Luca ed Elisa 12° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
I genitori di Francesca e Marco i due fratelli, se ne andarono lasciandoli ancora soli, in vacanza.
Passò qualche giorno, ma non parlarono mai dell'accaduto, come se non fosse successo niente, nessuno di loro aveva il coraggio di affrontare il discorso o di parlare delle loro sensazioni.
Le attenzioni di Marco verso Francesca non erano calate, però, era un. Compagno di avventura fantastico.
Una sera parteciparono ad una cena molto elegante organizzata, nell'appartamento di amici.
La cena finì verso le due di notte e i due fratelli ritornarono a casa, ricordiamo che erano in ferie, fuori dalla loro casa abituale.
Durante la cena ambe due erano stato bene e si erano divertiti.
Francesca indossava un vestito molto leggero con una scollatura a V molto provocante e delle gonne fin sopra il ginocchio molto morbide.
Marco aveva camicia blu puntellata di bianco e pantaloni in jeans.
Arrivati a casa, Marco corse in bagno e si spogliò, rimanendo in boxer, Francesca fu un pò più lenta.
Quando Marco uscì prese per braccio destro a sorella e la portò in camera da letto.
Francesca: "Che fai Marco?"
In silenzio il fratello prese il vestito da dietro e lo strappò, spogliandola completamente, prese il perizoma da dietro e lo strappò.
Lei comprese che era arrivato il momento per finire ciò che avevano iniziato l’altra volta.
Lei voleva sistemarsi sul letto ma lui la prese in braccio e la portò in salotto per stenderla sul pavimento, sopra un tappeto.
Francesca: "Sul letto non stiamo meglio?"
Marco: "Sul pavimento ti sbatterò meglio."
Sdraiata Francesca per terra, con la bocca le andò subito tra le gambe per leccarla bene.
Con la bocca comincio a baciare, le grandi labbra e con la lingua le divarico e andò ad assaggiare l'apertura della vagina.
Francesca si divincolava per il piacere e caricava il fratello con parole forti.
Con la lingua, forte, Marco cercava di penetrare la sorella, e qua questo succedeva lei inarcava la schiena e prendeva la testa del fratello per tenerla ferma lì.
Francesca: "Cosa stiamo facendo Marco?"
Marco: "Ci stiamo amando, io ti amo, e non ti userò mai."
Quando la sorella fu per lui pronta, si portò alle tette e cominciò a succhiarle con avarizia, sembrava volesse rubarle.
Lei gli accarezzava la testa perché divertita.
Con due dita infilate nella vagina della sorella la continuava a stuzzicare, così lei sollevava il torace ed emetteva dei mugolii, lui allora le toglieva le dita dalla vagina e le strizzava bene i seni e glieli succhiava.
Arrivò il momento che puntò il pene alla vagina della sorella, che era piccola, perché aveva avuto pochi rapporti.
In confronto alla punta di lui, lei sembrava vergine.
Comincio a spingere.
Francesca, prese spavento, il pene del fratello era grosso, effettivamente, confronto al suo pertugio.
Francesca: "No Marco, no è troppo grosso, ho cambiato idea."
Marco: "Adesso ti viene in mente, dai dai, ho una voglio incredibile."
Lui tenendola libera di muoversi, le reinseri due dita dentro e la fece eccitare ancora, poi tolte, prese in mano il pene e lasciandola completamente libera di muoversi spinse forte, ed il pene si fece strada dentro la vagina della sorella.
Francesca cacciò, un urlo, sollevo il torace con i gomiti, e si spostò indietro, cercando di farlo uscire, ma Marco spingeva è le entrava sempre più dentro.
Llei cacciò un altro urlo, sollevandosi sui gomiti e trovandosi il fratello completamente incollato addosso.
Chiese al fratello di fermarsi ma lui era troppo citato, e glielo spinse dentro tutto, lentamente.
Forse fu un errore, perchè la sorella lo aveva fatto poche volte non con peni come quello del fratello, non lo aveva mai provato, se non in bocca.
