLTRE A METTERE IL VOSTRO VOTO SCRIVETEMI IL PERCHE’, PER ME E’ IMPORTANTE.
HO PUBBLICATO UN LIBBRO DISPONIBILE SU AMAZON SIA IN FORMA CARTACEA CHE ELETTRONICA, ILTITOLO E’:
“300 MILIONI: SOCIETA’ PASSIONE INTRIGHI”.
E’ un racconto completamente diverso da quello presentato qui sotto. Parla di sociale, di lotta alla povertà, parla di un ragazzo che riceve un grande dono e lo utilizza per il bene degli altri attirandosi una marea di problemi.
Riuscirà a dissolvere tutti i problemi che gli si presenteranno davanti?
Manterrà integra la sua persona?
Dovrà fare scelte forti?
Voi come reagireste davanti ai suoi problemi?
E’ un racconto che vi appassionerà e vi chiederete ad ogni pagina: Ma io come reagirei? e le persone che ho attorno?
I miei amici come mi vedrebbero?
BUONA LETTURA
Si alzò dal letto, con il pene ancora duro uscì dalla propria camera ed entrò lentamente in quella della mamma.
Lei era sveglia, ma faceva finta di dormire, aveva capito che Marco era entrato, così rimase ferma a letto, ma sbadatamente con le gambe aperte, come se fosse estremamente rilassata.
Marco si avvicinò lentamente, perchè pensava che forse, per qualche strano motivo si fosse addormentata di già.
La camera era calda, come del resto, la casa.
Piano piano tolse il lenzuolo che copriva la mamma.
lei lo lasciò fare, perchè pensava che forse voleva solo guardarla mezza nuda, quindi lo lasciò fare.
Quando Maria fu completamente scoperta, Marco si accorse che non aveva gli slip, ma portava solo una maglietta.
Salì lentamente sul letto.
Si avvicinò alla mamma, e quando lei capì, che l’intenzione era quella di andarle sopra, tra le gambe, Marco le chiuse la bocca con un bacio.
Maria mugolò, e fece cenno di non fare niente.
Marco: “Come mamma, vieni in camera mia, mi fai un pompino imperiale e te ne vai? Ma se sapevo che avevi questa voglia, ti avrei accontentato prima.”
Maria mugolava con la bocca chiusa, e sentiva la cappella del figlio spingere tra le grandi labbra ed entrare.
Ovviamente per quanto il pene di Marco era grosso, scivolò dentro bene una passera che aveva generato due figli.
Marco cominciò a pomparla lentamente ma ritmicamente.
Cominciò a gemere di piacere lei e anche lui.
Lasciò la bocca di mamma libera, che ormai era in preda al piacere.
Maria: “Cosa stiamo facendo?”
Marco: “Abbiamo fatto una cena fantastica, tu mi hai fatto un pompino imperiale e ora stiamo finendo come bisogna.”
Maria: “mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………Basta dai Marco, non venirmi dentro.”
Marco: “Vuoi che ti venga in bocca ancora?”
Maria: “mmm ……………mmm ……………Non venirmi mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………Dentro per piacere mmm ……………mmm ……………mmm ……………mmm ……………”
Marco: “Prima mi ecciti all’inverosimile e poi non vuoi che ti venga dentro?”
Marco si girò e fece girare la mamma trovandosela sopra, e tirando su la maglietta gliela tolse scoprendo e liberando i seni.
Subito cominciò a mungerle i seni per bene con le mani, aggrappandosi e palpandoli per bene.
Rimase però fermo, con la mamma impalata per bene.
Maria: “Dai lascia che mi tolga per piacere, ti faccio un altro pompino.”
Marco: “No mamma, voglio succhiarti le tette, se riesci a toglierti e a vincere la mia forza, non ti vengo dentro, altrimenti ti vengo dentro.”
Cominciò un gioco perverso, in cui la mamma si muoveva per togliersi e sfilarsi il pene, ma Marco la teneva con una mano da un dai fianco e con l’altra le stringeva un seno con succhiava e leccava il capezzolo.
Lei si muoveva in su in giù e di lato, ma lui la riposizionava sempre, così la passera della mamma teneva sempre ben stimolato il cazzo.
Maria: “Daiiiiiiiiiiiiii per piacere lasciamiiiiiiiii. ………….. Laciamiiiiiiiii………….Non venirmi dentro.”
Marco la strinse a se forte, per baciarla, mentre il pene era completamente dentro bello fermo.
Marco: “Dai mamma con più forza, liberati di me e puoi andare.”
Mamma si muoveva, ma in questo modo si auto scopava da sola, finchè si irrigidì ed esplose lei di piacere, incurvando la testa sul cuscino vicino a quella del figlio.
Lui le passava le mani dai fianchi al culo, mentre lei continuava a cercare di togliersi da quella posizione.
Quando lei si muoveva e si alzava per farlo uscire lui le entrava dentro un paio di volte velocemente e lei sentiva il bisogno di stare li ferma e divertirsi.
Tanto che lei stessa venne un’altra volta, si irrigidi e se lo infilò tutto dentro dal desiderio, baciando il figlio sulla bocca con la lingua, stringendo il cuscino, mentre Marco le stringeva i seni.
Si muoveva e cominciava a percepire le contrazioni del pene.
Maria: “Dai Marco, dai no, non prendo contraccettivi, dai per piacere no. No No per piacere non venirmi dentro, non venirmi dentro.”
Maria si muoveva finchè sentì il figlio esploderle dentro.
Maria: “No, cazzo cosa hai fatto, devo prendere la pillola del giorno dopo domani, sei un bastardo. No No No non volevo.”
Rimanendo però li seduta sopra il figlio, si muoveva perchè il corpo diceva che doveva farsi scopare e godere quel momento.
Marco approfittò di questo momento per prendere la mamma dai fianchi e muoverla ancora, finchè lei stessa si abbassò per baciarlo ancora.
Marco la rigirò avendola sotto, le prese le mani e la bloccò, la baciò intensamente con la lingua e lei si sentì riempire di nuovo.
Era divertita e si vedeva.
Poi lui si tolse da lei e senza dire niente se ne andò in camera sua, lasciando la mamma a gambe aperte da sola in stanza, completamente nuda e fradicia.
CARISSIMI AMICI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO, MA SE NON VI E’ PIACIUTO, OLTRE A METTERE IL VOSTRO VOTO SCRIVETEMI IL PERCHE’, PER ME E’ IMPORTANTE.
HO PUBBLICATO UN LIBBRO DISPONIBILE SU AMAZON SIA IN FORMA CARTACEA CHE ELETTRONICA, ILTITOLO E’:
“300 MILIONI: SOCIETA’ PASSIONE INTRIGHI”.
E’ un racconto completamente diverso da quello presentato qui sotto. Parla di sociale, di lotta alla povertà, parla di un ragazzo che riceve un grande dono e lo utilizza per il bene degli altri attirandosi una marea di problemi.
Riuscirà a dissolvere tutti i problemi che gli si presenteranno davanti?
Manterrà integra la sua persona?
Dovrà fare scelte forti?
Voi come reagireste davanti ai suoi problemi?
E’ un racconto che vi appassionerà e vi chiederete ad ogni pagina: Ma io come reagirei? e le persone che ho attorno?
I miei amici come mi vedrebbero?
BUONA LETTURA
3
0
voti
voti
valutazione
5.4
5.4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Luca ed Elisa 18° Capitoloracconto sucessivo
Luca ed Elisa 20' Capitolo
Commenti dei lettori al racconto erotico