Francesca urlava ripetutamente, ma non perchè non volesse, ma per la paura e un pò di dolore.
Allora per essere sicuro di proseguire, la prese per le mani gliele incollò a terra e cominciò a pomparla mentre lei cominciò a mugolare e rumoreggiare.
Lui era giovane, carico a pallettoni, con una figa così bella sotto, una bella seconda di seno non due bei capezzoli, che si contorceva sarebbe potuto esplodere.
Sul pavimento lei si muoveva avanti indietro in base a quanto dentro e fuori lo metteva il fratello.
Per cercare di trattenere i mugugni e i lamenti di una scopata degna di nota, lei cominciò a baciarlo e lui la assecondò.
Si baciarono intensamente, ma lui all'orecchio, le sussurrava parole d'amore.
Lei provò a stringere le gambe attorno alla vita di lui per far capire che era contenta, ma non resistette, dovette allargarle il più possibile, come se servisse ad allargare la figa per far entrare meglio il pene del fratello.
Cosa inutile.
La cosa non fece altro che dire al fratello, di sbatterla di più.
Marco la prese la sollevò in piedi per impalarla per bene.
A questo punto Francesca non potè trattenere i lamenti a voce alta.
Marco quando sentì che stava venendo la rimise a terra, e si svuotò dentro la sorella lasciandola libera di respirare.
Poi le estrasse il pene e la baciò.
Lasciandola libera, e sdraiandosi vicino a lei.
Passarono alcuni minuti.
Francesca: "Come gestiamo la cosa? ............. Di solito è un pensiero di voi uomini, ma voglio sapere cosa vorresti fare?"
Marco: "Posso parlare davanti ad un mio avvocato?"
Francesca: "Sono io il tuo avvocato visto che ti ho lasciato aprirmi la figa."
Marco: "Ora ho il cervello in palla, facciamo che non ci pensiamo per ora e viviamo le ferie e .................... non so cosa dire."
Francesca: "Non so neanche se dovrei denunciarti oppure no."
Marco: "Ho letto che se ti senti violentata si, altrimenti no."
Francesca: “Ben dai, se è così semplice la cosa, mi prendo il tempo di pensare.”
I due rimasero li a pensare.
Francesca: "Però il vestito me lo compri era di firma, lo stesso vale per il perizoma, voglio tutto firmato, me lo merito."
Marco: "Ti amo."
Lei si voltò verso di lui, alzò il busto, si diresse alla bocca e lo baciò.
Francesca: “Ma perché i fratelli hanno cazzi così belli?“
RAGAZZI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
SE VI INTERESSA RILASSARVI E DISTENDERE LA MENTE CON ALTRI RACCONTI DI ALTRO GENERE:
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NON SONO ABITUATO A SCRIVERE SUL SESSO, QUI FACCIO DELLE PROVE, QUINDI OGNI COMMENTO QUI A SEGUITO E’ BENE ACCETTO.
SE VOLETE POTETE SCRIVERMI IN PRIVATO NELLA MAIL raccontitop@gmail.com, A ME SERVE PER CAPIRE BENE QUESTE SITUAZIONI, NON PER GIUDICARE NESSUNO. NON GIUDICO, CERCO DI CAPIRE.
VI INVITO AD ACQUISTARE I MIEI DUE LIBRI CHE TROVATE IN VENDITA SU FACEBOOK
1° LIBRO TITOLO >>> “300 MILIONI: Società Passione Intrighi!” >>> Andrea, vince una grossa somma di denaro, e decide di usarla in maniera poco consona, fuori dal comune a volto scoperto. Attirerà a se le attenzioni più disparate e dovrà districarsi tra le prove della vita e tra le persone che avrà attorno.
2° LIBRO TITOLO >>> “IMAGE: Io non ho paura!” >>> In una Verona del 2035, dove i principi morali vanno sempre più a decadere, un ragazzo di 25 anni riceve un grande dono. Come userà questo dono? Voi siete pronti, ogni giorno, a ripetere dentro il vostro cuore le parole "IO NON HO PAURA!", per affrontare la società che ci circonda? Robert Baden-Powell, fondatore degli Scout disse: "Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto l'avete trovato e quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di aver fatto del vostro meglio.”
LI TROVATE IN VENDITA SU AMAZON
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Quando Marco uscì prese per braccio destro a sorella e la portò in camera da letto.
Francesca: "Che fai Marco?"
In silenzio il fratello prese il vestito da dietro e lo strappò, spogliandola completamente, prese il perizoma da dietro e lo strappò.
Lei comprese che era arrivato il momento per finire ciò che avevano iniziato l’altra volta.
Lei voleva sistemarsi sul letto ma lui la prese in braccio e la portò in salotto per stenderla sul pavimento, sopra un tappeto.
Francesca: "Sul letto non stiamo meglio?"
Marco: "Sul pavimento ti sbatterò meglio."
Sdraiata Francesca per terra, con la bocca le andò subito tra le gambe per leccarla bene.
Con la bocca comincio a baciare, le grandi labbra e con la lingua le divarico e andò ad assaggiare l'apertura della vagina.
Francesca si divincolava per il piacere e caricava il fratello con parole forti.
Con la lingua, forte, Marco cercava di penetrare la sorella, e qua questo succedeva lei inarcava la schiena e prendeva la testa del fratello per tenerla ferma lì.
Francesca: "Cosa stiamo facendo Marco?"
Marco: "Ci stiamo amando, io ti amo, e non ti userò mai."
Quando la sorella fu per lui pronta, si portò alle tette e cominciò a succhiarle con avarizia, sembrava volesse rubarle.
Lei gli accarezzava la testa perché divertita.
Con due dita infilate nella vagina della sorella la continuava a stuzzicare, così lei sollevava il torace ed emetteva dei mugolii, lui allora le toglieva le dita dalla vagina e le strizzava bene i seni e glieli succhiava.
Arrivò il momento che puntò il pene alla vagina della sorella, che era piccola, perché aveva avuto pochi rapporti.
In confronto alla punta di lui, lei sembrava vergine.
Comincio a spingere.
Francesca, prese spavento, il pene del fratello era grosso, effettivamente, confronto al suo pertugio.
Francesca: "No Marco, no è troppo grosso, ho cambiato idea."
Marco: "Adesso ti viene in mente, dai dai, ho una voglio incredibile."
Lui tenendola libera di muoversi, le reinseri due dita dentro e la fece eccitare ancora, poi tolte, prese in mano il pene e lasciandola completamente libera di muoversi spinse forte, ed il pene si fece strada dentro la vagina della sorella.
Francesca cacciò, un urlo, sollevo il torace con i gomiti, e si spostò indietro, cercando di farlo uscire, ma Marco spingeva è le entrava sempre più dentro.
Llei cacciò un altro urlo, sollevandosi sui gomiti e trovandosi il fratello completamente incollato addosso.
Chiese al fratello di fermarsi ma lui era troppo citato, e glielo spinse dentro tutto, lentamente.
Forse fu un errore, perchè la sorella lo aveva fatto poche volte non con peni come quello del fratello, non lo aveva mai provato, se non in bocca.
Francesca urlava ripetutamente, ma non perchè non volesse, ma per la paura e un pò di dolore.
Allora per essere sicuro di proseguire, la prese per le mani gliele incollò a terra e cominciò a pomparla mentre lei cominciò a mugolare e rumoreggiare.
Lui era giovane, carico a pallettoni, con una figa così bella sotto, una bella seconda di seno non due bei capezzoli, che si contorceva sarebbe potuto esplodere.
Sul pavimento lei si muoveva avanti indietro in base a quanto dentro e fuori lo metteva il fratello.
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Francesca: "Non so neanche se dovrei denunciarti oppure no."
Marco: "Ho letto che se ti senti violentata si, altrimenti no."
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Marco: "Ti amo."
Lei si voltò verso di lui, alzò il busto, si diresse alla bocca e lo baciò.
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RAGAZZI, GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO RACCONTO.
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